Recensioni pubblicate da Caneca | JuzaPhoto
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Caneca
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Recensioni di fotocamere, obiettivi, treppiedi, teste e altri accessori pubblicate da Caneca


nikon_afs24_f1-8gNikon AF-S Nikkor 24mm f/1.8 G ED

Pro: Nel caso di un 24mm: tutto.

Contro: E' un po' costoso, ma la sostanza c'è. A f1.8 va spesso fuori fuoco.

Opinione: Mezza spanna di lunghezza, diametro72, per un peso complessivo di 3.5etti: un packaging ottimale, fruibile in qualsiasi circostanza fotografica. Non è tropicalizzato, ma è dotato di guarnizione di tenuta periferica sull'innesto (roba che alcuni tropicalizzati non hanno, ad esempio). La ghiera di MaF è morbida e precisa da usare. Per essere un 24mm è praticamente esente da distorsioni. Scattando foto ravvicinate a pareti piastrellate, ad esempio, le linee delle maioliche sono quasi perfettamente rettilinee. A TA è portentoso: incisivo e risolvente, dettagliato quanto un macro, ma non certo coi macrocontrasti (piatti) dei macro. E' quindi una lente chirurgica, ma che può benissimo essere impiegata in applicazioni più 'passionali'. Il trattamento antiriflesso è una realtà: filtra ogni tipo di AC mantenendo i colori realistici e non verdastri o bluastri come su alcune altre lenti di ultima generazione. Per rendersene conto personalmente, bisogna sfidarlo nei controluce più estremi. Le superfici cromate e riflettenti non risentono di alcun sferocromatismo o robe del genere. Flare? Che roba è??! Eccellente strumento fotografico. Se si fanno foto orizzontali a tutto campo ad f8 (ad esempio), il grado di dettaglio che c'è sul margine estremo dx è lo stesso che c'è al centro e sul margine opposto. C'è da dire che io lo uso su 12Mp, ma credo che a 24 sia lo stesso risolvente, e quasi completamente anche sui 36 della D810 (come si può leggere in giro per il web). Ha uno sfocato morbido e distensivo (meno nervoso del 28 f1.8G). Chiaramente non è paragonabile a quello del 24 f1.4G (per tridimensionalità e stacco tra piani focali), ma francamente, sui 24mm non è questo che cerco, io personalmente. E comunque parliamo di prezzi decisamente diversi (rapporto di 3:1). Il motore AF è rapido, silenziosissimo e abbastanza preciso. Credo che statisticamente soffra dello stesso 'bisogno' di essere tarato in macchina che ha l'85 f1.8G. Tutto aperto, il mio esemplare montato su macchine come D3 e D700, sbaglia il fuoco in molte foto, purtroppo. Chiuso a f2 migliora sensibilmente. La distanza minima di MaF è favolosa: si può arrivare a lambire il soggetto ripreso con le estremità dei petali del paraluce! A f16 (tutto chiuso), genera dei bei punti luce con stelle a 14 punte. Il prezzo medio del nuovo (Nital), oggi (maggio2017) si attesta sugli 850euri (in alcuni negozi arriva a costare 880euri). Vale la pena risparmiarne 300, per la versione import? Io direi che valga la pena averlo, a prescindere, ma quei 300euri in meno non sono niente male!

inviato il 26 Maggio 2017


sirui_k10xSirui K10x

Pro: Costruzione, portata abbondante.

Contro: Nulla.

Opinione: Davvero un bell'oggetto meccanico, molto ben costruito, assemblato in modo eccellente, con frizionamenti sublimi, bello esteticamente. Nonostante pesi soltanto 3etti, sembra essere più pesante, per quanto è massiccia. Davvero un bell'acquisto. Associata ad un robusto e non costosissimo tripodo (io ho l'R1004 Sirui) garantisce stabilità sotto una ammiraglia con flash esterno imponente e un teleobiettivo importante (es: Tamron 70-200 Di).

inviato il 03 Maggio 2017


nikon_135dcNikon AF 135mm f/2 D DC

Pro: Lente da ritratto per eccellenza: va saputa scegliere oculatamente, onde evitare pentimenti, e l'imbarazzo di non saper scegliere adeguatamente i propri strumenti fotografici.

Contro: Frange porpora diffuse.

Opinione: Un obiettivo superbo che si distingue per le sue doti pittoriche, con uno sfocato incantevole che rappresenta quanto di meglio si possa desiderare da una lente da ritratto. A f2.5 è quasi incisivo quanto il 105 f2.5ais a TA. A f2.8 è pari (se non meglio) del 180 f2.8AFD a TA. Ma il bokeh esclusivo di questo 135 non ce l'ha nessuno, salvo l'85 f1.4AFD. Ha dei microcontrasti profondi, equilibrati, che si fanno più decisi da f2.8 in poi. RIGUARDO ALLE PRESTAZIONI A TA: a f2 è più nitido di quanto non si pensi, soprattutto se si fa riferimento alle lamentele di tanti utenti a riguardo. Semplicemente, la pdc è talmente ridotta, vuoi per l'apertura, vuoi per la lunghezza focale, che le parti a fuoco (specialmente se si usa il modo 'spot') annegano in mezzo alle enormi e ben digradate parti fuori fuoco. Le progessioni dello sfocato, quindi, digradano deliziosamente conferendo un effetto gentile e distensivo alle fotografie. Chiaramente sottintendo la sua peculiarità da ritrattista, in quanto per altre applicazioni (ove richiesto un temperamento più stentoreo e ispettivo, anche a TA) può non essere così gratificante. Va detto comunque che da f2.8 in poi si schiude decisamente, e da f4 si trasforma in un'altra lente, molto affilata e dettagliata. A f2 bisogna solo stare bene attenti al flare, che assottiglia le foto con le solite velature, cadute di contrasto, e errori di fuoco. RIGUARDO AL DEFOCUS CONTROL: è certamente una funzione interessante, che può rivelarsi utile in determinate circostanze creative, ma che va compresa e saputa sfruttare opportunamente. Va impostato selettivamente in funzione del diaframma in uso (es: a f2, si imposta il DC, F o R, su 2. A f2.8 si imposta a 2.8, e così via...). Sicuramente un valore aggiunto, sebbene non indispensabile. Basta e avanza la funzione convenzionale di questa lente. RIGUARDO AL MOTORE AF: Rapido a sufficienza (un pelino più lento dell'85 f1.8AFD) e molto preciso. Si presta quindi alla street e al reportage, senza problemi. RIGUARDO ALLE AC E AL FLARE: frange porpora come se piovesse! Sono quasi ovunque sotto le luci alte, sulle superfici chiare e su quelle riflettenti. Si vedono bene anche senza croppare. Il paraluce aiuta, ma solo in parte. AC e flare rientrano invece nella norma dei Nikon serie D, quindi si sa già cosa aspettarsi se li si conosce. RIGUARDO ALLA COSTRUZIONE: peso ottimale, non troppo pesante, non troppo leggerino. Dimensioni compatte. Si parla spesso di cosiddetti 'materiali nobili' da un lato (alludendo ai Nikon D), e di cosiddette 'plasticacce' da un altro (alludendo ai G)... Io noto una semplice differenza di goffratura, in quanto le ottiche vanno usate con cura a prescindere dalla loro copertura esterna. Il paraluce built-in sembra un'inezia anacronistica, ma è invece preziosissimo, rapido da azionare, e non c'è innesto a baionetta o tantomeno a vite che possa competere. Davvero una bella lente, distintiva in tutto e per tutto, con i suoi pregi meravigliosi, i suoi difetti, i suoi limiti.

inviato il 27 Aprile 2017


voigtlander_nokton58ii_sl_sVoigtlander SL II 58mm f/1.4 Nokton - S

Pro: Prezzo del nuovo. Costruzione e materiali. Usabilità immediata. Distanza minima MaF (meno di mezzo metro). Punti luce dello sfocato limpidi e arrotondati. Nelle foto indoor è impeccabile e limpidissimo.

Contro: Reperibilità limitata. Tappo frontale 'scarsino'. Tendenza a sovraesporre (1/3-2/3stop). Non eccelle nel controluce e sotto luci incidenti. Paraluce non incluso, e se acquistato a parte, originale, costa un botto!

Opinione: Un'obiettivo imponente: rispetto ad un 50/58 classico (es: Planar Zeiss o Noct Nikkor) è più corazzato e voluminoso, e certamente fa la sua figura. Inoltre, maneggiandolo e soppesandolo, dimostra la sua consistenza e la superba qualità costruttiva: un pezzo quasi d'orologeria. Due ghiere con movimentazione impeccabile: quella di MaF fluida e leggermente frenata per un controllo ottimale del fuoco, e quella dei diaframmi con un frizionamento sublime, ma che ahimè è inutilizzabile sulle DSLR, in quanto va mantenuta fissa in posizione 'tutto chiuso' per poter utilizzare il comando elettronico mediante ghiera su fotocamera. Entrambe 'scalloped' (lavorazione a smerlatura, senza bisogno di gomme di rivestimento), che conferiscono al barilotto un aspetto meccanico prezioso e robusto. Io ho scelto la versione 'silver', bicolore, con parti in alluminio satinate nere e cromate chiare (ottimo da abbinare ad una Nikon Df). Unico neo costruttivo, il tappo frontale: un piccola ciofeca, con le molle dei pulsanti poco caricate, e che risulta un po' moscino da sganciare e riagganciare. Poco male verrebbe da dire (un tappo dia58 costa due soldi), ma per 600euri e a fronte di tutta questa meraviglia d'alluminio e vetro, avrei gradito un'attenzione migliore su tutto il prodotto (oltretutto, la scritta Voigtlander impressa sul tappo ha un suo fascino innegabile). Dal punto di vista ottico è un fuoriclasse, con i soliti pregi e difetti di un ultraluminoso: non nitidissimo a TA, qualche sferocromatismo, specie sulle superfici superfici cromate (ma si vedono bene solo croppando parecchio), resistenza al flare non miracolosa... Ma va segnalato un punto di forza non da poco: focheggiare a f1.4 è molto molto agevole, contrariamente a quanto temessi: focheggiare a TA con questo 58mm mi è più facile che farlo con altre lenti, quindi nel mio caso non è necessario ricorrere ad un vetrino spezzato di messa a fuoco. Inoltre, la traduzione cromatica è in buona misura fedele (io testo sempre principalmente i rossi i verdi e i blu) con una leggerissima punta di dominante fredda. Nel caso dei ritratti, ha un incarnato plastico e levigato, tipo il Nikkor 105 f2.5ais, quindi le figure umane sono ben incise, composte e statuarie. Ha un temperamento vitreo e limpido, con una vena retrò (grazie al trattamento T che non filtra tutte le frequenze di colore caldo, come invece fanno gli ultimi Zeiss, a discapito di una certa passionalità...e quindi questo suo 'difetto' si trasforma in una peculiarità per gli amanti del genere). A TA è più che nitido, rispetto alla media (a patto che ci sia un'illuminazione adeguata, e che si mantengano valori iso medio/bassi, altrimenti si corre il rischio di collezionare foto tendenzialmente impastate), tenendo ben presente il fatto che tende a sovraesporre di 1/3-2/3 di stop, con conseguenti microcadute di contrasto. Oltretutto, nelle foto esterne e quando c'è il sole, è bene avere sempre il paraluce montanto sù. onde evitare veri e propri 'disastri'! Comunque sia, è più nitido di un Nikkor 50 f1.4D, ad esempio, e la risolvenza da bordo a bordo, anche tutto aperto, è notevole. Le AC sono più contenute, a patto che si abbiano le dovute accortezze. Una lente da studiare un po', insomma. La corsa di MaF è un pò lunghetta, quindi occorre farci la mano, e la distanza minima per focheggiare è 0.45m, quindi ottima. Essendo un 58mm, è ottimo per i ritratti testa/spalle e ci si possono permettere anche dei close-up senza incorrere in caricature ovalizzate che non sempre io gradisco. E poi, se montato su APSC, diventa un 85mm perfetto, quindi una lente in un certo qual modo 'strategica' se si possiedono entrambi i formati. Lo sfocato è di tipo 'grintoso': un pelino chiassoso ma comunque morbido, e dai punti luce ben arrotondati e limpidi (senza le cosiddette coroncine a cipolla). Qualche occhio di gatto qua e la (che a me non distrurbano, anzi), e uno stacco netto tra soggetto a fuoco e secondo piano, con progressione ben digradata sul resto del fotogramma. Un effetto piacevole e distensivo, sebbene austero. A TA ha una vignettatura che infonde un senso di profondità aggiuntiva, quindi a mio avviso gradevole e ben sfruttabile per un certo tipo di fotografia. Francamente, credo sia una lente che si presti prevalentemente ad utilizzi di dettaglio (ritratti, scorci domestici, scorci urbani, foto in studio, still life, food, street/fotoreportage...), mentre per la paesaggistica, dove occore risolvenza a tutto campo e prestanza sulle lunghe distanze, forse non eccelle particolarmente. Credo sia una valida alternativa allo Zeiss Planar 50, e anche al Nikkor 50 f1.2, sempre che si riesca a reperirlo e/o in tempi ragionevoli. Il prezzo lo reputo commisurato alla qualità dell'oggetto in questione, e se si pensa che costa nuovo quanto un Planar T50 usato, e praticamente a pari qualità ottico/costruttiva, direi che lo si possa serenamente preferire a quest'ultimo, e guadagnando quegli 8mm in più che tornano utili. Ah, dimenticavo: il paraluce nella scatola non c'è. Se lo si acquista a parte, originale Voigtlander, costa la bellezza di 70€: un furto legalizzato!

inviato il 28 Dicembre 2016


zeiss_sonnar135_f2-8cyZeiss Sonnar 135mm f/2.8 (C/Y)

Pro: Costruzione meccanica esemplare. Nitidezza/limpidezza, profondità. Sfocato ben digradato e distensivo. Prezzo dell'usato.

Contro: Distanza minima MaF (1.6m.). Baionetta con attacco C/Y (quindi è necessario ricorrere ad un anello adattatore intermediario, o ad un intervento permanente di modifica dell'attacco). Da f8 comincia a risentire della diffrazione. Lavora in stop-down: da f11 è praticamente impossibile focheggiare.

Opinione: Il mio primo Zeiss. C'è da rimarcare il fatto che è (sono) uno strumento (strumenti) costruito (i) in modo superlativo: i vari componenti sono assemblati perfettamente tra loro, e le parti mobili scorrono magnificamente rispetto a quelle fisse. Otticamente è encomiabile: perfettamente nitide le parti a fuoco, e ben digradate le parti sfocate. Resa cromatica pazzesca, quasi 'crudele' per il suo realismo. Ha un prezzo dell'usato assolutamente accessibile a tutte le tasche (io l'ho pagato 240€, pari al nuovo, con scatola e sacca morbida in pelle). È piuttosto leggero e compatto (lunghezza/diametro contenuti) sebbene lo chassis sia interamente metallico. La qualità delle finiture è ineccepibile. Otticamente: aberrazioni cromatiche significative non ne vedo, anzi, direi che si comporta piuttosto bene da questo punto di vista, a parte AC longitudinali, specialmente ai bordi di superfici cromate o finiture lucenti (riverberi verdi, blu, viola, porpora...anche consistenti, a seconda dell'incidenza della luce) In controluce e in presenza di luci sparate o riflesse, mostra qualche velatura non invasiva, e perde un pelino di contrasto ma non su tutto il fotogramma. A rimetterci, più che altro, sono i colori, che perdono un po' di vividezza, ma è un fenomeno facilmente correggibile in PP. Resa vitrea, cristallina, e sfocato clamoroso. Bokeh oleoso, a contorni belli arrotondati, con cerchi praticamente perfetti, ma qualche rondella di cipolla. La distanza minima di MaF (1.6m.) è un po' penalizzante. Se lo si usa avvalendosi dell'adattatore esterno, bisogna essere consapevoli del fatto che la sua lente correttiva assorbe circa 1stop di luminosità. Nessun problema invece con l'anello permanente della Leitax, chiaramente. Da f2.8 a f4 si schiude decisamente, e fino a f6.5 è molto nitido, dopodichè ad f8 comincia a degradare le sue prestazioni. Diciamo che a TA, se usato opportunamente, dimostra una certa grinta, sebbene non sia ultra incisivo. A f4 è decisamente LUI. Ad essere pignoli, un altro difetto che ho riscontrato, è l'assenza di parti 'fisse' da impugnare durante il suo serraggio sulla fotocamera, il che comporta un'azione quasi grottesca nel vincere le varie flottanze delle ghiere di MaF e diaframmi (in pratica: cerchi di avvitare l'obiettivo, e non hai punti saldi sui quali far presa con la mano!). Sia utilizzandolo con l'adapter sia con l'innesto permanente della Leitax, la camera non rileva le variazioni di apertura diaframma, e resta inchiodato su quella minima. Questo ovviamente è un dato mancante anche nei dati Exif. Lavorando in stop-down, l'oculare risente della luminosità corrente alle varie aperture, e da f11 in poi, la fotocamera non risponde praticamente più.

inviato il 07 Dicembre 2016


nikon_50_f2aiNikon 50mm f/2 AI

Pro: Piccolo e leggero. Risolvenza su tutto il fotogramma. Sufficientemente nitido a TA.

Contro: Corsa di MaF un po' lunga. A TA soffre un pelino di focus shift.

Opinione: Un'ottima lente. Direi che sia quasi un acquisto obbligato, se si ama la resa generale delle serie ais. Rispetto al 50 F1.8D, ha in più una pasta vintage che lo contraddistingue, oltre ad una minore saturazione cromatica, che gli fa tradurre le tinte in modo più fedele alla realtà. Ha una leggera dominante gialla che 'scalda' le varie tinte. Lo sfocato è molto bello e digradato, ad effetto 'ghiaccio tritato'. A TA è già abbastanza nitido, e da f2.8 in poi acuisce la sua definizione diventando statuariamente nitido a f4 e 5.6. Anche sulle lunghe distanze si comporta bene, mantenendo dettaglio e limpidezza. Davvero un bell'oggetto. Mi sembra che resista abbastanza bene alle AC (qualche riverbero magenta, come su tutti gli ai/ais... chi più chi meno), ma soccombe un pochino nei controluce, con una velata caduta di contrasto, ed uno spiacevole effetto evanescente a TA. Basta sapersi regolare di conseguenza. Per 100/120€ (quotazione attuale, ottobre 2016), vale assolutamente la pena impossessarsene.

inviato il 29 Ottobre 2016


nikon_60g_microNikon AF-S 60mm f/2.8 G ED Micro

Pro: Precisione, fedeltà cromatica, sfocato delizioso, risolvenza e nitidezza degni di un buon macro. Peso e dimensioni. Trattamento N. Distanza minima di MaF (meno di 20cm). IF (pregio/difetto).

Contro: Motore AF non fulmineo. IF: il diaframma chiude spesso di 1/3-2/3stop automaticamente ed autonomamente, se impostato a TA.

Opinione: Che dire... una lente come si deve: versatile (dalla macro, alla ritrattistica, alla paesaggistica, ai reportage...), leggera, ben protetta da aberrazioni e riverberi di luce, con una resa cromatica fedele, uno sfocato molto ben digradato e distensivo, una risolvenza fantastica su tutto il fotogramma, un rapporto qualità/prezzo eccellente. Una lente azzeccata. L'AF non è stra-fulmineo, e a volte tituba un pochino (soprattutto a TA e con poca luce), ma è decisamente preciso, quindi nulla da eccepire in particolare. Su Apsc non mi entusiasma come sul formato pieno... Una lente nel suo complesso perfetta.

inviato il 12 Ottobre 2016


sigma_105macro_osSigma 105mm f/2.8 Macro DG OS HSM

Pro: Preciso, silenzioso, sufficientemente rapido. Ottima dotazione di serie (astuccio, due paraluce Apsc/FX). Carattere distintivo (resa cromatica e sfocato). Prezzo assolutamente imbattibile.

Contro: La massima apertura resta quasi sempre bloccata a f3min (su FF) e a 3.3 su Apsc. Per il resto nulla da eccepire.

Opinione: Davvero un bello strumento. Fa il suo dovere e lo fa bene: è preciso, e nonostante sia un macro, mantiene un certo timbro romantico, con uno sfocato molto pastoso e ovattato, ed una resa cromatica incredibilmente fedele. Adattissimo a tutti gli impieghi, non teme praticamente nulla. Lo stabilizzatore agisce opportunamente. Resiste piuttosto bene alle luci sparate (qualche sferocromatismo sui margini delle superfici cromate, ma nulla di drammatico). Ho potuto constatare personalmente che ricorda molto il Nikkor 105 f2.5ais, come carattere, sebbene il Nikkor abbia una resa cristallina imbattibile, forse dovuta ad un'altra generazione tecnologica. Ottimo.

inviato il 30 Settembre 2016


nikon_24_f2-8aiNikon 24mm f/2.8 AI

Pro: Nitido e risolvente quanto basta (su 12Mp, sia DX che FX). Costruzione, praticità.

Contro: Direi nessuno.

Opinione: Rispetto al 20mm f3.5 della stessa serie, è meno corazzato contro il flare, ma è più luminoso e con una distorsione davvero limitata (può essere superfluo correggerla in PP). Ha una bella resa pastosa ed organica, tipica di queste vecchie lenti, e col CRC è possibile fare scatti ravvicinati (anche ritratti) senza incorrere in caricature insensate. Ha un prezzo dell'usato che spazia tra i 220 e i 280euri (ad oggi, fine settembre 2016), se lo si cerca in buone condizioni (io l'ho preso a 250, comprensivo di scatola originale), e sono prezzi tendenti al rialzo, come quotazioni di mercato. Ottimo strumento.

inviato il 21 Settembre 2016


nikon_85_f1-8dNikon AF 85mm f/1.8 D

Pro: Precisione e rapidità operativa. Prezzo accessibile. Comportamento piuttosto uniforme a tutte le focali. Dimensioni/peso azzeccate/i.

Contro: Che sia fuori produzione.

Opinione: È uno strumento affidabile. E tanto basta. Forse dipende dalla macchina sulla quale lo si monta. Io lo uso su D3, D300, D700. Focheggia sempre in modo preciso, è decisamente rapido, che si faccia ritratti o foto estemporanee, ha uno sfocato opportuno, né troppo etereo, né troppo piatto, né troppo duro. Il soggetto a fuoco è a fuoco, sempre, anche a diaframma tutto aperto, e le aberrazioni sono piuttosto contenute. Ha un aspetto accattivante: dimensioni non eccessive (dia62), peso equilibrato...invoglia a portarlo con sé. Cromaticamente parlando, è un D in piena regola: colori vivaci e pastosi, nitidezza equilibrata e non troppo severa. Lo sfocato è di tipo 'lamellare', un po' chiassoso, effetto 'ghiaccio tritato'. Riguardo alla versione G, essa è una lente da conoscere, da studiare, da governare...questo invece è pronto, efficiente sempre. Lo sfocato migliore e la resa setosa e pennellata sono del G, ma per tutto il resto, c'è il D. Affiancato dal 35 f2 e dal 180 f2.8, garantisce risultati impeccabili, a patto che non si sfori con risoluzioni troppo alte.

inviato il 17 Settembre 2016


manfrotto_496rc2Manfrotto 496 RC2

Pro: Portata 6Kg. Robustezza. Qualita costruttiva. Praticità nell'utilizzo.

Contro: Nessuno.

Opinione: Ottimo accessorio: robusto e pratico nello sgancio/aggancio e regolazioni. L'impressione che si ha nell'utilizzarlo, è quella giusta: stabilità e solidità. Con una Nikon D3 + Tamron 70-200 + Flash Yongnuo 568EX lavora perfettamente. E' pesantino: il suo quasi mezzo chilo lo si sente, in mano. La sfera non è micrometricamente precisa e non è fornita di bolla di controllo, ma, ma non è un problema, in quanto risulta sufficientemente preciso. Con tre Kg. di carico, quindi non a pieno carico, segnalo una tendenza al cedimento del serraggio della sfera e della vite della piattaforma, ma solo durante un trasporto 'movimentato' (a passeggio, con la camera montata sopra, e il monopiede portato a mo' di fagotto, sulla spalla). Quindi meglio impiegarla per un utilizzo pressoché stanziale, o almeno, avere cura di sganciare fotocamera e obiettivo, durante il trasporto. Il braccetto, invece è affidabile, in termini di stabilità, ruotato a fine corsa, di 90º/-90º. A questo prezzo, direi che non si trova nulla di così competitivo, e oltretutto marchiato e garantito. Lo uso tranquillamente anche sul monopiede Manfrotto MM290A4.

inviato il 26 Agosto 2016


tamron_70-200_f2-8Tamron SP 70-200mm f/2.8 Di LD

Pro: Il rapporto qualità/prezzo nella sua accezione.

Contro: Non è uno zoom completamente all-around.

Opinione: E' un 70-200 atipico, nel senso che si presta più alla ritrattistica che alle foto d'azione. Il suo limite principale, infatti, è il motore AF non ultrasonico, e l'assenza di un giroscopio lo rende difficile da governare, dato che è bello grosso e bello pesante (come è normale che sia, uno zoom di questo range focale). Il suo sfocato delizioso, insieme a questi due limiti funzionali, lo trasforma in un 70-200 prevalentemente da ritratto, quindi un 70-200 atipico, ma sicuramente utile e prezioso. La sua incisività a TA non è miracolosa, ma senz'altro buona. Diciamo che diaframmandolo un pelino (f3.2) si schiude a sufficienza. Essendo lentino a focheggiare ed essendo grosso e pesante, occorre rispettare i tempi minimi di posa (sicurezza), onde evitare micromossi e fuorifuoco. Un monopiede aiuta molto, in questo caso. Riguardo al suo impiego nella fotografia d'azione: finchè si tratta di catturare soggetti in movimento che compiono traiettorie prevedibili e a velocità grossomodo costante (es: automobili) si può fare, con un po' di impegno. Ma su movimenti repentini e imprevedibili (es: ballerini) risulta decisamente inadatto. Per street e fotoreportage si presta abbastanza, tenendo presenti i suoi limiti. Valido a 70mm così come a 200, senza cadute di qualità. Lavora molto bene in coppia col 24-70 della stessa casa, le foto fatte con entrambi mantengono una certa continuità, tra loro. Ha un prezzo imbattibile: 600euri, con 5anni di garanzia Polyphoto.

inviato il 20 Agosto 2016


nikon_20_f3-5aisNikon 20mm f/3.5 Ai-S

Pro: Compatto, robusto. Resa vivida, realistica e pastosa. Risolvente quanto basta, senza mancare di carattere.

Contro: Direi nessuno in particolare.

Opinione: Lente ottima: facile da focheggiare, e molto rapida. E' sufficientemente nitido per tutti gli utilizzi, mantenendo toni caldi e profondi. Le immagini non 'friggono', quindi, ma sono piuttosto posate, corpose e molto vivide, con lo slancio grandangolare del 20mm, che sulle brevi distante non caricaturizza le forme. Non è certo indicato per i pixels-peepers, ma per me è la lente ideale su questa lunghezza focale, poichè è molto equilibrata. In termini di nitidezza si colloca ad un passo dal Voigtlander 20 f3.5 Color Skopar (che costa il doppio, nuovo) e a due dal Nikkor 16-35 f4 (che costa quattro volte tanto, usato) e vanta una distorsione contenuta, ed una resistenza al flare eccellente. E' meglio della versione f2.8 (sia ais che AFD, che condividono lo schema ottico) e dell'f4. Forse non è adattassimo ai sensori particolarmente densi (es: D800/D810). Sui 12Mp è azzeccato. Credo che 18-20Mp siano il limite espressivo di questa lente, dopodichè comincia a sgranare. A infinito non dà il meglio di se, va detto. A TA è molto buono, e da f5.6 diventa più nitido e scandito, fino a f11, dove poi comincia ad influire la diffrazione, ma senza grosse cadute di qualità. Permette dei close-up avvincenti, grazie al sistema CRC. Bell'oggetto: utile, performante, pratico. Acquisto intelligente.

inviato il 04 Luglio 2016


nikon_180_f2-8dNikon AF 180mm f/2.8 D ED IF

Pro: Compattezza ed ergonomia. Peso adeguato e ben bilanciato (montato su camera). Risolvenza, precisione AF (sebbene lentino), sfocato pennellato, costruzione, paraluce integrato, limpidezza delle immagini. Prezzo avvicinabile.

Contro: AF non velocissimo (ma all'altezza delle situazioni ordinarie, non eccessivamente dinamiche).

Opinione: Mi basterebbe riportare esattamente la recensione che ho scritto sul 180EDais, ma voglio sottolineare alcune caratteristiche specifice di questo suo 'cugino'. Innanzitutto, la prima cosa che ho apprezzato da subito è il bilanciamento del peso e le sue dimensioni compattate rispetto al predecessore (il quale mi mette sempre a dura prova i polsi, quando lo porto in giro montato sulla fotocamera). Poi l'AF: preciso, sebbene non fulmineo (più lento delle altre lenti AFD che possiedo), ma non mi limita particolarmente. Ho scelto di averli entrambi, in quanto preferisco focheggiare a mano, ma in alcuni casi, chiaramente, non mi è possibile farlo. Limpidezza e luminosità peculiare degli ED, sfocato delizioso e pittorico (forse un pelino meno poetico dell'ais, ma sublime ugualmente). Si presta al ritratto ma anche alla paesaggistica non troppo sconfinata, per le sue cromie calde e levigate. La sua peculiarità della lente posteriore mancante non mi turba particolarmente. Dice: "eh, ma ci entra la polvere dentro!" Certo, può accadere... ma anche nel bocchettone della fotocamera ci può entrare la polvere, no? ;-) Acquisto intelligente, soldi ben spesi per un prodotto che fa il suo dovere in modo encomiabile.

inviato il 21 Giugno 2016


yongnuo_yn568exYongnuo YN-568EX II (Nikon)

Pro: Prestazioni/prezzo.

Contro: Costruttivamente non eccelso: le rotazioni della testa sono un po' scattose.

Opinione: Personalmente non ho mai provato un SB910 e un SB700, quindi non saprei dire se questo apparecchio sia in grado di sostituirli pienamente, ma devo dire che le impressioni che sto avendo sono buone. La rotazione su due assi della testa è fondamentale, per me, e anche quei 7° in più sull'asse orizzontale. Purtroppo, la sua movimentazione non è fluida, ma piuttosto scattosa, e questa è l'unica nota negativa che sto riscontrando su questo YN. Per il resto, ha tutto ciò che stavo cercando. Il manuale d'istruzioni è si risicato, ma dopotutto, l'utilizzo di questi dispositivi è piuttosto intuitivo, e le funzioni principali sono quattro: modalità (TTL, manuale, triggers) lunghezza focale, compensazione, tipo di lampo... Mi piace perché non bruciacchia le foto. Ha una velatura di fondo che sto cercando di governare. Lascia poche dominanti, in generale (rosse/gialle), correggibili via SW. Da NON esperto di dispositivi flash, posso ritenermi soddisfatto della spesa, che corrisponde ad 1/5 del prezzo del Nikon SB910, quindi direi che valga la pena tentare questa strada. La trasmittente esterna e la coppia di triggers vengono venduti separatamente al costo complessivo di circa 120-130€.

inviato il 12 Giugno 2016


nikon_35_f2dNikon AF 35mm f/2 D

Pro: Fotorealismo. Limpidezza.

Contro: Personalmente niente... forse il paraluce a vite, ma di metallo. Aberrazioni tipiche degli AFD.

Opinione: Una lente che regala grandi scatti, sia su FF che su Apsc: fotogrammi limpidi, pastosi e coi colori tipici delle serie D Nikon. Anche le AC sono tipiche, e questo 35 non ne è immune, tuttavia si comporta meglio del 50 f1.4D, a f2. Lo uso indiscriminatamente su entrambi i formati, e sia per le foto a colori che per quelle in scala di grigi, con grande soddisfazione. Non costa pochissimo, ma sicuramente meno della versione G f1.8, che però è più asettico, come resa generale, e a parer mio troppo contrastato/nitido. Piccolo, leggero, con carattere meno 'ruvido' del 50 f1.8AFD. Un bell'oggetto che si presta a tutti gli utilizzi, dai fotoreportage ai ritratti ambientati.

inviato il 25 Marzo 2016


nikon_85_f1-8gNikon AF-S 85mm f/1.8 G

Pro: Nel suo insieme, tutto.

Contro: Il solito effetto nervoso, caratteristico delle nuove lenti Nikon non trattate con tecnologia N (scarsa tenuta alle luci alte). Va decisamente tarato: in più occasioni soffre di 'strabismo' molesto!

Opinione: Un bell'oggetto. E' come se fosse un assaggio di quello che si proverebbe con l'1.4G, ma con tutte le differenze del caso. E' davvero un bell'acquisto, in quanto si presta un po' a tutti gli utilizzi che non siano la pura ritrattistica. Io l'ho preso da affiancare al mio f2 ais (superbo) tutte le volte in cui debba focheggiare in automatico, e quando voglio una resa più setosa e meno vitrea. S'è già scritto tutto su questa lente, quindi non aggiungo ripetizioni. Rimarco soltanto il rapporto qualità/prezzo eccellente. Vorrei infine spendere due parole positive in merito alla questione costruttiva: condivido la politica Nikon di riduzione pesi (...ma non dei costi!) dei suoi prodotti, in quanto il lamentato più diffuso della clientela verteva proprio su questo fattore. Il fatto che queste nuove lenti G siano minimali e leggere non fa altro che giovare ai polsi e alle spalle, dopo giornate intere a camminare con la fotocamera in groppa. Nel caso specifico di questo 85, nel soppesarlo in mano, sembra essere ragionevolmente consistente. Ma quando lo si aggangia al corpo macchina, forse, sembra risuonare come 'vuoto' (una sensazione raggelante!). Comunque sia, disdegnare le cosiddette 'plastiche' negli anni 2010 (ricordiamoci che le finizioni interne delle Rolls Royce, o delle Bentley sono in plastica, così come tutte le altre) mi sembra più che altro un trend da sentito dire, piuttosto che una vera considerazione. Direi puttosto che a fare la differenza sia la precisione dell'assemblaggio delle parti, che in questo, e negli altri casi (Nikon) valuto eccellenti. Fortunatamente, la ghiera di messa a fuoco gira bene e senza gioco (contrariamente al mio 35 f1.8 DX).

inviato il 05 Marzo 2016


samyang_135_f2Samyang 135mm f/2 ED UMC

Pro: Costruzione (ben assemblato, bello anche da vedere e tenere in mano), nitidezza e risolvenza incredibili, sfocato molto piacevole, colori brillanti, distanza minima di messa a fuoco (0.8metri), precisione MF, peso e dimensioni 'giuste/i', ottimo bilanciamento ed ottima ergonomia. Prezzo ineguagliabile.

Contro: Flare. Dominante verde/blu di fondo.

Opinione: Quei furbacchioni dei coreani sono riusciti a tirare fuori dal cilindro un obiettivo fichissimo ad un prezzo di vendita davvero competitivo. In precedenza, i Samyang non mi convincevano un gran che (valutando semplicemente le foto che si trovano sul web), ma con questo 135 mi sono convinto, eccome! Premetto che possiedo un 135 Nikon f3.5 ai, che però non mi ha mai fatto strappare i capelli dall'eccitamento... pertanto cercavo un degno miglioramento, contenendo al massimo la spesa. Ho valutato il Nikon f2.8 ais, l'f2 ais, il 135 f2 DC, il Tair 11a Zenit, lo Zeiss APO Sonnar.... L'ultimo di questi era l'unico che centrava appieno la mia idea di fotografia perfettamente equilibrata (luci, colori, contrasti, ombre, transizioni...), ma la spesa (minimo 1400) mi preoccupava un po'. Poi, mentre stavo per 'ripiegare' sul 135 DC, mi sono fermato su questo Samyang. Devo dire che è un oggetto straordinario: è nitido e pulito a f2, con uno sfocato eccezionale (molto simile al Nikon 85 f1.8G), tra f4 e f8 è graniticamente nitido e scandito, ha una ghiera di messa a fuoco precisa e piacevole da ruotare, ha una costruzione molto buona con frame in alluminio, un peso importante ma equilibrato, così come per le dimensioni, il paraluce 'serio' con un buon aggancio (tipo Nikon), la CPU per la conferma di messa a fuoco, non mostra aberrazioni cromatiche rilevanti, è un IF, quindi nessuna 'sporgenza' flottante esterna. Unico neo, sono i riflessi: non ne è completamente immune, non tiene tantissimo sulle luci alte (il Nikon è peggio), segno che la tecnologia UMC potrebbe fare qualcosa di meglio per eliminare il flare, almeno in modo credibile! Fantasmi e frange porpora non saprei, mi sembrano ragionevolmente tenuti a bada. Ha una generale, velata dominante blu... risolvibile in PP. La sacca inclusa nella confezione è un semplice fazzoletto dentro cui avvolgerlo, occorre quindi prendere una custodia più robusta per portarselo in giro. Direi che spendendo 550euri, con garanzia FOWA 5anni, ci si porta a casa una lente su cui fare affidamento, e che costa la metà del prezzo di un Nikon o di un Canon di pari lunghezza focale. Chiaramente si deve essere disposti a focheggiare sempre e comunque a mano (cosa che io tra l'altro preferisco). Rispetto ai sopracitati ais, ha una resa più fresca, più moderna, senza dimenticare la più immediata centratura del fuoco. Nei ritratti si esprime in modo quasi impeccabile, meglio del Nikon 85 f1.8G (anche se quest'ultimo ha uno sfocato poco poco più morbido). Ha una risolvenza pazzesca: non mi bastano i pixels delle mie fotocamere (12Mp) quando faccio gli ingrandimenti a video!! Mi sta sorpendendo ogni minuto che passa. Acquisto da considerare seriamente, a meno che non ci si possa permettere il Sonnar (che costa comunque il triplo), il quale è significativamente migliore, ma non su un altro pianeta. Se volessi paragonarlo ad un'automobile, direi che è una DeTomaso Pantera, che all'epoca teneva testa alle Ferrari e alle Lamborghini. Bello.

inviato il 05 Marzo 2016


nikon_d3Nikon D3

Pro: Nel suo insieme tutto.

Contro: Fa venir voglia di avere la D3X (risoluzione) e la D3S (alti iso e rapidità operativa).

Opinione: La sensazione che infonde, tra le mani, è quella giusta: strumento professionale assoluto, una vera action-camera. Design impeccabile (Giugiaro), uno strumento potente ed affidabile, con otturatore in kevlar che si fa sentire grintoso, ma certamente meno stentoreo di quello della D700. Ha uno shutter-lag praticamente inesistente, tanto che si può scattare a raffica pigiando repentinamente il pulsante di scatto. L'ergonomia è eccellente: la si impugna bene su entrambi gli assi, ma per il trasporto è un po' scomoda sull'impugnatura verticale (a testa in giù, per intenderci). L'accessibilità comandi è completa, comoda e immediata, fatta eccezione per l'assenza di un control-pad secondario in prossimità del pulsante scatto verticale. Il control-pad principale (l'unico, quindi) è morbido da azionare (sembra già usato da diverso tempo) quindi veloce e confortevole da azionare, contrariamente a quanto si possa pensare di primo acchito. Rispetto ad una D700+BG è più equilibrata (baricentro), ricordando più una D300+BG, ma chiaramente più pesante. La copertura del mirino è totale. Se la luce è buona, si può scattare fina a iso3200 senza problemi e anche oltre, ma se essa scarseggia, la qualità dell'immagine si ferma a iso2000/2500. Il motore AF è reattivo e rapido, e aggancia bene anche in penombra, anche sui punti laterali. Il tracking-3D è rapido e preciso, ma va revisionato periodicamente per mantenerlo in taratura ottimale. Inutile dire che le ottiche serie D della Nikon vengono sfruttate al meglio, su una macchina come questa. Non ha il comando di pulitura automatizzata del sensore. La durata della batteria è sublime: 3000/3500 attuazioni. Il doppio slot CF è una manna. Tropicalizzazione integrale, chassis monoscocca in lega di magnesio massiccio e imponente, anche se inutile se utilizzato in condizioni non estreme. Se fosse in polipropilene o in ABS sarebbe meglio, conservando le sue dimensioni e distribuzione comandi, ma pesando meno della metà. 12MP possono stare stretti in alcune applicazioni, quindi la grande rabbia sta nel non poter avere un'unica macchina che abbia la risoluzione della D3X e la rapidità operativa/tenuta iso della D3S. Il buffer non regge le raffiche prolungate, a seconda delle schede utilizzate, ma diciamo che è grasso che cola...E' comunque una gran bella macchina.

inviato il 14 Gennaio 2016


nikon_28_f2-8aisNikon 28mm f/2.8 AI-s

Pro: Costruzione, peso, dimensioni, resa nitida e vetrosa, colori e forme passionali.

Contro: Talvolta è difficile focheggiare (specialmente quando la luce non è 'amica').

Opinione: Obiettivo assoluto. E' molto, molto simile al 28mm f3.5 ai, il quale è un pelino meno contrastato, quindi lo utilizzo preferibilmente su APSC (D300) per sfruttarlo al meglio, mentre quest'altro, ha uno sfocato migliore e ben digradato, mette a fuoco a 20cm di distanza dal soggetto, ed ha una nitidezza più vivida e marcata. Forme e colori sono saporiti/e, corposi, come le foto delle grandi riviste glamour, ricche di profondità e sensazione. E' piuttosto neutrale, che si tratti di oggetti inanimati o di forme umane, cattura i dettagli significativi di ogni cosa senza aggredire, mantenendo un secondo piano partecipe e ben digradato. La resa ai bordi è pari o leggermente inferiore a quella del 3.5, ma poca roba. Il punto di forza di questa lente è che ha un comportamento piuttosto uniforme a tutti i diaframmi, senza noiose cadute di qualità o nitidezza. Avevo in programma di comprare un 28mm f2 ais, ma mi ha scoraggiato il pensiero della sua vulnerabilità ai riflessi e ai riverberi di luce, inconveniente che subisco frequentemente sul mio 85mm f2 ais a TA. Ad ogni modo, è una lente prestigiosa e vale i soldi che costa (usato l'ho pagato 300euri, esemplare in ottime condizioni), anche perchè non esistono altri 28mm della stessa qualità ottica né tantomeno superiore, in casa Nikon, (nemmeno il 28 f1.4AFD, che è grandemente più luminoso, ma qualitativamente non superiore. Costa però sei/sette volte di più!). Insieme al 105 f2.5 ais ed al 180 f2.8 ED ais, è una lente da tenersi stretta per la vita. Focheggia a distanza ravvicinata, conferendo alle fotografie uno slancio prospettico fantastico, pur mantenendo un certo equilibrio geometrico e con distorsioni contenute (il 24mm, ad esempio, è per me troppo estremo poichè ha i fuochi più ravvicinati quindi tende ad incurvare le linee. Il 28, invece, è molto simile al 35, ma più 'atletico' e dinamico)

inviato il 02 Gennaio 2016


nikon_28_f2-8aiNikon 28mm f/2.8 AI

Pro: VEDERE RECENSIONE 28mm f2.8ais****************************************************************

Contro: VEDERE RECENSIONE 28mm f2.8ais****************************************************************

Opinione: VEDERE RECENSIONE 28mm f2.8ais**************************************************************** **************************************************************** **************************************************************** **************************************************************** **************************************************************** **************************************************************** **************************************************************** **************************************************************** **************************************************************** **************************************************************** ****************************************************************

inviato il 29 Dicembre 2015


nikon_200_f4aisNikon 200mm f/4 Ai-S

Pro: Dimensioni e peso. Costruzione impeccabile. Resa fotografica neutra e realistica. Comportamento uniforme e costante a tutte le focali.

Contro: Perdita di precisione in condizioni di scarsa luce. Vignettatura leggera a f4.

Opinione: Sebbene gli obiettivi autofocus siano più pronti all'uso, hanno comportamento più freddo e meccanico rispetto ai manual focus, i quali sono più organici, passionali, e questo traspare dalle fotografie scattate. Sto passando gradualmente dai primi ai secondi, e devo dire che la serie ai/ais è davvero prestigiosa. Questo 200mm è una bella lente, nitida e corposa a tutte le focali, con la ghiera di messa a fuoco morbida e precisa, anche se chiaramente non è sempre di facile utilizzo, a causa del fatto che è MF come già detto, e non è stabilizzato. Forse, le dimensioni ridotte (specialmente il diametro) penalizzano la stabilità dovuta all'impugnatura più esile. Scrivo questo perché rispetto al 180 f2.8, ad esempio, è più difficile da mantenere fermo (forse è soltanto una mia impressione...). E' incisivo ma gentile, molto limpido, pastelloso, come se dipingesse. Il 180 f2.8 e questo 200, su nikon d700 sono molto simili come comportamento, anche se chiaramente il 180 è più luminoso e sfocato meglio (e il 200 è più stabile e costante come comportamento a tutte le focali) , ma questo, forse, si presta maggiormente per le uscite scalmanate. A f4, trasmette più luce del 135 f3.5 chiuso a f4.

inviato il 01 Novembre 2015


nikon_85f2aisNikon 85mm f/2 Ai-s

Pro: Nitidezza a tutte le focali, specialmente da f4 in su. Dimensioni ridottissime (quasi indistinguibile da un 35 o un 50mm). Costruzione. Paraluce in metallo con innesto a molla. Ghiera di messa a fuoco morbidissima.

Contro: Frange porpora nei controluce. Rapido, ma non sempre facile da usare nella messa a fuoco.

Opinione: Ais tutta la vita! 28, 85, 105, 135, 180... ormai uso quasi soltanto loro, e il manual focus non è più proibitivo per me, oltretutto mi risparmio i vari front/rear focus e gli AF ritardati. Questo 85 l'ho importato dal Giappone, in condizioni eccellenti, e conferma l'idea definitiva che mi sono fatto su questa leggendaria serie di lenti Nikon, dalla resa fresca nitida, vetrosa e brillante. E' una lente selettiva che rispetta la delicatezza dei tratti del viso mentre scandisce le linee fredde degli oggetti circostanti. Superbo. In molti casi ricorda il 105 f2.5, sono praticamente indistinguibili, ma sostanzialmente questo è più gentile. A TA e sotto luci incidenti mostra delle frange porpora anche consistenti, che possono risolversi sottoesponendo un' pelino, o essere corrette con un po' di pazienza in PP (credo sia una vulnerabilità comune a quasi tutte le lenti da f2 in giù). Meglio non usarlo nei controluce spinti, in quanto perde contrasto facilmente. A f2 sembra essere morbido, ma in realtà dipende dagli utilizzi...va decisamente usato per i ritratti (testa-spalle). Non è sempre facilissimo focheggiare correttamente, ma la ghiera, va detto, la si può ruotare con il solo mignolo! Ha una sfocatura eccellente, forse anche esagerata a causa della profondità di campo ridottissima (soprattutto se lo si usa su FF con modo 'spot' di messa a fuoco), quindi può essere preferibile montarlo su APSC, guadagnando un po' di 'scena', al fine di ottenere più incisività e meno 'sospensione'. Comunque sia, è davvero superbo: quando centra il fuoco diventa una punta di compasso. Da f4 in su, è graniticamente nitido, come il 105 f2.5. Gemma per tutta la vita.

inviato il 16 Ottobre 2015


nikon_180aisNikon 180mm f/2.8 ED Ai-S

Pro: Nitidezza, ghiera fluida di messa a fuoco, lenti ED. Paraluce integrato. Sfocato magico.

Contro: Costo dell'usato, lenti delicate. Baricentro sbilanciato in avanti.

Opinione: Rispetto al 200 f4, questo è più nitido e cristallino (il 200 è più morbido e...pittorico, se vogliamo) ma la resa del 180 ha più clamore, grazie al maggiore sfocato e ai colori più vividi. Costa caro, io l'ho pagato 390euri (ben tenuto), ma credo che non si trovi a meno di 350 se in condizioni decenti. Io lo uso su D700 e D3 e devo dire che la resa è tipicamente Nikon, brillante e pastellata. La ghiera di messa a fuoco scivola magnificamente (come quella del 105 f2.5) e la nitidezza è gia ottima a f2.8, anche se è da f4 in sù che da il meglio di sè. I diaframmi più piccoli (22 e 32) risentono pesantemente della diffrazione...ma d'altronde, chi li usa?!! E' un bel bestione da governare mentre si scatta, è pure pesantino e un pò sbilanciato in avanti per effetto della sua conicità, e quindi la sfida da accettare è grande: no VR, no AF, lunghezza focale importante (manca soltanto il vento forte e qualcuno che ti faccia gli scherzi da dietro mentre fotografi!). Soffre un po' di AC (dominanti rosso/magenta soprattutto), quindi va impiegato opportunamente per evitarle il più possibile. Ha ragione Ken Rockwell sostenendo che il 200mm f4 ais è grandioso, ma il 180 è superbo, in quanto le lenti ED fanno il loro dovere trasmettebdo la luce senza diperderla, e lo sfocato è davvero gelatinoso, da sogno: ciò che è a fuoco è inciso nel cristallo, e tutto il resto sfoca fantasticamente creando un bell'effetto di sospensione graduale. Il bokeh a f2.8 è pressochè lo stesso di f4, dopodichè comincia a schiudersi. Quando la luce è scarsa si 'spegne' un po' incupendosi (esattamente come il 105 f2.5). Sono lenti che danno il meglio quando la luce le fa brillare come cristalli, altrimenti possono deludere. A tal riguardo, forse, sono più efficaci i progetti Nikon più moderni, anche se la resa è più setosa e meno vitrea. E' un gioiello fantastico, da custodire con cura (la lente posteriore si graffia soltanto a guardarla) e da sfoderare quando si vuole ottenere qualcosa di superlativo in termini fotografici, anche se penso sia più per cultori che per utenti ordinari.

inviato il 06 Settembre 2015


nikon_135_f3-5aiNikon 135mm f/3.5 Ai

Pro: Robustezza costruttiva, resa fotografica incisiva ma delicata, prezzo dell'usato, compattezza dimensionale e peso ridotto, paraluce intergrato.

Contro: Distanza minima di messa a fuoco (1.3 metri), ghiera di messa a fuoco non morbidissima. Non facilissimo da focheggiare.

Opinione: Con 120euri ho preso questo ragazzuolo, che inizialmente mi ha dato da pensare perché non riuscivo a gestirlo (lunghezza focale/manual focus), ma tempo un paio di giorni e ho cominciato a domarlo con grande successo e soddisfazione. A f3.5 e' un po' meno nitido, ma da f5.6 corregge il tiro definitivamente fino ai diaframmi piu' chiusi. Ha un bel bokeh equilibrato (nulla di miracoloso, intendiamoci), non ha difetti geometrici e non vira i colori. E' più nitido del modello ais f2.8, costando la metà. Mi e' cascato su terra e sassi rotolando per qualche decina di metri giu' per un dirupo, e ha riportato soltanto qualche graffio sul paraluce e sul tappo frontale! Eccellente da portare con sé durante i viaggi piu' avventurosi. La resa fotografica e' piacevole, un po' retro' come piace a me, con la cristallinità distintiva di questa serie Nikon, per me che non amo le foto troppo contrastate e nervose. Purtroppo, rispetto agli altri ais, è più balordo nella messa a fuoco.

inviato il 27 Agosto 2015


zenit_16mm_fisheyeZenit MC Zenitar 16mm f/2.8 Fisheye

Pro: Prezzo, luminosita', nitidezza piu' che buona (digrada dal centro ai bordi, ma non drasticamente). Costruzione solida ed esteticamente accattivante. Ingombro limitato.

Contro: Manual focus.

Opinione: E' un obiettivo 'sfizioso'. Costa pochino ed e' piuttosto nitido. Meglio montarlo su FX per sfruttarne a pieno l'angolo di campo a 180. Su D700 e' ottimo. I colori sono caldi e cristallini, le forme pastose e vintage, tuttavia le immagini sono particolarmente luminose e fresche. Essendo il fisheye una lente occasionale, che tende a stancare poiché estrema, conviene investire su un oggetto come questo, senza rimorsi per aver speso troppi soldi per pezzi marchiati Nikon.

inviato il 10 Aprile 2015


nikon_35dxNikon AF-S DX 35mm f/1.8 G

Pro: Prezzo. Sfocato. Bokeh. Leggerezza. Paraluce incluso.

Contro: Ghiera MaF raccapricciante! (sensazione di fragilità, attrito, giochi laschi). Distorsione più marcata rispetto al 35 f2AFD. Soffre AC e flare.

Opinione: Se si vuole focheggiarci manualmente, bisogna prepararsi ad una sensazione terribile: la ghiera sembra avere la sabbia dentro! A parte questo e qualche flessione a causa delle cadute di contrasto diffuse (flare) e le solite AC delle serie G prive di trattamento -N-, direi che sia l'acquisto più indicato, sia per coloro che si affacciano al mondo reflex-Nikon e che non vogliono spendere grossi capitali per un 35mm su Apsc, sia per gli utenti più esigenti. E' leggero, luminoso, preciso come AF, nitido e puntiforme, con colori setosi tipici dei G. E' anche sufficientemente rapido per farci un po' di tutto senza problemi, ma forse il 35 f2 AFD è più rapido e direi anche più limpido. Io li ho entrambi e li scelgo in funzione dei casi. La costruzione del barilotto (a parte la ghiera MaF) è eccellente, ben assemblata con giochi e profili stretti. Un acquisto sensato e poco dispendioso, per una lente onesta, dal rapporto Q|P impareggiabile.

inviato il 09 Aprile 2015


nikon_d60Nikon D60

Pro: La sintesi del mondo reflex, essenziale, pratica, ottima per imparare a fotografare.

Contro: Tutti i limiti che possono appartenere ad una reflex di fascia bassa...

Opinione: La mia prima reflex. E' eccellente come porta d'accesso alla fotografia reflex, è di facile utilizzo, e pur essendo una 'macchinetta' si fa valere! Il sensore CCD poi è quasi una rarità, coi colori vivaci e le forme brillanti. Il bianco e nero poi ricorda quello delle foto Leica (con le dovute differenze, chiaramente). Come tutte le DX di fascia bassa, soffre un po' in carenza di luce, ma i files, sebbene rumorosi, sono comunque affascinanti, pastosi e saturi. In condizioni ottimali di luce, invece, è una bomba, con il 18-55 va che è una meraviglia, quasi irripetibile per certi versi, perfino dalle DX di fascia più alta. La D3000 è una degna erede, anche se un po' più moderna, e forse più digitalosa.

inviato il 09 Aprile 2015


nikon_d700Nikon D700

Pro: Corpo pro. Brillantezza dei files. Gamma dinamica e tenuta agli alti iso. Copertura punti AF migliore della D3.

Contro: Guaine della tropicalizzazione e tappini in gomma cedevoli dopo pochi mesi. Peso (che tra l'altro è anche un pregio se si montano ottiche imponenti). Modulo MS-D10 che non comunica sempre correttamente col circuito della fotocamera, e batterie stilo che si scaricano quasi immediatamente (difetto identico su APSC, ma forse più contenuto). Il peso (comprensivo di MB-D10) è un po' sbilanciato, e maneggiandola per qualche ora il polso ne risente (la D300 è più bilanciata e maneggevole). Buffer insufficiente per raffiche oltre i 10 frames.

Opinione: La reflex digitale per antonomasia: impostazione comandi professionale, tropicalizzazione (sebbene cedevole dopo poco tempo), tenuta agli alti iso (fino a 3200 se c'è luce a sufficienza; 2000/2500 se scarseggia), brillantezza delle immagini (rispetto ai nuovi sensori Nikon ha un timbro più organico che ricorda anche quello della pellicola), affidabilità dello chassis (robusto da sopportare qualsiasi accidente). Una macchina perfettamente equilibrata: non fa miracoli e non illude chi la utilizza. Si limita a gratificarlo con le sue grandi qualità. In una contemporaneità di reflex a formato pieno tormentate dai richiami per guasti e difetti produttivi, la D700 resta la vecchia Fiat UNO Fire, che zitta zitta percorre i suoi 150k/200k inneschi senza perdere un colpo. Super affidabile. La IQ delle sue immagini è certamente inferiore a quella dei sensori di ultima generazione, ma io continuo a preferire la D700 ad una D750, ad oggi. Quando (e se) cambierò idea, la sostituirò. Ha soli 12Mp, e forse è questo il suo vero deficit, ma se esposti bene, le sue stampe possono raggiungere anche il 70x100. Lavora bene con tutte le lenti Nikon, dalle serie ai/ais in poi, e più si alza il tiro meglio è, chiaramente. Il motore AF è molto sensibile e preciso, quasi al pari della D3, sebbene abbia un micro-micro ritardo nello scatto che la tiene dietro alla D3. Il WB-auto si comporta bene nella maggior parte dei casi, ma qualche volta fa cilecca clamorosamente. Per essere 'vecchiotta' ha un prezzo dell'usato ancora piuttosto elevato, ma forse è per le sue qualità fruibilissime ancora oggi. Bellissima macchina.

inviato il 09 Aprile 2015


nikon_28_f3-5aiNikon 28mm f/3.5 Ai

Pro: Leggerezza e dimensioni contenute. Prezzo competitivo. Costruzione impeccabile. Buona nitidezza e bassa distorsione. Facile da focheggiare.

Contro: La migliore nitidezza la si ottiene coi diaframmi centrali e a distanze focali non lunghissime.

Opinione: Come grandangolo è delizioso: distorce pohissimo, e la resa cromatica e' fedele ed equilibrata. Sfocato graduale e non estremo. La messa a fuoco e' manuale, ma la ghiera e' morbida e precisa, quindi nessun rimpianto per l'automatismo. Mi da l'impressione d'essere piu' incisivo su APSC piuttosto che su FF. Va comunque detto che la nitidezza, in generale, è buona ma non strabiliante e la differenza la si riscontra confrontando questa lente con altre ai o ais del calibro del 105 f2.5 o il 180 f2.8, o l'85 f2. Il 28 ais f2.8, invece, ha un valore aggiunto, degno di nota e tale da preferirlo, poichè più selettivo sui focal points, e più sensibile agli spettri dei colori. Ad ogni modo, per quanto sia un obiettivo con dei limiti, lo reputo uno strumento personale e sicuramente utile. Averlo, ripaga. La scala di grigi è ben digradata, come nelle foto d'epoca, e quindi le foto b/n appaiono gradevoli e non aggressive o ridondanti. Costa poco, io l'ho preso per 120euri (anno 2015).

inviato il 09 Aprile 2015


tokina_12-24_v2Tokina AT-X Pro 12-24mm f/4 DX II

Pro: Costruzione. Leggerezza. Prezzo. Sufficientemente nitido.

Contro: Vignettatura onnipresente. Opacita'.

Opinione: E' uno strumento molto molto ben costruito. Le due ghiere sono una meraviglia (addirittura, quella della MAF si puo' girare con il solo mignolo). Tuttavia ha i suoi nei funzionali: vignetta, non e' stra-luminoso, non è perfettamente nitido/limpido. Vignetta, specialmente a f4, e specialmente a 12mm, ma la velatura costante e' comunque una caratteristica di questa lente, un po' a tutte le lunghezze e a tutte le aperture (salvo quando lo si chiude del tutto). La conseguenza principale e' un'opacita' di fondo sempre presente, ed una limitazione operativa in PP, dove le foto vengono un po' -lessate-. Sicuramente un effetto particolare, che fa motivo artistico, se vogliamo, ma se diventa una consuetudine, puo' disturbare, questo effetto -tempera- delle tinte...queste forme pastose e seppiate. Lavora al meglio tra f8 e f16. I colori sono tipici Tokina: tendenti al caldo, quindi la resa è generalmente 'morbida'. Nei controluce è debole e perde contrasto e dettaglio. Il paraluce aggancia un po' troppo, tanto che a sganciarlo partono 'le madonne', e col rischio di spezzarlo. Nel complesso e' un buon compagno di viaggio, tenendo conto che è' leggero, è sufficientemente nitido (non da urlo), ha una bassa distorsione, e lo si compra pure bene, usato.

inviato il 09 Aprile 2015


nikon_105_f2-5aisNikon 105mm f/2.5 Ai-S

Pro: Resa cristallina impeccabile. Prezzo dell'usato contenuto (se lo si trova!). Paraluce integrato. Solidita' costruttiva. Ghiera focus morbidissima.

Contro: Difficile focheggiare in condizioni di scarsa luce e con modalità spot.

Opinione: Come tutte le lenti AIS si comporta in modo esemplare sulle mie due D300 e D700. Per i ritratti o le foto di dettaglio e' superbo: sempre nitido e realistico, con una resa cromatica fedele e vivida, sfocato caramelloso e brillante come le foto di una volta. L'unico neo, a mio parere, e' la messa a fuoco non sempre facile da azzeccare, che inevitabilmente fa 'sfumare' qualche scatto, specialmente in penombra, e quando il soggetto è poco risaltante. Quando si usa la messa a fuoco 'spot', poi, le cose si complicano ulteriormente. Ma quando va a segno, non ha rivali (sempre che piaccia l'effetto vitreo e terso). Per il resto è incredibile: è 'soltanto' un f2.5 e un diametro 52, eppure è luminosissimo! Ha un doppio comportamento, entro f4 è gentile e poetico, e da f4 in su, si incrudisce risaltando qualunque forma nei minimi particolari. Rispetto ai più moderni 105 è più caloroso, romantico. Il metro di distanza minima per focheggiare talvolta è fastidioso, ma mai un dramma, a meno che non si voglia 'entrare' nelle rughe di un volto, ma per questo tipo di impieghi esistono i macro, e non è il mio caso (almeno per ora). I contorni e i colori dei ritratti sembrano incisi nel cristallo, per nitidezza e vividezza, e la scena è sempre fresca e brillante. I colori eplodono in tutta la loro vivacità, senza aberrazioni, senza virare, forse merito della focale a 2.5 che è luminosa ma resistente alle luci alte e ai riflessi. Credo che lo terro' con me per tutta la vita, in quanto e' una lente con personalita' e che eccelle in termini costruttivi, e anche storici.

inviato il 09 Aprile 2015


nikon_50_f1-4dNikon AF 50mm f/1.4 D

Pro: Prezzo dell'usato, luminosita', sfocato.

Contro: Vulnerabile sulle luci trasversali.

Opinione: Bellissimo obiettivo luminoso, con un bello sfocato, bei colori, piccolo e leggero. Questo finchè si lavora indoor. Portandolo all'esterno fa da autentico catalizzatore per AC, frange porpora, sferocromatismi, flare (e conseguenti cadute di contrasto), ghosts e talvolta qualche tinta di colore virata. L'apporto che il paraluce da a questa lente è piuttosto limitato. Da f1.4 a f2 è poco sfruttabile (salvo ricerca di effetti particolari) per la limitata definizione. A parte questi accorgimenti che bisogna avere per evitare disastri fotografici, è uno strumento che se usato opportunamente, regala grandi scatti, con forme pastose e delicate ed una bella sensazione di profondità. Tende a sovraesporre di un paio di terzi di stop.

inviato il 09 Aprile 2015


nikon_50_f1-8dNikon AF 50mm f/1.8 D

Pro: Prezzo/Prestazioni, leggerezza e dimensioni ridotte. Preciso e sufficientemente rapido.

Contro: Un po' ruvido sotto f4 (poco limpido).

Opinione: Attirato dal prezzo bassissimo lo comprai per la mia prima reflex, la Nikon D60, e ricordo che la messa a fuoco manuale non mi entusiasmava particolarmente, e cosi' lo tenni da parte inutilizzato per qualche anno. Poi ho preso una D300, e l'automatismo della messa a fuoco me lo fece tirare fuori dal cassetto regalandomi grandi soddisfazioni ed emozioni. Con la D700, poi, ancora di più'! Rispetto al 50 f1.4D e' piu' crudele sui ritratti, perchè mette in risalto impietosamente tutti i difetti della pelle, pertanto lo vedo piu' indicato per altri utilizzi, o al massimo per ritratti a figura intera, essendo piu' chirurgico, come resa. Al di sotto di f4 ha un carattere un po' ruvido, non perfettamente limpido. I colori sono fantastici, belli saturi e cremosi e le forme sono rotonde e vivide, soffice il bokeh, sebbene non pennellatissimo. In generale lo trovo un po' pastoso (forme e colori), meno freddo della versione AFS, e credo che come rapporto qualita' prezzo (e marchio) non esistano alternative competitive. Non è velocissimo (lo è quanto basta nella maggiorparte delle circostanze 'usuali'), e va a segno con precisione praticamente sempre (da f4 in poi).

inviato il 09 Aprile 2015


tamron_24-70_f2-8vcTamron 24-70mm f/2.8 Di VC USD

Pro: Nitidezza, comando di blocco escursione zoom, dimensioni contenute, robustezza e compattezza. Qualità costruttiva. Ottima risolvenza sia su FF che su APSC. Tropicalizzato. Stabilizzato.

Contro: Autofocus non sempre 'rapace', ghiera di messa a fuoco senza finecorsa quando si focheggia a mano, paraluce cartonato. Aberrazioni cromatiche abbastanza onnipresenti. Vignettatura fino a f4.

Opinione: Rispetto ai 24-70 Nikon è certamente più compatto, ma ugualmente pesante, in quanto la sostanza c'è e in egual misura. Chi ne lamenta la scarsa nitidezza è perché lo usa impropriamente (magari col VR inserito, quando non servirebbe) oppure perché gl'è capitato un esemplare ciucco. La risolvenza è molto buona, così come la nitidezza, semplicemente satura meno del corrispettivo Nikon, e apre maggiormente le ombre. Il motore USD è prestante e silenzioso. Il labbrino di tenuta attorno alla baionetta è apprezzabile, almeno quanto il comando di blocco dell'escursione dello zoom. Il paraluce non è una ciofeca come mi aspettavo. Non ha un trattamento antiriflesso d'eccellenza, e questo di traduce in colori talvolta virati (anche in termini di temperatura). A 24mm perde un po', tra distorsione e vignettatura, ma dai 35 si 70 è molto valido (a 70mm ci si tirano fuori dei bei ritratti). Unico grande neo, l'AF che non risponde in condizioni di luce scarsa. Ottimo rapporto qualità-prezzo.

inviato il 19 Marzo 2015


nikon_d300Nikon D300

Pro: Chassis 'antiatomico', raffica 8fps (ma solo a 12bit), impostazione comandi pro, gamma dinamica, motore interno AF (per poter sfruttare ottiche Nikon serie D)

Contro: Tenuta ad alti iso (1000-1250, e talvolta 1600). Non da il meglio di sé con tutte le lenti. Copertura mirino limitata. Raffica depotenziata se si lavora a 14bit. Modulo MS-D10 che non comunica sempre correttamente col circuito della fotocamera, e batterie stilo che si scaricano quasi immediatamente (difetto identico su D700, se non peggiore). Shutter-lag. Misurazione del bianco non sempre affidabile.

Opinione: Una macchina affidabile nel suo complesso. E' fatta bene, lavora bene in tutte le circostanze, dalle foto ragionate a quelle estemporanee. Rispetto alle varie serie D7XXX è certamente più imponente, come impostazione/costruzione dello chassis. Forse la D500 la ricorda di più. Molto molto simile alla D3, fatta eccezione per alcuni comandi a vista (es: bracketing) e chiaramente per il sensore. Ha uno shutter-lag che talvolta può disturbare. Il WB-auto non sempre ci azzecca (talvolta vira verso il blu). Ha una marea di funzioni. Il motore AF è prestante e fa portare a casa numerosi scatti 'critici'. Lavora benissimo con le lenti AFD e anche con le ai/ais. Pesa un po' meno rispetto alla D700 e sembra essere più bilanciata. Col BG diventa una piccola D3, con raffica a 8fps e corpo a tutti gli effetti pro. Il carrellino MS-D10 (pile stilo AA) è da dimenticare, in quanto non comunica con la CPU in modo costante e le pile si scaricano dopo meno di trecento attuazioni (ne ho cambiati 4). Molto meglio montare le batterie Patona EN-EN4a compatibili, che costano 1/4 del prezzo rispetto alle Nikon e garantiscono almeno duemila attuazioni. Se non si hanno grosse esigenze sulla gamma iso, direi che è una macchina eccellente per farci di tutto, considerato anche il prezzo dell'usato molto conveniente, oggi. Buona come prima reflex, e come fotocamera per viaggi e fotoreportage, da 'strapazzare' come e quanto si vuole: non teme nulla.

inviato il 13 Marzo 2015


nikon_28-70_f3-5dNikon AF 28-70mm f/3.5-4.5 D

Pro: Bello sfocato (9lame), resiste bene al flare e contrasta bene le AC. Prezzo dell'usato. Peso|dimensioni. Lentuccio e rumoroso.

Contro: Fino a f5.6 è troppo morbido.

Opinione: Costa poco ed è pratico da portarsi dietro. E' un po' rumoroso quando focheggia e la lente frontale ruota insieme al motorino, quindi bisogna avere le giuste accortezze se si usa un filtro CPL. Non è abbastanza incisivo a TA (da 3.5 a 4.5), ma da f5.6 si schiude decisamente, e da f8 in poi diventa una bomba, con linee e forme incise e pastose (tipiche dei Nikon D) e colori da urlo, vividi e caldi. Lo si può usare tranquillamente nei controluce: non teme nulla. Qualche ghost (tipico dei D) ed una lentezza che talvolta può far perdere qualche scatto. Il carattere del bokeh ricorda quello delle prime lens serie D più luminose: effetto ghiaccio trito, molto gradevole e distensivo. Per andarci in viaggio (fotoreportage) senza patemi per attrezzature fotografiche costose e delicate, è sicuramente l'ideale. Sul formato pieno tende a saturare di più le tinte e ad impastare le forme. Non credo rivolva bene su sensori molto densi (oltre i 16Mp su Apsc).

inviato il 18 Gennaio 2015




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