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Ivan.pirina www.juzaphoto.com/p/Ivan.pirina ![]() |
![]() | Leica Macro-Elmar-M 90mm f/4 Pro: Dimensioni, peso, nitidezza, RR (con il macro-adapter) Contro: F4, paraluce ingombrante Opinione: Un 90mm grande come un 35 f2 grazie alla capacità rientrante, leggerissimo e nitido da far paura da angolo ad angolo. E' il compagno di viaggio ideale per coprire il lato tele quando si vuole minimizzare pesi e ingombri senza rinunciare al massimo della qualità. La costruzione è al pari degli altri obiettivi della serie M, quindi senza nessun compromesso con ghiere fluide e piacevoli da focheggiare. Non è molto luminoso e di notte potrebbe essere necessario alzare parecchio gli iso, soprattutto su corpi dal sensore esigente come la m10-r o la m11. Il paraluce è voluminoso quasi quando l'obiettivo, ma si può innestare al contrario per ridurre gli spazi durante il trasporto. Esistono due tipi di macro-adapter che permettono di raggiunge il RR di 1:2 arrivando ad una minima distanza di maf di 50cm, uno con gli occhialini per usare anche il telemetro (io posseggo questo) e uno senza con ingombro leggermente più contenuto, ma con l'obbligo di lavorare in LV. Il rapporto di 1:2 non è di certo estremo, ma permette di fare macro non spinte col sistema M. Personalmente trovo questa lente una delle più utili in un corredo a telemetro, potendo essere usata per ritratti, dettagli e macro, con pesi e dimensioni davvero contenuti. inviato il 04 Settembre 2024 |
![]() | Leica Summilux-M 75mm f/1.4 Pro: Cromie, nitidezza se diaframmato, sfocato alle ampie aperture Contro: Col paraluce innestato ostruisce in parte il mirino Opinione: CA-PO-LA-VO-RO...Il medio-tele da ritratto per eccellenza sulle M. A tutta apertura è un pennello che in mani esperte dipinge con delle cromie uniche, associando uno tra i migliori sfocati desiderabili; diaframmato è un rasoio, caratteristica che gli permette di essere validissimo anche in paesaggistica e street. La qualità costruttiva è ai massimi livelli, come ci si potrebbe aspettare da Leica. La mia versione (I) ha il paraluce staccato dal barilotto e lo condivide col Noctilux f/1.0 (aspetto positivo se si posseggono entrambe le lenti, dato il costo non proprio economico di questo accessorio fondamentale). Il prezzo è alto, ma se acquistato bene è rivendibile senza troppa difficoltà senza perderci...ammettendo che vogliate disfarvene (cosa non scontata). inviato il 28 Agosto 2024 |
![]() | Olympus M.Zuiko Digital ED 9-18mm f/4.0-5.6 Pro: Escursione focale, dimensioni, peso. Contro: Materiali plasticosi, prezzo, assenza di tropicalizzazione, delicato. Opinione: L'ho avuto per alcuni anni, ma non sono mai riuscito a farmelo piacere; sembra un obiettivo da kit delle aps-c entry level visti i materiali con cui è realizzato. La nitidezza è ottima al centro, ma mediocre ai bordi, quindi o ci si accontenta o si croppa. Manca la tropicalizzazione e in una lente che si adopera in paesaggistica trovo sia una pecca enorme. Non so se possa dipendere da questa assenza, ma ho letto che diversi esemplari (mio compreso) hanno presentato il problema del flat cable, rendendo l'obiettivo usabile solo tra 9 e 14mm, con le altre lunghezze focali il corpo macchina va in errore e bisogna spegnere e riaccendere; la riparazione non è economica, a meno di non essere in grado di eseguirla autonomamente. L'ho rivenduto ad un prezzaccio visto il problema. inviato il 14 Maggio 2023 |
![]() | Leica APO-Summicron-M 35mm f/2 ASPH Pro: Nitidezza, compattezza, qualità costruttiva. Contro: Costo Opinione: Cugino nobile dell'apo-summicron 50mm è un obiettivo dalla nitidezza spaventosa da angolo ad angolo, soprattutto se associato alla M10-r o alle Monochrom. La qualità costruttiva è ai massimi livelli, come ogni lente M del resto, ma questa permette la maf anche a distanze minori rispetto ai 70cm canonici del telemetro; chiaramente si mette a fuoco usando il LV. Non è un obiettivo indispensabile in un corredo fotografico, tutt'altro, infatti il summicron asph ha più nitidezza di quanto ci possa servire ad una frazione del costo; personalmente l'ho preso usato soprattutto come investimento e data la difficoltà estrema per reperire un esemplare sono certo che col tempo la quotazione di sicuro non diminuirà. inviato il 09 Aprile 2023 |
![]() | Leica Summarit-M 35mm f/2.4 ASPH Pro: Dimensioni, peso, costruzione. Contro: Costo. Opinione: Il più piccolo e leggero M non poteva che essere un capolavoro. Nonostante la focale grandangolare ed il diaframma non estremo, regala piacevoli sfocati alla minima distanza di maf, ricordando il summicron asph. La nitidezza è già buona a TA e diventa massima ai diaframmi intermedi. Il prezzo del nuovo è abbastanza alto, ma si trovano delle ottime occasioni nel mercato dell'usato che rendono facile una eventuale rivendita. A chi non serve un 35 lux, consiglio questo piccolino senza il minimo dubbio. inviato il 25 Dicembre 2020 |
![]() | Olympus OM-D E-M1 II Pro: Costruzione, af, qualità del file, reattività, mirino, display. Contro: Menù che come per la mark 1 sembra scritto da un ubriaco. Opinione: Inizio a dire che chi non le riconosca nessun pregio, chi definisca pessimo il suo autofocus o rumoroso il file prodotto dovrebbe imparare a fotografare o ammettere di essere in malafede. Il corpo macchina perfetto non esiste, ma questa mark ii è realmente incredibile e vale tutti i soldi spesi. È inutile descrivere dettagliatamente i pro che ho elencato perché sono ben conosciuti; spendo solo due parole sul nuovo firmware che ha nettamente migliorato l'af-c (unito a lenti come il 100-400 è un vero cecchino) e sull'Hires che su soggetti statici (macro ed architettura su tutti) mi permette di avere files migliori di quando usavo la 5d3 ed il 100L. Sempre più felice di aver mollato Canon. inviato il 23 Giugno 2018 |
![]() | Rollei Compact Traveler No. 1 Carbon Pro: Peso, costruzione, compattezza, portata. Contro: Altezza minima. Opinione: Con lui ho trovato il treppiede da viaggio definitivo; lo uso da circa un anno e non lo cambierei con nessun altro. In meno di 1 kg ho un cavalletto che nn ha problemi con la mia attrezzatura (ci carico max 1,5 kg, ma sopporta molto di più). La costruzione è molto buona ed il carbonio non congela le mani quando lo si maneggia in inverno. Apprezzo molto il sistema di serraggio delle gambe che preferisco rispetto a quello a clip perché lo trovo molto più rapido. La testa in dotazione risulta leggera ma performante e molto stabile anche per lunghe esposizioni, almeno con la mia attrezzatura. Mi sarebbe piaciuto poter smontare la colonna centrale per raggiungere una altezza minima inferiore ai 34cm e trovo che questo sia l'unico difetto del treppiede. Da chiuso è veramente compatto ed entra nella maggioranza degli zaini fotografici, qualora non voleste portarlo agganciato all'esterno. Voto 9. inviato il 13 Ottobre 2017 |
![]() | Panasonic Leica 100-400mm f/4.0-6.3 ASPH OIS Pro: Nitidezza, versatilità, costruzione, peso, autofocus, stabilizzatore. Contro: Paraluce. Opinione: Avere in meno di 1kg un 200-800mm equivalente, tropicalizzato e con uno stabilizzatore mostruoso non ha prezzo. Non so se la mia copia sia particolarmente performante o se abbia pretese inferiori a chi ha recensito la lente prima di me, ma non ho notato grossi cali di nitidezza nemmeno alla massima focale. La costruzione è impeccabile e lo stabilizzatore permette tempi impensabili anche su corpi Olympus (ho scattato in piedi a 1/20" a 400mm senza micromosso). Colori e sfocato sono molto buoni ed anche il modulo autofocus risponde perfettamente sulla em1-ii. L'ho preferito al 300 f4 per la versatilità e non mi pento della scelta fatta dopo alcuni mesi di utilizzo. Possiede un paraluce in parte rientrante, su cui se ne può innestare un altro fornito in dotazione; trovo la cosa un filo scomoda e penso si potesse rimediare con una scelta differente. Non è una lente da tutti i giorni ed i suoi usi sono piuttosto specialistici, ma se unita al 12-100 permette di essere coperti da 24 ad 800mm equivalenti con un'ottima qualità ed in circa 1,5 kg di peso. inviato il 21 Agosto 2017 |
![]() | Olympus PEN-F Pro: Costruzione, qualità dei files, mirino, Contro: Af, artefatti in modalità hi-res su soggetti in movimento, assenza tropicalizzazione. Opinione: L'acquisto a 929 euro in kit col 17mm 1.8 mi ha impedito di segnare il prezzo nei contro, altrimenti si può ben dire che non sia un corpo economico. La costruzione è al top, esattamente come l'estetica che la rende la più accattivante nel mondo del m4/3. Usandola frequente su treppiede ho preferito dotarla del suo grip originale (per fortuna trovato usato visto il prezzo folle del nuovo) con l'aggancio arca swiss, molto comodo e protettivo per il delicatissimo fondello inferiore. Il corpo è leggerissimo, compatto, ed è un piacere da tenere in mano, soprattutto se associato ad ottiche non troppo pesanti. La qualità dei files è eccezionale se rapportata alle dimensioni del sensore; interessante ed utilissima la funzione Hi-Res, ma utilizzabile solo su soggetti immobili per la creazione di invasivi e sgradevoli artefatti su qualsiasi cosa si muova (acqua compresa). L'af mi è sembrato inferiore a quello della em1 sia in af-s (con lenti luminose come il 25 1.2) che af-c, ma non è un corpo nato per la caccia fotografica. Voto complessivo 9, spero implementino un firmware per migliorare lo scatto Hi-Res, sarebbe davvero utile poterlo adoperare senza questa limitazione. inviato il 19 Marzo 2017 |
![]() | Meyer Gorlitz Trioplan 100mm f/2.8 Pro: Bokeh, costruzione. Contro: Prezzo Opinione: Usato sia su 5d2 con almeno un tubo di prolunga per evitare il tocco dello specchio che, di recente, sulla Olympus e-m1, reputo questa una lente fantastica se si ama il particolare sfocato che sa tirar fuori. La costruzione è quella tipica dei vintage in metallo, anche se resta un obiettivo leggero seppur non piccolissimo. Il mio esemplare è in condizioni da vetrina e completo di custodia rigida in pelle; ho avuto la fortuna di prenderlo ad un prezzo relativamente buono, ma le quotazioni ormai hanno raggiunto cifre importanti. Il bokeh è talmente particolare da dividere le opinioni, o lo si ama o lo si odia; in ogni caso permette di realizzare scatti unici sia in ritrattistica che in macro, soprattutto se associato a qualche tubo di prolunga. Posso assicurare che il sensore 2x consente di mantenere le caratteristiche della lente a tutta apertura, seppur l'effetto "bolle" sia leggermente ridotto rispetto al FF. Resta un obiettivo senza tempo ed il suo utilizzo non mi ha fatto rimpiangere l'acquisto. inviato il 25 Febbraio 2017 |
![]() | Olympus M.Zuiko Digital ED 7-14mm f/2.8 Pro Pro: Nitidezza, costruzione, diaframma. Contro: Flare, pesi ed ingobri. Opinione: Per me che venivo dal Canon 16-35 questo obiettivo ha rappresentato l'acquisto naturale su m4/3. E' un carroarmato, costruito come meglio non si potrebbe e tropicalizzato, condizione che reputo indispensabile per una lente da usare in condizioni a volte estreme. Questo ovviamente si riflette sul peso che sfora il mezzo kg, ma sulla e-m1 risulta ben bilanciato; in ogni caso se si desidera questa escursione focale con un diaframma di 2.8 non ci sono alternative. La nitidezza è ottima e la ridotta distanza di messa a fuoco unita al diaframma abbastanza luminoso permette molteplici variabili compositive con soggetti in primo piano e sfondi sfocati. Il paraluce è fisso e gestire i filtri non è semplice; in commercio si trovano degli holder sia per le lastre da 150mm che da 100mm; io me lo sono autocostruito con un imbuto spendendo meno di 5 euro, al quale ho collegato un portafiltri ed in 3cm di spessore ho il mio "attrezzo" che permette di usare i filtri, senza alcuna vignettatura nemmeno a 7mm con una sola lastra. Il vero problema di questo obiettivo è il flare, davvero frequente e di difficile eliminazione in post; è necessario verificarne la presenza in fase di scatto per non aver sorprese successivamente. Voto 9. inviato il 22 Febbraio 2017 |
![]() | Olympus M.Zuiko Digital ED 25mm f/1.2 Pro Pro: Costruzione, nitidezza, AF, bokeh in relazione alle dimensioni del sensore. Contro: Dimensioni, peso, costo. Opinione: Posseggo questo obiettivo da pochi giorni e di certo merita un uso più prolungato per una recensione accurata, pertanto mi riservo la possibilità di aggiungere future impressioni a quelle oggi riportate. E' sicuramente lo stato dell'arte dei 50mm eq. su m4/3. La costruzione è al top ed è arricchita dalla tropicalizzazione che considero sempre un plus in un obiettivo; questo si riflette in un peso importante e poco in linea con l'idea di portabilità del sistema, ma basta guardare lo schema ottico (19 lenti) per rendersi conto di trovarsi davanti un capolavoro. L'obiettivo è arricchito da un pulsante funzione personalizzabile e da una ghiera fluidissima se impostata in MF col solito meccanismo a pompa. La nitidezza è senza compromessi già a TA, migliora ulteriormente ai bordi chiudendo il diaframma e lo sfocato è molto cremoso, considerando le ovvie differenze date soprattutto dalle dimensioni dei sensori, ricorda quello del 50A; personalmente avrei preferito un'ottica meno "perfettina", ma di certo questo non può essere considerato un contro. Con soggetti abbastanza vicini (piano americano o mezzo busto), il bokeh è incredibile se rapportato al sensore 2x; sulla figura intera mostra qualche limite pur restando nettamente più gradevole rispetto al 12-40 pro. L'AF è rapidissimo e preciso anche in poca luce su em-1. Se amate la focale dei 50mm e non vi spaventa il peso ed il costo, non credo esista nulla di paragonabile da usare su una m4/3; in caso contrario esistono tante altre valide alternative con ingombri, pesi e costi decisamente minori. EDIT: dopo alcuni mesi di utilizzo non posso che confermare quanto di buono abbia scritto su questa lente, vale assolutamente il prezzo pagato. inviato il 09 Dicembre 2016 |
![]() | Olympus M.Zuiko Digital ED 12-40mm f/2.8 PRO Pro: Nitidezza, costruzione, AF (sulla em1), rapporto di riproduzione. Contro: Peso, ingombri, mancanza is Opinione: Acquistato in kit con la em1 mi ha piacevolmente impressionato per la nitidezza a tutte le focali, sicuramente agevolata dalla mancanza del filtro AA sul corpo macchina; i colori sono magnifici, forse un pelino troppo saturi, ma assolutamente di primo livello. La costruzione è degna della serie PRO ed arricchita dalla tropicalizzazione che reputo indispensabile in un tuttofare; sicuramente l'accuratezza costruttiva unita alla qualità dei materiali vanno ad incidere sul peso e le dimensioni dell'obiettivo, anche se questo risulta perfettamente bilanciato sull'ammiraglia. L'AF è rapidissimo, silenzioso e per il momento assolutamente preciso anche in luce scarsa. Una particolare ed utile caratteristica è l'alto rapporto di riproduzione che permette l'esecuzione di close-up abbastanza stretti; con soggetti vicini ed alle focali più tele, il bokeh è più che accettabile, mentre diventa nervoso con soggetti più distanti, ma è una cosa normale e non una pecca della lente. Se volete un tuttofare tropicalizzato con focali equivalenti simili ad un 24-70 su ff non potete chiedere di meglio, peccato non sia stabilizzato. voto 9. inviato il 24 Novembre 2016 |
![]() | Leica M9 / M9-P Pro: Costruzione, qualità di immagine, dimensioni, tenuta del prezzo dell'usato, sensore CCD. Contro: Display, alti iso, possibile delaminazione del sensore. Opinione: La prima Leica ff digitale non poteva che essere un capolavoro, anche considerando la "palestra" fatta dalla Real Casa con la M8. La costruzione è al top, sia come materiali che come estetica e la qualità di immagine è senza compromessi, purché si scatti a bassi iso (direi non oltre i 320). Il dettaglio restituito dal sensore CCD è impressionante, anche se ho notato che la M9 ha colori più saturi rispetto alla M8; io sinceramente preferisco quelli della sorellina, a patto di montare i filtri ir sugli obiettivi. Per restare sul sensore va detto del possibile problema di delaminazione che viene risolto da Leica in garanzia; il servizio è lento (6-8 settimane) ma il corpo vi ritorna in mano quasi come nuovo, con una pulizia interna e la taratura del telemetro sempre gradita e ad oggi la riparazione è definitiva. Il prezzo di acquisto è leggermente maggiore rispetto a quello di una recente ff giapponese, ma la tenuta sull'usato è nettamente maggiore. Che dire, se vi piace e sapete usare il telemetro, se siete stanchi di AF, stabilizzatori, raffiche, cannoni ed i generi fotografici da voi praticati ve lo permettono, la M9 è quanto di meglio ci sia in circolazione con investimenti tutto sommato moderati. Accoppiata con le straordinarie ottiche Leitz di un tempo (summicron 35mm iv, noctilux f1, summilux 75mm) è in grado, in mani esperte, di trasformare uno scatto in poesia. inviato il 11 Maggio 2016 |
![]() | Leica Super-Elmar-M 18mm f/3.8 ASPH Pro: Compattezza, peso, costruzione, nitidezza, colori, distorsione contenuta, tenuta prezzo usato. Contro: Gestione filtri, prezzo, luminosità, tappo paraluce. Opinione: E' l'obiettivo fisso più wide di Leica e, come tutte le lenti della Real Casa, ne rispecchia le caratteristiche. Costruito magistralmente e con un peso di soli 300g ha delle dimensioni davvero contenute; tenerlo in mano e focheggiare con la sua fluidissima ghiera è un godimento allo stato puro. La nitidezza e la tridimensionalità sono insuperabili (lo uso su M8 quindi non mi esprimo sulla resa ai bordi), ad f/4 sembra di essere ad f/8 con qualsiasi altro grandangolare di 24mm equivalente. Le cromie sono semplicemente commoventi e, sulla M8, regala splendide tonalità pastello, con colori mai "urlati". Presenta una leggera distorsione, ma francamente trascurabile, che lo rende molto adatto alla fotografia di architettura, anche se in tale ambito risulterebbe ben più sfruttabile su una FF che su una APS-H. Non lo regalano, ma se avete la pazienza di cercarlo usato e la fortuna di trovarlo in ottime condizioni, il suo acquisto rappresenta un "assegno circolare" che di certo non si svaluterà nel tempo. Non è una lente luminosissima, ma questo ha permesso di mantenere contenute le dimensioni ed il peso. La gestione dei filtri non è semplicissima, infatti è necessario acquistare a parte un holder che permette di montare dei filtri a vite di 77mm di diametro (non so se su questo holder se ne possa inserire un altro che permetta anche l'uso dei filtri a lastra, ma forse si su un sensore croppato senza rischio di vignettatura). Il tappo del paraluce presenta un innesto non molto solido e potrebbe esser perso con facilità, serve attenzione perché ricomprarlo non sarebbe economico. Le prestazioni di questo ultrawide di casa Leica sono nel complesso eccezionali, anche se la gestione di simili focali su una telemetro priva di mirino elettronico e live view è tutt'altro che semplice. inviato il 28 Ottobre 2015 |
![]() | Leica M8 / M8.2 Pro: Costruzione, costo dell'usato, qualità dei files (soprattutto nel B/N) Contro: Irriparabilità del display, Fattore crop, peso, alti ISO, approssimazione delle cornicette, resa colore senza filtri. Opinione: La prima Leica M digitale non è una fotocamera scevra da difetti ma, se li si conosce a priori e li si accetta, è in grado di regalare notevoli soddisfazioni, non fosse altro per la possibilità di entrare nel mondo Leica con costi accessibili a tutti (si trova intorno ai 1000-1300 euro e può essere usata con ottiche economiche come le Voigtlander). La costruzione è quanto di più solido si possa immaginare e ciò si riflette su un peso notevole se rapportato alle dimensioni del corpo. I files DNG (raw) sono qualcosa di meraviglioso e se trasformati in b/n regalano dettagli impressionanti, con una leggibilità superata soltanto da quelli della Monochrome, che però ha ben altre cifre nel mercato dell'usato e non consente la produzione a colori. Sulla resa del colore la M8 deve essere associata a filtri UV/IR da montare su ogni obiettivo, pena l'ormai famoso effetto di "nero melanzana". Essendo una APS-H è presente un fattore di crop di 1.33 che, se da un lato consente di eliminare i bordi (parte meno nitida in una foto), determina una sorta di "castratura" delle fantastiche lenti M. La resa ad alti iso non è eccezionale, ma stiamo parlando di un corpo del 2006 e non mi pare che altri marchi facessero molto meglio in quegli anni. La taratura delle cornicette del telemetro è stata fatta alla minima distanza di messa a fuoco di 0,7 metri (scelta quantomeno opinabile); questo determina una porzione di campo inquadrato più ampia quando si focheggia a distanze maggiori (bisogna farci l'occhio). Alcuni difetti della M8 sono stati corretti nella M8.2 che presenta delle cornicette tarate a 2m, uno scatto più silenzioso ed un vetro del display nettamente più resistente. Ho lasciato per ultima la vera spada di Damocle della M8/8.2 ossia la NON RIPARABILITA' del display; in Leica non hanno più pezzi di ricambio e pertanto, in caso di guasto, la macchina può esser solo utilizzata come parziale contropartita per l'acquisto di una nuova Leica M. inviato il 28 Agosto 2015 |
![]() | Leica Summilux-M 50mm f/1.4 ASPH Pro: Nitidezza a TA, costruzione, cromie, tridimensionalità, dimensioni, tenuta prezzo dell'usato. Contro: Nessuno. Opinione: Una delle focali classiche non poteva avere in Leica un obiettivo banale. Questo Summilux-M asph è un piccolo capolavoro ed una dimostrazione di come si possa costruire un 50mm luminoso con pochi eguali al mondo, costruito magistralmente secondo la miglior tradizione Leica. Focheggiare con questa lente è godimento puro, così come sentire il leggero click della ghiera dei diaframmi che permette una facile regolazione dell'apertura anche al buio. La nitidezza a tutta apertura è sconvolgente al centro, rendendo quasi vivi i ritratti che sembrano fuoriuscire dallo schermo, mentre tende a ridursi progressivamente ai bordi; idem la qualità e la progressione dello sfocato che determinano una tridimensionalità veramente notevole per un 50mm. Abituato al 50L le dimensioni sono ridotte all'osso anche se l'obiettivo non è leggerissimo, dando una sensazione di solidità e qualità ai massimi livelli. Il prezzo, se si decide di acquistarlo usato, dev'essere visto come un pro, considerando il fatto che, dopo il primo deprezzamento dal nuovo, difficilmente si svaluterà nel corso degli anni. Per il momento lo uso su Sony A7...non oso immaginare come renderebbe associato ad una Leica M9 o Monochrome. inviato il 16 Agosto 2015 |
![]() | Canon EF 50mm f/1.2 L USM Pro: Sfocato, costruzione, luminosità, tridimensionalità, cromie. Contro: Imprecisione AF a TA sui laterali più esterni (soprattutto con luce scarsa), nitidezza non eccelsa a TA. Opinione: E' la lente più discussa del listino Canon, sicuramente a causa del suo "carattere" che consente esclusivamente due stati d'animo in seguito al suo utilizzo: o lo si ama o lo si detesta; c'è infatti chi lo osanna considerandolo un feticcio e chi lo massacra sull'altare della nitidezza. Io appartengo al primo gruppo di utenti e non posso che decantare le incredibili qualità di questo 50mm. Costruzione classica da serie L, possibilità di giocare con la pdc grazie al f/1.2, tridimensionalità spaventosa e colori fiabeschi sono solo alcuni degli infiniti pregi del 50one di mamma Canon, ma ritengo ancor più importante la qualità ed il tipo di sfocato che quest'ottica sa regalare e che non ho paura di definire ONIRICO, MAGICO. Se il prezzo da pagare per averlo è una modesta quantità di scatti cestinati a TA ed una nitidezza non da macro ai diaframmi più aperti son ben felice di dover sopportare questi peccati veniali e, se lo si sa usare bene (non è cosa facile), permette scatti unici, intrisi di quel "Leica mode" che fa gridare alla "magia". A mio avviso da il meglio di se sul ritratto ambientato ma, per chi gradisce questa focale anche per il reportage, ci saranno laute ricompense. Canon potrà costruire il 50mm 1.2L II-III-IV-V-etc, ma se non avranno questa resa non farò nessun cambio. inviato il 06 Marzo 2015 |
![]() | Canon EF 16-35mm f/4L IS USM Pro: Costruzione, distorsione, nitidezza, cromie, stabilizzatore. Contro: Diaframma f/4, solo 16-35mm. Opinione: Credo proprio sia la mia ottica definitiva per i paesaggi e per i reportage. La costruzione è tipica della serie L e presenta la tropicalizzazione (indispensabile, a mio avviso, in questo tipo di lenti); l'obiettivo risulta ben bilanciato e leggero, inoltre il paraluce è veramente poco ingombrante. Quel che più mi ha colpito è la distorsione davvero minima a 16mm unita ad una nitidezza ai bordi già buona a TA che diventa ottima diaframmando di 1 stop. Se non servono aperture maggiori questo zoom sostituisce ampiamente tutti i fissi compresi tra le sue focali, eccezion fatta per il 17mm TSE che però ha un prezzo ben diverso. Lo stabilizzatore mi ha permesso di scattare a mano libera con tempi fino a 0,3" senza micromosso e questo, unito al fatto di esser già nitido ad f/4, permette di non alzare gli iso o di scattare davvero in condizioni di luce impensabili con qualsiasi altro zoom. Se fosse stato 2.8 o avesse coperto una maggior fascia di focali sarebbe stato insuperabile (tipo 16-50), ma sarebbe sicuramente costato e pesato molto di più; voto 10-. inviato il 28 Ottobre 2014 |
![]() | Canon MP-E 65mm f/2.8 1-5x Macro Pro: Qualità costruttiva, qualità ottica, rapporto di riproduzione raggiunto. Contro: Nessuno. Opinione: E' l'obiettivo macro per eccellenza, l'unico che permette di andare oltre il rapporto di riproduzione di 1:1 senza anelli di inversione, TC e moltiplicatori. Se la definizione del Canon 100mm f/2.8L is macro come l'obiettivo più polivalente di tutto il corredo è soggettiva, quella dell'mp-e 65mm come più specialistico è inattaccabile; infatti avendo un minimo rr di 1:1, non permette di inquadrare una porzione di panorama più grande del sensore, potendo essere usato esclusivamente per la macrofotografia. Qualità costruttiva ed ottica sono ai massimi livelli e non riesco proprio a capire per quale motivo non sia inserito nella serie L. Non ho inserito nessun contro perché fattori come la minima distanza di maf o l'irrisoria pdc sono dettati dalle leggi dell'ottica che, ovviamente, non possono essere aggirate. L'utilizzo a mano libera è estremamente difficile senza flash dedicati se si supera il rr di 2:1 e diventa quasi impossibile oltre il 3:1, tralasciando il fatto che ci si dovrebbe accontentare di uno scatto con una pdc quasi inesistente. Ai più alti ingrandimenti reputo indispensabile il focus stacking che, ovviamente, può esser fatto solo su treppiede e, preferibilmente, aiutandosi con una slitta micrometrica; la difficoltà di utilizzo aumenta anche in relazione all'impossibilità di chiudere il diaframma oltre f4-5.6 a rr compresi tra 4-5:1 a causa della diffrazione, questo si tramuta in pdc davvero infinitesimali e necessità di un numero impressionante di scatti con piani di fuoco differenti per avere immagini gradevoli e dettagliate. Non è sicuramente l'obiettivo per chi decide di avvicinarsi alla macrofotografia, ma rappresenta il miglior mezzo per chi voglia cimentarsi in essa, spingendosi alla ricerca dei meravigliosi dettagli che solo un micromondo può donare. inviato il 15 Settembre 2014 |
![]() | Canon EF 200mm f/2.8 L II USM Pro: Costruzione, colori, Af, bokeh, peso, prezzo. Contro: Assenza tropicalizzazione e di stabilizzazione. Opinione: E' il fratello maggiore, almeno come lunghezza focale, del 135L seppur appare leggermente meno incisivo a tutta apertura rispetto al fratellino. La costruzione è la classica da serie L ed, anche se manca la tropicalizzazione, abbina leggerezza a robustezza ed affidabilità. I colori che trasmette al sensore sono davvero molto gradevoli e li trovo perfetti nella ritrattistica. L' autofocus è reattivo, soprattutto col limitatore inserito, e non fa rimpiangere moduli molto più recenti. Lo sfocato è assolutamente paragonabile a quello del 135L e sfido chiunque a trovare delle differenze in una stessa immagine ripresa con questi due obiettivi. Considerando il prezzo se, come me, siete soliti utilizzare gli zoom quasi sempre alle due focali estreme, può essere una valida alternativa al 70-200 II (magari associandoci un 85mm 1.8), spendendo circa la metà. Non sarà il massimo della duttilità ma, per chi adora i fissi, è un obiettivo da avere a corredo. inviato il 14 Agosto 2014 |
![]() | Canon EF 100mm f/2.8 L Macro IS USM Pro: Nitidezza, peso, dimensioni, diaframma. Contro: Non duplicabile (con Canon), mancanza anello treppiede, IS non proprio silenzioso. Opinione: Vengo dal Canon 180mm venduto solo per avere un obiettivo più polivalente e meno ingombrante. L'ottica è senza compromessi con una nitidezza spaventosa, a mio avviso superiore a quella del fratellone. Ho voluto provarlo sulla 5D3 col Kenko 2x e sono rimasto impressionato della qualità dei files, nitidezza ancora ottima, assolutamente utilizzabile per raggiungere RR vicini al 2:1. Quale problemino l'ho avuto con l'AF (col 2x inserito) che non sempre agganciava il soggetto, ma mi pare anche comprensibile. Non credo sia necessario aggiungere nulla sugli altri pro che ho menzionato, visto che sono stati già ampiamente discussi nelle precedenti recensioni. E' curioso come l'ottica non sia duplicabile con Canon e trovo strano che un macro non venga venduto con l'anello del treppiede che, tra l'altro, costa una follia se originale. L'unico vero difetto che mi sento di segnalare è il rumore dell'IS che reputo eccessivo per un obiettivo serie L così recente e non escludo, visto che è in garanzia, di fargli fare un giro in CS al termine dell'estate. Lo sfocato è ottimo per la lunghezza focale ma, ovviamente, serve uno sfondo più distante o un diaframma più aperto per avere un bokeh paragonabile al 180mm. In conclusione sono più che soddisfatto del cambio (in viaggio ho sia una lente per qualche ritratto senza troppe pretese, un medio tele ed un macro tutto in 1). inviato il 25 Giugno 2014 |
![]() | Canon EF 135mm f/2.0 L USM Pro: Nitidezza a TA, sfocato, costruzione, AF, dimensioni, cromie. Contro: mancanza IS Opinione: Obiettivo progettato per i ritratti dove, grazie alla generosa apertura ed alla reattività e precisione dell'AF, permette di effettuare scatti a soggetti in movimento con una nitidezza ed un bokeh senza compromessi. Ad f/2 si ha già una nitidezza vicina a quella massima, il soggetto sembra fuoriuscire dalla foto e lo sfondo viene quasi annullato in uno sfocato cremoso, pittorico. L'AF è estremamente preciso ma a TA serve una certa pratica, soprattutto alla minima distanza di maf, per evitare errori. I colori che restituisce, montato sulla 5D mark III, mi hanno impressionato positivamente per la saturazione e questo, unito al bokeh, rende questa lente un must per la ritrattistica. La costruzione è ai massimi livelli e la sua leggerezza permette un utilizzo prolungato senza sentire la minima fatica. L'unico miglioramento possibile per questo gioiello sarebbe dotarlo di stabilizzatore che in certe circostanze potrebbe essere di aiuto e consentire di tenere gli iso bassi. In conclusione se i 135mm sono la vostra focale preferita, non troverete nulla di meglio in circolazione. Voto 10- per la mancanza dell'IS. inviato il 16 Giugno 2014 |
![]() | Canon 5D Mark III Pro: Costruzione, AF, tenuta alti ISO, versatilità, ergonomia, qualità e lavorabilità del RAW Contro: Esposimetro Opinione: Costruita interamente in lega di magnesio la 5D mark III ha un corpo davvero robusto, degno delle migliori reflex professionali. L'ergonomia è ai massimi livelli e migliora ulteriormente dopo l'aggiunta del battery grip. E' davvero una reflex tuttofare, ideale in ogni genere fotografico, dalla ritrattistica alla fotografia sportiva e all'avifauna. I files che sforna sono semplicemente meravigliosi e permettono una post-produzione incredibilmente precisa. In caso di necessità, è possibile effettuare anche crop corposi, mantenendo un'ottima definizione del prodotto finito. Il sensore della 5D III è veramente generoso e fino a 12.800 il rumore digitale è trascurabile, anche senza pesanti riduzioni coi programmi appositi. L'AF è degno di un cecchino e se ben settato difficilmente sbaglia, anche in condizioni di scarsa luminosità (ovviamente con obiettivi professionali). Unico difetto, a mio avviso, è il punto spot selezionabile solo su quello centrale ed un esposimetro non migliorato rispetto alla mark II. Non essendo esperto di filmati, non commento le potenzialità video di questa incredibile reflex. Voto 9,5. inviato il 08 Marzo 2014 |
![]() | Canon EF 300mm f/4.0 L IS USM Pro: Peso, Prezzo, Nitidezza, Bokeh, Minima distanza di maf, costruzione. Contro: Stabilizzatore, uso con moltiplicatori. Opinione: Ho acquistato questa lente usata in condizioni indistinguibili dal nuovo e devo dire che vale più di quello che costa. Pesa poco più di un Kg, risulta ben bilanciata una volta montata sul corpo macchina (almeno sulla 5D mark III) e chiusa di 1 stop ha una nitidezza davvero impressionante, ma può essere utilizzata anche a TA, soprattutto nei ritratti stretti. Lo sfocato è semplicemente meraviglioso, omogeneo e non nervoso nonostante non sia un obiettivo estremamente luminoso ed il rapporto di riproduzione di 0.24x ne permette l'uso anche per delle macro di soggetti non troppo piccoli (soprattutto in associazione con l'1.4x o con i tubi di prolunga). Lo stabilizzatore è decisamente rumoroso, ma permette di recuperare fino a 2 stop e mezzo senza rischio di micromosso. Non sopporta benissimo i moltiplicatori anche se è utilizzabile con l'1.4x, tenendo presente un leggero calo della nitidezza se non diaframmato ed un rallentamento dell'autofocus. In conclusione ritengo quest'ottica più polivalente di quanto un 300mm potrebbe apparire (caccia fotografica, macro, ritrattistica) ed anche se non possiede le inarrivabili qualità del fratellone maggiore, ci si può dotare di un incredibile obiettivo ad 1/4 del suo prezzo. inviato il 04 Gennaio 2014 |
![]() | Samyang 14mm f/2.8 IF ED UMC Aspherical Pro: Costo, nitidezza, apertura diaframma, costruzione Contro: Distorsione, scala delle distanze totalmente imprecisa, non registrazione dei dati exif Opinione: E' una lente eccezionale che se avesse una distorsione più contenuta ed una ghiera delle distanze precisa potrebbe essere venduta al triplo dell'attuale costo. La costruzione è solida anche se lontana dagli standard degli Zeiss ed il peso ben bilanciato, nonostante l'enorme lente frontale. Non ha autofocus ma lo considero superfluo su un 14mm, mentre avrei gradito una scala delle distanze più precisa. La nitidezza, quando il fuoco è impostato correttamente, è impressionante, anche se la mia copia perde qualcosa agli angoli estremi. La distorsione è davvero pesante e necessita di programmi per correggerla in quasi tutte le foto; ovviamente non è la lente ideale per la fotografia architettonica. Vignetta a TA ma non lo ritengo un grosso problema. Scordatevi del mirino con questo obiettivo, andrebbe a mio avviso usato esclusivamente in live view per evitare errori di esposizione. Ottimo per paesaggi e per notturne. inviato il 22 Ottobre 2013 |
![]() | Canon EF 180mm f/3.5 L Macro USM Pro: Costruzione, nitidezza, sfocato. Contro: Assenza della tropicalizzazione. Opinione: Costruzione al pari degli altri fissi "serie L", quindi veramente al top, con la classica finitura molto bella esteticamente. L'assenza di tropicalizzazione a mio avviso è l'unico difetto di quest'ottica visto che non è una lente da usare in studio ma in natura. Non considero difetti l'assenza dello stabilizzatore (inutile in macrofotografia), il fatto che sia f/3.5 (sfido chiunque a fare macro con quell'apertura) ed il peso. La nitidezza è, al pari del bokeh, senza eguali (avevo il Tamron 180 macro, ma il paragone non regge). A mio avviso è il non plus ultra per macro con R.R. fino all'1:1 anche se la qualità dei files sfornata è buona anche coi tubi di prolunga (per questi scopi meglio il canon mp-e 65mm). In conclusione, se utilizzato per la macro non ha rivali, ma ovviamente presenta una serie di "difetti" quando lo si vuole adoperare per scopi differenti (ad es. ritrattistica). inviato il 05 Ottobre 2013 |
![]() | Kenko Pro 300 DGX 2.0x Pro: Prezzo, nitidezza a TA. Contro: Assenza tropicalizzazione, maf in luce scarsa. Opinione: Questa opinione è fatta abbinandolo al Canon EF 300mm f/4L IS USM ed alla 5D mark III. Sono rimasto assolutamente impressionato dal rapporto qualità-prezzo di questo Teleconverter (l'ho acquistato in UK per 150 euro nuovo). La nitidezza a TA è ottima ed i files sfornati risultano esenti da vignettatura o aberrazioni. Il mio esemplare richiede una sottoesposizione di 1 stop per ottenere i risultati ottimali, ma lo considero un pregio e non un difetto, visto il guadagno ottenuto. La maf in condizioni di luce scarsa può essere imprecisa, mentre risulta veloce ed affidabile con luce normale, su tutti i punti a croce della mia reflex. In conclusione questo TC fa egregiamente il lavoro per cui lo si acquista ed anche se non è il Canon III, al quale invidio solo la tropicalizzazione, rappresenta il miglior compromesso possibile ad 1/3 del costo. inviato il 14 Giugno 2013 |
![]() | Tamron 24-70mm f/2.8 Di VC USD Pro: Nitidezza, Costruzione, Stabilizzatore, Motore USD, Prezzo. Contro: Paraluce, Vignettatura. Opinione: Acquistato usato come nuovo da un negozio e pagato 1/3 rispetto al Canon 24-70mm f/2.8 II mi ha lasciato davvero a bocca aperta. E' molto nitido già a TA (ovvio non come un fisso serie L) e non ci sono grosse differenze tra centro ed angoli. La costruzione è solidissima e nonostante il peso, risulta ben bilanciato una volta montato sul corpo macchina (almeno sulla mia 5D3). Lo stabilizzatore è un'altra punta di diamante di questo Tamron: ho scattato tranquillamente a 1/2s a 24mm e la foto non aveva micromosso. Ottimo il motore usd che si presenta silenzioso e veloce ed anche l'AF, almeno sulla mia reflex, aggancia bene in condizioni di scarsa luminosità. Presenza del tasto di blocco dell'escursione dello zoom molto utile in viaggio, anche se la relativa ghiera è abbastanza duretta ed è quindi difficile che si muova accidentalmente (l'avrei preferita leggermente più morbida), quella per la maf è invece fluidissima e precisa. Il Paraluce è davvero debole, bisogna stare attenti a quando lo si smonta (qui Tamron poteva sicuramente far meglio); presenta una leggera vignettatura a 24mm a TA su FF, ma si corregge con due colpi di mouse. Il giudizio generale è ottimo, non avrà l'eccezionale resa del Canon 24-70 f/2.8 II ma costa meno della metà e possiede un'incredibile stabilizzatore, a mio avviso molto utile in questo range di focali; lo consiglio a tutti quelli che cercano un 24-70mm luminoso, nitido e che valutino importante la presenza dello stabilizzatore. inviato il 04 Maggio 2013 |
![]() | Sigma 15mm f/2.8 EX DG Diagonal Fisheye Pro: Nitidezza, peso, costruzione Contro: AF non fulmineo, assenza del full time MF. Opinione: E' un'alternativa più economica del Canon senza rinunciare a tanta qualità, sia ottica che costruttiva. Lo uso con una 5D III e mi regala immagini davvero nitidissime già a TA, anche se lo adopero quasi sempre più diaframmato. Sulle APS-C può essere una alternativa per le macro ambientate, grazie alla capacità di mettere a fuoco a pochi cm dalla lente frontale. La costruzione è davvero di ottima qualità ed inoltre risulta esteticamente molto bello. L'autofocus non proprio un fulmine di guerra, ma stiamo parlando di un 15mm, quindi si può fare volentieri a meno di un motore ultrasonico; considero più fastidiosa l'assenza del full time MF (per come lo uso io). inviato il 08 Gennaio 2013 |
![]() | Canon EF 85mm f/1.8 USM Pro: Tutto quello che non riguarda il paraluce. Contro: Il paraluce. Opinione: E' un obiettivo straordinario che può tranquillamente considerarsi una serie L mancata. Nitido a tutta apertura diventa una lama da f/2.5 in poi, l'AF è rapidissimo e sempre preciso. Ottima anche la resa cromatica e lo sfocato che lo rendono eccezionale per la ritrattistica. E' leggero e maneggevole, con la 5D mark III sforna files davvero incredibili e se si considera il costo penso sia tra le lenti in casa Canon dal miglior rapporto qualità/prezzo. Trovo invece assurdo che ogni lente non sia fornita del paraluce originale e da una custodia (stile Sigma), che a Canon costerebbe una sciocchezza e darebbe più lustro anche a vetri dal prezzo non esorbitante, ma dall'indiscussa qualità ottica. inviato il 25 Dicembre 2012 |
![]() | Sigma 50mm f/1.4 EX DG HSM Pro: Prezzo, qualità costruttiva, nitidezza, colori. Contro: Morbidezza a f/1.4, resa ai bordi su FF. Opinione: Ho comprato questa lente usata, ma in condizioni indistinguibili dal nuovo a 300 euro e mi piace tantissimo. Ho una copia che non presenta problemi di AF, a mio avviso, può rappresentare l'unico vero problema di questo obiettivo. Non dico che sia paragonabile al pari focale L di Canon come qualità, ma lo ritengo superiore considerando il rapporto qualità/costo. Ovviamente è morbido a tutta apertura ma basta chiudere di 1 stop per avere degli ottimi risultati e da 2.8 in su è davvero un rasoio. La resa ai bordi su FF non è eccezionale, ma nella ritrattistica ambientata spesso non è così rilevante, mentre potrebbe diventarlo se si decidesse di usarlo per la paesaggistica, in ogni caso vale più di quello che costa. inviato il 26 Novembre 2012 |
![]() | Tamron SP 180mm f/3.5 Di LD Macro Pro: Rapporto qualità-prezzo, nitidezza, bokeh. Contro: Assenza di stabilizzatore, AF. Opinione: Sicuramente l'obiettivo "lungo" per macro col miglior rapporto qualità prezzo. Le immagini sono superlative, sia al centro che ai bordi ed a tutti i diaframmi, anche se a TA risulta un pelo soffice. Ottimo il contrasto e, col paraluce montato, si può lavorare senza nessun problema anche in controluce. Scarsa vignettatura a TA ed inesistente da f/5,6 ed ottima la qualità del bokeh. Essendo costruito in policarbonato e non in metallo potrebbe essere meno resistente, ma sicuramente non avrà il problema dei graffi dovuti al possibile utilizzo in ambienti "impegnativi". Ghiera di messa a fuoco ampia e molto precisa e possibilità di usare un polarizzatore anche col paraluce montato, grazie ad una seconda ghiera girevole, sono altri punti di forza di questa lente. Gli unici difetti sono dati dall'assenza dello stabilizzatore (utile solo per scatti a mano libera) e dall'AF (quasi inutile questi obiettivi)...quindi a parer mio, pecche relativamente trascurabili. In conclusione, consiglierei a tutti l'acquisto di quest'ottica, purchè la si debba utilizzare solo per la macro-fotografia. inviato il 25 Agosto 2012 |
Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me