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avatarSigma SD Quattro
in Articoli il 17 Agosto 2022, 12:35


Da un pò di tempo a questa parte, alcune mie riflessioni vanno a cadere sulle immagini prodotte dalle fotocamere negli ultimi anni. Vedo stampe o fotografie che ricalcano la perfezione dei moderni sensori digitali. Interpolazioni e processori di immagini moderni che creano immagini tanto perfette, quanto palesemente artificiali e computerizzate.

Belle sì, ma anonime. Lasciamoci travolgere dalle case che ci propongono tante più sofisticazioni che nuovi approcci alla creazione di immagini. Io sono il primo ad avere una fotocamera ultramoderna, ma mi piace considerare e provare anche l'alternativa.

Mi piace considerare anche l'approccio all'immagine di Sigma.

Vado in un negozio di fotografia e ordino l'ultima macchina sviluppata con il sensore Foveon (esclusiva Sigma) il negoziante rimane stupefatto dalla scelta e con soddisfazione si accinge a prendere l'ordine.





In un era di piena di novità fotografiche, in cui ogni mese ciascuna casa, sforna un modello nuovo, è doveroso fare una riflessione su un costruttore particolare, e soprattutto su un progetto molto particolare SD QUATTRO con sensore Foveon Quattro.

Ai primi di febbraio del 2002 Foveon (società di proprietà di Sigma da novembre 2008) annunciava il rivoluzionario sensore CMOS di sua progettazione Foveon X3 il quale, a differenza dei sensori tradizionali, è in grado di catturare l'intera gamma cromatica dell'immagine con ogni pixel dell'array. Ciò è possibile grazie agli speciali photosite capaci di misurare colori differenti a livelli differenti di "profondità" del sensore.

Ogni singolo photosite cattura la luce incidente producendo i segnali elettrici relativi alle tre componenti fondamentali della luce (rosso verde e blu) come avviene nelle tradizionali pellicole a colori. Il risultato è ovviamente l'eliminazione del processo di interpolazione cromatica che, per quanto preciso, è comunque un procedimento artificiale di creazione dell'immagine, a tutto vantaggio della qualità dei colori e della fedeltà dell'immagine. A ogni photosite del sensore corrisponde un pixel dell'immagine, dunque le informazioni colore fornite da ogni photosite sono pari al 100% contro il 33% di un photosite tradizionale.

Il funzionamento del sensore Foveon X3 è molto diverso da quello del sensore basato sul filtro Bayer . Nel sensore Bayer , ogni fotosito nella matrice è costituito da un sensore di luce singola (CMOS o CCD) che, a seguito di filtrazione, viene esposto a solo uno dei tre colori primari (rosso, verde o blu). Per la realizzazione dell'immagine finale catturata dal sensore Bayer è necessario effettuare la demosaicizzazione, un processo interpolativo in cui ad ogni pixel associato ad ogni fotosito viene assegnato un...


9 commenti, 1806 visite - Leggi/Rispondi


avatarSigma SD Quattro, maledetto quel giorno...
in Fotocamere, Accessori e Fotoritocco il 17 Agosto 2022, 10:54


In un era di piene novità fotografiche, in cui ogni mese ciascuna casa, sforna un modello nuovo, è doveroso fare una riflessione su un costruttore particolare, e sopratutto su un progetto molto particolare SD QUATTRO.
Questa mirrorless dalle sembianze deformi rimane a tutt'oggi una mosca bianca nelle numerose fotocamere anonime senza "carattere"... già, tutte uguali, tutte simili, tutte anonime, tutte tranne lei.
SD QUATTRO è una fotocamera molto particolare, prima di tutto per
il suo sensore Foveon e sicuramente per il suo utilizzo che non è da tutti i
giorni. Con questa fotocamera non è possibile fotografare di tutto a
qualsiasi luce in qualunque condizione, ci sono dei limiti, da lei imposti che
vanno rispettati che ci piaccia o no.

SD QUATTRO è disponibile dal 2017 e deve essere considerata come una
fotocamera analogica da usare a 100 ISO solo per la massima qualità.

Elencherò subito i suoi difetti:
- batteria con scarsissima autonomia
- autofocus lento
- lentezza della scrittura dei file sulla memoria
- incompatibilità con molti flash in commercio di terze parti
- pochi punti di messa a fuoco
- inutilizzabile oltre 200 ISO
- ottiche Sigma SA difficilmente reperibili

Praticamente tutto il contrario delle mensili fotocamere odierne super veloci
e che arrivano a 512 mila ISO, con buffer infinito e 20 FPS.
Va bene ok allora perchè prenderla?

Elencherò anche i suoi importanti pregi:
- qualità fotografica superlativa
- qualità del progetto sublime

Analizziamo con calma i punti partendo da quelli negativi.
L'autonomia non è il suo forte anche se dotata di batteria da 2000mh (si sa che le mirrorless sono più assetate di energia rispetto alle reflex) con una carica preparati a salvare sulla tua scheda SD appena un centinaio di scatti. Molta energia è assorbita dal suo particolare sensore FOVEON.
L'autofocus non è certo di prim'ordine ma poco male per chi scatta in manuale o fa fotografia "riflessiva" certo non è adatta a fotografare la F1 o lo sport in generale ne, tanto meno, l'avifauna.
Io, per le mie esigenze, raramente ho bisogno di un focus fotografico aggressivo ma rimane comunque inferiore a tutte le camere concorrenti. Nonostante sia lento l'AF rimane molto preciso e questo è un compenso da non sottovalutare.
Il processore d'immagine e il software impiegano qualche secondo a scrivere sulla SD il file, quando dico qualche secondo intendo dai 4" agli 8" e non scherzo, dipende dalla dimensione del file che salviamo, dal numero di foto di scattate consecutivamente e magari da qualche opzione particolare attivata dal menù. (Dopo vedremo...)
Purtroppo tra obiettivi e flash, non si trova molto nei mercatini dell'usato, la baionetta Sigma SA fa parte di una elìte molto rara. Quindi per chi vuole crearsi un sistema sul Foveon deve prepararsi a spendere parecchi soldi, puntando quasi tutto sul nuovo.
Il sensore Foveon è straordinario ad una sensibilità di 100 Iso,
possiamo spingere la camera fino a 200, ma da 400 Iso in su il
rumore digitale è molto invasivo, questi sono i suoi limiti.
Va detto però che la sua resa è eccezionale.
Colori, contrasti, dettaglio sono ben diversi dal digitale a cui
siamo abituati. Il file grezzo può essere salvato con RAW
proprietario Sigma, che è gestibile solo con l'apposito software
Sigma Photo Pro, che è ben fatto ma logorante per la sua lentezza
(indipendentemente dal computer che usate).
Il salvataggio in DNG è l'alternativa che preferisco, io solitamente
scatto con questa scelta, i file dispongono di circa 130MB di
informazioni a fotografia, e sono ben malleabili in Lightroom o
Photoshop.
Il sensore e la sua tecnologia racchiudono la bellezza per la quale
vale la pena usare questa macchina fotografica, la sua tecnologia
non deriva da una interpolazione di fotodiodi RGB con il classico
filtro Bayern o X-trans proprietario di Fujifilm, ma è un insieme di
strati dei tre colori primari. Esattamente come le vecchie pellicole.

Questo se vogliamo permette alla luce di attraversare i tre filtri colori per ottenere tonalità uniche ed inappagabili.
Il progetto costruttivo della macchina è veramente sublime. Il corpo è tropicalizzato, robusto, i tasti funzione sono tanto basilari quanto perfetti, sono tutti al loro posto e dopo poche ore è già alto il feeling dell'ergonomia.
L'innesto obiettivo SA ha al suo interno un filtro infrarosso smontabile, questa è l'unica macchina sul mercato che permette di fare questo tipo di fotografia senza modifiche drastiche e costose al sensore.
Il battery grip permette alla macchina di montare altre 2 batterie aggiuntive oltre quella in macchina per un totale di 3 batterie insieme (6000mh).
Il display è bello e grande ed è affiancato da un display secondario monocromatico che ci tiene aggiornato sui dati di scatto e non mi dispiace averlo sul dorso anzichè il classico sulla calotta.
Il mirino è di buona risoluzione ma ne ho provato di migliori, va bene per il tipo di fotografia riflessiva che bisogna fare, il frame rate sempra un pò basso e se si sposta in fretta la macchina c'è quel lag di incertezza che può dare fastidio, migliora in ottime condizioni di luce.
Nella versione kit è abbinata al splendido Sigma 30mm f/1.4 Art e vi posso garantire che questo obiettivo non ha nulla da invidiare ai più blasonati Canon serie L o Zeiss vari.

Unica, particolare da amare e odiare tutta d'un fiato !



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