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Alessandro Pollastrini
www.juzaphoto.com/p/AlessandroPollastrini



avatarDiffrazione a tipo di fotocamenre. quanta e come.
in Fotocamere, Accessori e Fotoritocco il 17 Aprile 2014, 7:04


Leggendo discussioni su questo forum, ci sono frequenti citazioni sulla diffrazione, soprattutto relativamente all'uso di fotocamere con tanti Mpx, tipo la D800: in tante discussioni, noto inesattezze.


Se un fotografo ricerca fotografie di elevata qualità tecnica, molto nitide, la conoscenza della diffrazione e della sua gestione nel contesto della propria attrezzatura deve necessariamente essere conosciuta.

In questo contesto, voglio fare alcune precisazioni sulla diffrazione, cogliendo l'occasione di un ERRORE IMPORTANTE trovato in una discussione su questo forum, per la precisione qui:


www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=373593&show=15

a pagina 15, penultimo intervento dell'utente Raamiel, del quale cito il grave errore:

"La diffrazione non dipende dal sensore, solo dall'ottica.

Un 50mm chiuso a F/22 ha la stessa diffrazione su una D700 o su una D800............. "


Quanto scritto sopra è errato, è completamente errato, addirittura l'errore è duplice.

1) La diffrazione NON dipende dall'ottica.

La lunghezza focale dell'ottica nei confronti della diffrazione è un invariante: un 15 mm chiuso a f 22, ossia con il diametro, il buco, del diaframma minuscolo, ha la stessa diffrazione di un 800 mm chiuso sempre ad f 22, che ha un buco di diaframma bello grosso.

La qualità dell'ottica, "buona" o "cattiva", è irrilevanta per definire l'ENTRATA in diffrazione del complesso ottica più sensore.

La qualità dell'ottica, "buona" o "cattiva" ha invece impatto sulla VISIBILITA' della diffrazione, ma solo dopo che il complesso ottica più sensore è entrato in diffrazione: migliore è l'ottica, prima, a diaframma più aperto, si vede la diffrazione, dato che è meno mascherata da aberrazioni ottiche, basse in ottiche "buone".


2) La diffrazione dipende dal diametro dell'apertura del diaframma dell'ottica.


3) La diffrazione dipende dalle dimensioni geometriche del fotodiodo del sensore , quello che normalmente viene chiamato " pixel pitch" ( termine non esatto, dato che il pixel è adimensionale, ma nella nomenclatura corrente è chiamato così).


4) La diffrazione dipende dal colore (frequenza) della luce incidente sul sensore.


Andando ad analizzare QUANTITATIVAMENTE l'entità della diffrazione, questa è legata in modo rilevante sia alla dimensione del diaframma che alla dimensione del fotodiodo del sensore, al "pixel pitch", un pochino meno dal colore della luce.

La D 700 ha pixel di dimensioni grandi, 8,5 micron, mentre la D 800 ha dimensioni del pixel assai più piccole, tra 4 e 5 micron: questa diversa dimensione del pixel fa sì che, a parità di formato d'immagine stampata, o a monitor, in condizioni operative fotografiche anche normalissime, ad esempio ad F 16, l'immagine della D 800 sia visibilmente velata da diffrazione, mentre l'immagine della D 700 sia del tutto esente da diffrazione, zero, nulla, non esiste diffrazione con D 700 ad F 16 qualsiasi sia l'ottica montata.

Andando a chiudere ancora di più il diaframma, ad F 22, qualsiasi sia l'ottica, l'immagine di una D 700 è ancora molto nitida, la diffrazione è del tutto trascurabile anche su formato A2 di stampa, mentre ad F 22 l'immagine di una D 800 è pesantemente velata per diffrazione, per il mio standard qualitativo non è stampabile in A2.

Facendo delle asserzioni tecniche, vanno sempre dimostrate, e dunque , per gli interessati, qui sotto è spiegato il perchè: la spegazione è NOIOSA per chi NON ha conoscenze di base in ottica.


Una immagine è catturata dal sensore, l'ottica la trasmette degradata, ma è il sensore che la cattura, e l'immagine risente delle caratteristiche del sensore, sempre e comunque: in tutte le considerazioni di risoluzione, nitidezza, etc che si fanno su di una immagine, bisogna considerare SEMPRE le caratteristiche sia del sensore che dell'ottica.

L'ottica invia al sensore una immagine che è l'immagine originale che vede in ingresso, degradata dalle sue aberrazioni: il degrado dell'immagine é caratterizzato della sua funzione di trasferimento dell'ottica, la Optical Transfer Function ( MTF + PTF) e l'immagine del degrado dell'ottica è visibile in quella che si chiama PSF ( Point Spread Function).

La PSF ci dimostra che un punto luminoso e tondo, di un certo colore (ossia in una luce di una certa frequenza) viene alterato sia geometricamente che cromaticamente:

- Geometricamente, in una immagine che tonda non è più praticamente quasi mai per la presenza nell'ottica di astigmatismo, coma, etc.

- Cromaticamente, se il punto è di luce bianca (ossia luce costituita da diverse frequenze): il più delle volte viene anche alterato cromaticamente, appaiono aloni colorati, per la presenza di Aberrazione Cromatica, di tipo anche duplice.


Considerando che la PSF dell'ottica sia circolare, ossia trascurando le aberrazioni ottiche per non incorrere in conti difficili da fare ed alla fine inutili per il nostro uso, quando vado in diffrazione, altro non faccio che allargare l'immagine circolare della PSF di un certo valore, la PSF diviene un cerchietto che si allarga man mano che la diffrazione aumenta.

In altre parole, trascurando le aberrazioni dell'ottica, si va a lavorare in condizione di diffrazione gaussiana, ed in quella condizione la geometria del disco di diffrazione (Airy disk) è rotonda, anche se nella realtà, l'Airy disk tondo non lo è perché l'ottica ha sempre delle aberrazioni sue.


A) Quanto è grosso l'Airy disk, ossia quanto è grande l'immagine confusa dalla diffrazione?

Il diametro dell'Airy disk è, circa = 2,44 x Lunghezza d'onda (colore della luce) in micron X F, essendo F il valore del diaframma.



B) Perché, a parità di chiusura del diaframma, cambia la diffrazione visibile se cambia la dimensione del fotodiodo del sensore, ossia se cambia il "pixel Pitch"?

La diffrazione comincia SUBITO chiudendo il diaframma, appena chiudi anche un po' l'ottica, l'ottica entra in diffrazione, ma finché la dimensione del'Airy disk resta minore o uguale alla dimensione del fotodiodo, al pixel ptch, non è possibile registrarla, il sensore non la vede perchè è di dimensioni minori della sua risoluzione, ossia IN IMMAGINE NON C'E, l'immagine è nitida, secca, pulita.

Fino a che il diametro dell'Airy disk resta MINORE O UGUALE al diametro del fotodiodo (pixel pitch) la diffrazione NON C'E' e se non c'è, NON LA POSSO VEDERE, il sensore non me la registra.

Man mano che chiudendo il diaframma il diametro dell'Airy disk si allarga, aumenta in diametro fino a superare la dimensione del fotodiodo (pixel pitch).

Quando la sua dimensione si espande oltre quella di un singolo fotodiodo e va a coprire più di un fotodiodo, l'immagine diviene confusa per sovrapposizione sul singolo fotodiodo delle diverse immagini relative ai fotodiodi che lo circondano, il dettaglio fine ed anche non tanto fine si perde e l'immagine diviene velata (velo da diffrazione).

C) Quando si vede la diffrazione?
Si considera di vedere la diffrazione quando con la dimensione dell'Airy disk siamo oltre ?, la metà del diametro del pixel pitch, oltre il diametro del fotodiodo, la parte in più straborda sui fotodiodi intorno.

Senza andare a complicarci la vita considerando i valori diversi dell'Airy disk per i valori dievrsi di lunghezza d'onda della luce ( rossa, verde e blu) per ogni canale RGB prendiamo in esame solo la luce più visibile, quella alla quale l'occhio umano è più sensibile, alla fine ci interessa di più quella, dove l'occhio umano ha la massima sensibilità, il giallo-verde, che ha 550 nm di lunghezza d'onda.

In luce giallo- verde, l'Airy disk è dunque = 2,44 X 0,55 X F= 1,342 X F ( in nm).

Quando aumento F (ossia quando chiudo il diaframma) la dimensione dell'Airy disk aumenta: se resto dentro la dimensione dl Pixel Pitch, la diffrazione NON la vedo, in immagine catturata NON C'E', anche strumentalmente NON esiste, mentre se lo supero, la diffrazione la vedo.

Qui:

www.phme.it/blog/2010/02/10/ph-aq-diffrazione-e-megapixel/

ci sono indicazioni sul valore del diaframma al quale la diffrazione di diverse fotocamere diviene visibile.

La D 800 ha pixel pitch tra i 4 ed i 5 micron, la D 700 di 8,5 micron:

- La D 700 inizia ad entrare in diffrazione ad F 20 circa ( ad F 21)

- La D 800 va in diffrazione ad F 11 circa.

La differenza è molto importante: per tutti gli usi dove è richiesta grande nitidezza e grande profondità di campo (= diaframma molto chiuso) le fotocamere a pixel grande forniscono immagine molto più nitida di quelle a pixel piccolo.

Ad F 16, la D 700 ha diffrazione nulla, non esiste, mentre la D 800 è già visibilmente velata.

Ad F 20 l'immagine D 700 è nitida anche su formati di stampa tipo A2, mentre con D 800, sempre ad F20 ed in A2, l'immagine è molto velata, non stampabile per stampe di qualità.

Le fotocamere MF a 40 - 50 Mpx hanno Pixel Ptch della dimensione di quello della D 700: ad F 22 sono ancora nitidisssime, diffrazione praticamente invisibile anche su formati stampa molto grandi, e dunque forniscono grande profondità di campo, estrema nitidezza ed elevata risoluzione.

I tre fattori suddetti, che contribuiscono in larghissima parte alla qualità d'immagine NON sono ottenibili CONGIUNTAMENTE, con una fotocamera nel formato Fx, e tantomeno in Dx, per limitazioni intrinseche di fisica, e dunque, anche con gli stessi Mpx, la qualtà d'immagine di un Fx, ed ancor più di un Dx, è peggiore di quella di un MF con gli stessi Mpx.

Stesso discorso vale per Fx verso il Dx: il pixel pitch più piccolo, a parità di Mpx, fa entrare prima in diffrazione il sistema ottica + sensore ed infatti i Dx a tanti Mpx danno immagine assai poco nitida sopra F11.

La dimensione del Pixel Pitch, in digiatale, è importantissima, per molti usi pratici assai più importante dei tanti Mpx, sempre che questi siano abbastanza elevati (almeno 10 - 12 Mpx) per garantire stampe buone anche in formato medio.

La D4 ha 16 Mpx, non presenta diffrazione visibile nemmeno ad F 18 e fa immagini assai migliori della D 800 con la stessa ottica chiusa allo stesso diaframma, e le fa meglio anche già solo ad F 11 se si va a fare un A2, se si ingrandisce : la miglior nitidezza è dovuta unicamente al fotodiodo più grosso, solo a quello.

Saluti cordiali




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avatarQuota di mercato per fotocamera in Giappone nel 2013, incluse le dslr.
in Fotocamere, Accessori e Fotoritocco il 05 Gennaio 2014, 16:40


Un po' di tempo fa, qualcuno chiedeva le quote di mercato delle DSLR.

Ho trovato il dato relativo all'andamento del mercato in Giappone, nel 2013, dato dunque recentissimo, vedasi qui:

photorumors.com/2013/12/30/best-selling-cameras-in-japan-for-2013-and-

Relativamente alle DSLR, il mercato giapponese è in formato APS ? C/Dx, in con elevata percentuale maggioritaria, con bassa percentuale, circa il 9%, in formato FX.

In APS ? C , Canon batte di poco Nikon, con circa il 42%, contro il 39%.

In FX, Canon vende il doppio di Nikon.

Le fotocamere che vendono di più, sia in APC ? S che in FX, sono delle Canon ed addirittura la Canon 6D, da sola, si attesta al 40% del mercato totale delle FX totale, ossia, quasi la metà di tutto il venduto in FX è fatto dalla canon 6D.

La Nikon D 600 vende solo circa un terzo ( 1/3) di quello che vende la 6D, che costa uguale, e vende comunque meno anche della 5D MKIII, che costa circa il doppio.

La D 800 è il fanalino di coda della classifica, è quella che vende meno di tutte, nonostante costi il 30% meno della 5D MKIII e poco più della 6D: altra, ennesima conferma del flop conclamato, prolungato e profondo, che hanno fatto le vendite di questa fotocamera, dopo le prime, traditrici, scintille iniziali.

La Nikon si è affezionata ai fanalini di coda: la casa madre fa bella pariglia con la sua D 800, dato che la Nikon, nel 2013, è stata il fanalino di coda del Nikkei, quella andata peggio, di tutta la borsa giapponese.

Saluti cordiali


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avatarIl "magico sfocato" ......alla cipolla del Nikkor 58 mm F 1,4.
in Obiettivi il 13 Dicembre 2013, 8:33


Personalmente, non trovo assolutamente nulla di magico in uno sfocato, ma per gli amanti delle leggende tecnologiche, ecco un confronto di sfocati, che contempla anche quello del 58 mm F 1,4 Nikkor, qui:

www.kenrockwell.com/nikon/comparisons/58mm-bokeh/index.htm

Le foto si possono ingrandire ed ingrandendo, il noto "effetto cipolla" che si può presentare nello sfocato luminoso di ottiche con lenti asferiche, qui si è presentato in pompa magna e viene messo bene in evidenza., giù sul formato non grande della foto ingrandita, la foto ingrandita è più piccola di un A2.

Se uno fa fotografie formato cartolina, niente di male ma se uno stampa una fotografia in formato A2, o fa un normalissimo crop compositivo, non tecnico, ma di composizione, la cipolla te la ritrovi nel piatto, ossia l'effetto cipolla nello sfocato lo vedi bene.

Il Nikkor 50 mm F 1,4 AFS, che costa un quarto di quello, ha, a parer mio, sfocato migliore, più pulito e morbido praticamente uguale.

Altra considerazione da fare è che allo sfocato, una "spintarella" in fotoritocco gliela puoi sempre dare, senza eccedere, poco, l'ammorbidisci un pochino e nessuno, nemmeno un occhio molto esperto, vede nulla.

Il 58 mm F 1,4 presenta:

- Bassa risoluzione a tutta apertura su tutto il fotogramma, in linea col 50 F 1,4 AFS.

- Bassa risoluzione sempre verso i bordi a tutti i diaframmi, verso i bordi è sempre peggiore del Nikkor 50 F 1,4 AFS


- Sfocato più sporco del 50 F 1,4 AFS e di morbidezza praticamente uguale.

Il 50 F 1,4 AFS costa 380 euro, il 58 mm F 1,4 AFS costa circa 1700 euro, ed entrambe le ottiche sono di plastica e della stessa plastica.

Chi lo vuol comprare, a parer mio personalissimo, dovrebbe meditare un attimo.

Saluti cordiali




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avatarnikkor 58 mm F 1,4 AFS G - Altra misura negativa di risoluzione.
in Obiettivi il 04 Dicembre 2013, 16:39


Qui c'è la prova di DSLgear relativa alle prestazioni del 58 mm F 1,4 AFS G Nikkor, se a qualcuno interessa:

slrgear.com/reviews/showproduct.php/product/1660/cat/12

Cliccando sul Result D 800e appare la misura della risoluzione in grafico 3D su formato FX, e facendo scorrere in alto il cursore dei diaframma a sinistra, si ha il valore della misura di risoluzione su tutto il fotogramma, e più il grafico si avvicina alla base, più è in basso, maggiore è la risoluzione e la nitidezza.

Le prestazioni misurate sono in linea con quelle già riscontrate da altri, LensRental e DxO, ossia prestazioni mediocri sempre, con problema di bassa nitidezza e curvatura di campo a tutta apertura (entrambe rilevate anche da LensRental), risoluzione sempre minore del 50 F 1,4 AFS G, ed angoli mai nitidi, mai, nemmeno diaframmando molto.

La curvatura di campo a tutta apertura è un difetto molto serio su ottica molto luminosa e di focale media, il mediano impiastricciato con un centro che oltretutto manca di nitidezza degrada fortemente tutta l'immagine alla massima apertura, ossia proprio laddove il Cliente ha scelto di spendere.

I maghi della progettazione Nikon cannato il progetto, e cannato alla grande.

Una curvatura di campo con risoluzione veramente bassa a tutta apertura, che resta mediamente bassa anche diaframmando e con bordi mai nitidi nemmeno a F 11, non sono tollerabili su ottiche di quella focale nemmeno se costano quanto il 50 F 1,4 AFS G, che va meglio, ossia meno di 400 euro, mentre questo ne costa 1700.

Con quella risoluzione così bassa, ormai confermata da 3 misure, questa ottica qui, l'effetto "presenza" non te lo dà mai.

Saluti cordiali.



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avatarTonfo di Nikon in Borsa: su base annua, la peggiore della Borsa Giapponese
in Fotocamere, Accessori e Fotoritocco il 28 Novembre 2013, 14:44


Come avevo scritto un po' di tempo fa, le ultime scelte commerciali di Nikon, oltre che dal sottoscritto, non sono ben viste dalla Borsa Giapponese, per nulla.

Oggi c'è la conferma che la Nikon, su base annua, semplicemente, ha avuto la peggior prestazione nel listino della borsa giapponese, del Nikkei,

nikonrumors.com/2013/11/27/nikon-stock-down-23-6-the-worst-underperfor

Bloomber, oltre che Reuters, conferma l'informazione ed il dato.

Il Nikkei questo anno, sempre su base annua, ha fatto faville, siamo ad un guadagno di circa il 50% ( circa 49%).

- Nikon, sempre su base annua, è calata di quasi il 25% ( 23,6%) ed è stata la peggiore del listino giapponese.

- Canon ha guadagnato, sempre su base annua, qualcosa più del 25%.

Nikon era buona fino a 4 -5 anni fa, ai tempi della D3, della D 700, del 14 - 24, del 24 -70 e di altre ottiche professionali fatte come si deve, ed aveva come bandiera al vento la qualità, e la bandiera sventolava forte, era qualitativamente valida, a parer mio un pochino meglio di Canon a quel tempo.

Poi devono aver cambiato management, perchè c'è stata una sterzata improvvisa, con scelte commerciali ed indusriali che non avevano mai fatto prima e che non erano nella loro tradizione: delocalizzazione massicia in Paesi che non hanno tradizione di ottica o meccanica di precisione nota, nessuno aveva mai cercato subfornitori lè, noi per primi, si è buttata a fare fotocamerette quasi giocattoli, e si è imbarcata in avventure tipo la V1, operativamente ridicola, e nella miriade di Coolpix che escono ogni 6 mesi, in ottiche di plastica fatte oltretutto otticamente male, che al prezzo che chiedono non riescono a vendere che a pochi fans benestanti, e soprattutto non hanno fatto più una fotocamera professionale che costi meno di una fortuna (oggi c'è solo la D4), la D 800 gli si è spenta dopo la prima vampata dei novellini e di conseguenza c'è stata la perdita seria di presenza sul settore professionale, piccolo ma che dà gloria e costringe a lavorare bene, ed ultimamente, con avventure tipo D 600 e giocattoli tipo la Df, si sta giocando quel poco di buon nome che gli era rimasto.

E questi sono i risultati su base annua.

Per lavoro, avventure simili le ho già viste in aziende anche più grosse di Nikon, in Italia ed all'estero, e, salvo sterzate peraltro molto rare, sono tutte finite poi a brandelli, alienando un settore o un altro e ridimensionandosi fortemente.

Con la frittata fatta, veramente grossa e veramente brutta in un Nikkei sul quale quest'anno si è riversato una quantità di denaro immensa, se gli fila tutto liscio (= hanno cash ) ed hanno la voglia e la forza di rimettersi in carreggiata, ci metteranno comunque due o tre anni a risollevarsi.

Vedremo.

Saluti cordiali


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avatarNuovo Nikkor 58 F 1,4 - Risoluzione comparata e....... sorpresina!
in Obiettivi il 19 Novembre 2013, 6:59


Lens Rental è un noleggiatore, ed è un business man molto serio, che fa misure di risoluzione e sulla meccanica delle sue ottiche, ed ha perfino un laboratorio di manutenzione delle sue ottiche, le riallinea in casa etc., per fornire al Cliente ottiche sempre in tolleranza ed affidabili come immagine.

Le misure che fanno loro, a parer mio, sono importanti, e lo sono per un motivo serio: le fanno per uso pratico, semplicemente per essere affidabili LORO verso il Cliente, e le fanno su notevole numero di campioni, e questo garantisce risultati reali, assai più affidabili che misure fatte su non un solo campione.

Qui:

www.lensrentals.com/blog/2013/11/nikon-58mm-f1-4-is-hopefully-not-abou

ci sono i dati di risoluzione comparativa tra il Nikkor 58 f 1,4 ed il 50 f 1,4

mentre qui

www.lensrentals.com/blog/2013/11/otus-is-scharf

ci sono i dati di risoluzione comparativa tra lo Zeiss OTUS 58 f 1,4 ed il Nikkor 58 f 1,4.

In due parole:

1) il Nikkor 58 f 1,4 NON E' comparabile allo Zeiss, nemmeno da lontano e mai, lo Zeiss se lo fuma sempre e comunque, e la differenza di risoluzione è veramente imponente a favore dello Zeiss, e, soprattutto, ed alla fine è quello che ci interessa, la differenza è visibilissima anche su formato di stampa NON grande.

2) Il Nikkor 58 F 1,4 ha risoluzione del tutto comparabile con il Nikkor 50 F 1,4, un capello migliore al centro ed ai bordi, un capello PEGGIORE nel mediano: l'uno vale NON l'altro per risoluzione, è migliore il 50 F 1,4, e lo è per il mediano brutto del 58 mm.


Le MTF di Nikon sono calcolate a tutta apertura e Nikon NON fornisce valori ai diaframmi chiusi: con questo Nikkor 58 f 1,4 Nikon ha fatto benissimo a NON fornirli, perché non c'è nulla da essere orgogliosi, sono veramente bassini assai, peggiori del 50 f 1,4 al centro e nel mediano, solo un po' più elevati ai bordi.

Un buco nella risoluzione nel mediano, significa poi, semplicemente, che c'è della curvatura di campo, e su un 58 mm che ha una grande apertura massima, è un PESSIMO attributo, perdi nitidezza a salvagente se fai un ritratto da vicino.

Dalle MTF avevo detto che questo obiettivo la nitidezza elevata a tutta apertura NON la dà, e qui c'è la conferma, ma speravo veramente che fosse assai più nitido diaframmato, mentre non lo è, ma, e soprattutto, Lens Rental ci dice che le MTF misurate NON sono le MTF reali, la curvatura di campo nelle MTF non c'è a 30 cicli e l'accenno dei 10 cicli dovrebbe essere invisibile, ed invece c'è, si vede, e mi fido fido di più di chi ha fatto le misure che di MTF calcolate

Da notare che un 50 mm è più difficile a costruirlo di un 58 mm, ed una risoluzione elevata su di un 58 mm ( come su di un 85 mm) la si ottiene meglio che su un'ottica a campo più ampio, tipo appunto un 50 mm.

Da notare anche che una curvatura di campo su un'ottica grandangolare è scusabile, dato che non la vedi praticamente mai in uso pratico, mentre una curvatura di campo su un'ottica di focale media e luminosa NON è scusabile, dato che in uso pratico ti capiterà di vederla.


Speravo veramente di meglio assai per la risoluzione e non mi aspettavo della curvatura di campo con quella lunghezza focale, non corta: a 1700 euro, è veramente un'ottica mediocre ed è venuto fuori un bachino che dalle MTF si doveva vedere ed invece non c'è, alla Nikon hanno detto le bugie.

Per quanto mi riguarda, l'acquisto del Nikkor 58 F 1,4 si traduce in soldi spesi male, e sono spesi molto male perché anche questa è un'ottica di plastica, come il 50 F 1,4, perché la risoluzione è del tutto analoga al 50 F 1,4, in molti casi addirittura un pochino peggiore laddove l'immagine ha la maggiore importanza, centro e mediano, il 58 ha della curvatura di campo, che il 50 mm non ha, e soprattutto perché il 50 F 1,4 costa 380 euro, non 1700.

A questo punto, bisogna vedere il coma sagittale : il 50 f 1,4 ce l'ha elevato a tutta apertura, quasi nulla ad F 4, come deve essere.

Se questa ottica avesse tracce non trascurabili di coma sagittale a tutta apertura, Nikon avrebbe veramente cappellato alla grande l'intero progetto, come lo ha cappellato sulla risoluzione e sulla curvatura di campo.

Se a tutta apertura ha solo tracce trascurabili di coma sagittale, hanno fatto un'ottica con risoluzione mediocre, curvatura di campo e correzione del coma, il che NON giustifica i 1700:

Occhio che di foto a tutta apertura e con luci puntiformi ai bordi, significative per il coma sagittale, Nikon ne ha pubblicata una, sul suo sito giapponese, qui:

imaging.nikon.com/lineup/lens/singlefocal/normal/af-s_nikkor58mmf_14g/

ma è piccolissima, non è affatto nitida nemmeno al centro e non si vede nulla di serio su quello che fa l'ottica, e la cosa puzza lontano un chilometro.

Se era nitida ai bordi e non aveva tracce di coma e curvatura di campo, la mettevano in formato grande, coma ha fatto per altre ottiche e/o fotocamere, ma la curvatura di campo c'è e si vede di più a tutta apertura, e su una immgine di quel tipo, tante luci puntiformi ovunque, si vede benissimo anche per un occhio non esperto, questo è sicuramente un altro, validissimo motivo, per aver convinto Nikon a NON postare immagini in formato grande, analizzabili bene.

Per quanto mi riguarda, anche a 1000 euro, se la tengono.

Saluti cordiali



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avatarLa Nikon D 610 non presenta problemi di polvere sul sensore
in Fotocamere, Accessori e Fotoritocco il 11 Novembre 2013, 14:11


Qui:

www.lensrentals.com/blog/2013/11/d610-initial-dust-assessment


c'è il sito di un noleggiatore di attrezzature fotografiche, lo stesso che per primo evidenziò i problemi di sporco sul sensore della D 600.

Lo stesso noleggiatore dichiara che la D 610, su 35 esempleri provati ed una ventina di ritorno dal nolo, NON presentano anomalie di polvere, sono allo stesso standard di tutte le altre fotocamere.

Con la D 610, Nikon sembra proprio ever risolto il problema che ha afflitto la D 600.

Dato che la D 610 e la Df sono, praticamente, la stessa fotocamera, con sensore diverso ma stessa struttura meccanica e stesso otturatore, anche la Df ne sarà esente.

Saluti cordiali


14 commenti, 1847 visite - Leggi/Rispondi


avatarNuova FX Nikon Retrò confermata - II parte
in Fotocamere, Accessori e Fotoritocco il 06 Novembre 2013, 0:46


L'anima perfida dell'odierna Nikon sembra proprio non mentire!

Prego notare bene quello che ha citato un altro ospite qua del forum, Andreadefalco, che ringrazio, nella recensione della DF fatta da DSLR magazine:


www.dslrmagazine.com/digital/camaras-reflex-monoculares-digitales/niko


"Pero... ¡no hacerse ilusiones!: esos bellos diales y mandos no son en metal fresado o torneado, sino en plástico y el acabado plata de la versión correspondiente es un lacado sintético sobre el material plástico que cubre el de aleación de ?parte del cuerpo? de la cámara, no paneles metálicos. Lógicamente, otro tanto es válido para el acabado en negro, pero eso era "de cajón".

Se chi ha fatto la recensione non dice le bugie, il fatto che salta agli occhi è che nella DF la plastica imperversa: le tanto belle ghiere retrò, che tanto danno piacere di "gusto visivo e tattile" SEMBRANO di metallo, ma non lo sono, sono di plastica.

Per il valore residuo, ormai basso, del buon nome della Nikon (?..!) speriamo che quelli di DSLR Magazinesi siano sbagliati, ma io non credo proprio perchè si smondanerebbero troppo coi lettori, dunque quasi sicuramente è vero.

Se così fosse, oltretutto a 3000 euro, questa sarebbe la nuova, ultima ed orripilante, barzelletta di quei maghi del marketing Nikon.

Comunque, vedremo meglio.


????. alla faccia del "gusto tattile": è gusto sì, ma dell'orrido................. brrrrr!

Saluti cordiali




104 commenti, 8042 visite - Leggi/Rispondi


avatarD 800 Vs 5D mkiii: DxO conferma la completa inutilità dei 36 Mpx
in Fotocamere, Accessori e Fotoritocco il 15 Ottobre 2013, 19:54


Dopo aver provato a fondo una D 800 ed una D 800E, ho sostenuto che i 36 Mpx su Fx, il formato normale 35 mm, sono oggi troppi, e che Nikon con quelle fotocamere ha fatto il passo assai più lungo della gamba, ossia nel suo parco di obiettivi NON esistono obiettivi che siano in grado di risolvere quel sensore, gli zoom anche buoni in testa, ma nemmeno i fissi.

Non risolvendo l'ottica il sensore, hai sempre e comunque problemi di nitidezza, l'immagine tende ad "impastare".

Ed i tanti Mpx su formato piccolo hanno , come ciliegina sul dolce, come effetto collaterale, la sgradevole conseguenza che il pixel piccolo ti crea problemi con danno visibile in immagine:

- di diffrazione anticipata, ti vela l'immagine a diaframma non tanto chiuso, tipo f 11 ? f 13, velo visibile già su stampa A3.

- Di micromosso piccolo presente e visibile sui 36 Mpx e che invece su una 20+ non C'E', non è che non si vede, non c'è proprio, dato che ha il pixel più grosso.

Questa è la mia considerazione soggettiva, fatta dopo oltre 500 scatti con oltre 10 ottiche , dagli zoom ultimi nati in casa Nikon ( 2 unità 70 ? 200 F 2,8 VRII, 2 unità 24 ? 70 f 2,8, il 14 ? 24 f 2,8, il 16 ? 35 f 4) ad ottiche fisse, anche blasonate e ad alta risoluzione ( l'85 f 1,4 G, il 200 F 2 VR II, il 24 ed 40 mm basculabili, il 100 f2 defocus): per me, quelle fotocamere non vanno sempre bene con quelle ottiche, e di meglio in casa Nikon non ce ne sono.

In altre parole, la D 800 / D 800E hanno troppa risoluzione, hanno troppi pixel, e la fotocamera è un'invenzione del marketing, una chiapparella per i novellini che non fornisce vantaggio alcuno in uso pratico rispetto ad una 20+ Mpx.

DxO, nota azienda con relativo sito, che fa misure interessanti di fotocamere ed ottiche, ......e che certamente NON è partigiano di Canon, casomai sembra proprio il contrario, ci dà piena conferma che Nikon ha fatto il passo assai più lungo delle sue gambe.

La conferma ce la dà adesso, dopo aver cambiato il sistema di rilevamento della risoluzione dell'accoppiata fotocamera + ottica: adesso DxO fornisce il trasferimento globale di risoluzione dell'ottica su quella particolare fotocamera.

Se hai una fotocamera da 10 Mpx, con quella certa ottica, quanti Mpx di segnale utile di dà quell'ottica? Se te ne dà 10, l'ottica risolve pienamente il sensore ed hai una foto di un certo formato, con tutta la risoluzione che la foto camera può dare, ossia i suoi 10 Mpx e sfrutti pienamente la fotocamera, usi tutti i Mpx della fotocamera.

Se invece dei 10 Mpx l'ottica ne risolve 8, hai una immagine che ha la stessa risoluzione che gli darebbe una foocamera da 8 Mpx, il restante, 2 Mpx, è buttato via e non serve alla definizione dei particolari dell'immagine, è risoluzione che in immagine NON HAI.

Qui:

www.saggiamente.com/2013/04/30/dxomark-rivaluta-i-risultati-della-sfid

c'è un interessante confronto, sui dati di DxO.

l'ottica Nikkor che ha maggior risoluzione su D 800 è il Nikkor 85 mm F 1,4 AFS G, quello nuovo, che trasferisce in uscita solo 23 dei 36 Mpx della fotocamera, tutte le altre ottiche misurate ( e sono moltissime, compreso il 200 F 2 VR) ne forniscono meno.

Il confronto ci dice a parole chiarissime, che nessuna ottica del parco Nikon risolve, e nemmeno da lontano, il sensore della D 800, la miglior ottica, l'85 f 1,4 G tira fuori solo 23 Mpx dei 36 Mpx del sensore, gli altri meno, il resto è solo risoluzione persa, e quei 36 Mpx solo parzialmente (e poco) usati profiquamente dall'ottica, che comportano un pixel piccolo come dimensione, fanno solo danni per aumento del velo da diffrazione e presenza di micromosso piccolo.

La Canon 5 D MKII e MKIII hanno 22 Mpx, e, guarda caso, tutti i loro Mpx sono a portata di tiro delle ottiche buone Canon, nel link ne cita diverse: la 5D MKIII è perfettamente inserita, è equilibrata, nel parco ottiche Canon.

Canon e Nikon fanno ottiche simili, la differenza di risoluzione tra le due non è elevata: il limite di Nikon, ad oggi 23 Mpx tra le moltissime ottiche misurate da DxO, è quello stesso di Canon, o lì vicino assai, in più o in meno, ma è quello.

Canon ha fatto una scelta seria ed oculata della risoluzione delle sue fotocamere,e non ha scelto a caso la risoluzione delle sue fotocamere: è quella che le ottiche del suo parco possono dare, è quella giusta e con quella tiene al livello minimo i danni collaterali (diffrazione precoce e micromosso piccolo reso visibile):quello è il miglior compromesso tra risoluzione e nitidezza, che sono sempre in antitesi.

E...... quei numeri ci dicono anche un'altra cosa importante: in immagine, in stampa, la differenza di risoluzione tra la D 800 e la 5D MKIII è NULLA, non c'è differenza di risoluzione tra le due, 22 o 23 Mpx di risoluzione in stampa non danno alcuna diversità visibile, mai, nemmeno su formati lenzuolo.

Il fatto che tu abbia 23 Mpx di risoluzione in uscita, anzichè 36 Mpx, significa che NON hai alcun vantaggio nemmeno in caso di crop dell'immagine, il dettaglio fine tra le due immagini è lo stesso, non ne hai di più, ingrandedno, NON hai maggiori dettagli sulla D 800 che sulla 5D MKIII, le ottiche del parco Nikon attuale non te li registrano mai.

La cartina di tornasole dei numeri di DxO è la realtà del lavoro, quella che dà pane quotidiano: io non vedo più una D 800 in mano ad un professionista, nemmeno una, da tanto tempo, sono sparite, qualcuno la prese quando usci, ma tutti l'hanno data via alla velocità della luce, ed oggi i professionisti che vedo io a giro per il mondo e che usano Nikon non usano quelle fotocamere, non se ne vede più una, mentre le 5D MKIII sono massicciamente presenti.

Saluti cordiali




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avatarNikkor 50 mm F 1,4 AFS - G ---Coma Sagittale
in Obiettivi il 09 Agosto 2013, 15:08


In questa discussione qui:

www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=538270

avevo parlato del coma sagittale del Nikkor 50 mm F 1,4 AFS ? G, il nuovo, ultimo nato in casa Nikon, ed avevo promesso di postare dei file RAW.

Purtroppo lo faccio con ritardo, e mi scuso per questo, vengo a postarli oggi.

Dato che l'argomento potrebbe essere interessante per alcuni, apro una nuova discussione, per evidenziare il coma di quell'ottica.

Questa è una sezione tecnica, dunque fornisco delle informazioni tecniche, unitamente a delle immagini di conferma, per tutti coloro che sono interessati alle caratteristiche ottiche degli obiettivi.

Quanto sotto può essere, e sarà, noioso per chi non è interessato.

Il coma, grave stato fisico in medicina, è una malattia grave in ottica: è un'aberrazione che altera gravemente l'immagine di un punto luminoso, supponiamo circolare, sia geometricamente che cromaticamente, la trasforma in una "cometa", con la parte centrale di solito divisa in due parti divergenti e la coda più o meno corta, e da qui il nome "Coma".

La coda della cometa ha una sua direzione privilegiata, che normalmente va dal centro dell'obiettivo verso i bordi: questa direzione, anche nei grafici di rilevazione e tracciatura delle curve MTF, è chiamata direzione SAGITTALE e questo dà una ulteriore indicazione di come l'immagine in origine circolare viene distorta, la direzione della coda della cometa, da cui l'attributo al nome, coma di tipo sagittale, in breve, Coma Sagittale.

Il Coma Sagittale è quello che normalmente si manifesta nelle ottiche, tipicamente nelle ottiche molto luminose, ed è un'aberrazione sempre grave, non è correggibile col normale software da fotoritocco e rovina irrimediabilmente l'immagine.

E' tipico di cattivo progetto ottico, sia in termini di schema ottico, che di vetro, e se nel passato era considerato un male difficilmente e costosamente curabile, oggi, nel mondo dell'ottica il coma è considerato, ed a ragione, un'onta per il progettista, dato che è l'aberrazione, grave ed irreparabile, è facilmente risolvibile e con pochi soldi, il coma sagittale oggi è un'aberrazione "passata di moda".

Il centro dell'obiettivo teoricamente dovrebbe essere esente dal coma, ma la perfezione non è di questo mondo ed a volte tracce di coma si trovano anche nel centro dell'immagine; comunque, il coma aumenta procedendo dal centro verso i bordi, mentre diminuisce chiudendo il diaframma, fino ad annullarsi anche ai bordi a diaframma molto chiuso.

Su un'ottica luminosa, la presenza di coma è una disgrazia, dato che in alcuni usi operativi non te la fa usare proprio alle grandi aperture di diaframma, ossia proprio laddove dovrebbe andare a lavorare e dove uno spende per lavorarci.

Qui:

www.mediafire.com/folder/2013ugt6xwo82ae,4m9yzp37n0g1in6,nidw5zw8gsevc


allego scatti NEF, scaricabili, fatti nel 2010 appositamente alla ricerca di coma sagittale.

Perché feci quegli scatti nel 2010?

Il Nikkor 50 f 1,4 AFS ha le sue curve MTF ( calcolate) buone, non ottime, ma buone: le MTF sono soggette a giudizio oggettivo, dato che sono valori numerici, e se raggiungono certi valori sono buone, se non li raggiungono, non sono buone, e questo secondo una classifica ottica riconosciuta internazionalmente: le sue sono buone.

Però, l'immagine resa da quell'ottica, a grandi aperture, a giudizio questa volta soggettivo mio, non mi è mai piaciuta, non rispecchia le MTF; per me, quell'ottica non fa il suo lavoro come dovrebbe; altri possono esserne entusiasmati mentre io no, ne sono deluso, alle grandi aperture e soprattutto verso i bordi, in presenza di forte contrasto e forti luci, è, col mio metro di giudizio, penosa.

Ne ho provati tre (3!), e tutti e tre mi hanno deluso.

Ma allora, perché quell'ottica, sempre secondo me, fa le bizze alle grandi aperture di diaframma, proprio lei che nata per fare fotografie a quei diaframmi?

La cosa più ovvia è che deve avere un baco occulto alle sue MTF, e poiché le cose più ovvie di solito sono quelle vere, lo sono andato a cercare e l'ho trovato, ed il baco non è un bachino, ma è verme grosso come un treno: ho trovato il motivo del mio disappunto.

Il Nikkor 50 f 1,4 AFS, l'ultimo nato ed il top di linea dei suoi Normali, è afflitto, non da tracce ma pesantemente, da Coma Sagittale, la vecchia pestilenza, estinta in case serie, ha colpito un nuovo nato in casa di pataccari.

Il coma sagittale è invisibile alle curve MTF, per vederlo bisognerebbe disporre delle PSF (Point Spread Functions) dell'ottica, in pratica delle sue impronte digitali, che, seppur ancora più difficili da interpretare, danno molte più indicazioni sul comportamento reale dell'ottica, ma le case, oculatamente, le PSF non le danno mai.

Il Coma Sagittale è messo in particolare evidenza su alte luci, ma chiaramente l'aberrazione agisce sempre, in qualsiasi condizione di luce, quando l'ottica lavora a tutta apertura ed ai diaframmi aperti ed è lui uno dei responsabili della prestazione, da me giudicata cattiva, del Nikkor 50 f1,4 AFS, appunto a tutta apertura ed a diaframmi aperti.

Senza stare a fare prove approfondite, un'ottica luminosa deve fare le fotografie anche a tutta apertura, un'ottica deve fare solo le fotografie, ed ho dunque fatto solo qualche scatto in condizioni normalissime: sono dei RAW e dunque bilanciamento del bianco e cromatismo sono irrilevanti a tutti gli effetti per l'imagine finale, li fai come vuoi.

Quello rilevato è un problema di progetto, non è il mio che non va bene, e chiunque lo possiede, può fare benissimo qualche scatto (basta uno solo!) a tutta apertura o f2, f 2,8 ed anche più, su punti luminosi e allontanandosi dal centro, compariranno "uccellini" invece che punti luminosi tondi, che aumentano l'apertura alare al progredire verso l'esterno del fotogramma, con la coda corta, diretta dal centro verso l'esterno (coma sagittale).

Tra l'altro questo è la forma più grave di coma, con rapporto di divergenza molto elevato (l'apertura alare dell'"uccellino" è molto maggiore della lunghezza della coda) ed è quello che si vede di più.

Lo schema ottico nuovo, che Nikon spaccia come "efficacemente corregge coma e flare", alla prova dei fatti, presenta, ahimè, un coma sagittale da fondo di bottiglia degli anni 70'.

Il Nikkor 50 mm F 1,4 AFS ? G è il miglior 50 mm oggi prodotto da quei fenomeni della Nikon, ed è spacciato dalla Nikon, qui:

imaging.nikon.com/lineup/lens/singlefocal/normal/af-s_50mmf_14g/index.

sul sito giapponese della casa madre, come "Newly developed optical system effectively corrects sagittal coma flare and coma aberration", schema ottico nuovo che corregge efficacemente il coma ed il flare.

Negli ultimi anni la Nikon ha subito profonde mutazioni, hanno perso know how, non fanno più roba professionale, accompagnata addirittura anche da pubblicità mendace e questa ne è una prova eloquente, una delle tante.

Se introducevano nello schema ottico un elemento asferico di pressofusione ed un trattamento antiriflessi migliore, anzichè venderlo a 400 euro, lo vendevano sugli 800 euro, evitavano una figura da peracottari e facevano un'ottica a miglior prestazioni, non solo sul coma ma su tutto, incluso microcontrasto e risoluzione, sempre bassini e lo facevano usabile in foto notturne a tutta apertura, oggi non usabile in presenza di alte luci periferiche.

Saluti cordiali.



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avatarTropicalizzazione ottiche Nikon: dove reperire il dato ufficiale se tropicalizzate o meno?
in Obiettivi il 02 Giugno 2013, 7:34


La tropicalizzazione o meno delle ottiche è argomento ricorrente sul forum, dunque penso sia cosa utile indicare dove è reperibile quel dato.

Cogliendo l'occasione di una risposta data ad un altro Ospite del forum, in questa discussione reperibile qui:

www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=475596

ho descritto in quella discussione in cosa consiste la "tropicalizzazione" delle ottiche, dato che è una realizzazione impegnativa e costosa, ed aumenta significativamente il pregio dell'ottica.

Il dato se è ottica tropicalizzata o meno, è reperibile sul sito ufficiale giapponese della casa, qui:

imaging.nikon.com/lineup/lens/list.htm

andando ad esaminare ottica per ottica i dati tecnici, e se la tropicalizzazione è presente, Nikon la cita come ottica

" Engineered to Nikon professional D-SLR standards to effectively resist dust and moisture"

mentre se non cita nulla, tropicalizzata non lo è.

Le ottiche ultima serie Nikon, anche molto costose, non sono più tropicalizzate: per risparmiare hanno abbassato lo standard prestazionale, non tropicalizzano più nulla.

Saluti cordiali



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Fotografo dal 1966, stampo personalmente in formato minimo 30 x 40 cm dal 1973, mai stampato più piccolo, e dal 2008 uso attrezzatura digitale sia di ripresa che di stampa.

La Fotografia è stata la mia compagna di vita per oltre mezzo secolo e di conseguenza gli porto rispetto, faccio poche fotografie, sono fotografie sempre meditate e sono un accanito perseguitore della perfezione in ripresa e stampa.


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