| inviato il 17 Giugno 2016 ore 12:37
Ho creato una piccola FAQ, che può tornare utile. 1) Pensiero ricorrente...: Non si è mai troppo vicini 2) Pensiero ricorrente 2...: La luce non è mai giusta 3) Possiamo dividere, in modo molto ampio, la caccia fotografica in: a) Itinerante, con l'eventuale possibilità di posizionare il nostro capanno mobile/semifisso b) Da capanno di un'oasi c) Da capanno di qualche privato che mette a disposizione il proprio spazio e conoscenze per fotografare specie varie, in un ambiente "controllato" (passatemi il termine "controllato"). Questa tipologia è quella che più facilmente regala soddisfazioni e le foto meravigliose che spesso vedete sul forum potrebbero provenire da un posto simile. Perde però del fascino dell'inseguimento, dello studio, etc...etc... Ci sono molti più capanni di quelli che possiamo conoscere, quindi chiedete ed informatevi, se siete interessati. d) In ambiente controllato (più ampio di un capanno, con più specie, ma a volte con recinzioni), come il famoso parco in Germania. Lupolu dice: La caccia itinerante può dare grandi soddisfazioni a livello di specie rare, occasionali o erratiche, per le quali non si può parlare di appostamenti o capanni. Leggete anche i commenti di Enrico C.: www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=1889247# Qui un topic interessante che fornisce un'idea della complessità della caccia itinerante: www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=2007970&show=1 4) l'appostamento con mimetismi validi, in auto o con capanni fissi/mobili se ben gestita è la prima scelta Consiglio di leggere il più bel topic sull'argomento di Ellemme: www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=128715&show=&o=/ Una volta letto, rileggerlo nuovamente... Topic su avvicinamento e consigli: www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=2246182 Capanni Mobili Topic: www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=2151048&show=1 www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=103821&show=&o=/ www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=834830&show=&o=/ www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=1309261 www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=344792 www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=823389&show=&o=/ Capanni Fissi e Tecniche Topic: www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=638735&show=&o=/ www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=638717&show=&o=/ www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=12966&show=&o=/ www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=823389&show=&o=/ www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=1122737&show=&o=/ www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=1507740 www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=1322774 5) lo studio del territorio è fondamentale, ma territori troppo grandi sono dispersivi. Trovare, per esempio, gli stessi posatoi del martino, o seguirlo richiede almeno una decina di giorni su un grande fiume, considerando che secondo la mia esperienza copre almeno 5 km in lunghezza ed ovviamente i suoi posatoi cambiano a seconda della luce/nuvole/tempo/colore delle acque. Dopo una pioggia torrenziale un fiume diventa completamente marrone ed agitato, questo comporta grande difficoltà per l'avifauna che cambia nervosamente postazioni. Roberto M: Parte fondamentale è riconoscere l' ambiente congeniale alla specie che si cerca, ricavare una piazzola su cui stare ( con la bussola potete capire dove sarà il sole la mattina e la sera ), eliminare gli elementi di disturbo che potrebbero impallare il.soggetto ( 3 fili d'erba rischiano di rovinare una foto o non far agganciare l'af ), prevedere un mimetismo adeguato, arrivare con congruo anticipo ( anche ore ). Enrico C.: Il secondo punto che dicevo, si riferisce al fatto di evitare di andare a tutti i costi verso l'animale, ma nei casi di animali che fanno avanti e indietro nel loro territorio (per esempio i limicoli ma anche tanti altri) posizionarsi sdraiati vicino al loro percorso abituale e aspettare che siano loro piano piano ad avvicinarsi a noi (e non il contrario). con questo sistema, essendo loro a muoversi, si riducono moltissimo le distanze perché si sentono più sicuri e tengono anche un comportamento più naturale. poi dipende molto anche da animale ad animale, da me sull'entella per esempio corrieri, piovanelli e cavalieri si avvicinano anche a meno di 4/5m, spesso dipende anche da esemplare ad esemplare, c'è ne sono certi più socievoli e certi più timidi. " Vale anche per distese/campi aperti senza punti per nascondersi? " per mia esperienza l'importante è stare sdraiati, si riduce al massimo la sagoma e i soggetti si tranquillizzano, inoltre si ha un punto di ripresa decisamente migliore; avanzare strisciando lentamente è forse il metodo che permette di avvicinarsi di più in assoluto, molto spesso mi capita di avvicinare animali alla foce dell'entella che è sassosa/sabbiosa senza nessun tipo di riparo e con un po' (molta) pazienza si arriva quasi sempre a portata di foto 6) Scegliete, dunque, territori/fiumi limitati, non estesi e dispersivi. Ho notato che un territorio con più volatili presenti è sicuramente un buon punto d'inizio, perchè probabilmente si è creato un buon microcosmo idoneo alle loro abitudini. Quindi, se dovete scartare velocemente qualche tratto/posto/fiume/lago, evitate quelli che risultano completamente "deficitari" di avifauna, probabilmente c'è qualcosa che non sapete, ma che non offre le idonee condizioni. 7) ci sono volatili più diffidenti di altri; nelle mie zone aironi, garzette e simili sono inavvicinabili, se non con un appostamento ben fatto e paziente (anche 4 ore senza veder nulla, se non di passaggio) e ritorniamo dunque al punto precedente. 8) Più fiumi, fiumiciattoli, boschi e territori vari sono vicini alla città, più si hanno possibilità. Gli animali, infatti, potrebbero essere più abituati agli esseri umani. 9) Nello studio del territorio è fondamentale saper riconoscere i richiami Consigli sulle guide: www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=335843 www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=970267 Utile topic sul dimorfismo sessuale, a cura di Paolotom94: www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=2686479&show=&npost=&o=/ 10) Questi disgraziati sono molto meno stupidi di quello che crediamo, riconoscono tranquillamente un capanno mobile da lontano, la loro diffidenza ad esso è inversamente proporzionale al nostro cervello. Quindi scordiamoci di pensare che basta metterci una rete fogliata addosso per non farci vedere. 11) Oasi e capanni per quanto meno avventurosi sono indubbiamente un buon punto d'inizio per capire un po' che la lontananza è un serio problema. Lupolu: Ci sono oasi e capanni dove non vedi nulla. Roberto C.: L' avifauna richiede tanto sacrificio e pazienza, consiglio di iniziare in oasi per imparare le abitudini dei soggetti 12) Le informazioni che si possono ricavare dalla popolazione locale è preziosissima, fermatevi a parlare con chiunque. 13) Se pattugliate una zona fissa ed avete individuato qualcosa di interessante sappiate che siete solo all'inizio, ma potrebbe diventare più interessante e divertente. 14) un binocolo 10x è fondamentale! Alcuni sottovalutano questo aspetto. Discussione interessante per valutare l'acquisto di un binocolo ad un prezzo ragionevole: www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=1880797 www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=1041949&show=&o=/ 15) uno zoom è più versatile di un fisso, non c'é niente da fare! E in questo ambito tale versalità può aiutare i più inesperti a discapito della nitidezza. Lupolu: Lo zoom può servire all'inizio, quando non si è veloci a inquadrare, ma poi diventa un intrigo e la qualità ne perde molto. Topic Canon: www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=134016&show=&o=/ www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=1289354&show=&o=/ www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=270534&show=&o=/ www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=868846 www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=1747569 www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=1615689 www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=896711 www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=1235606 www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=1357897 www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=1441215 www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=1201192 www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=1723069 Topic Nikon (grazie @Riccardo Poloni ): www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=1889247&show=3# 16) un uccello non basta fotografarlo! Bisogna ambientarlo per bene! Una garzetta in volo sul cielo blu, non ci dice niente, una garzetta che saltella in una palude offre riflessi/colori ed emozioni molto più forti. Quindi non guardate le mie foto (ma quelle di molti altri utenti qui presenti). Quando componete la foto cercate di non tagliare code, teste, zampe. 17) Guardate le foto dei più bravi, confrontandole con le vostre capirete dove avete sbagliato (tempi/diaframmi/luce/ambientazione/distanza) 18) un obiettivo a 600 con f a 5.6 o 6.3, ha una profondità di campo di un niente, arrivate al massimo a f11 però! La resa migliore di un obiettivo è 1 o 2 diaframmi in più del valore a tutta apertura, non di più (rarissimi casi non li sto prendendo in considerazione). 19) occhio ai tempi! Un 600mm almeno ad 1/800 (la faccio facile cosi... Ma più o meno ci siamo) www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=12967&show=1 20) se sta spiccando il volo da 1/1000 in su, dipende poi dalla velocità del soggetto. Un aquila è più lenta con le ali, rispetto ad un colibrì (ovvio...). Questi valori si allineano verso tempi più brevi se presenti cavalletto, o monopiede. Un monopiede può essere utile in molte occasioni, spesso viene sottovalutato, ma in alcuni casi può essere realmente utile. Il cavalletto va da sé che è ancora meglio. Comunque non scendete verso tempi troppo lenti perché comunque gli uccelli si muovono nervosamente. 21) dall'alba alle 10.30 mangiano, poi si fermano/scompaiono e poi al tramonto ripartono (generica indicazione, ma utile). Lupolu: I rapaci, per esempio, si muovono, si vedono e si fotografano meglio nelle ore centrali della giornata. 22) La post produzione può incidere fino ad un 40% della foto stessa. Una leggera sovraesposizione può aiutare a ridurre il rumore in postproduzione 23) Una fototrappola può aiutare a seguire determinati spostamenti, ma potrebbero rubarverla e romperla (come hano fatto a me, probabilmente cacciatori), o non rilevare il passaggio degli alati. Posizionarla in prossimità non "nociva" per i volatili www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=1706998&show=2 24) Non creare nocumento ai volatili... www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=879746 25) Tenere solo gli scatti migliori con una ferrea selezione per sessione fotografica. Insomma è inutile tenere la foto di un picchio di spalle con una zona d'ombra se ho anche un meraviglioso primo piano sorridente. 26) Ottimo topic per il corretto settaggio della Canon 7d2, può essere d'aiuto anche per le altre Canon: www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=1640038 27) Strumenti per il backup: www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=1601143&show=1 www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=2820340 28) Scelta Zaino: www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=2463106 www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=2811649 www.juzaphoto.com/viewforum.php?sf=36&l=it 2x) Fattore X.... Sito Multi info: www.javiermilla.es/camuflaje/index.htm Insuccessi per ridere un po'... www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=396091 Se mi vengono in mente altre cose le aggiungo. Scusate la lunghezza.... Se avete osservazioni negative e positive le aggiungo volentieri. |
| inviato il 17 Giugno 2016 ore 14:30
Interessante "decalogo", anche se molto dipende dagli scopi che ciascuno si propone. A me, per esempio, più che la foto da urlo, interessa la specie rara, anche a scapito della qualità. Inserisco qualche appunto. 3) La caccia itinerante può dare grandi soddisfazioni a livello di specie rare, occasionali o erratiche, per le quali non si può parlare di appostamenti o capanni. 4) Non è detto: vedi punto 3. 7) La diffidenza non dipende solo dalla specie, ma anche dal territorio. Sembra impossibile, ma in posti molto disturbati a volte è più facile avvicinare volatili che in posti tranquilli scapperebbero a 100 metri di distanza. 11) Bisogna vedere di che oasi e capanni si parla. Ci sono oasi e capanni dove non vedi nulla. 15) Lo zoom può servire all'inizio, quando non si è veloci a inquadrare, ma poi diventa un intrigo e la qualità ne perde molto. 21) Questo vale per alcune specie, ma non per tutte. I rapaci, per esempio, si muovono, si vedono e si fotografano meglio nelle ore centrali della giornata. Ciao. |
| inviato il 17 Giugno 2016 ore 14:38
Concordo in tutto, ovviamente stiamo parlando di specificazioni sull'argomento, che saró ben felice di aggiungere. Il tuo punto 7 è la spiegazione del mio punto 8, che in effetti non è stato molto chiaro! Grazie, aggiungo volentieri più tardi le tue osservazioni (fatto...) Vorrei anche aggiungere i topic più interessanti che ho trovato su juza. Ce ne sono alcuni pazzeschi! Quello di ellemme se non sbaglio.. |
| inviato il 18 Giugno 2016 ore 0:14
Mi sono da poco avvicinato ai pennuti grazie all'acquisto del Sigma Sport 150-600. L'ho fatto perchè io fotografo quasi solo quando vado nei miei numerosi viaggi di lavoro in USA e perchè ormai ho coperto più volte il 100% delle strade del West dall'alberta all'arizona e per trovare nuovi stimoli volevo alternare il paesaggio con caccia fotografica. L'appostamento in capanno non si confà alle mie esigenze, non posso portarmelo dietro in questi viaggi , non mi piace per nulla appostarmi fermo ad aspettare, mi piace andare nel wildlife preserve che si solito sono abbastanza vaste percorrerle lentamente in macchina e fermarmi per piccoli tragitti a piedi con il Sigma in mano. E' verissimo che la maggior parte degli uccelli non i lasciano avvicinare ma trovo che in quei posti dove tutto è abbondante qualche soddisfacente scatto si tiri fuori molto tranquillamente. Mi trovo poi molto male a scattare a soggetti veloci ed in volo da treppiede , preferisco di gran lunga a mano. |
| inviato il 18 Giugno 2016 ore 1:05
.... Non ho grande esperienza in proposito ma ho utilizzato i capanni delle oasi, il capanno mobile e capanno fisso (costruito con amici) --- assolutamente in accordo sul fatto che puoi mimetizzati quanto ti pare .... ma gli animali ti vedono sempre, eccome se ti vedono o quantomeno percepiscono chiaramente la tua presenza - quello che fa la differenza e' l'abitudine -sono certo che le specie meno diffidenti, si avvicinerebbero comunque ai posatoi (mangiatoie) anche se fossimo seduti li , senza alcuna copertura, x un tot nr di GG. - come ogni minima variazione rompe l'equilibrio ( arrivato con una settimana di ritardo all'inaugurazione del NS nuovo capanno x i passeriformi, alla mia prima raffica con 1dIII e' stato un fuggi-fuggi generale --- i miei amici sono Nikonisti e le cince al rumore di qul tipo si erano abituate .... Immaginate le prese x il c...loche ho dovuto subire ) |
| inviato il 18 Giugno 2016 ore 12:47
Sono considerazioni molto importanti e veritiere. Indubbiamente sono da mettere in rilevo. Sono comunque da aggiungere alla lista in quanto mi sto rendendo conto che il topic potrebbe essere un interessante spunto per chi si avvicina a questo genere e non sa ancora come muoversi. Muoversi in tutti i sensi, nella fotografia e nel territorio. Potrebbe essere un'utile faq... Proverò ad aggiornare in modo intelligente i vari spunti, cercando comunque di rendere il più utile possibile il primo post del topic. |
| inviato il 18 Giugno 2016 ore 13:07
Fotografare animali noon é facile ci vuole tanto tempo e pazienza e non sempre si raggiungono gli obiettivi voluti |
| inviato il 18 Giugno 2016 ore 13:15
@Andrea sono molto belle le tue foto, hai per caso qualche consiglio per avvicinarci a questi risultati? Qualcosa che magari, secondo te, dovrebbe essere aggiunto/corretto? Grazie! |
| inviato il 18 Giugno 2016 ore 13:56
eh maury erano cince nikoniste, hanno fatto fatica ad abituarsi ad una canon  comunque per il punto 3 il principale problema è dovuto al comportamento del fotografo, stando bassi e muovendosi lentamente ci si riesce ad avvicinare molto più di quanto si creda, il trucco sta tutto nel non avere fretta e procedere lentamente, fermandosi spesso ad osservare il comportamento dell'animale. diventa fondamentale imparare a riconoscere i segnali che ogni animale da quando è allertato, normalmente se stanno facendo qualcosa, finché non ci ritengono un pericolo continuano indisturbati nella loro attività, appena entriamo nella loro zona di confidenza subito interrompono quello che stavano facendo per guardarci, li bisogna fermarsi altrimenti basta anche un solo passo avanti per far scappare tutto. se stiamo fermi abbastanza a lungo e l'animale è sufficientemente confidente può essere che si rimetta a fare quello che stava facendo prima, consentendoci di avvicinarsi ulteriormente, attenzione che per avvicinarsi può essere necessario anche mezz'ora. l'altro trucco è quello di farsi avvicinare, se ci si posiziona nel punto giusto e si aspetta facilmente saranno loro ad avvicinarsi a noi e in quei casi può capitare che un 400mm diventi troppo lungo. nelle mie gallerie trovi tantissime foto fatte con questo sistema |
| inviato il 18 Giugno 2016 ore 19:28
Ottima informazione! Certo bisognava diventare degli artisti del movimento, però molto interessante! Non l'ho mai provata ed è sicuramente da aggiungere! Vale anche per distese/campi aperti senza punti per nascondersi? Non ho ben capito il II punto, invece. |
| inviato il 19 Giugno 2016 ore 1:43
Sottoscrivo in pieno quanto affermato da Enrico C. Io faccio poca avifauna, preferisco gli ungulati, ma cambia poco. Muovendomi nel modo giusto, qualche volta, sono riuscito ad avvicinare caprioli come non avrei mai pensato, ci vuole pazienza, delicatezza e un po' di esperienza e non sempre funziona. Stasera, per esempio sono arrivato a 10 metri da una femmina, approfittando dell'erba altissima, camminando gattoni con un passamontagna mimetico. La capriola mi guardava, annusava, poi tornava a brucare, bellisimo! Foto pessime, perchè ero troppo vicino, ma chissenefrega... |
| inviato il 19 Giugno 2016 ore 5:54
“ 1) Non si è mai troppo vicini „ ....dipende se si ha davanti un martin pescatore o un airone bianco! “ 2) La luce non è mai giusta „ ....ci si può informare! “ 3) la caccia itinerante è una felice utopia, gli uccelli ti vedono a centinaia di metri di distanza „ ....dipende come si fa! A volte stare chiuso in un capanno è parecchio limitante! ....... |
| inviato il 19 Giugno 2016 ore 6:01
Le prime due erano più che altro le imprecazioni più frequenti |
| inviato il 19 Giugno 2016 ore 6:40
“ Le prime due erano più che altro le imprecazioni più frequenti MrGreen „ ... |
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