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Marco Belardi
www.juzaphoto.com/p/MarcoBelardi



Recensioni di fotocamere, obiettivi, treppiedi, teste e altri accessori pubblicate da Marco Belardi


sony_a7r_vSony A7r V

Pro: Corpo ergonomico e proporzionato, menù migliorato a tendina, schermo posteriore orientabile, disposizione e configurabilità dei tasti, gamma dinamica e gestione del colore

Contro: Abbreviazioni incomprensibili nel menù, CF express di tipo A, lentezza della raffica

Opinione: Dopo qualche anno di Sony A7III sono passato a questa mirrorless trovando alcune difficoltà iniziali nella giusta configurazione dei pulsanti. Non ho individuato a distanza di mesi motivi sufficienti a uscirne scontento: il famigerato menù Sony è notevolmente migliorato anche se le abbreviazioni impongono di dover dedurre molti passaggi; la Cf express di tipo A è sfortunatamente molto più costosa rispetto alle cugine di tipo B; la raffica a pieni megapixel impone l'utilizzo delle Cf express senza con questo restituire raffiche adeguate a foto sportiva o avifauna a medio-brevi distanze. Per il resto un capolavoro di macchina fotografica: comoda da impugnare, proporzionata ai grandi obiettivi, ideale per il crop in avifauna e persino in macro. Non ho ancora sperimentato a sufficienza il focus stacking in camera e neppure l'uso dei file Lossless a megapixel rimappati, giusto qualche prova. Lo schermo posteriore è un must have. Qualche pulsante retroilluminato non avrebbe guastato e si continuano a produrre corpi che ne fanno a meno. Il mirino è notevolmente risolvente, verrebbe da dire "troppo", in alcune situazioni c'è un leggero sfarfallio. Si tratta di andare a cercare il pelo nell'uovo, ottimo corpo macchina, con quel genere di sicurezza e comfort nell'uso che in passato ho avuto solo con la D500

inviato il 09 Febbraio 2024


nikon_35dxNikon AF-S DX 35mm f/1.8 G

Pro: Dimensioni e peso, lente ideale per avvicinarsi alle ottiche luminose con entry level

Contro: Aberrazioni cromatiche, costruzione, ghiera del focus, nessuna scala del focus, autofocus

Opinione: Consiglio questo obiettivo ai possessori di entry level Nikon (da D3000 a D5600) che stanno pensando di approcciare ai fissi luminosi per la prima volta. Innanzitutto, è una lente che non fa testo nel riempire uno zaino: con una entry level di dimensioni ovviamente contenute, si è molto discreti girando in città per Street Photography. Inoltre sta nella tasca di qualsiasi giubbotto, con la dovuta cautela. La resa non è ottima, si deve considerare il prezzo ed è inutile compararlo alle versioni più costose presenti in circolazione; tuttavia, trovandolo usato intorno ai 130 euro e nuovo a poco più di 200, rappresenta un ottimo compromesso fra qualità e prezzo. Le aberrazioni cromatiche sono onnipresenti soprattutto a diaframma aperto, l'autofocus è rumoroso e lento e la ghiera relativa, oltre ad essere minuscola e macchinosa per mancanza di fluidità, non ha una corrispettiva scala visiva né propone un buon fine corsa. Naturalmente l'oggetto è decisamente "plasticone", ma lo ripeto, entra nella fessura di uno zaino in cui si riporrebbe una testa a sfera o in una tasca.

inviato il 17 Marzo 2017


sigma_150macro_osSigma 150mm f/2.8 EX DG OS HSM Macro

Pro: Nitidezza, qualità costruttiva, presenza di collare

Contro: Qualche difficoltà con poca luce in autofocus

Opinione: Ho sostituito il mio 105mm Nikkor f2.8 con questa lente per l'esigenza di avere una maggiore focale per eliminare gli oggetti di disturbo in sfondo, e soprattutto perché il collare in macro da treppiede è estremamente comodo ed utile, e permette di mantenere la stabilità che si ha nello scatto orizzontale (oltre al fatto che lo schermo basculante della D500 è orientabile in un solo senso). Il peso è aumentato di qualche etto rispetto alla precedente ottica di cui non mi sono mai lamentato, nonostante una certa rumorosità dello stabilizzatore, non proprio performante. La qualità costruttiva è impeccabile, una volta risolto l'indecoroso problema del collare che incideva sull' autofocus delle primissime serie, e la nitidezza è buona anche a diaframma aperti; se la gioca col Nikkor a quelli intermedi, mentre lo ritengo migliore a diaframma chiusi e soprattutto meno sofferente di aberrazioni cromatiche. Ottima anche la resa dei colori. Essendo usciti di produzione i noti 180mm con collare, rimane -credo- l'unica ottica in grado di dare a un fotografo di macro/close-up con treppiede la garanzia di una certa stabilità sul campo, oltre a fornire una focale lunga in controtendenza all' uscita recente di molti medio-tele come il 90mm Tamron aggiornato, o il 100mm Zeiss 1:2.

inviato il 09 Marzo 2017


tamron_60macroTamron SP 60mm f/2 Di II LD Macro

Pro: Apertura di diaframma, nitidezza, internal focus, ghiera e scala di focus ampie e precise

Contro: Ghiera poco fluida, costruzione poco robusta, autofocus rumoroso e lento, no limitatore di focus

Opinione: Ho acquistato questo obiettivo dopo la dipartita del mio 60mm Nikkor vecchio modello, ovvero AF-D in metallo. Il motivo per cui continuo ad affiancare un macro corto ad uno lungo (il 150mm Sigma f2.8 stabilizzato) è che utilizzo i tubi di prolunga, per il fatto che su Nikon purtroppo non abbiamo un esemplare unico nell' ingrandimento come il 65mm della Canon (fino a 5:1). La mia scelta è dunque ricaduta su questo leggerissimo ed economico modello della Tamron, per APS-C, per una serie di motivi: apertura di diaframma invidiabile fino a f2 che lo rendono applicabile anche al ritratto, una buona resa, l'assenza del barilotto in estensione fuocheggiando, mantenendo così la distanza fra l'estremità dell'obiettivo ed il soggetto sempre costante nei massimi ingrandimenti, ed il peso contenuto che lo rendono assemblabile ai tubi di prolunga Kenko senza timore di rotture. D' altro canto, viene a mancare la sensazione di robustezza totale del 60mm Nikkor vecchia versione. La ghiera del focus ha una escursione ampia ben riportata sulla scala, il che rende il manual focusing preciso e mai approssimativo anche senza una slitta micrometrica (che in ogni caso adopero da cavalletto); l'assenza di un limitatore di focus era qualcosa a cui si poteva invece porre facilmente rimedio. A mano libera, l'autofocus è decisamente rumoroso e lento, in linea con i prodotti Tamron di bassa fascia di prezzo.

inviato il 22 Febbraio 2017


nikon_afs300_f4pfNikon AF-S 300mm f/4 E PF ED VR

Pro: Resa, peso, velocità, stabilizzazione

Contro: Costo, custodia, paraluce

Opinione: Ho sostituito il vecchio 300mm f4 con questa versione dopo estenuanti fatiche provate in caccia fotografica itinerante. La leggerezza di questa versione rende possibile l'utilizzo in: sport senza cavalletto o monopiede, caccia fotografica itinerante anche in sessioni di trekking, e la stabilizzazione, che ho sottovalutato in un primo momento, consente di utilizzare dei tempi di posa impensabili. Personalmente, al primo tentativo ho effettuato -in casa- una close-up ad un fiore ad 1/40sec senza che ci fosse il minimo mosso. Purtroppo realizzare un obiettivo così leggero è costato qualcosa in termini di costruzione: più leggero ma sicuramente anche meno robusto, ed il paraluce fisso fiore all' occhiello della vecchia versione qui viene sostituito da uno standard, ingombrante e a mio avviso non troppo solido. La custodia, esattamente come la precedente, è ben realizzata ma meno imbottita di alcune vecchie versioni abbinate a lenti professionali Nikon. Autofocus velocissimo, in abbinamento alla D500 un vero capolavoro, e la stabilizzazione, per me abituato a quella rumorosa del 105mm f2.8 micro sempre di casa Nikkor, è -oltre che versatile, in due modalità- silenziosissima ed estremamente efficace. Consigliatissimo, anche se il prezzo alto -temo- terrà molte persone alla larga da questo oggetto.

inviato il 13 Febbraio 2017


nikon_300_f4Nikon AF-S 300mm f/4 D ED

Pro: Qualità costruttiva, resa, paraluce integrato, distanza minima di MAF

Contro: Relativa lentezza, peso, collare, custodia

Opinione: Ho posseduto questo supertele per tre anni, prima di passare alla nuova versione stabilizzata e alleggerita addirittura di 7-8 etti. Penso sia in assoluto uno degli obiettivi che ho utilizzato di più in assoluto, nonostante i limiti che mi presentava: disponendone per caccia fotografica itinerante, non ho mai potuto portarlo con me per escursioni medio/lunghe di trekking, visto il compromettente peso di circa un chilo e mezzo a gravare sul collo. Tuttavia, nei capanni di bird watching a breve distanza dai posatoi ne ho fatto un frequente utilizzo in avifauna, tuttalpiù a mano libera, senza grosse difficoltà. In caccia da campo invece sono emersi dei problemi quando, scattando in manual focus e guardando fuori dal mirino, i tempi di attesa si facevano lunghi prima che un soggetto volasse o atterrasse dal/sul posatoio prescelto... che sofferenza per il polso! Utilizzato con scarso successo con un moltiplicatore Kenko 2x su D7100, ho riscontrato in quel caso una perdita eccessiva di luminosità (f8), lentezza eccessiva nell' autofocus già di per sé non un fulmine e difficoltà enormi nell' agganciare i soggetti con scarsa luce. I punti forti di questa lente sono la resa, la distanza minima di messa a fuoco che consentono di realizzare ottime close-up anche con soggetti non particolarmente grandi, ed il paraluce fisso, ben proporzionato e innestabile semplicemente mandandolo in avanti e ruotandolo fino al punto di blocco. Impossibile perderlo o romperlo. La custodia, in linea con quella del nuovo modello, mi è sembrata meno professionale e robusta di alcune vecchie versioni da me osservate in passato, e date in abbinamento a lenti Nikkor di alto livello.

inviato il 13 Febbraio 2017


nikon_105vr_microNikon AF-S 105mm f/2.8 G ED VR Micro

Pro: Versatilità di uso mano libera/cavalletto

Contro: Costo elevato per una lente che ha oltre dieci anni

Opinione: Premetto che ho utilizzato questo obiettivo solo in macro e close-up e praticamente pochissimo in ritratto. Il 105mm Nikkor è stato il mio obiettivo per macro per quattro anni, nonché l'obiettivo che ho utilizzato di più in assoluto. Ottimo il bokeh, buona la nitidezza. A mano libera con stabilizzatore in funzione ho notato una certa rumorosità, niente di eccezionale, ma c'è. Il peso lo rende indicato su macchine come D7000 (e le due superiori) o D300/D500, mentre sulle leggerissime entry level c'è un certo sbilanciamento, e l'assenza di un collare per il treppiede non lo rende del tutto idoneo per gli scatti da cavalletto. In un paio di casi l'ho utilizzato anche per fotografia di paesaggio e sono rimasto impressionato dai risultati. Incomprensibile come si trovasse a cifre più accettabili nel 2013 quando l'ho acquistato rispetto ad adesso, a parità di tipo di garanzia. Per avere oltre 10 anni, richiederebbe una revisione dei prezzi o una nuova edizione.

inviato il 12 Febbraio 2017


nikon_d7100Nikon D7100

Pro: Costruzione, due alloggi per scheda SD, buona disposizione dei comandi, sensore

Contro: Tenuta degli ISO, buffer

Opinione: Vedere fra le fuori produzione un corpo macchina del 2013 fa riflettere su quanto un oggetto nuovo diventi obsoleto in fretta... sembra ieri il giorno in cui l'ho comprata e testavo i 6400 ISO fotografando il mio gatto in camera. Non possiedo più questo corpo macchina essendo passato (di recente) a D500, ma l'ho utilizzata per quasi quattro anni e ne sono rimasto piuttosto soddisfatto. Il problema è che l'evoluzione della D7000 non era esattamente quello che molti possessori di APS-C chiedevano. A gran voce, infatti, già all'epoca si richiedeva un successore di D300, ovvero un corpo macchina con sensore "piccolo", ma professionale e performante. D7000, invece, non era così vecchia da richiedere un immediato upgrade! Due slot per scheda SD sono risultate da subito comode. Raffica sufficiente, non compensata da un buffer che si riempiva subito rendendo impossibile realizzare oltre sei scatti consecutivi con schede di memoria "normali". Assurdo prendere un corpo macchina di fascia media per poi abbinarle le più costose Lexar per ridurre quei ritardi di scrittura... Il sensore di 24mpx è ottimo, restituisce file raw fra 24MB e 38MB assolutamente gestibili (personalmente li ho sempre lavorati con un ottimo ASUS, comunque datato 7-8 anni, in Lightroom e Photoshop). La disposizione dei comandi è valida pur posizionando il tasto ISO di fianco al live view e non nella parte superiore, accanto al piccolo LCD, dove avrebbe trovato il più logico degli alloggi (cosa che avverrà, per esempio, con D500). Per assurdo, non si è pensato di aggiungere a questo corpo macchina lo schermo orientabile che invece era presente su D5100: in macrofotografia mi sarebbe servito come il pane in tavola... presente invece il crop-on-camera x1.3, funzione che alleggerisce i file ed effettua un ritaglio pre-post produzione. Non sono affatto soddisfatto della tenuta del rumore: fino a 1600 ISO si ottiene un buon dettaglio e la grana è assai contenuta, dopodiché sono problemi. A 3200 i file sono spesso gestibili, ma il dettaglio inizia a scendere. A 6400 ISO e soprattutto oltre non ne parliamo, ma bisogna pur considerare che si parla di un corpo macchina di livello non professionale, comunque venduto a circa un migliaio di Euro nel 2013.

inviato il 03 Febbraio 2017


nikon_d500Nikon D500

Pro: Costruzione, velocità, autofocus, gestione del rumore, schermo orientabile, ampio mirino, possibilità di coprire il mirino, disposizione dei comandi

Contro: Schermo orientabile in una sola direzione, gestione del WI-FI, telecomando a dieci poli, copri slitta flash non in dotazione su un corpo da oltre 2000 euro

Opinione: Fantastica reflex. Ho sempre pensato di rimanere su formato APS-C e la precedente D7100 non soddisfaceva le mie esigenze in velocità, tenuta degli ISO, autofocus. In questo caso tutto è stato ovviamente migliorato, il livello del corpo è professionale e lo si sente fin dalla prima impugnatura. Ottima la gestione dei comandi, col tasto ISO finalmente in posizione superiore accanto alla compensazione dell' esposizione, e non di fianco al live view. La tenuta del rumore è meravigliosa a mio avviso e per le mie necessità: file con una qualità alta fino a 3200, buoni fino a 6400, ho tenuto delle foto a 10000-12800 senza dovergli dedicare una faticosa lavorazione. La raffica a 10fps è affiancata da un buffer finalmente degno, e il doppio slot è finalmente corredato da una XQD di fianco alla classica SD. Purtroppo l'aggancio del telecomando è a dieci poli, e costringe all' acquisto di modelli costosi come MC-30 se non si vuole ripiegare sulle imitazioni (provata una, trovata pessima per costruzione e funzionalità). Il ritorno dello schermo orientabile è comodissimo in macrofotografia e altre situazioni, anche se purtroppo con la camera posta in verticale, è ruotabile lungo un solo asse (orizzontale). C'è inoltre l'opzione di copertura del mirino utilizzando una levetta al suo fianco, che sostituisce lo scomodo copri oculare in plastica. Sfortunatamente Nikon non da' in dotazione i copri slitta del flash. Il WI-FI è presente ma trovo pessima la realizzazione di SnapBridge soprattutto per le funzionalità limitate in modalità scatto remoto. Altri pregi sono l'autofocus, veloce e preciso con una facilità di agganciare i soggetti in presenza di scarsa luce finalmente non limitata al solo punto centrale.

inviato il 28 Gennaio 2017


tamron_70-200_f2-8Tamron SP 70-200mm f/2.8 Di LD

Pro: Resa dei colori e nitidezza, peso

Contro: Autofocus

Opinione: Per gli utilizzi che si fanno di un 70-200mm, lo trovo indicato soprattutto per il ritratto dove ha una resa sicuramente di un buon livello. Personalmente l'ho utilizzato molto per la fotografia di paesaggio da treppiede, laddove erano necessarie lunghe focali nonostante fossi su formato APS-C. Nei casi specifici per cui me l'ero procurato, invece, ovvero fotografia di concerti e sport, si è rivelato un oggetto poco indicato sia per i problemi nel fuocheggiare in condizioni di scarsa luce, sia per la lentezza incredibile del suo autofocus interno (equivalente degli AF-D Nikon per intenderci).

inviato il 28 Gennaio 2017


manfrotto_055xprobManfrotto 055 X PROB

Pro: Stabilità, colonna reversibile.

Contro: Peso e ingombro.

Opinione: Questo è stato il mio primo treppiede, acquistato per 130 euro nel 2012. Non ho avuto rimpianti per molto tempo fino al punto di optare per oggetti stabili ma in carbonio. Questo modello si è rivelato fin da subito molto stabile, anche in condizioni ventose, e la colonna reversibile mi ha aiutato tantissimo nella macrofotografia per scatti da altezza terra. Tuttavia, l'ingombro da chiuso non è particolarmente contenuto, e il peso elevato rende i lunghi spostamenti un autentico inferno. Acquistabile separatamente una custodia che ho trovato sproporzionata e poco protettiva.

inviato il 28 Gennaio 2017


nikon_sb700afNikon SB-700 AF Speedlight

Pro: Dotazione, parabola, funzioni, qualità.

Contro: Potenza, tempi di ricarica, custodia, peso.

Opinione: Il mio primo ed unico flash, finora. Dopo aver considerato modelli di fascia e prezzo inferiori, ho scelto l' SB700 che, pur non essendo paragonabile ai potenti top di gamma Nikon, si rivelava nel 2012 un buon elemento. Non ho mai pensato di cambiarlo finora: la dotazione è buonissima, con base, schermo in plastica e due filtri (verde ed arancio), mentre la custodia è poco protettiva e gli spazi sono eccessivamente precisi. In questa maniera, riporre ogni cosa al suo posto risulta davvero scomodo e un eventuale trigger non si può tenere assolutamente al suo fianco, tantomeno con ricevente. La parabola orientabile è sicuramente un punto di forza, così come l'ampio display che offre una buona customizzazione. Apprezzabile anche la resa, così come il dialogo TTL corpo macchina che ho avuto in occasione dell' utilizzo con D7100 e D500. I tempi di ricarica, in alcuni casi molto lenti ed il numero guida piuttosto contenuto, invece, mi hanno dato non pochi problemi. Trovo il flash anche leggermente pesante, specialmente con corpi macchina leggeri.

inviato il 28 Gennaio 2017


manfrotto_410Manfrotto 410

Pro: Precisione, qualità costruttiva

Contro: Aggancio Manfrotto, peso, altezza

Opinione: Ho utilizzato questa testa per oltre due anni in macrofotografia e in rari casi, still life. I suoi vantaggi sono non di poco conto: precisione incredibile nella composizione, affidabilità e qualità costruttiva ne fanno un oggetto dal costo adeguato alle prestazioni. Tuttavia, il peso rende necessario l'utilizzo di un treppiede molto stabile o in alcuni casi addirittura pesante, non tanto per una questione di portata quanto di sbilanciamento. Gli spostamenti possono risultare dunque scomodi, come nel mio caso abbinandola ad un Manfrotto XproB. Inoltre, l'altezza da terra sarà compromessa dai suoi 13 cm. richiedendo in molti casi di arrangiarsi con una eventuale colonna reversibile (a discapito sempre della stabilità). Gli attacchi Manfrotto, infine, richiedono un adattatore se sotto al collare/corpo si vuole tenere una piastra Arca Swiss. Consigliata, ma con i suoi limiti.

inviato il 28 Gennaio 2017


nikon_16-85dxNikon AF-S DX 16-85mm f/3.5-5.6 G ED VR

Pro: Nitidezza, peso/ingombro, escursione focale che include i 16mm alla sua prima estremità

Contro: Scala del focus poco dettagliata, luminosità

Opinione: Dopo aver avuto per qualche tempo il 18-55mm da kit su D5100, ho scelto questo tuttofare che mi sono tenuto per oltre 4 anni e che si è rivelato un ottimo compagno di viaggio. Utilizzato a lungo con filtri (polarizzatore, IR ed ND), nel paesaggio e nelle lunghe esposizioni, il 16-85mm si è rivelato un fiasco soltanto nel ritratto, dove avrebbe anche le giuste focali, ma come il fratello maggiore 16-80mm, alla massima focale non dispone di una sufficiente apertura di diaframma. Fortunatamente, rispetto al fratellone, ha un costo decisamente più contenuto (pagato intorno ai 560 euro nel 2012-2013) e permette a chi è in circa di attrezzatura di costo medio di portarsi a casa un oggetto dalla nitidezza strabiliante. Fantastica la resa su D7100. Sfortunatamente, Nikon non ha ancora progettato un degno successore dell' ormai datato 17-55 f2.8 per formato APS-C.

inviato il 28 Gennaio 2017


sigma_50-100_f1-8artSigma 50-100mm f/1.8 DC HSM Art

Pro: Apertura record su tutta l'escursione focale, Qualità in termini di resa e costruttiva, prezzo.

Contro: Peso.

Opinione: Ho acquistato quest'obiettivo in abbinamento al 18-35mm f1.8 sempre di casa Sigma, per sistemare il corredo degli zoom classici con due oggetti in totale anziché un unico tuttofare. In precedenza, avevo il 16-85mm Nikon. In questa maniera, accetto la piccola ma significativa voragine fra 36mm e 48mm, ma guadagno una luminosità incredibile non tipica degli zoom, e che in particolar modo non mi aspettavo venisse tradotta in obiettivi reali soprattutto per il formato APS-C. Sigma l'ha fatto, ed a costi contenuti data la qualità ottenuta. Il 50-100mm è un discreto macigno: pur non essendo stabilizzato, ha un peso simile a quello del 300mm f4 IF-ED Nikon che ho usato per oltre tre anni e praticamente sempre a mano libera. Non comodissimo dunque, ma l'ho utilizzato per circa 150 minuti di concerto nel mese di dicembre, pur con un' interruzione centrale di mezz'ora, e sono arrivato in fondo vivo e vegeto. Autofocus veloce, silenzioso ed esente da problemi di front-back focus, in ogni caso ho acquistato la dock USB di Sigma per ovviare ad eventuali problemi, aggiornare su necessità il firmware, ed effettuare tarature se col tempo ce ne fosse bisogno. Ottimo anche il paraluce, ben costruito e si innesta con un sonoro "clack", senza particolari giochi. Il comportamento è ottimo anche a diaframma aperti. Mi domando semplicemente perché per avere due ottiche zoom di qualità su APS-C, dopo l'uscita ed il conseguente boom della D500, si sia dovuto aspettare una casa come Sigma (che aveva già prodotto il 18-35mm in precedenza) mentre Nikon si è limitata ad aggiornare il 16-85mm costruendo il 16-80mm con poca luminosità in più, costruzione sempre plasticona ed un prezzo folle, quando il 17-55mm DX richiede un upgrade serio da una vita.

inviato il 27 Gennaio 2017




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