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Davidtrt www.juzaphoto.com/p/Davidtrt |
Nikon 50mm f/2 AI Pro: Prestazioni ottiche oltre le aspettative a tutti i diaframmi, bello da usare. Contro: Mah direi nulla per la categoria. Opinione: Lo uso su D750, quindi la mia recensione è relativa all'uso sui 24mpx di questa macchina. Ritenuto da molti il miglior 50mm nikon mai prodotto, almeno escludendo i vari 1.2 e gli afs. Non li ho posseduti tutti per confermarlo ma posso dire che mi ha stupito tantissimo. Contrariamente a tutti gli 1.8 venuti dopo questa è un'ottica progettata per privilegiare una resa omogenea fino ai bordi anche a tutta apertura, a riguardo batte anche il 50mm 1.8G (che ho avuto per un po' in parallelelo a questo f2 e poi venduto). Penso quindi si possa dire che sia il più omogeneo nikon 50mm di sempre. Il G vince, e solo in situazioni critiche, per contrasto e forse nitidezza al centro a TA. Lo sfuocato è uguale a quello del G e a giudicare dalle foto anche dei vari 1.8 AI, che non è morbido ma è comunque caratteristico e permette realizzazioni creative con un discreto effetto bolle di sapone, migliore sicuro dei pessimi AF. Lo sfuocato anteriore, per quello che conta, è così perfetto che potrebbe essere quello di un 85mm f1.4D. Sintesi nitidezza: a TA già valido al centro e più che discreto anche ai bordi. A 2.8 già nitidissimo al centro e molto buono ai bordi. A f4 una lama assoluta su tutto il fotogramma. Migliore del D (che ho avuto e mai amato), con il quale non condivide la perdita di contrasto e le aberrazioni a TA, né tantomeno la costruzione da sorpresina dell'ovetto kinder. Presenta però un po' di distorsione (come il G, mentre tutti gli altri 1.8 ne sono esenti). Una sensibile aberrazione sferica a TA unita ad aberrazioni cromatiche ben corrette fanno si che nei ritratti restituisca una pelle molto morbida ma al contempo sufficientemente ben definita. Ecco questa direi che è la caratterisitica principale di questo 50mm insieme al sopra citato sfuocato e l'omogeneità sul fotogramma. Qualità costruttiva dei tempi d'oro, qualunque nikonista che si rispetti dovrebbe possedere almeno un Nikkor MF. In definitiva lo reputo sensibilmente migliore dell'1.8D e a mio parere se la gioca con il G. inviato il 28 Dicembre 2021 |
Zenit Helios MC 44M-7 58mm f/2.0 Pro: Nitidezza al centro, contrasto, colori, costruzione, swirl Contro: La nitidezza decade rapidamente non appena ci si allontana dal centro Opinione: Ho la versione 44M-7 che utilizzo su nikon D750, esclusivamente per ritratti con effetto swirl. Con adattatore ultrasottile arriva a mettere a fuoco ad 1.5m circa, io ho acquistato un esemplare modificato meccanicamente per arrivare fino a 4 metri (il che copre la quasi totalità delle situazioni per creare lo swirl, oltre toccherebbe sullo specchio) e trasmissione del valore del diaframma. Senza quindi l'arretramento della sola lente posteriore che invece ne peggiorerebbe la qualità. Nitidezza al centro davvero notevole, ad f2 è probabilmente migliore di tutti i vari nikkor 50mm manuali a pari diaframma, peccato che decada molto rapidamente non appena ci si allontana dal centro. Per avere nitidezza fino ai bordi occorre chiudere un bel po'. Fortunatamente anche a TA il contrasto è alto e le aberrazioni cromatiche sono ben controllate, il che contribuisce molto a rendere le foto piacevoli anche quando la nitidezza non è al top. Ho fatto degli scatti in autunno con il sole basso con dei colori così belli che già in camera sembravano postprodotti, però ho letto pareri discordanti a riguardo quindi magari dipende dalla camera o dalle condizioni. Costruzione da carro armato, esteticamente essenziale ma abbastanza ben rifinito. Corsa maf lunga come i nikon pre-AI e AI (quindi non corta come gli AI-S), prende circa 3/4 di giro, feeling dei tempi d'oro. Prezzo ridicolo per quello che offre, se vi piace smanettare con gli obiettivi vintage è un must buy. inviato il 21 Dicembre 2021 |
Nikon D90 Pro: Un carro armato di affidabilità, corpo semipro di ottima fattura, prestazioni per l'epoca, mirino grande, display sul dorso grande e con molte info, durata batteria. Contro: Le gomme si deformano e si scollano facilmente, assenza di taratura fine AF. Opinione: Era di gran lunga la miglior reflex del segmento dell'epoca, è stata adorata da tutti i suoi possessori per via della grandissima usabilità data dal suo corpo, l'affidabilità e la totale assenza di bug (non è mai stato necessario per nikon fare un aggiornamento del firmware). La batteria durava una vita. Un grosso salto in avanti nel segmento grazie al display ad alta risoluzione e il sensore prestante. Una vera nave scuola per chi voleva affacciarsi alla fotografia quella seria, quando sono passato alla D750 mi sono sentito immediatamente a mio agio, addirittura rimpiango il display sul dorso che era più grande e conteneva più informazioni, oltre alla durata della batteria circa doppia. L'unica cosa di cui abbia davvero sentito la mancanza è stata la regolazione fine dell'AF che ne ha penalizzato un po' l'utilizzo con i superluminosi. L'ho usata per molti anni, ci ho viaggiato per un totale di oltre 1 anno in tutta l'Asia dove mi ha accompagnato in condizioni estreme per temperatura, umidità, sole, sabbia, e altro senza fare una piega e funziona ancora in ogni sua minima parte. Solo le gomme (inclusi gli sportellini) tendono ad espandersi e di conseguenza a staccarsi quasi subito, quindi occorre rifilarle e rincollarle. Anche la batteria (mai sostituita) funziona ancora come il primo giorno. Non credevo i carri armati potessero essere fatti in plastica. Comparata ai sensori moderni paga soprattutto dei colori carenti di sfumature nei mezzitoni, quindi se non si espone alla perfezione o le condizioni non sono ottimali appaiono spenti oppure sparati (soprattutto il rosso, che va facilmente in saturazione), ed una scarsa pulizia dei file anche ad iso medio-bassi, che andava bene sui monitor fullhd di 10 anni fa ma se li guardate oggi su un monitor 4k mostrano i loro limiti. Per imparare a fotografare è tutt'ora ottima e meglio di qualunque d3x00 o d5x00, ma solo se regalata altrimenti conviene andare di d7000 o d7100 che costano comunque ormai pochissimo e sono un grosso passo avanti. inviato il 23 Novembre 2021 |
Nikon AF-S DX 18-105mm f/3.5-5.6 G ED VR Pro: Affidabilità, resa ottica valida a tutte le focali e diaframmi su tutto il fotogramma, escursione focale, stabilizzatore. Pacchetto generale molto competitivo. Contro: Deformazione, autofocus ormai un po' obsoleto per precisione e rumore. Opinione: "Ha la baionetta in plastica" tra le critche più ricorrenti, eppur scatta e non si rompe. Potrei essere colui che ha messo alla corda questa lente più di chiunque altro in quanto l'ho usata assiduamente su d90 per 6 anni di cui 1 speso a viaggiare in Asia come un matto in condizioni estreme per temperature, sabbia, umidità, vibrazioni varie e pensate un po', funziona ancora alla grande (baionetta inclusa...) e ha pure un bell'aspetto, regalandomi buoni scatti anche in condizioni difficili. Quindi l'impressione è leggermente di fragilità, ma in realtà resiste eccome. Penso sia la lente più sottovalutata di tutto il parco dx nikon, il migliore tra gli zoom bui in quanto migliore del 18-55 per prestazioni e range focale, migliore del 16-85 perche offre praticamente le stesse prestazioni costando la metà, e migliore del 18-200 perchè questo scende a troppi compromessi qualitativi, pesa di più e costava 3 volte tanto. Adesso conviene prendere la sua nuova versione, il 18-140 che ha le stesse prestazioni e un range esteso. Ora ho una d750 con un corredo di fissi f1.4 e un 24-120 f4 che pesa il doppio, e questa lente così leggera mi manca. Non crea la magia dei fissi 1.4, ma ci mancherebbe altro, però è abbastanza nitido e costante a tutte le focali, ha dei bei colori, aberrazioni contenute, una resistenza al controluce notevole e una resa affidabile in tutte le condizioni. L'anello di messa a fuoco ha gioco ed è quasi indecente da usare. Zoom abbastanza fluido. In generale una lente leggera, versatile, otticamente valida ed economica in modo da spendere quello che si risparmia in fissi. Al momento lo usa mio padre su d3200, quindi scatta no-stop da 12 anni (nonostante la baionetta in plastica...) Su d90 era un po' limitato nell'utilizzo a condizioni di luce ottimali, ma sulle fotocamere moderne con resa ad alti iso migliori il suo campo di utilizzo si estende. inviato il 23 Novembre 2021 |
Nikon AF-S 50mm f/1.8 G Pro: A livello di nitidezza a diaframmi un poco chiusi è ai massimi livelli e anche aperto se la cava bene. Facile da usare e difficilmente sbaglia un colpo, resa generale molto buona ed equilibrata senza nemmeno un difetto evidente. Qualità al tatto più che valida, guarnizione in gomma intorno baionetta. Contro: Qualità sfuocato nella media, ma più che adeguata alla classe dell'obiettivo Opinione: Usato su d750, il miglior fisso per qualità prezzo, un f1.8 vero che sa regalare ottimi scatti. Preso per rimpiazzare il D, con cui non è mai stato amore, è un miglioramento sotto quasi tutti i punti di vista e vale di gran lunga quei pochi i soldi in più. Paragonato agli obiettivi di alta gamma tiene testa per nitidezza massima (e spesso li batte anche), ovviamente nitidezza da aperto e sfuocato e non creano la stessa magia ad ogni scatto ma spesso ci va vicino. Alle distanze ravvicinate, a cui è ottimizzato, è però notevole anche a tutta apertura e ho degli scatti che fanno invidia all'85 1.4 G. Personalmente lo uso poco in favore altri fissi che costano da 3 a 10 volte tanto e che restituiscono una maggior tridimensionalità specie per via di una transizione fuoco-fuori fuoco meglio gestita, ma questo resta una valida alternativa per andar leggeri mantenenendo comunque un'alta qualità spendendo pochissimo. Se poi pensate che l'unico 50mm AF davvero più prestazionale è il sigma art... Inoltre il paraluce può essere lasciato a casa in quanto la lente è già abbastanza protetta di suo, oltre a resistere anche al controluce abbastanza bene. Qualità costruttiva molto valida per la classe dell'obiettivo, ad eccezione del feeling dell'anello di messa a fuoco che è un po' rozzo. inviato il 23 Novembre 2021 |
Nikon AF 50mm f/1.8 D Pro: Nitidezza eccellente ai diaframmi chiusi, zero distorsione, leggero e compatto, cromaticamente valido per ritratti. Contro: Buono solo da f2.5 in su, sfuocato, costruzione. Opinione: Chiaramente per prezzo e dimensioni non si potrebbe parlare di difetti, ma visto che di recensioni relative ce ne sono già molte preferisco fare una recensione in senso assoluto. L'ho avuto per anni su d90, poi per un po' su d750, venduto per prendere il G: non è mai stato amore vero. Molti ne parlano strabene, ma bisogna tenere a mente che per molti è il primo fisso dopo il 18-55, mentre chi ha a che fare con lenti sia fisse che zoom di classe superiore sa bene che il paragone è fuori luogo. Non a caso è considerato dai più il peggior 50ino nikon di sempre. L'errore è considerarlo un 1.8, se lo si considerasse come un 2.5 cambierebbero molte cose (ma non tutto). Se utilizzato alle ampie aperture è un obiettivo incostante, nel senso che tira fuori foto anche molto belle, ma solo in condizioni ottimali di luce/soggetto/sfondo/messa a fuoco/culo (e su internet vedrete solo queste). Infatti la verità è che nella maggior parte delle condizioni butterete un sacco di foto, perché semplicemente è una lente scarsa da aperta sotto tutti i punti di vista, sfuocato a ridosso del fuoco in primis. Sia chiaro che anche a 2.8 e oltre si possono fare ottimi ritratti. Tutto il contrario se usato chiuso, infatti a f4 è una lama in senso assoluto, grosso pregio 30 anni fa quando gli zoom economici erano molto scarsi ma oggigiorno anche una lente kit non se la cava male da chiusa. Vado sul pratico, ha una bella resa dell'incarnato (cromaticamente neutra) e ai diaframmi più aperti è decente solo alle corte distanze, quindi se il vostro scopo è fare primi piani o mezzi busti con forte stacco allora forse qualcosa di davvero buono lo può fare. È molto valido per panorami, in generale ovunque vogliate foto supernitide da bordo a bordo a diaframmi chiusi. Se il vostro scopo è fare delle foto con isolamento del soggetto è meglio spendere 2 spicci in più e prendere il G, che sia chiaro è sempre una lente economica ma almeno la si può usare a tutta apertura a tutte le distanze e restituisce sempre colori contrastati e con uno sfuocato discreto. Altrimenti se si ha una fotocamera dx (dotata di taratura fine AF), si è in grado di gestire un f1.4 e si vuole la magia vera, spendendo circa 250€ nell'usato e con un peso un po' maggiore il Sigma Art 30mm f1.4 li schiaccia entrambi (sia otticamente che fisicamente, vista la costruzione pro). inviato il 22 Novembre 2021 |
Nikon AF-S 85mm f/1.4 G Pro: Nitidezza su tutto il frame, contrasto, bokeh morbidissimo sia alle spalle del soggetto che nella transizione, aberrazioni completamente assenti già da f2. Contro: Resa cromatica un po' troppo tendente al caldo, bokeh fringing sensbile, sfuocato anteriore così così, prezzo del nuovo fuori mercato. Opinione: Premesso che ovviamente parliamo di una lente di altissimo livello, il mix prestazioni, peso e accuratezza autofocus ne fanno il più versatile 85mm f1.4 per Nikon. L'ho acquistato perchè in accoppiata con la mia D750 volevo il massimo delle prestazioni mantendendo la portabilità per i miei viaggi e infatti non sbaglia un colpo, quasi noioso per chi come me proviene dal precedente D. Colori saturi come tutte le lenti moderne, regala ottimi scatti anche in condizione di luce fiacca dove il precedente D mostrava un po' il fianco. Mantiene tuttavia una buona fedeltà seppur con una temperatura sensibilmente spostata verso il caldo. Aberrazioni cromatiche molto ben corrette, un bel passo avanti rispetto al D, ad eccezione di un po' di imperfezione a TA nella zona a ridosso del fuoco dove mi sarei aspettato un miglioramento rispetto al predecessore e invece è identico. Più facile da usare e più versatile in confronto al D, rispetto a questo paga il prezzo di una resa cromatica dell'incarnato un po' meno magica ma che a mio parere si sposa benissimo con tutto il resto, natura in primis dove mi ha regalato scatti magnifici in autunno. Unico vero difetto oggettivo un bokeh di fronte al soggetto che in situazioni critiche è un po' nervoso. Il bokeh alle spalle invece è addirittura più morbido del D (i numerosi test online confermano, chi dice il contrario sbaglia), ma nella pratica si fatica a vedere differenze. Riferendomi ai miei esemplari, a TA va forte, il centro è leggemente inferiore al D ma l'omogeneità sul fotogramma è di gran lunga superiore, non spacca il capello come il 35 1.4 art o il 180 2.8 ma va benone, poi già ad f2 è una lama assoluta, direi che consideranto tutti gli aspetti ha circa 2/3 di stop a favore sul D. Se per voi il peso non è un problema l'85 art è una lente ancora più prestante, ma siccome anche questo G ha dettaglio da vendere valuterei più che altro quale resa cromatica e livello di portabilità fanno più al caso vostro. Se poi prediligete ritratti dolci con incarnati più neutri e morbidi in condizioni di luce ottimale, scattate per passione e avete voglia e capacità di gestire una lente un po' più difficile, allora il D potrebbe essere la scelta migliore visto anche il risparmio economico, ma con lo scotto di perdere l'AF su mirrorless. Il prezzo del nuovo è fuori mercato ma al prezzo dell'usato (circa 900€ per un esemplare pari al nuovo) è valido. inviato il 22 Novembre 2021 |
Nikon AF-S 24-120mm f/4 G ED VR Pro: Molto valido per uso generico, predilige ritratti e in genere foto con separazione dei piani ai paesaggi e all'architettura, sfuocato ottimo, buoni colori, aberrazioni ben corrette, lente costruita per fare foto piacevoli. Contro: Zoom duro e poco fluido, crollo della nitidezzatra e 70 e i 90mm. Opinione: Risposta brevissima: fino 24Mpx con filtro AA della D750 va dal discreto a molto buono mentre sui 36Mpx senza AA della d810 fatica a livello di risolvenza, quindi nel leggere le recensioni tenete in mente questo. Lo uso su d750 e quindi la mia recensione si basa sui 24Mpx, non moltissimo a dire il vero in quanto ho un set di fissi 1.4 che prediligo più che altro per filosofia, però quando lo faccio raramente mi delude e mi chiedo perchè non lo usi più spesso. Risolvenza più che valida già da tutta apertura fino ai circa 70mm, oltre i quali ha un crollo molto importante (confermato da test strumentali online) per poi riprendersi bene dai 90mm in su. Aberrazioni cromatiche sempre ben corrette per immagini pulite (giusto un po' ai bordi a 24mm, risolvibile in post). Dunque anche se a volte le immagini possono risultare un pelo morbide, sono comunque sempre piacevoli in quanto esenti da aberrazioni (e proprio per questo lo sharpening risulta particolarmente efficace). Colori brillanti, lo sfuocato è così bello in tutte le sue fasi e a tutti i diaframmi che nella maggior parte delle situazioni non teme confronti con i fissi in quanto a qualità (molto vicino ai cremosi 85mm 1.4G e 180mm D, di gran lunga meglio del 50mm 1.8G). Lo reputo in generale un tuttofare sorprendente per uso generico, ritratti, fiori e tutte quelle situazioni in cui si vuole isolare il soggetto (si, anche a f4 si riesce bene eccome) mentre nella paesaggistica spinta a volte mi è sembrato non molto incisivo. Che vignetta e distorce parecchio lo si sa ma nel 2021 è un male minore. Costruzione molto ben fatta ad eccezione del meccanismo di zoom, troppo duro e davvero poco fluido, oltre all'anello di messa a fuoco ridicolo che sembra quello del 18-105. In definitiva, una lente fatta non per spaccare i test strumentali ma per fare belle foto, e ad esclusione del range tra i 70 e i 90mm ci riesce molto bene. inviato il 15 Novembre 2021 |
Nikon AF 180mm f/2.8 D ED IF Pro: Cromie, nitidezza a tutti i diaframmi, sfuocato, costruzione, autofocus preciso, aberrazioni assenti, crea magia. Contro: Un po' di purple fringing sui riflessi spot, diaframma non protetto lato baionetta. Opinione: Lo uso su d750, ho un esemplare immacolato e l'ho comprato più per testare la fama di quella considerata una delle lenti nikon migliori di sempre che per necessità. Ottimizzato per essere usato a tutta apertura, mantiene le stesse prestazioni a tutti i diaframmi e a tutte le distanze, almeno sui 24mpx. Qualcuno dice che chiudendo guadagna un pelo ma il mio esemplare ha un dettaglio pazzesco già a 2.8 e nonostante numerevoli test non ho mai trovato la minima differenza chiudendo. Anche i test online divergono a riguardo quindi forse è una questione di esemplari e io sono stato fortunato? Boh. I colori sono bellissimi, naturali e vivi con zero deviazioni cromatiche, caldi ma mai gialli, aberrazioni totalmente assenti (solo un po' di purple fringing sui riflessi in condizioni estreme). Come paragone ho due nikon 85mm 1.4 D e G e un sigma art 35mm 1.4. Ha una resa cromatica che è a metà tra i due 85, resa molto migliore a TA, è inoltre più costante nelle prestazioni e decisamente più facile da usare con buoni risultati (ma questo è anche intrinseco nelle focali e diaframmi diversi) difficile veramente sbagliare un colpo. Qualità dello sfuocato davvero ai massimi livelli in tutte le sue fasi. Fare un paragone completo è chiaramente difficile per via delle focali molto diverse ma vi assicuro che non teme confronti. Sente ovviamente il peso degli anni il trattamento antiriflessi, unito ad un paraluce si comodo ma piccolo e quindi poco efficace. L'autofocus è di una precisione e consistenza totale. L'anello di messa a fuoco ha un feeling notevole al pari dei vecchi manual focus e sensibilmente migliore dell'85mm 1.4 D. Tecnicismi a parte, è il teleobiettivo definitivo e semplicemente una lente perfetta e che crea magia in qualunque situazione, dai ritratti ai paesaggi, facilissima da usare e che fa innamorare sin dal primo scatto. Benedico il giorno che ho deciso di prenderlo, se penso a tutto il mio corredo l'unico obiettivo che non darò mai via è questo. Sia chiaro la focale ha un utilizzo abbastanza limitato (da qui il poco mercato e il prezzo basso nell'usato), se scattate per lavoro un 70-200 vi garantirà la versatilità necessaria per portare a casa la pagnotta ma se scattate per passione vi assicuro che troverete ogni scusa usarlo. inviato il 14 Novembre 2021 |
Nikon AF 85mm f/1.4 D Pro: Resa cromatica perfettamente equilibrata per ritratti dolci ed emozionanti, nitidezza al centro, sfuocato fantastico sia dietro che davanti al soggetto, costruzione. Contro: Resa ai bordi estremi molto mediocre, bokeh fringing sensibile, resistenza al controluce, resistenza all'intrusione della polvere. Opinione: Lo uso da circa 10 anni, gli ultimi 5 su d750. Sei mesi fa ho comprato il nuovo G per rimpiazzarlo ma alla fine ho deciso di tenere il vecchio nonostante l'inferiorità tecnica. Sicuramente è una lente che nel suo campo è straordinaria, trovo che intorno a f2.5 offra il miglior compromesso tra risultato e facilità d'utilizzo. Rispetto alla maggior parte delle lenti ha una resa cromatica tendente al freddo, il nuovo ha una leggera tendenza al caldo che a seconda delle condizioni e dei gusti personali può essere meglio o peggio. Differiscono di circa 200K, che chiaramente si regolano in post. Chi dice che il D è cromaticamente più caldo quindi sbaglia. I colori sono vivi ma un pelo meno saturi del G. Globalmente dà quindi risultati più piatti in condizioni di luce fiacca (nuvoloso, umidità, forte ombra etc) ma più fedeli ed equilibrati in luce buona. Bokeh alle spalle G un po' più morbido (anche qui chi dice il contrario sbaglia, i numerosi test online confermano) il che non vuol dire necessariamente migliore, personalmente lo trovo fin troppo morbido e preferisco il D. Differenza più marcata di fronte al soggetto, dove in casi particolari il G può essere poco piacevole mentre il D è perfetto. Il diaframma resta perfettamente circolare a tutte le aperture per entrambi. Nitidissimo al centro anche a TA addirittura un pelo più del G, ha però una resa ai bordi scadente (dove il G eccelle), quindi per foto figura intera verticale i piedi sono una zona a rischio se non diaframmate. Attenzione, intendo resa non solo nitidezza, infatti lo sfuocato periferico del G è di gran lunga migliore in soggetti critici quali erba, fogliame etc. A livello di aberrazioni cromatiche leterali vanno entrambi bene, con il G un pò più corretto. Entrambi però soffrono in modo sensibile a ridosso del fuoco alle ampie aperture (aberrazione cromatica longitudinale o bokeh fringing), solo il sigma art ne è quasi esente. Per panorami è nitido da far paura ma anche diaframmando ad f8 restano sporchi gli angoli estremi, quindi o ci si accontenta o si croppa un pelino. Comunque già ad f2.5 è fantastico su buona parte del fotogramma. Non scattare con il sole che batte di taglio sulla lente perché è chiedergli troppo (anche perchè il paraluce è talmente scomodo che resta quasi sempre a casa, visto che essendo in metallo va riposto non a contatto con l'obiettivo altrimenti si graffiano a vicenda, consiglio l'acquisto di uno in gomma cinese). Molto bello da maneggiare, le parti esterne opache non sono in metallo come sembra ma in ottima plastica, su d750 si impugna a mio parere molto ma molto meglio e ha certamente più fascino del G che comunque non è nemmeno così male come alcuni dicono, quest'ultimo però ha il full time manual focus che è comodo. Autofocus D un po' più veloce e molto più rumoroso. Non ho notato differenze in quanto a precisione, vanno entrambi bene, avere una foto nitida a TA richiede impegno e un po di fortuna con qualunque f1.4. Ho fatto numerose prove affiancate e il G è risultato tecnicamente uguale o migliore in quasi tutto. Quando poi però ci faccio quello che conta, ovvero ritratti, il G non sbaglia si un colpo, ma il D nelle giuste condizioni riesce a dare una resa dell'incarnato straordinaria e a parere mio e di molti un pelo superiore, oltre che uno sfuocato un po' più personale. Non ho avuto modo di compararli in studio ma credo che il D sarebbe come minimo uguale. Per concludere, sono due lenti dai caratteri un po' diversi. Per un utilizzo più generico o professionale in cui conta portare a casa lo scatto è senza dubbio meglio orientarsi sui nuovi G, sia 1.4 che 1.8. Se però si vuole una lente un po' più difficile e piena di difetti, bellissima da utilizzare per passione, che ha un campo di utilizzo ben specifico e nel quale è e sarà sempre tra le migliori della storia, allora visti anche i prezzi dell'usato il D potrebbe essere la scelta da fare. Poi sia chiaro, si parla di uno scontro tra titani. inviato il 13 Novembre 2021 |
Sigma 30mm f/1.4 DC Art Pro: Colori, sfuocato, nitidezza, costruzione, resistente a polvere ed acqua anche se ufficialmente non tropicalizzato, per ritratti va ancora meglio su FF Contro: Distorsione a barilotto, la clip di serraggio del paraluce tende a consumarsi (si risolve con una punta di supercolla). Opinione: Lente professionale per ottica e costruzione, di gran lunga la migliore nelle focali normali per dx (almeno su nikon) se non la migliore in assoluto. Ci ho viaggiato per 1 anno dalla Cina al medio oriente: tutta la mia attrezzatura è tornata malconcia mentre questa lente è pari al nuovo e nonostante ufficialmente non sia tropicalizzata al suo interno non ha nemmeno 1 granello di polvere. Ottica estremamente sottovalutata, il voto qui su juza può solo risentire del fatto che molti utenti dx non hanno una fotocamera con regolazione fine dell'AF, non hanno l'esperienza per gestire una lente f1.4 o per apprezzare un vetro di alto livello perchè davvero un voto di 8.9 quando dei fondi di bottiglia hanno 9+ non ha senso. Utilizzata per anni su d90 e poi su d750 (mi raccomando, su FF senza paraluce!), incredibilmente è su quest'ultima che mi ha dato le maggiori soddisfazioni. Copre perfettamente il formato aps-h (36mm equiv) e per le foto con isolamento del soggetto in FF dà risultati splendidi con una vignettatura "romantica" formata da caduta di luce e perdita di nitidezza, più immersiva e "reale" di quella che si ottiene semplicemente scurendo i bordi in post. Nitidezza notevole (molto alta anche ad f1.4 alle corte distanze, una lama ad f2), ma la cosa che trovo veramente straordinaria è la capacità di restituire colori equilibrati e vivaci anche in condizioni di luce sporca, dove le mie altre ottiche (tra cui i nikon 85mm 1.4G e 50mm 1.8G, 18-105, 24-120 f4) mostrano il fianco. Dopo anni ho acquistato la versione FF 35mm art ed hanno lo stesso identico carattere. Contrastato anche in controluce a tutta apertura. Nel mio caso l'AF su d750 lavora perfettamente ed in modo consistente con la sola calibrazione fine in macchina. Andava discretamente bene anche su d90 che ha un AF datato e senza regolazione. Lo sfuocato valido, la bellissima e particolare resa cromatica tipica degli art, il microcontrasto elevato e la zona di transizione fuoco-fuori fuoco morbida ed esente da aberrazioni anche a tutta apertura regalano delle immagini di grande tridimensionalità. Se poi appunto lo usate su ff i soggetti sembrano uscire fuori. Il 50mm 1.8G è rimasto pressochè sempre nello zaino e l'85mm 1.4D non l'ho più visto allo stesso modo. Se fate foto per le vacanze ok, ma se invece ambite a risultati seri chiunque si intenda un minimo di fotografia sa bene che il paragone con il 35mm 1.8 dx o i vari 50mm nikon non è nemmeno da pensare. Un piacere da usare, la ricomprerei altre 1000 volte. inviato il 12 Novembre 2021 |
Sigma 35mm f/1.4 DG HSM Art Pro: Praticamente tutto, resa cromatica in primis Contro: Anello MAF duro da ruotare (come anche altri art che ho provato) Opinione: La utilizzo su D750. Ottica destinata ad avere un posto di rilievo nella storia sia per le prestazioni che per essere stata il capostipite della linea ART. Si parla molto della nitidezza, sicuramente eccezionale, ma la cosa che è veramente straordinaria di questa lente è la capacità di restituire colori equilibrati e vivaci anche in condizioni di luce piatta o fortemente sporca, dove le mie altre ottiche (tra cui 85mm 1.4G, 50mm 1.8G e 24-120 F4) mollano completamente. Ho posseduto anche la versione 30mm per dx e condividono lo stesso splendido carattere, con il 35 giusto un briciolo superiore come prestazioni. I colori sono neutri e molto contrastati, personalmente li adoro. Non so se sia il termine esatto ma so che molto difficilmente si ottengono quei visi giallastri che sono difficili da togliere anche in post. Paragonato ai nikon direi che semplicemente abbiano caratteri diversi che esprimono emozioni diverse, con gli art votati alla drammaticità e i nikon alla rilassatezza. Basta guardare la galleria qui sotto e confrontarla con quelle dei fissi Nikkor per capire la notevole differenza. Contrastato anche in controluce a tutta apertura, nel mio caso l'AF lavorava bene con la sola calibrazione fine in macchina e l'impressione è che l'accuratezza sia paragonabile o migliore delle mie altre ottiche Nikkor. La calibrazione tramite doc è comunque raccomandabile perchè una lente di questa caratura va usata al massimo delle sue potenzialità. Lo sfuocato decisamente valido, la particolare resa cromatica tipica degli art, il microcontrasto elevato e la zona di transizione fuoco-fuori fuoco esente da aberrazioni cromatiche anche a tutta apertura regalano delle immagini di grande tridimensionalità. Circa 400€ nell'usato sono una sciocchezza per la lente che sarà un punto di riferimento per tutto il vostro corredo. inviato il 11 Novembre 2021 |
Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me