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Emanuele Lucchetti www.juzaphoto.com/p/EmanueleLucchetti ![]() |
![]() | Olympus 1.4x MC-14 Pro: qualità e solidità costruttiva Contro: nessuno Opinione: Il teleconverter M. Zuiko MC-14 1.4x è un ottica di qualità e solidità costruttiva. Si abbina perfettamente con i tele professionali come il M. Zuiko 300mm f/4 o il 4M. Zuiko 40-150mm f/2.8. Usato sul nuovo macro M. Zuiko 90mm f/3.5 offre un plus su soggetti non vicinissimi e consente di portare a casa bellissime macro senza avere compromessi con luminosità e nitidezza. Utilizzato con il telezoom M. Zuiko 150-400mm f/4.5 TC 1.25 IS PRO non crea problemi sia nell'autofocus e sia utilizzando le funzioni computazioni come l'High Res Shot o la funzione inseguimento soggetto. Tutto molto reattivo e di estrema precisione seppure scattiamo a 560mm (senza l'1.25x) o addirittura a 700mm (utilizzando entrambe i teleconverter 1.25x+1.4x). Francamente di contro non ho riscontrato problemi. Molto comodo l'astuccio in tessuto che consente di riporlo nello zaino in pochissimo spazio. inviato il 20 Settembre 2023 |
![]() | OM System BLX-1 Pro: Costruzione solida, dura più a lungo di quanto dichiarato da OM System Contro: nulla Opinione: Da oltre un anno utilizzo intensamente la batteria OM System BLX-1 per la OM-1. Ne ho quattro e le uso su due corpi OM-1. Usando la fotocamera a raffica (50fps e 120 fps) in AF continuo la durata è maggiore dei 520 scatti dichiarati. Generalmente la sostituisco dopo 1.500 o addirittura 2.500 scatti RAW. Per sbaglio ho lasciato la batteria BLX-1 in macchina sotto il sole per varie ore e quando l'ho presa era bollente. Pensavo di averla bruciata invece perfettamente funzionante. I tempi di ricarica sono nella norma (sia se ricaricata nella fotocamera via USB e sia mediante il caricatore BCX-1). Finora non ho trovato problemi o note negative sulla BLX-1. inviato il 19 Settembre 2023 |
![]() | Olympus OM-D E-M1 II Pro: Macchina compatta e corpo professionale Contro: Macchinoso il menù Opinione: Presa usata come terzo corpo (oltre a due OM-1), avendo avuto per molti anni la prima serie E-M1, la Mk II è decisamente migliore. I 20 megapixel sono perfetti rispetto ai 16 precedenti ed anche molte funzioni sono migliorate. Come tutte le serie E-M1 il menù è un po' macchinoso rispetto alle concorrenti di altri brand ma rispecchia tutti i parametri di un corpo professionale. Usata in wild con il M. Zuiko 75-300 II o il M. Zuiko 100-400 funziona bene con un AF in statico abbastanza performante (forse la E-M1 Mk III è un po' meglio) ma la E-M1 Mk II fa bene il suo lavoro. Se la cava bene anche nel dinamico in AF-C seppure occorre configurare e scegliere bene le aree di messa a fuoco per il soggetto che stiamo fotografando e molto dipende dal tipo di ottica che stiamo usando. In conclusione la E-M1 Mk II resta ancora un'ottima scelta per chi vuole entrare nel mondo del micro 4/3 e nell'usato si trovano ottime occasioni a prezzi decisamente appetibili. inviato il 11 Agosto 2023 |
![]() | OM System M.Zuiko ED 90mm f/3.5 Macro IS PRO Pro: Ottica professionale polivalente, può essere utilizzato come un obiettivo macro a 180mm, raggiungendo i 360mm con teleconverter 2x Contro: nessuno riscontrato Opinione: Il M. Zuiko 90mm f/3.5 MACRO rappresenta un ottica alquanto singolare nel suo genere. L'OM System è stata la prima azienda a realizzare un obiettivo macro polivalente che spazia da 90mm (180mm equivalente al Full Frame) fino ad arrivare a 180mm (360mm equivalente) se montiamo un teleconverter 2x dedicato (M. Zuiko MC-20). Un'ottica leggera che si può portare al collo durante un'uscita outdoor o in una escursione sui sentieri. Può essere definita una lente "polivalente" utilizzata sia per la fotografia "macro" (con ingrandimento fino a 4x) e sia come alternativa ai più pesanti medio tele fissi per il wildlife. Personalmente uso il nuovo M. Zuiko 90mm in wild (a mano libera) su una OM-1 sia per macro su soggetti statici come fiori, farfalle, insetti e sia su uccelli veloci in volo come rondini, rondoni ed ho notato una grande versatilità di questa ottica. L'AF è preciso e sul dinamico aggancia il soggetto abbastanza velocemente senza rimpiangere un teleobiettivo dedicato. Come luminosità gli f/3.5 a 90mm sono più che sufficienti per le macro in wild e con la doppia stabilità dell'ottica più quella della fotocamera si può lavorare a bassi ISO. Con i teleconverter 1.4x e 2x non ho notato grandi perdite di prestazioni, seppure l'AF tende ad essere meno preciso ed occorre buona padronanza da parte del fotografo, ma il 90mm fa egregiamente il suo lavoro portando a casa gli scatti. Usandolo sul campo e vedendo tutte le potenzialità che ha quest'ottica il prezzo al lancio di € 1.490 ritengo sia concorrenziale con gli altri macro da 100mm di fascia professionale presenti sul mercato. inviato il 05 Giugno 2023 |
![]() | OM System OM-5 Pro: Leggera e compatta - Ottimo rapporto qualità/prezzo - Nuove funzioni rispetto al modello precedente (è una E-M1 mk3 in un corpo E-M5). Contro: Non presenta innovazioni, mantiene le stesse tecnologie hardware/software usate dai precedenti modelli E-M1 ed E-M5. Opinione: Al Polyphoto Day di Firenze ho avuto modo di vedere la nuova OM-5 di OM-System. Non posso fare un test approfondito ma da una prima visione la OM-5 mi sembra un buon prodotto. Occorre vederla non come una fotocamera innovativa (come è stato per la OM-1) ma come una novità OM-System di aggiornamento alle E-M1 mk3 ed E-M5, una sorta di mix che lega entrambe le fotocamere marcate Olympus. Un idea a mio avviso geniale, in quanto la E-M1 mk3 è stata una macchina professionale Olympus di rilievo e la serie E-M5 una fotocamera compatta per amatori. Con la OM-5 abbiamo entrambi, un sistema professionale (magari non come quello della OM-1) in un corpo compatto da portare in tasca. Anche il rapporto qualità/prezzo è ottimo, la OM-5 si prende a circa € 1200. L'ho provata su una modella al Polyphoto Day di Firenze con il tele M.Zuiko 150-400mm f/4.5 ed il risultato è stato sorprendente da vera fotocamera professionale e non la valuterei soltanto come scelta secondaria da fotocamera compatta o tascabile. Certo per chi si aspettava una "baby" OM-1 non è stato così, la OM-5 è qualcosa di diverso che porta avanti tutto il frutto professionale di Olympus ora marcato OM-System. inviato il 05 Dicembre 2022 |
![]() | Olympus M.Zuiko Digital ED 75-300mm f/4.8-6.7 II Pro: Ottica leggera ben costruita ed economica Contro: Tropicalizzazione assente Opinione: Per chi si avvicina per la prima volta alla fotografia naturalistica ed avifauna oltre a quella sportiva, il M.Zuiko 75-300 II° serie è un ottimo obiettivo. Caratterizzato da un design ergonomico, leggero e di ottima costruzione. Peccato non abbia la tropicalizzazione, gli avrebbe dato quel plus in più di cui ci ha abituato Olympus. L'ottica è molto buona quando c'è molta luca durante la giornata decade un po' quando cala il sole e l'AF soffre, specialmente se usato in AF-C dinamico. Comunque le foto sono di ottima qualità e in generale l'autofocus nel dinamico è reattivo ma solo su corpi medio avanzati (dalla E-M5 in su). Se utilizzato su E-M10 nel dinamico è molto sofferente (non è reattivo), va un po' meglio nello statico AF-S. E' invece preciso e perfetto su OM-1, su E-M1 mk3 o E-M1X e può essere usato dai professionisti come terza o quarta ottica di riserva o come tele "tuttofare". inviato il 26 Novembre 2022 |
![]() | Olympus M.Zuiko Digital ED 100-400mm f/5.0-6.3 IS Pro: Qualità costruttiva - Leggerezza - Compatibile con i teleconverter 1.4x e 2x. Contro: AF buono ma non brillante, soffre con scarsa luce - Con i teleconverter va usato solo in emergenza...foto accettabili. Opinione: Ho avuto questo obiettivo per oltre un anno e lo usavo sull'Olympus E-M1 Mk3. Non posso dire che sia un pessimo obiettivo, anzi l'ho trovato ben fatto (ottima costruzione) e comodo nell'utilizzo oltre ad essere leggero ed economico. La qualità fotografica è ottima nelle giuste condizioni di luce. Stesso discorso sull'AF, con scarsa luce arranca al contrario durante una giornata di sole l'AF è molto reattivo. Per soggetti vicini e fermi è eccellente con risultati molto buoni (foto nitide e ricche di colore), per quelli in volo è buono. Ha poco senso paragonare il M.Zuiko 100-400 al 300 f/4 in quanto rappresentante due ottiche differenti e nate per un diverso pubblico. Anche la fascia di prezzo è diversa, il 100-400 nel mercato usato si può acquistare a meno di mille euro e per tale prezzo io reputo che sia un ottimo teleobiettivo rispetto al buon risultato fotografico che restituisce. inviato il 23 Novembre 2022 |
![]() | OM System M.Zuiko 12-40mm f/2.8 PRO II Pro: Ottica professionale di qualità con costruzione impeccabile, robusta ed impermeabile Contro: nessuno Opinione: Un obiettivo di altissima qualità costruttiva, rappresenta la versione II marcata OM System del glorioso 12-40 f/2.8 Olympus. Unica differenza del 12-40 PRO II rispetto alla prima serie è l'impermeabilità con la resistenza alle intemperie mediante certificazione IP53. Seppure lo schema ottiche è identico alla prima versione (progetto 2013), il PRO II (progetto 2021) restituisce un miglioramento di immagine ma quasi impercettibile (io avevo anche la prima serie e non ho notato grandi differenze). Un'ottica uscita in abbinamento alla nuova OM-1 e dai risultati che ho ottenuto sulla OM-1, probabilmente è studiata ad hoc per la nuova fotocamera e per le successive marcate OM System. In conclusione, per chi vuole risparmiare la prima versione (2013) del 12-40 f/2.8 nel mercato usato si trova a prezzi abbordabili, per chi invece vuole essere al passo con i tempi ed avere il nuovo 12-40 PRO II marcato OM System può trovare quelli venduti da kit con ottimi sconti. A voi la scelta... inviato il 22 Novembre 2022 |
![]() | Olympus M.Zuiko Digital ED 30mm f/3.5 Macro Pro: Economico - Leggero e compatto - Ottimo come tuttofare grandangolare - Ottima resa fotografica Contro: Mancanza di paraluce e custodia in dotazione Opinione: Ottica leggera ed economica che restituisce buone macro. Non comparabile con il 60mm macro (di livello e costo più alto) ma offre al fotografo tutto il necessario per tirare fuori dettagliate macro. Può essere usato come alternativa economica anche ad un grandangolare fisso per realizzare splendidi panorami. Consigliato per chi vuole approcciarsi alla macro per la prima volta. inviato il 20 Novembre 2022 |
![]() | Olympus 2x MC-20 Pro: Costruzione di qualità - Economico rispetto ai teleconverter 2x di altri marchi (Nikon/Canon/Sony) Contro: Nessuno Opinione: Uso da un anno questo teleconverter su vari teleobiettivi Olympus e devo dire che mi gratifica di più rispetto all'1.4x (MC-14). Per alcuni versi la resa fotografica è anche migliore perlopiù se usato sul tele top di gamma M.Zuiko 150-400mm f/4.5. Proprio su questa ottica il 2x è possibile abbinarlo con o senza il teleconverter incorporato 1.25x arrivando a lunghezze focali doppie, da 300 a 1000mm (600mm e 2.000mm se lo paragoniamo al full frame). I risultati fotografici sono ottimi e talvolta è sorprendente vedere la nitidezza con il 2x abbinato ad una OM-1. Usato su altre ottiche come il 40-150 f/2.8 oppure sul 300 f/4 il teleconverter MC-20 restituisce ottime foto. Sofferente se abbinato al M.Zuiko 100-400 specialmente alla massima focale (400mm f/6.3) che diventa un 800mm f/13 (con il 100-400 è da usare soltanto in caso di emergenza su soggetti molto lontani). Consigliatissimo in ambito m4/3 per chi fa fotografia naturalistica ed usa teleobiettivi M.Zuiko. inviato il 17 Novembre 2022 |
![]() | OM System M.Zuiko Digital ED 20mm f/1.4 PRO Pro: Qualità costruttiva ed ottica - Ergonomia e compattezza Contro: Nessuno Opinione: Una delle nuove lenti realizzate da OM Digital Solutions e marchiata OM System. Robusta con una qualità costruttiva eccellente. Anche la resa cromatica è bellissima su panorami e luce riflessa sull'acqua. Non sono un esperto di fotografie "landscape" ma posso dire che questo obiettivo 20mm f/1.4 regala tante soddisfazioni sul campo specialmente se abbinato alle ultime fotocamere E-M1 Mark 3 o alla nuova OM-1. inviato il 17 Novembre 2022 |
![]() | OM System M.Zuiko Digital ED 40-150mm f/4 PRO Pro: Costruzione di ottima qualità - Eccellente resa fotografica - Leggerezza e compattezza considerando che è come un 80-300mm f/4 nel full frame Contro: Non è duplicabile Opinione: Obiettivo professionale di alta qualità con una costruzione eccellente. Leggero ed ergonomico il 40-150 f/4, a mio avviso, oggi è il miglior zoom compatto presente sul mercato che raggiunge la focale di 300mm f/4 (comparato al full frame). Se abbinato all'ultima OM-1 la resa fotografica è eccellente e se usato a mano libera con la modalità computazione High Res Shot (50mpx) aggiungendo il teleconverter digitale 2x della OM-1, otteniamo un 600mm f/4 che regala splendide "macro" su soggetti statici. Se usato come zoom tuttofare, il peso non eccessivo, ci consente di portarlo al collo durante le passeggiate. Provato personalmente durante le mie escursioni in montagna, non ho avuto alcun problema a portarlo al collo per alcune ore durante l'uscita escursionistica. Molto compatto entra perfettamente in una borsetta, montato su una fotocamera m4/3. Se paragonandolo al fratello f/2.8 (più pesante e datato), i risultati con il 40-150 f/4 sono sorprendenti e talvolta migliori e possiamo considerarlo un degno sostituto del f/2.8 (cosa che ho fatto). Rispetto al "vecchio" M.Zuiko 40-150 f/2.8, il nuovo M.Zuiko 40-150 f/4 è un progetto nativo OM Digital Solution ed è marcato OM System. Purtroppo il 40-150 f/4 non è duplicabile, forse uno sforzo in più gli ingegneri di OM Digital Solution lo potevano fare rendendolo compatibile con i telenconverter 1.4x e 2x. Comunque, seppur con questa limitazione, l'ottica è superba e vale i soldi spesi. inviato il 17 Novembre 2022 |
![]() | Olympus M.Zuiko 150-400mm f/4.5 TC1.25x IS Pro Pro: Ottima costruzione - Ingombro e peso contenuti - Ottima portabilità a mano libera - Economico se paragonato agli f/4 top di gamma full frame - Ampia escursione focale (da 300 a 1000mm) - Ottima resa con l'aggiunta dei teleconverter 1.4x e 2x - Regolazione della staffa treppiede su posizioni predefinite - Memorizzazione punto AF - Ottima stabilizzazione a bassi ISO Contro: Rigidità al tatto della gomma sulla ghiera delle focali Opinione: Uso il 150-400 da circa sei mesi abbinato alla nuova OM-1. L'ottica si è dimostrata di altissimo livello, sia costruttivo (a prova di schizzi d'acqua) che fotografico. Un obiettivo dal peso ed ingombro contenuto che offre al fotografo naturalista la possibilità di spaziare dai 150mm arrivando a 500mm con l'uso del teleconverter 1.25 incorporato. Praticamente è come stare sul full frame da 300mm a 800mm rimanendo con una diaframma f/4.5 arrivando a 1.000mm a f/5.6. Ottica molto luminosa che consente di fotografare fino a 1.000mm in tutte le ore del giorno (dall'alba al tramonto). Io lo uso principalmente a mano libera (con una OM-1 arrivi a 2.3Kg) e non accuso problemi di stanchezza come invece avveniva prima con i tele f/4 Nikon che superavano i 4.5Kg con le mirrorless Z. Facendo un paragone con i nuovi supertele f/4 full frame il M.Zuiko 150-400mm lo vedo anche "economico" costa il 50% in meno di un 600 f/4 Nikon, Canon o Sony e la resa è alla pari se non superiore. Usando i teleconverter 1.4x e 2x il 150-400 si comporta in maniera impeccabile arrivando fino a 2.000mm con un AF molto reattivo ed una qualità di immagine molto buona, cosa che non avveniva con il 200-400 f/4 Nikon che avevo quando lo usavo con l'1.4x Nikon su una Z6 o Z7. Comoda la regolazione della staffa treppiede a scatto, ovvero girandola si trova subito la posizione predefinita. Anche la stabilizzazione è molto buona, se usato a mano libera a bassi ISO (250-400) con diaframmi aperti l'immagine è perfettamente nitida ricca di dettagli con colori stupendi. Sull'ottica non mancano pulsanti e comandi per la regolazione della distanza o per la memorizzazione del punto di messa a fuoco. Non ho trovato note negative seppure un appunto sul tipo di gomma usata sulla ghiera delle focali, a mio avviso un po' troppo rigida al tatto. Voto 10 e lode! inviato il 17 Novembre 2022 |
![]() | OM System OM-1 Pro: Fotocamera professionale compatta alla pari delle top di gamma full frame - Ottimo rapporto qualità prezzo - Nuovo sensore m4/3 il primo al mondo con tecnologia "stacked" - Sistema AF migliorato con funzioni innovative per il riconoscimento del soggetto - Scatto a raffica fino a 120fps - Funzioni computazionali migliorate come l'High Res Shot a mano libera - Nuovo EVF e menù ridisegnato più attento alle esigenze del professionista - Nuova batteria più longeva rispetto ai modelli precedenti - Migliorata la customizzazione di pulsanti e funzioni - Elaborazione del file JPEG in macchina di altissima qualità; Contro: Firmware (v.1.2) molto buono ma ancora da perfezionare - Utilizza solo schede SD - Mancanza del GPS integrato - Buffer immagini appena sufficiente per scatti a raffica - Mancanza connettore rete Ethernet; Opinione: Da giugno utilizzo due corpi OM-1 in ambito wild naturalistico. Dopo circa 300.000 scatti la fotocamera si è dimostrata un degno compagno di lavoro è svolge egregiamente il suo compito. Avendo usato per anni fotocamere Nikon come D4s, D850 e successivamente mirrorless come Z6 e Z7 e provato con mano la Z9, posso affermare che la nuova OM-1 fa la sua figura e può essere considerata alla pari e per alcune funzioni, anche superiore alle top di gamma full frame di Canon, Sony e Nikon. Sono tanti i lati positivi della OM-1, in primis, l'ottimo rapporto qualità prezzo che la vede al primo posto tra le fotocamere professionali. Un fattore a mio avviso, molto positivo vista la precaria situazione economica del periodo storico che stiamo vivendo. La OM-1 sfoggia il nuovo sensore m4/3 "stacked", il primo al mondo. Un netto miglioramento rispetto al "vecchio" micro 4/3 presente sulla E-M1 Mark 3 e E-M1X. Fotografie molto più nitide grazie al nuovo processore TruePic X (la E-M1 mk3 monta il TruePic IX), anche la resa cromatica è cambiata con il JPEG migliorato che si lavora molto bene in post produzione. Non ho visto migliorie sul file RAW che comunque rimane all'altezza dei precedenti modelli. Molto più performante il sistema AF, specialmente nella raffica in AF-C a 50fps ed abbinato alla funzione rilevamento soggetto, è preciso e non sbaglia uno scatto (utile anche per chi vuole fare video timelaps). Interessante la raffica a 120fps, molto comoda per immortalare tutta la sequenza del decollo di un rapace mettendo a fuoco soltanto il momento dello stacco. In modalità statica AF-S non ho notato grandi novità rispetto alla E-M1 mk3. Migliorate le funzioni computazionali della OM-1, filtri ND, teleconverter 2x ora basta premere il pulsante "video" per passare in modalità High Res Shot e scattare a mano ibera file JPEG e RAW di 50mpx arrivando ad 80mpx con treppiede (l'operazione era più complessa e laboriosa su E-M1 mk3). Il mirino elettronico della OM-1 è qualcosa di strepitoso. Scordiamoci quello della E-M1 mk3, il nuovo EVF della OM-1 è quanto di meglio un fotografo professionista possa avere da una mirrorless: luminoso, riproduzione fedele del soggetto, nessun fastidio per l'occhio anche dopo ore di utilizzo. Anche la batteria è stata riprogettata, leggermente più grande e pesante rispetto a quella della E-M1 mk3 ma molto più longeva, mi dura una giornata intera con 4-5.000 scatti. Con il battery grip HLD-10 o 2 batterie stiamo tranquilli per 2-3 giorni. Tantissime le funzioni presenti sulla OM-1 ed un menù completamente ridisegnato rispetto alla linea dei precedenti modelli Olympus. Personalmente l'ho trovato ben fatto, molto comodo e professionale che si allinea agli standard delle altre ammiraglie Sony, Nikon e Canon. Nella OM-1 non mancano customizzazioni di pulsanti e funzioni che seguono la linea Olympus, già vista nei precedenti modelli. Migliorato anche lo scatto in remoto utilizzando il Wi-Fi con il nuovo telecomando (RM-WR1). Francamente non ho riscontrato note negative sulla OM-1. Qualche incertezza con il firmware 1.2 (crash occasionali) che reputo siano dovuti alla giovinezza del progetto OM-1 che ancora necessita miglioramenti nella parte software della fotocamera, che verranno risolte con le nuove versioni firmware. Il buffer immagini, se scatti a raffica, è appena sufficiente e devi usare schede SD tipo II V90 che hanno un costo quasi simile alle XQD o CFexpress a mio avviso più indicate per la OM-1. Manca un connettore di rete Ethernet e questo, per un professionista che deve trasferire velocemente i dati sulla rete dati, può essere un handicap. Avrei voluto il GPS, gli dava quel plus tipico di una top di gamma. In conclusione per chi possiede E-M1 mk3 o E-M1X il passaggio alla OM-1 è l'abbandono del "vecchio" per passare al nuovo, per chi invece cerca una fotocamera professionale leggera in ambito naturalistico o sportivo la OM-1 è il top regalando soddisfazioni alla pari di una full frame di alta gamma. inviato il 16 Novembre 2022 |
![]() | Nikon Z DX 50-250mm f/4.5-6.3 VR Pro: leggero, ottimo VR, autofocus veloce, qualità fotografica rispetto alla classe dell'ottica. Contro: fragile, molto uso di plastica (compreso l'attacco). Opinione: Uso questo obiettivo da oltre un mese acquistato in kit con la Z50. La prima impressione è di un obiettivo "Made in China" (seppure viene fatto a Taiwan) con tanto (forse troppo) uso di plastica, attacco compreso. Tutto comprensibile se per qualche migliaio di euro si acquista la Z50 con 2 obiettivi (16-50 e 50-250) ed una scheda SD da 64GB, ma uno sforzo in più la Nikon lo poteva anche fare (almeno l'attacco in metallo). Molto leggero e se questo è un bene per alcuni versi denota una sorta di fragilità in quanto la plastica non regge agli urti come un ottica in lega o in metallo, seppure più pesante. Comunque, a parte queste considerazioni, il 50-250 DX per Z Mount fa bene il suo lavoro. Ottima la qualità fotografica di un ottica entry-level (da kit) che non sfigura rispetto alle altre ottiche Z-Mount della serie "S-Line" e per alcuni aspetti, è anche superiore agli zoom entry-level F-Mount come un AF-S 55-200 o un AF-P 70-300 f/6.3 non stabilizzato. Ottimo il VR che si attiva/disattiva attraverso la fotocamera (assente la levetta sull'obiettivo). Perfetto per un primo approccio alla fotografia naturalistica (è come avere un 75-375mm nel formato FX) o per chi viaggia e necessita, usando fotocamere Z, di un ottica molto leggera. inviato il 22 Dicembre 2019 |
![]() | Nikon Z7 Pro: Ergonomia da reflex, peso contenuto, sistema evoluto ed innovativo rispetto alle reflex, compatibilità con le nuove memory-card CFexpress, qualità d'immagine con l'Expeed 6, compatibilità con tutte le ottiche F-Mount, Picture Control migliorato con nuove funzioni, ricarica batteria interna tramite connessione USB, stabilizzazione a 5 assi, luminosità attacco Z-Mount, velocità nello scatto a raffica, prezzo competitivo. Contro: Sistema mirrorless Nikon ancora grezzo, un solo slot per le memory card, AF-C non facile e poco intuitivo, parco ottiche Z-Mount carente, necessita studio e fidelizzazione. Opinione: Per oltre 2 anni ho usato la D850 con 2 corpi macchina in ambito Wildlife facendo oltre 250.000 scatti. Da qualche mese sono passato definitivamente al sistema Z-Mount con Z50, Z6 e Z7 e devo dire che il passaggio al Z-Mount è stata una vera e propria rivelazione. Un salto nel futuro della fotografia che sicuramente sarà "mirrorless" come dimostrano i dati mondiali delle vendite reflex (ormai in caduta libera) e dalle nuove tecnologie che stanno nascendo e che andranno a sposarsi con i sistemi mirrorless. La Z7 rappresenta la prima mirrorless PRO prodotta da Nikon (2018) e sicuramente deve ancora maturare rispetto a concorrenti come Sony ma l'ammiraglia mirrorless di Nikon racchiude un progetto ingegneristico all'avanguardia e superiore a molti brand della concorrenza, Sony compresa. Il nuovo innesto Z-Mount di 55mm (molto criticato) riesce a dare più luminosità rispetto all'F-Mount anche utilizzando l'FTZ con obiettivi non recenti. Utilizzando il Nikon AF-S 200-400 VR (prima versione) la Z7 restituisce fotografie migliori rispetto alla D850 con la stessa ottica. Per chi, come me, fotografa wild non da capanno e si porta dietro fotocamera ed obiettivo, la Z7 è stata una salvezza. Ora posso fotografare a raffica TIFF a 8 fps (velocità su quel formato impossibile con la D850) e 9 fps in RAW con 1 Kg in meno sulle spalle rispetto a quando andavo con la D850+Grip+EN-EL18 (1.6Kg). In aggiunta utilizzando le nuove CFexpress Sandisk in sostituzione delle Lexar XQD la performance della Z7 è anche migliorata (regge bene la raffica a 8fps scattando in TIFF da 126MB l'uno). Anche questo è un altro punto a favore della Z7, l'unica fotocamera ad adottare le CFexpress (ad oggi nessuna mirrorless e reflex è compatibile con le CFexpress). La nitidezza delle immagini è migliore rispetto alla D850 grazie al nuovo processore Expeed 6 nato nel 2018 (la D850 ha l'Expeed 5) ed alla maggiore configurazione del Picture Control con l'aggiunta di parametri di nitidezza. Un altra novità che ho apprezzato la possibilità di ricaricare la batteria direttamente dalla Z7. Basta collegare l'adattatore EH-7P (fornito con la Z7) all'ingresso USB della Z7 e ad una presa di corrente ed il gioco è fatto. L'EH-7P è più leggero e compatto del classico caricatore quindi più comodo da portare nello zaino durante le uscite fotografiche wild di più giorni. Prezzo competitivo (Z7 kit nuovo Nital sotto i €3000). Purtroppo la Z7 riserva molte note negative. Prima di tutto il sistema mirrorless Nikon, una tecnologia grezza ancora in fase di evoluzione che va migliorata. Il sistema AF specialmente in continuo AF-C, seppure preciso, occorre capirne bene il funzionamento (sparito il classico settaggio GRUPPO, 9, 52, 156 punti della D850, sulla Z7 abbiamo "Wide-S" e "Wide-L" area) ed è poco intuitivo (il 3D-Tracking sulla Z7 si chiama Focus-Tracking e lavora in AF-A premendo più volte il tasto "OK".....alquanto scomodo da utilizzare su un soggetto che si muove in modo caotico). Un solo slot per le memory card effettivamente è un limite sulla Z7, ma credo sia stata una scelta perlopiù legata all'ergonomia ed al peso. Il parco delle ottiche professionali Z-Mount per la Z7 è carente e si è ancora costretti ad usare ottiche F-Mount con l'adattatore FTZ ed in base all'obiettivo F-Mount bisogna sapere come va configurato con la Z7 per avere risultati perfetti (in alcuni casi occorre fotografare con il VR in OFF dell'obiettivo usando solo la stabilizzazione della Z7, in altri settarlo in NORMAL mentre con la D850 si fotografava in SPORT......ogni obiettivo F-mount necessita prima alcuni test sulla Z7 per trovare la giusta configurazione con l'FTZ). In conclusione, la Z7 è una fotocamera superba che regala molte soddisfazioni (superiori alle reflex) ma necessita studio, feeling nonché capire il nuovo sistema mirrorless di Nikon, come questo si differenzia dalle reflex della serie "D" ed abituarsi ad un nuovo approccio fotografico che guarda al futuro. inviato il 22 Dicembre 2019 |
![]() | Nikon Z50 Pro: Stile reflex, impugnatura comoda, leggera e compatta, ottimo rapporto prezzo/qualità, compatibilità con tutte le ottiche Nikon Z e F (con ZTF Mount), mantiene il feeling delle reflex Nikon Contro: Comandi e pulsanti più piccoli rispetto alle sorelle Z6 e Z7, durata batteria (circa 310 scatti), manca l'attacco cuffie Opinione: Provata con la nuova ottica Nikon Z 50-250mm le prime impressioni sono più che buone. Una mirrorless in formato DX con sensore APS-C compatta ed economica che seppure viene proposta come prodotto "entry-level" non è affatto così. Il sensore da 20,9 megapixel, il nuovo software Expeed 6, la piena compatibilità con le ottiche Z e F fanno della Z50 una fotocamera degna di stare al passo con le sorelle maggiori Z6 e Z7. Testata ad ISO altissimi (tra 9.000 e 51.200) in condizioni di luce pessime ha generato RAW molto interessanti ben lavorabili in post produzione con JPEG di buona qualità (sempre in relazione agli altissimi valori dell'ISO). Provato anche lo scatto in AF-C (RAW a 14bit) con velocità di scatto a 11 fp e la Z50 e con una scheda SD da 128 Gb (Sandisk Extreme Pro da 170 Mb/s) il buffer ha retto bene seppure ogni tanto lo scatto si fermava e riprendeva un istante dopo a regime. Perfetta la compatibilità con le ottiche serie F-Mount, montando il Nikon AF-S 200-400 f/4G ED VR con moltiplicatore Nikon AF-S TC-14E III ed adattatore FTZ-Mount la piccola mirrorless ha fatto bene il suo lavoro. Sempre ad altissimi ISO (sopra i 20.000) in AF-C l'autofocus a 560mm era veloce e abbastanza preciso (certo non paragonabile all'AF delle reflex D850 o D5). Ho trovato molto comodo il feeling che Nikon ha mantenuto anche sulla Z50. Menù ed impostazioni sono del tutto simili a quelle delle reflex serie "D", inoltre ho provato ad inserire la scheda SD usata sulla Z50 su una D850 ed i RAW venivano perfettamente letti dalla reflex. Un binomio molto interessante per chi lavora con entrambe i sistemi. Passando alle note negative, in prima lista abbiamo la durata della batteria, dopo appena 311 scatti si è scaricata. Manca l'attacco esterno per le cuffie una piccola lacuna per chi la usa come videomaker. La Z50 è una "reflex compatta" e la compattezza si riflette anche sui tasti ed i comandi, identici ma più piccoli delle sorelle Z6 e Z7. Alcuni comandi possono risultare scomodo per chi, come me, ha le mani grandi (senza togliere la Z50 dall'inquadratura, a memoria senza guardare ho fatto fatica a premere il pulsante Fn1 e contemporaneamente ruotare la ghiera per selezionare AF-S o AF-C). Comunque è solo una mia considerazione personale, basta prenderci l'abitudine. inviato il 17 Novembre 2019 |
![]() | Nikon D850 Pro: sensore da 46 megapixel, immagini di qualità e di grande risoluzione, versatilità d'uso in FF ed in DX senza compromessi, stesso modulo AF dell'ammiraglia D5, raffica RAW fino a 9 fps, buon rapporto qualità/prestazioni/prezzo Contro: slot scheda SD poco utile per l'utilizzo fotografico, necessari obiettivi pro di ultima generazione, raffica a 9fps solo con battery grip, buffer appena sufficiente Opinione: Come fotografo NPS ho utilizzato tutte le reflex Nikon pro FF (dalla D3 alla D4/D5) e DX (D300s, D500) e quelle della serie D8xx (D810 e D850). Dopo sette mesi di intenso uso della D850 con circa 80.000 scatti effettuati posso dire che la D850 attualmente è la top reflex FF prodotta dalla Nikon e la miglior reflex "tuttofare" presente sul mercato. Due corpi in uno, una FF da 46 megapixel per scatti di alta qualità per grandi stampe e crop spinti, una DX da 20 megapixel per avere un crop di 1.5x direttamente in macchina (praticamente è come avere una D500 all'interno). In questo modo in ogni situazione possiamo scegliere la modalità più idonea. Ho avuto per un anno una D500 e devo dire che la D850 in modalità DX restituisce immagini di pari livello o superiore. I 46 megapixel del sensore producono immagini spettacolari con il massimo dei particolari. Questo consente un crop in post produzione di oltre il 50% senza perdita di dettaglio. Autofocus molto veloce e preciso ed insieme al nuovo processore EXPEED 5 è in grado di gestore enormi flussi di lavoro senza accorgersi di nulla durante lo scatto. Per avere tutto questo occorre però fare dei compromessi. Con la D850 scordatevi di avere la semplicità d'utilizzo di una D5. La D850 necessità esperienza ed occorre saper scegliere bene le ottiche giuste altrimenti si rischia di avere risultati scadenti. L'ho provata con ottiche pro di vecchia generazione ed i risultati sono alquanto deludenti. E' invece perfetta e da il meglio di se con ottiche professionali di ultima generazione. Per chi la vuole usare per fotografia naturalistica la raffica a 7fps è appena sufficiente ed è necessario raggiungere i 9fps che si hanno solo acquistando il battery grip MB-D18 insieme alla batteria EN-EL18 e l'attacco BL-5 il tutto con una spesa che arriva a toccare i €750. Esistono in commercio anche battery grip compatibili da €100 ma personalmente ne ho acquistato uno ma la qualità della plastica e l'attacco molto scadenti, molto meglio l'originale Nikon seppur ad un costo di €400. L'autofocus è molto veloce e preciso nettamente superiore a quello della D4 e D810, alla pari della D500 ma non equiparabile a quello della D5 seppur la D850 condivide lo stesso modulo AF. Discorso ISO...migliorato molto rispetto alle serie D8xx ma con 46 megapixel non si può chiedere di avere lo stesso risultato di rumore di una D5 vista anche l'assenza del filtro anti-aliasing. La D850 produce file RAW non compressi che arrivano a pesare 100 mega, è quasi obbligatorio utilizzare la modalità compressa "senza-perdita-dati" anche se quest'ultimi pesano 40-50 mega. Un problema che si supera facilmente con PC di almeno 4-8 giga di RAM e aggiornando il software Nikon Capture NX. Per la mole di lavoro e la pesantezza del RAW lo slot SD ai fini fotografici è poco utile (tranne usare il JPEG o per backup di un scheda XQD), con la XQD la D850 è un fulmine seppur questo supporto è ancora molto costoso sul mercato. In conclusione la D850 è una fotocamera professionale innovativa e rappresenta un mondo a se, consente di fare tutto in qualsiasi genere fotografico. Se qualcuno si fa la domanda: meglio la D850 o la D5 ? Non vi è risposta, sono due macchine diverse ma la D850 consente di fare tutto seppur con qualche compromesso al contrario della D5 che seppur è il top di gamma costa il doppio ed è limitata a soli 20 megapixel. Personalmente lavoro con due corpi D850 al posto della D5 e D500 e sono ampliamente soddisfatto. inviato il 25 Novembre 2018 |
![]() | Olympus OM-D E-M1 Pro: Una mirrorless alla pari di una relflex professionale. Al top nella customizzazione, ogni tasto è configurabile a piacimento. Scatto silenzioso in sequenza a 11fps, unico nella categoria. Stabilizzazione e pulizia sensore. Ottimo firmware. Contro: i 16 Megapixel sono appena sufficienti, oggi non più competitivi rispetto ai 24-36-48 Megapixel delle ultime mirrorless e relfex APS-C o Full-Frame. Per la fotografia naturalistica occorre molta esperienza con la fotocamera in quanto l'autofocus continuo AF-C talvolta è lento ad agganciare il soggetto specialmente con teleobiettivi Sigma AF 135-400 o "bigma" 50-500mm con attacco 4/3, non alla pari delle reflex pro con le stesse ottiche Sigma, specialmente con scatti in sequenza da 10fps. Durata della batteria, circa 350 scatti, occorre portarsene dietro almeno 2-3 di scorta. Mancanza di supertele luminosi progettati per il m4/3, bisogna accontentarsi del "bigma" Sigma 50-500mm f4-6.3 nato per le "vecchie" reflex digitali Olympus da usare sulla E-M1 con l'adattatore MMF-3. Un solo slot per memorie SD. Rumore evidente dopo i 1600 ISO. Opinione: Come fotografo naturalista, dopo anni di utilizzo di fotocamere Nikon (D300s) ed Olympus (E-5) dal 2014, con l'uscita di scena della E-5, sono passato definitivamente alle mirrorless utilizzando le ottiche professionali delle reflex Olympus. L'inizio è stato problematico, con passaggio dal mirino ottico al mirino elettronico, utilizzo di molta elettronica rispetto alla meccanica "classica" delle reflex, i teleobiettivi (specialmente i Sigma 135-400mm o 50-500mm) non rispondono con la stessa velocità che hanno quando si utilizzano sulla E-5, utilizzo di schede SD in un solo slot rispetto ai due slot con schede CF della E-5. Insomma, i primi mesi sono stati alquanto problematici per far uscire foto professionali dalla mia E-M1. Ad oggi, dopo 2 anni di utilizzo esclusivo, 110.000 scatti e dopo aver studiato attentamente tre manuali tra cui "Mastering the Olympus OM-D E-M1" e "Olympus OM-D E-M1 Guide" sono riuscito a dare il meglio nella fotografia Wildlife con i tele Sigma e configurare la E-M1 in modo tale da aver meno problemi nella lentezza dell'AF in modalità continua AF-C con scatti sequenziali a 10fps (seppur attenuato, il problema comunque rimane). Impeccabile per soggetti statici, foto perfette. La versione 4.1 del firmware rende la E-M1 un concentrato di elettronica. Comodissimo per chi fa fotografia naturalistica lo scatto silenzioso in modalità continua ad 11fps, da fare invidia a chi usa le reflex. Certo la lentezza dell'aggancio del soggetto (specialmente uccelli in volo) in autofocus continuo (AF-C) utilizzando i "vecchi" obiettivi 4/3 con l'adattatore MMF-3 pesa un ruolo importante specialmente per chi fa fotografia naturalistica, ma la qualità costruttiva della E-M1, il peso di circa 400 grammi (montando il Sigma 50-500 si arriva a 2.3 Kg) consente di portarsi "al collo" per molte ore un'attrezzatura professionale per il Wildlife, impensabile con reflex APS-C o Full-Frame. inviato il 24 Febbraio 2016 |
Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me