Terra di briganti - tra i boschi dell' Aspromonte in Articoli il 10 Luglio 2015, 14:00 Sveglia presto, tutti dormono. Ci si prepara con le cose che potrebbero servire, direi essenziali. Bel pile, k-way, coltellino, reflex e tante immagini che passano per la mente salendo su per i vari tornanti, 12 km da Cittanova a Zomaro (dal greco Ozómenos - acquitrinoso) , porta d' Aspromonte, terra di briganti, sentieri nascosti, impervie montagne e paesaggi cantati e lodati da Norman Douglas e Corrado Alvaro. - Il nome Aspromonte ha due potenziali etimologie. Oltre al significato ovvio di "monte aspro" che ne descriverebbe la morfologia, un'altra possibilità è il significato di "Monte Bianco", dal termine grecanico aspro, che appunto significa bianco - (cit.)
Luoghi di storia, si narra che Spartaco ci si sia rifugiato e li, ai piani di Marco, abbia sconfitto le legioni romane di Marco Licinio Crasso.. Attraversato in passato da numerosi briganti tra cui Nino Martino, Giuseppe Musolino, la banda Mittica, Bizzarro e Giuseppe Pronestì, il brigante Sonnino tutti impegnati nella lotta contro i 'mercenari' di Garibaldi, egli stesso ferito a Gambarie, mandati a conquistare il sud.
A 1000 metri d'altezza, 20 km dal Tirreno, 30 dallo Ionio, qualcuno lo chiamerebbe adesso paradiso.
Si arriva in cima, è ancora buio, comincia a piovere
- frequente in questi boschi. le nuvole arrivano dal mare come muri neri carichi di pioggia che si scontrano con le montagne e dove poi si fermano -
il sole tra gli alberi regala le prime timide luci.
L'aria è umida, l'odore di sottobosco riempie le narici e ci si ricorda di quel tenero e intimo legame che lega l'uomo alla natura. Muschio e funghi dappertutto, pungitopo ("rusculara") ed agrifogli, odore di bosco, di terra ed erba bagnata, con una fragranza nell'aria di muffe e funghi che crescono intorno alle cortecce degli alberi.
Alberi umidi, bagnati, a volte usati come appiglio o sostegno, che lasciano sulle mani un oleoso inchiostro vitale verde/nero. Si scivola, si cade, ci si rialza e si prosegue. il cammino non è faticoso, le gambe si muovono meccanicamente, il piacere e la gioia della continua scoperta dettano il ritmo. I polmoni si ossigenano, l'impatto freddo e a volte violento con l'aria gelida risveglia tutti i sensi; il corpo è attivo, dinamico... gli occhi vigili e le orecchie tese. Tutto è in armonia, il corpo è già connesso. Il sole sale, la nebbia è fitta, il freddo è pungente. Con fatica i raggi del sole attraversano la fitta vegetazione regalando...
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