C'è della Hygge in Danimarca in Articoli il 01 Maggio 2019, 16:04 La Danimarca si è classificata al primo posto nel 2016 come nazione più felice al mondo, ma si trova saldamente nelle prime cinque posizioni della classifica dal 2012, cioè da quando l'ONU ha istituito la Giornata Mondiale della felicità. E se mai visiterete questo Paese, siate pronti a farvi contagiare dalla
Hygge (pronunciata “hoo-gah”). Hygge è come i danesi chiamano l'atmosfera serena e felice che si respira nel loro Paese. Ma cos'è? Il libro di Meik Wiking (Hygge, la via danese alla felicità) lo descrive così: “
E' stare con le persone che amiamo. E' la sensazione di essere a casa, di trovarci al sicuro, di essere protetti dal mondo ”.
In effetti, appena abbiamo messo piede in Danimarca la serenità del Paese ci ha contagiato. Sicuramente parte di questa felicità era dovuta anche alla bellissima giornata di sole, con un cielo azzurrissimo e con poche nubi bianche, che ci ha accolto a Copenaghen e che rendeva ogni scorcio una cartolina da favola.
La nostra prima tappa è il castello di
Rosenborg . Lo raggiungiamo a piedi dalla stazione così da poter ammirare le architetture moderne, e non solo, della capitale. L'ingresso ufficiale dalla biglietteria non rende giustizia a questo spettacolare palazzo. Appena, invece, si gira attorno alla costruzione fino all'ingresso del castello che dà sui giardini, la magnificenza del luogo si rivela in tutto il suo splendore.
Il castello di Rosenborg fu costruito nel 1606, come residenza estiva, per volere di re Cristiano IV (attenzione che ogni re danese si chiama o Cristiano o Federico quindi fare confusione sarà semplice quando leggerete la storia del Paese). In stile rinascimentale, con i suoi mattoni rossi, i tetti in rame e le torrette slanciate, risulta essere una struttura perfettamente armoniosa, non lontano dall'ideale di castello delle favole. I tesori più grandi sono contenuti nei sotterranei, dove sono esposti i gioielli della Corona: le corone del re e della regina, lo scettro, la spada e il globo utilizzati per le incoronazioni, insieme a grandiosi e preziosissimi gioielli che fanno invidia ad ogni donna. Ai piani superiori la stanza più memorabile è la Grande Galleria che ospita i troni reali protetti da tre grossi leoni in argento. Terminata la visita, ci godiamo poi una passeggiata nei giardini, i più antichi della Danimarca.
Il tempo a disposizione è sempre meno e, quindi, decidiamo di dedicare qualche ora a passeggiare per il centro, andando alla ricerca del lato “scientifico” della città....
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SCOZIA: TRA STORIA E MITI in Articoli il 13 Gennaio 2019, 16:02 Il Paese degli sconfitti, così alcuni potrebbero descrivere la Scozia se si fermassero a osservare la sua storia, costellata di disfatte, insuccessi, inflitti dai cugini inglesi. Ma la prima volta che abbiamo messo piede in terra scozzese abbiamo capito che in realtà è un luogo magico, nell'aria c'è ancora qualcosa della tradizione dei druidi e dell'orgoglio dei clan. C'è una strofa in particolare di uno degli inni non ufficiali della Scozia, “Scotland the Brave”, che riassume con poche parole, lo spirito scozzese e l'animo degli scozzesi.
High in the misty Highlands - Lassù nelle nebbiose Highlands
Out by the purple islands, - fuori, nelle violacee isole,
Brave are the hearts that beat - coraggiosi sono i cuori che battono
Beneath Scottish skies. - sotto i cieli scozzesi.
Wild are the winds to meet you, - Selvaggi sono i venti che ti incontrano
Staunch are the friends that greet you, - leali sono gli amici che ti accolgono
Kind as the love that shines from fair maidens' eyes. - puri come l'amore che brilla dagli occhi delle belle fanciulle
Il nostro viaggio inizia con una rapida visita alla città di
Glasgow , la seconda città della Scozia. La sua cattedrale di San Mungo che si erge splendida, a pochi passi dal centro, in stile gotico scozzese, è una delle poche cattedrali medievali a non essere stata distrutta a seguito della Riforma protestante. Il coro in legno e le alte vetrate colorate valgono la pena di spendere qualche minuto in silenzio e in contemplazione. Per finire questa giornata rilassante non poteva mancare una passeggiata serale lungo il fiume Clyde. I suoi bellissimi ponti illuminati e le architetture moderne, costruite su entrambe le sue sponde, lo rendono uno tra gli scorci più particolari di Glasgow.
Ma il vero viaggio nella Scozia più rurale e mistica inizia il giorno seguente quando, sfidando la guida a sinistra, ci mettiamo in viaggio sulla costa ovest del Loch Lomond, il più grande lago non solo della Scozia ma dell'intera Gran Bretagna. Ci fermiamo per una prima sosta nella cittadina di Luss. Il villaggio sorge proprio sulle sponde del lago e anche se tutti dicono sia stupendo visitarlo con il sole, noi lo abbiamo visto in una giornata un po' uggiosa. La foschia che aleggiava sull'acqua faceva sì che il paesaggio sembrasse un dipinto impressionista o, per i meno romantici, una perfetta ambientazione per un giallo. Anche in giornate brutte risulta essere una paese fuori...
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