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Simone O.
www.juzaphoto.com/p/SimoneO.



Recensioni di fotocamere, obiettivi, treppiedi, teste e altri accessori pubblicate da Simone O.


7artisans_35_f1-27artisans 35mm f/1.2

Pro: Grande apertura per un prezzo abbordabile. Ingombro molto ridotto. Buona nitidezza perfino a tutta apertura (anche se è difficile, pure col Focus Peaking, mettere a fuoco nel piano dove si vuole...). Costruzione piacevole, di alta qualità per il suo prezzo, e dall'aspetto robusto.

Contro: Assenza di chip (non trasmette LF, f#, ma soprattutto non consente la correzione delle aberrazioni nel software Canon DPP). Vignettatura insopportabile e asimmetrica per t < 1/1000 (solo su EOS M100, probabilmente difetto dell'otturatore). "Bagliori" attorno ai contorni e/o frange viola, sotto luce solare e a f < 4. Flare importanti che tagliano il fotogramma, in alcune situazioni. Bokeh brutto ("nervoso") in aree poco fuori dalla profondità di campo. Ghiere non molto comode, un pochino dure e sottili, la modifica di f# e punto di fuoco richiede un attimo di tempo. La polvere si infila facilmente nell'interstizio ai bordi della lente frontale (ora non fa nulla, ma temo che col tempo penetri nelle altre lenti).

Opinione: Dopo averlo provato in varie condizioni di luce, posso dire che è una lente preziosa per rapporto qualità prezzo, ma con un certo numero di difetti che ne restringono le possibilità, che la rendono IMPEGNATIVA da utilizzare e pertanto sconsigliabile ai principianti. Ciò che segue si riferisce alla versione per EOS-M, in particolare testata su M100 dove soffre del problema più grave. E' possibile (vedendo gli esempi in rete) che i difetti varino a seconda della versione (Fuji, ecc.) Volendo riassumere, questo piccolo "gioiello", dal design vintage, ben costruito e dall'aspetto robusto, è ottimo per scene d'interni, all'ombra, con luce diffusa o in notturna (vedi alcuni esempi sotto di Jeanpierre), mentre cade miseramente sotto luce solare diretta, frontale o laterale. Insomma, volendo ottenere un'immagine decente, è un f/1.2 "castrato", perché in molte condizioni bisogna chiuderlo almeno da f/4.5 (circa). Ho riscontrato infatti due importanti aberrazioni, che si presentano solo con luce solare FORTE, e a MEDIO-GRANDI aperture (f < 4.5, quindi per tempi di scatto molto corti) che a mio parere rendono l'immagine praticamente da cestinare: - Un vignettatura fortissima, da non crederci, e per giunta asimmetrica (copre i due angoli superiori di fotogrammi orizzontali), per tempi < 1/1000". Questo difetto è stranissimo e ancora per me inspiegabile. Non si presenta nella vista Live View, e non è riportato per EOS M50. Temo dipenda dall'otturatore meccanico della M100 (di fascia più bassa). La vignettatura pare sia in realtà una zona di sottoesposizione causata da un movimento imperfetto della tendina dell'otturatore, cosa che invece NON avviene con le ottiche Canon anche a 1/4000". E' presente, anche se meno forte, anche con il fratello maggiore 55mm f1.4. Si può miracolosamente compensare con la funzione Filtro graduato in RawTherapee, regolandolo con molta attenzione. - Aberrazioni cromatiche di tipo "bagliore" sui contorni, come se gli oggetti o le persone emettessero luce propria, orribile. Queste aberrazioni si potrebbero correggere in post-produzione RAW, ma nè Canon DPP né RawTherapee (a gen 2020) hanno i dati di correzione necessari, trattandosi di un obiettivo di nicchia e senza chip. Insomma, attenzione ad usare quest'ottica più aperta di f/4.5 se siete sotto il sole, o rischiate seriamente di buttare lo scatto. Se come me avete una M100, siete dannati, e dovete mantenervi sotto i tempi di 1/1000 sempre e comunque per non rovinare gli scatti con quella strana vignettatura (da considerare l'acquisto di filtri ND economici). Una correzione decente, per non buttare lo scatto, come detto si può ottenere con la funzione Filtro graduato di RawTherapee (che, se ben impostato, schiarisce una regione selettiva dell'immagine, e funziona anche su JPG). Un altro difetto, minore, dell'ottica è la resa delle zone poco fuori fuoco, dove il bokeh ha un aspetto "nervoso" o "impastato". Attenzione quindi ad utilizzarla aperta in scene molto ricche di dettagli. Le immagini che restituisce, se usata nei limiti esposti sopra, sono belle e con il tocco vintage. I colori sono forse un po' rossicci, ma basta correggere il RAW. In conclusione, anche essendo totalmente manuale, la consiglio solo ad amatori esperti e se lo si trova usato (molto raro, a me è capitato proprio su Juza). Trova un buon posto in un leggero corredo mirrorless (io lo accompagno al 15-45 Canon), per ritratti ambientati in viaggio o scene street che si possono riprendere con calma. Altrimenti, per 180 € nuovo non so se lo consiglierei, specie abbinata alla M100. Nel complesso, considerato che è un f1.2 a 180 €, mi sento di arrivare al voto 8. Ad un matrimonio ho portato solo questo e mi ha dato grandi soddisfazioni. (Nota: per poter scattare con questo obiettivo, a seconda del modello di fotocamera può essere necessario impostare su "sì" "Rilascio otturatore senza obiettivo collegato", poiché è un obiettivo senza chip.)

inviato il 28 Luglio 2019


canon_eos_m100Canon EOS M100

Pro: Ottimo sensore, naturalezza dei toni e colori nonostante i ben 24 mp. File RAW da ben 14 bit. Reattiva all'accensione, nei comandi e nella visualizzazione delle immagini/video (ottimo processore). AF molto rapido e affidabile. Buon software di elaborazione Raw (Canon DPP), nonostante la tremenda lentezza di esportazione in JPG. Comodissima la correzione automatica delle ombre in camera, reversibile ("Ottimizzazione automatica della luce"). Presenza del flash interno incorporato (finita l'era in cui lo dimenticavo sempre a casa).

Contro: Costruzione molto economica. Touch screen non selettivo sulle dita: viene attivato anche dalla maglietta quanto portata al collo, con conseguenze importanti (cambio casuale dei parametri, scatto di foto inutili). Apertura del comparto SD cretino (bisogna per forza sollevare lo schermo! Ci ho perso 30 min all'inizio). Mancanza di alcune impostazioni avanzate (presenti invece su Olympus PEN). Mancanza di stabilizzazione sul sensore (punto di forza delle Olympus). Gamma di ottiche native con AF (Canon EF-M) molto carente, soltanto ora vi si sta lanciando Sigma con un 90mm eq., tra gli altri, che mancava assolutamente.

Opinione: Presa in sostituzione della vecchia Olympus E-PL3, attratto dal sensore più grande e dall'apparente ottimo rapporto qualità/prezzo. Confermato. Il basso costo del kit (che peraltro ha un'ottica buonissima, vedi mia recensione del 15-45) comporta soltanto una costruzione molto basic, inferiore alle PEN di Olympus, con "plasticaccia" ovunque, finiture molto essenziali e sensazione di poca solidità; in più non è fornito il cavo USB. Per il resto, la M100 ha grandissime potenzialità, mi pare, pur nelle sue piccole dimensioni. Piccola ma "cazzuta". Le sfumature di colore e la gamma dinamica non mi paiono troppo distanti dalla mia Nikon FF D600 (anche se la differenza rimane ben visibile); questo è confermato dai test DxO. La tenuta al rumore è molto buona fino a circa 3200 ISO. La macchina si accende silenziosamente ed è pronta per lo scatto in solo 1 s, cosa che ho molto apprezzato rispetto alla E-PL3. Le impostazioni, la scrittura su scheda di RAW a ben 14 bit, lo zoom e lo scorrimento delle immagini avvengono in modo molto fluido. Per selezionare le modalità P/A/S/M (P/Av/Tv/M) o l'area di messa a fuoco è obbligatorio usare il touch. Devo qui menzionare un importante difetto di questo: viene attivato praticamente da qualunque superficie (penso sia sensibile alla pressione e non capacitivo), quindi portando la macchina al collo, pronta per scattare, è il finimondo! Per fortuna esisite l'impostazione, indispensabile, "Blocco automatico schermo touch screen", da impostare assolutamente a 3 s se come me girate con la macchina accesa e pronta a non perdere il momento. Da segnalare ancora, tra i pro: l'AF con una tecnologia a rilevamento di fase innovativa ("Dual Pixel") e non a contrasto, che rende molto più difficile mancare il punto di fuoco, e l'AF quasi sempre preciso anche in condizioni di poca luce (tranne, il rilevamento automatico dei visi non funziona molto bene, a volte mette a fuoco la vita, arretrata). L'esposimetro matrix quasi sempre conserva le alte luci sottoesponendo le ombre, scelta saggia per il recupero. Tra le mancanze, invece, avrei voluto qualche impostazione in più: mancano ad esempio: - La possibilità di consentire lo scatto in modo AF anche quando l'AF fallisce ("priorità otturatore"), grave se non fosse che l'AF della M100 è ottimo - La possibilità di specificare un tempo di posa massimo in modalità Av (fisso a 1/60" salvo raggiungimento ISO max) - La possibilità di impostare uno spazio colore per JPEG diverso da sRGB (si fa solo via software e su RAW) - Ci sono due pulsanti di tipo “Fn” (REC e asterisco), ma con pochissime funzioni impostabili. Come voto do 8, perché il sensore è ottimo per la categoria e il prezzo del kit pure, ma ci sono alcune carenze nel progetto (v. Contro). Comunque ci si abitua presto, e la consiglio moltissimo, per coniugare portabilità e qualità insieme al 15-45mm e a 1-2 ottiche fisse. Aggiungo che mi pare "semi-tropicalizzata": l'ho usata, un po' incautamente, col 15-45 per riprendere un evento sotto un'insistente pioggerellina inglese, per una mezz'ora buona, e finora sembra aver retto benissimo nonostante obiettivo e lato superiore del corpo fossero proprio bagnati.

inviato il 15 Luglio 2019


canon_efm15-45Canon EF-M 15-45mm f/3.5-6.3 IS STM

Pro: Compatto e leggero, piacevole da trasportare (ingombra poco più di un pancake quando è ritratto). Nitidissimo al centro, buona nitidezza a metà distanza. Distorsione ridotta a tutte le LF (incredibile per un obiettivo così piccolo). AF molto rapido e solitamente preciso. 24 (25) mm equivalenti disponibili in un obiettivo kit (fatto raro!)

Contro: Grave decadimento della nitidezza ai bordi, se usato a tutta apertura o poco meno. Aberrazione cromatica violetta importante.

Opinione: Ottimo obiettivo kit, offre ben più di quello che costa. Col passare dei giorni a provarlo sulla mia M100, mi sono ricreduto su di lui. All'inizio ero rimasto schifato dall'impastamento dei bordi, e ho pensato subito di scartarlo. Con il tempo però mi sono reso conto dei suoi numerosi pregi. I bordi sono scarsi a tutte le LF (soprattutto verso 15 mm) ma solo a tutta apertura o poco più. Chiuso di circa 1 stop diventa accettabile anche ai bordi, e fin quasi eccessivamente nitido al centro. Per ottenere un'immagine uniforme dal centro alla periferia, bisogna chiudere di più (ma devo notare che la funzione Ottimizzatore obiettivo digitale del software Canon DPP fa il suo sporco lavoro nel compensare la nitidezza ai bordi, ottimo). Sui bordi degli oggetti sono presenti forti bande violette in situazioni di luce forte, com'è tipico di tutti gli obiettivi kit, ma la correzione in fotocamera o in RAW è ottima, le rimuove interamente. I difetti finiscono qui! La costruzione è buona anche se in plastica (giusto il tappo è grosso e di bassa qualità). Il fatto che debba essere allungato (sbloccato) per poterlo usare anche a 15 mm non lo vedo come un difetto, il movimento richiede solo 1 secondo e si guadagna molto in trasportabilità. Sono rimasto impressionato dalla ridotta distorsione a tutte le lunghezze focali (che è sempre a barilotto e scende da 15 a 45 mm): a suo confronto l'ottimo Nikon 24-120 f4, ad esempio, è orribile. Non sento praticamente il bisogno di correggerla in software. In situazioni di controluce mi pare resistere bene al flare, anche senza paraluce (opzionale). L'AF è rapido e affidabile grazie al meccanismo Dual Pixel di Canon, se sbaglia lo fa di poco (non è infallibile, ma si può perdonare per questa fascia di ottiche). Lo stabilizzatore è buono, non impressionante, per esempio tenendo la macchina ferma si riesce a scattare senza il minimo mosso a 31 mm (eq. 50 mm) a 1/4", recuperando 3.5 stop come dichiarato nel datasheet (e questo è un vantaggio ENORME nelle foto notturne o con poca luce, rispetto al "migliore" 22 mm pancake non stabilizzato, che andrebbe aperto da f5.6 a f1.8 per scattare con gli stessi ISO!). Infine, va notato che la LF equivalente di 24 mm (per confronto, mi pare più un 25 mm) è solitamente disponibile solo in lenti pro o fisse, quindi è una menzione d'onore (i 15 mm vanno però usati NON a tutta apertura). In conclusione, un obiettivo kit dalle caratteristiche molto interessanti, e che anche un amatore esperto come me è portato a mantenere, invece di sostituirlo con un paio di ottiche fisse (come feci invece sulla Olympus PEN per il 14-42mm II R, che a parità di prezzo non regge il confronto su nulla). Voto 9, visto che è un'ottica solo buona ma praticamente regalata insieme al corpo macchina (altrimenti darei 8). Sarei curioso di provare il più vecchio EF-M 18-55 per vedere se è più nitido ai bordi, ma da diverse recensioni in rete ho letto che sono praticamente identici, e a questo punto, anche se molto buio dai 35 ai 45, penso di tenere il 15-45. Molte recensioni americane hanno evidenziato però un'ampia variabilità nelle prestazioni di entrambi gli obettivi kit (1/2 di copie "cattive" e 1/2 di "buone"); temevo all'inizio che la mia fosse "cattiva", ma l'assistenza Canon non pare rilevare anomalie dalle foto che le ho inviato, e sul mercato europeo non sono segnalate copie difettose (kit comprato nuovo in negozio fisico).

inviato il 15 Luglio 2019


nikon_50_f1-8gNikon AF-S 50mm f/1.8 G

Pro: Alto rapporto qualità/prezzo, leggero, AF veloce, molto nitido già da f/2, poca vignettatura.

Contro: Distorsione a barilotto evidente (corretta automaticamente con efficacia via software). Rischio di back-focusing! Messa a fuoco non precisissima e ripetibile. Mancanza dello stabilizzatore, fa venire voglia di usare l'ottimo zoom 24-120mm se non occorre bassa PdC (f/1.8-3.5). Apertura minima f/16 (f/22 su 24-120mm).

Opinione: All'inizio, questo "must have" dei nikonisti non mi ha fatto innamorare: sono rimasto deluso dalla distorsione a barilotto, non orribile ma ben visibile (su FX) quando la foto presenta elementi rettilinei, avvicinandosi a quella sul grandangolo del 24-120mm f4. Il software o il firmware della fotocamera la correggono bene (consiglio di impostare "Controllo distorsione auto" nel menù), ma dà fastidio vederla in un fisso e nemmeno grandangolare, costringe a sacrificare dettagli laterali dello scatto, visibili invece nel mirino. Certo, vanno considerati il costo molto basso dell'ottica, il fatto che la uso su FX (su DX la distorsione sarebbe appena percettibile), e che è un'ottica piccola e leggera e con poche lenti, al contrario del 24-120mm che non distorce a 50mm. Per di più, mi è capitata una copia (presa usata in negozio) con un pesante back-focusing, che ho corretto in fotocamera, dopo varie prove, con un offset di regolazione fine AF di -20 (il massimo! Per poco non andavo a protestare in negozio). Verificate anche la vostra, che metta a fuoco esattamente nel punto AF e non davanti o dietro. Tarato l'AF, ho riconosciuto che questo piccolino è discretamente nitido a f1.8, e molto nitido già da f2! Ad f4 è cesellante, ed anche più nitido (come si spererebbe) del già ottimo zoom 24-120mm @ 50mm. La nitidezza a volte però dipende dalla precisione della MAF, che non mi sembra grandissima. La nitidezza, poi, non mi sembra peggiorare molto con la distanza del centro del fotogramma. Purtroppo, non essendo stabilizzato non si può assolutamente scendere sotto 1/50" a mano libera per evitare il mosso, e comunque fino a 1/80" bisogna stare attenti. La vignettatura è presente ma molto leggera anche su FX. Il motore AF è lo stesso del 24-120, non velocissimo ma veloce ed accettabile praticamente sempre. In conclusione, questo piccolino mi dà l'impressione di essere costruito per il formato DX, non molto per l'FX, con cui pure è compatibile e dove dà una LF importantissima. Però, con un pochino di attenzione, e le correzioni automatiche di distorsione e vignettatura, può essere prezioso anche su FX. Prezioso, secondo me, solamente per avere lo sfocato degli f1.8-3.5 e per alleggerire il peso in caso di uscite leggere a soli 50mm, perché come resa complessiva non mi sembra che il 24-120 f4 abbia molto da invidiargli, anzi ha la magia dello stabilizzatore. Però ogni tanto il 50ino si usa volentieri. Voto finale 8, forse sarebbe 8.5 per me, per il prezzo a cui si trova.

inviato il 01 Gennaio 2019


nikon_24-120vr_f4Nikon AF-S 24-120mm f/4 G ED VR

Pro: Tuttofare di qualità molto alta visti il peso contenuto e l'escursione focale che offre. Visto al contrario: eccezionale escursione focale per la qualità che offre.

Contro: Distorsione in un ampio range focale (24-32mm: a barilotto, ovvero effetto "fisheye" - 32-85mm: a cuscinetto, ovvero le linee che dovrebbero essere rette si inflettono verso il centro del fotogramma, evidentissimo per la linea del mare, ma invisibile in scene di street, natura, ritratti ecc). Si può comunque correggere in post-produzione. Analogamente vale per la vignettatura, che è abbastanza visibile sia in grandangolo che in tele con diaframmi ampi. Perdita di nitidezza e bagliori a 100-120mm per messa a fuoco lontana (non ho fatto test a ogni singola apertura, ma lo riscontro a diverse delle più comuni). Paraluce con montaggio cretino, a volte si incastra e si perde tempo a smontarlo e rimontarlo.

Opinione: E' una lente che non si può non avere, soprattutto se si porta la reflex in viaggio, anzi si potrebbe portare solo questa (infatti è la mia prima nel sistema Nikon FF). 24-120mm è un range focale da cui solo raramente si sente il bisogno di uscire, mentre da 24-70mm molto più spesso. Perciò non ho pensato nemmeno un attimo a risparmiare per il 24-70mm f2.8 (anche per via del peso e delle dimensioni). L'apertura di f4 è sufficiente per staccare il soggetto nella maggioranza dei casi (specie per me che provengo dal m4/3...). E questo ampio range focale sacrifica poco in termini di qualità. L'ottica regala foto con ottima nitidezza (non a lama di rasoio, ma quasi) a tutte le LF, mi pare, quando il soggetto è abbastanza vicino, mentre se la cava così così, ma accettabilmente, quando i soggetti sono distanti dalla fotocamera. La resistenza al flare mi sembra ottima. L'AF è sufficientemente veloce, finora mai ho desiderato più prontezza, e quando dichiara soggetto a fuoco non sbaglia mai. Lo stabilizzatore è eccezionale, quasi a livello dei 5 assi sulle Olympus: stando attento a tenere la macchina ferma ho scattato bene anche a 120mm e 1/20". La costruzione è molto buona, non splendida ma piacevole (peccato per il paraluce che si monta a volte con fatica). Insomma, il rapporto qualità prezzo è molto alto, visto anche che la lente comincia ad essere un poco datata e se ne trovano tantissime usate. Peccato per l'unico grande neo, ma comprensibile viste le dimensioni, il peso e il prezzo della lente non così elevati: la distorsione. L'ho notata solo nel corso dei mesi di utilizzo di questa ottica. E' vero che è correggibile in post (se scattate in RAW, anche se non sempre, a mio parere, il software Nikon "azzecca"; se invece scattate in JPEG, quando scattate al mare o in grandangolo è meglio selezionare "Controllo distorsione auto" nel menù di ripresa). Però è fastidioso vederla continuamente nei RAW vergini, e sacrificare dettagli ai bordi del fotogramma applicando la correzione. A volte mi fa venire voglia di sostituire il 24-120 con qualche fisso, anche se (come hanno notato altri) in molte situazioni lo zoom è indispensabile o si impazzisce. Tutto non si può avere. A questo punto, mi chiedo se il 24-70 f2.8 sia migliore per distorsione visto che è più "grande" in tutti i sensi… Voto complessivo 9, perché è vero c'è distorsione, ma si tratta di un obiettivo luminoso, con ampissimo range focale e qualità che si mantiene da 24 mm a 120 mm, con stabilizzatore eccezionale, e a mio parere un grandissimo rapporto qualità/prezzo. Una lente così tuttofare non si trova in altre case fotografiche, al massimo c'è 24-105.

inviato il 22 Gennaio 2018


nikon_d600Nikon D600

Pro: Costruzione eccezionale. Tutte le personalizzazioni che si può desiderare. Flash incorporato. Grande qualità dei file, un altro mondo rispetto al sensore 4/3.

Contro: Esposimetro automatico impreciso con scene di alto contrasto (sovraespone anche di 1 EV!) L'illuminatore AF sembra non funzionare a basse temperature (0° C). ATTENZIONE: l'otturatore originale della D600 è mal riuscito, sporca presto di olio il sensore. Al momento dell'acquisto accertatevi che sia stato sostituito o che si possa farlo gratuitamente in assistenza (montano quello della D610, uscita proprio per coprire questo difetto).

Opinione: Dopo 7 anni di Olympus (prima E-620 e poi E-M1 I), e dopo lunghe ricerche e titubanze, entro nel sistema Nikon FF con la D600, che ho scelto per il miglior rapporto qualità/prezzo in assoluto al momento, a patto di acquistarla usata e con l'otturatore sostituito (stesso della D610). FARO' QUINDI UN CONFRONTO TRA I DUE SISTEMI. Già dopo aver fatto alcuni scatti comparativi tra D600 + 24-120mm f4 ed E-M1 + 12-40mm f2.8, ho capito che non sarei mai più tornato indietro. Chi se ne frega di un po' di ingombro e peso in più (ma neanche tanto, rispetto alla E-m1 + 12-40! Sono rimasto sorpreso) e di avere lo stabilizzatore entro le lenti e non entro il corpo. Scattare con una Nikon FF mi sembra come aver tolto un velo alle cose. La ricchezza di dettaglio, di colore, di sfumature recuperabili dal RAW in post-produzione non ha confronto con la E-M1, che per quanto fosse eccezionale aveva pur sempre un sensore di 1/4 di area. In più i colori Nikon hanno per me qualcosa di magico (provai la Sony A7 II, sempre FF, e non mi piacquero affatto). Della E-M1 pensandoci non rimpiango più nulla. Forse ha una tenuta leggermente migliore agli alti ISO equivalenti (es. 1600 contro 6400 su FF), ma a parità di filtraggio, pur essendoci meno rumore il dettaglio è inferiore, nel senso che un file della D600 zoomato sembra una vetrata, e quello della E-M1 un quadro ad olio, tutto è un po' "impiastricciato". Lo stabilizzatore in corpo è la vera chicca del sistema m4/3, ma avendo preso il Nikkor 24-120mm f4 devo dire che, complice anche il corpo più pesante e quindi più stabile, la tenuta alle vibrazioni è praticamente a livello di E-M1 (riesco a scattare anche a 1/20" a 120mm! Basta prestare attenzione). Certo girare per le città con una D600, al pari che con una D850 o una Canon 5D, dà un po' di più nell'occhio rispetto alla E-M1, ma non mi dispiace mostrare uno status di fotografo anche se non lo faccio per lavoro. E comunque mantengo sempre una piccola Olympus E-PL3. Poi maneggiando la D600 e vedendo lo spessore del suo manuale, è incredibile a dirsi ma la E-M1 a confronto sembra un giocattolo. Già lei aveva ottima ergonomia, posizione delle ghiere, menu... ma la D600 mi piace per usabilità ancora di più. Dai dettagli si capisce che è un oggetto ben più professionale della E-M1 (almeno, la prima versione). Non viene via vernice, la gomma è di qualità superiore, le ghiere fluidissime e regolano all'istante (piccolo ritardo sulla E-M1), il ritardo per scattare all'accensione quasi inesistente (1/2 s sulla E-M1), le personalizzazioni (anche sugli ISO auto) sono molte di più, la batteria dura di più e si possono inserire 2 schede. Insomma tutto un valore aggiunto che non mi aspettavo. Ha poi il flash incorporato, meno performante di quello montabile della E-M1 ma è una comodità averlo pronto subito e non dimenticarlo sempre a casa. Infine, anche il software proprietario è infinitamente migliore rispetto a Olympus: le correzioni disponibili sono molte di più, è più rapido e non va in crash. Per me che non amo Lightroom questa è una grande cosa. Quanto alla D600 in sé, la trovo eccezionale. Un oggetto che è un piacere tenere in mano (specie se grande come la mia). Non posso ancora fare confronti con altri corpi FF. Ero preoccupato dai giudizi che l'AF fosse scarso con poca luce. Ebbene io vi dico che è leggermente più accurato che sulla stessa E-M1 più il 12-40 (ci "vede" un poco meglio in penombra, e meno volte fallisce l'aggancio). Per me è sufficiente, per intenderci di notte in città si scatta bene. Non giustificherei il salto di prezzo con la D750 (mia prima scelta). Se non serve discrezione al limite c'è l'illuminatore AF. Unica nota negativa della D600 che devo riconoscere è che l'esposimetro automatico Matrix è un po' impreciso quando c'è alto contrasto (meglio era quello della Olympus). In questi casi sottoesponete di -0.3 o -0.7 per sicurezza, o rischiate di bruciare parecchio dettaglio. Comunque pazienza, un piccolo neo ci può stare. In conclusione, consiglierei a chiunque è giunto a un certo grado di maturità nella tecnica fotografica, e apprezza la gamma dinamica, i colori e il dettaglio, e non soffre tremendamente il peso dell'attrezzatura, di fare il passaggio inverso a quello che fanno molti: da mirrorless m4/3 o APS-C a reflex Nikon full-frame.

inviato il 22 Gennaio 2018


olympus_50-200swdOlympus Zuiko Digital ED 50-200mm f/2.8-3.5 SWD

Pro: AF rapido e silenzioso, qualità d'immagine professionale, non pesante per quello che offre. Paraluce, custodia con tracolla ed anello per treppiede inclusi

Contro: Nessuno. Attenzione: l'AF funziona al massimo delle sue potenzialità solo su corpi 4/3 (vecchia baionetta) o su E-M1 (I o II) con adattatore. Su altri corpi m4/3 le prestazioni AF (non da me verificate, e dipendenti dal modello) risentono della mancanza dell'algoritmo di messa a fuoco che sfrutta questa lente, il cui AF è quindi diretto più lentamente.

Opinione: Non fatevene distogliere dal fatto che è una lente ormai vecchietta e che richiede un adattatore: comprarlo usato è un affare. Il 50-200 SWD è una lente eccezionale anche su m4/3. Certo, se non si possiede una E-M1, unico modello che (nella prima e seconda versione) ha mantenuto il meccanismo di messa a fuoco tipico del vecchio sistema 4/3, l'AF potrebbe risultare un pochino lento (non l'ho provato di persona), ed al limite far preferire il manuale con focus peaking - peraltro aiuta moltissimo il fatto che la MF è perennemente a disposizione girando la ghiera sul barilotto, senza dover attivarla nel menù o spostare levette. Ma al di là di questo, l'obiettivo offre una qualità d'immagine eccezionale, comparabile a quella dell'ottimo 12-40mm PRO quanto a nitidezza, colori, resistenza ai difetti. L'AF su E-M1 è molto rapido, preciso e silenzioso (a volte, se ci "azzecca", è quasi istantaneo). E' sufficientemente aperto per le esigenze di ritratto, almeno dagli 80mm, dove raramente avrei desiderato più sfocato. Dai 50 ai 70mm forse è più indicato per foto di gruppo o ritratti a mezzo busto. La costruzione è ottima e fa una bella impressione tenerlo in mano. Non è molto pesante per quello che offre. In conclusione, un obiettivo professionale o quasi, adattissimo alla ritrattistica, ai matrimoni, e, abbinato alle E-M1, allo sport o alla ripresa di oggetti rapidi in movimento. L'ho votato 10, non riesco davvero a trovargli difetti (giusto, sarebbe stato bello un poco più luminoso).

inviato il 20 Ottobre 2017


olympus_mzuiko12-40proOlympus M.Zuiko Digital ED 12-40mm f/2.8 PRO

Pro: Costruzione solida, leggero, AF fulmineo, eccellente qualità dell'immagine, consente riprese macro!

Contro: In condizioni di controluce o luce laterale alle volte mostra un fenomeno di flare intensissimo e insopportabile, anche con paraluce montato (v. sotto). Con poca luce l'AF scende un po' di prestazioni

Opinione: Tanto di cappello agli ingegneri Olympus. Ad un prezzo neanche così elevato hanno costruito un gioiello, robusto, versatilissimo e dalla qualità di immagine eccezionale. Purtroppo ha anche lui un tallone di Achille (v. in fondo), ma è una piccolezza in rapporto a ciò che consente di fare questa lente. La costruzione è ottima, l'obiettivo è elegante e dà un senso di professionalità. E' leggero (importante per una lente di uso molto comune!) per ciò che offre e per contenere 14 lenti. Gli scatti appaiono molto nitidi, con colori ameni e ben degradanti. Ottima la resistenza ai difetti (diffrazione, astigmatismo, purple fringing), eccetto al flare (v. sotto). Mentre è fulmineo davvero (oltre le mie necessità) in luce diurna, l'AF si trova un pochino in difficoltà in condizioni di poca luce, a volte mancando ripetutamente il soggetto, ed in generale si scopre un po' più lento. Le sue prestazioni rimangono comunque accettabili. Consiglio per risolvere il problema di usare, quando possibile, l'illuminatore AF. I 2 mm in più sul grandangolo rispetto ai classici 14mm non sono da sottovalutare, allargano davvero tanto l'angolo di campo, consentendo di riprendere scene molto ampie (certo non super-grandangolari, ma sufficienti per la fotografia in viaggio e in interni). A 40 mm l'apertura di f2.8 consente di ottenere buoni ritratti, staccando discretamente il soggetto dallo sfondo (in molte situazioni, soprattutto a mezzo busto, non si vorrebbe davvero più sfocato). Il 12-40 PRO consente poi un ingrandimento degli oggetti di ben 0,3x a 40mm (riempie quasi il fotogramma con un occhio), fatto che mi ha portato a vendere il mio obiettivo macro senza rimpianti, anche perché il bello è poter scattare macro con un obiettivo di uso generale, senza dover portarne dietro uno apposito. Ma veniamo all'unico fatto di cui davvero mi posso lamentare quanto a questa lente: non so se è un difetto della mia versione, ma ho notato che in scene controluce o con la luce solare laterale, si forma nell'immagine un flare evidente, multicolore, che sembra riprodurre la disposizione delle lenti interne, difficile da rimuovere in post-produzione. A volte è talmente evidente da sembrare un oggetto reale, e mi spinge a ritardare lo scatto cercando di ricomporre ed eliminarlo. Forse si dovrebbe provare con un paraluce più lungo (almeno quando si scatta dai 18mm in su). Io, da non esperto, penso che sia l'effetto di riflessioni multiple indesiderate, ed un prezzo da pagare per lo schema ottico complesso (con ben 14 lenti) ed in grado di mantenere eccezionale qualità dai 12 ai 40mm, per di più con un'apertura costante di f2.8. Certo, peccato che non siano riusciti a risolvere questo difetto... (Sugli zoom 4/3 che utilizzavo prima ed anche sul piccolo 14-42mm II R MSC il flare, se c'era, era molto più leggero e sopportabile). Si tratta per fortuna di un problema che inficia una piccola frazione degli scatti che mediamente si fa con questa lente tuttofare. Davvero, non posso che consigliarla, vale tutto il suo prezzo, anzi di più.

inviato il 20 Ottobre 2017


olympus_m14-42_v2rOlympus M.Zuiko Digital 14-42mm f/3.5-5.6 II R

Pro: Piccolo, leggerissimo, AF fulmineo, molto nitido (ma solo in condizioni di luce favorevoli!)

Contro: Pessima qualità di immagine (soprattutto in scene di luce impegnativa). Scomodo il fatto che è "retrattile" (va esteso con lo stesso movimento della zoomata per poter scattare): se mantenuto collassato a macchina spenta, fa rischiare di perdere l'attimo!

Opinione: Un obiettivo di livello assolutamente base, non appena prendete più confidenza con la fotografia e le qualità di un'immagine, il mio consiglio è: liberatevene. In condizioni di luce "standard" (all'aperto in giornata nitida e soleggiata, in interni) si difende quanto a qualità di immagine, ma appena si scatta in condizioni un poco più difficili (controluce, poca luce, nebbia) mostra evidentemente che si tratta di un obiettivo entry-level. I principali difetti che ho riscontrato (durante un'uscita in una Milano serale e nebbiosa) sono la manifesta presenza degli effetti di diffrazione già a f5.6 e/o un astigmatismo che rende poco definiti se non addirittura doppi i contorni; il risultato complessivo è che l'immagine è coperta da una strana "patina" che ne rovina significativamente la chiarezza e la bellezza. Perciò lo consiglio solamente a chi ha poco budget e non se la sente assolutamente di rinunciare ad avere uno zoom. Per lo stesso prezzo, molto meglio ad esempio il Sigma 19mm f2.8 Art (che pure ho recensito): vale la pena sacrificare l'escursione focale e la velocità dell'AF (il 19mm l'ha buona ma non è fulmineo) a vantaggio di una qualità d'immagine BEN migliore e di una maggiore luminosità (1 stop in più a 19mm rispetto al 14-42). La lunghezza focale fissa costringe anche ad allenare il senso dell'inquadratura e della prospettiva, quindi a immaginare prima di scattare, e a riconoscere le scene interessanti. Con 150€ o poco più lo si affiancherà all'ottimo M.Zuiko 45mm f1.8 (che si trova un abisso sopra gli altri due). Se avete più budget rivolgetevi al 12-40mm PRO che è eccezionale (vedete mia recensione).

inviato il 20 Ottobre 2017


sigma_60dnSigma 60mm f/2.8 DN

Pro: Leggero, buona costruzione, bei colori, nitidissimo, lunghezza focale molto interessante.

Contro: AF non velocissimo (ma assolutamente perdonabile a un obiettivo di questo prezzo).

Opinione: Recensisco la versione Micro 4/3. Obiettivo dal rapporto qualità-prezzo eccezionale, molto meglio riuscito a mio parere del fratellino 19mm ART (che pure ho recensito). Come questo, include il paraluce, è di buona e avveniristica costruzione, e piacevole al tatto. Rispetto a questo, mi pare più nitido, l'AF è similmente veloce ma più affidabile: raramente sbaglia completamente il punto di fuoco desiderato. Per affidabilità e precisione (non, purtroppo, per velocità) è per me paragonabile all'ottimo M. Zuiko 45mm f1.8. La qualità ottica è notevole, nulla di rilevante da criticare. Adoro la LF 60mm (che diventa 120mm su una full frame), riprende scene di dettaglio ma senza che la prospettiva sia troppo compressa, come invece mi pare a 75mm con il M. Zuiko, peraltro 5 volte più costoso. A mio parere la lente è un'ottima compagna del leggero e versatile 19mm ART in viaggio. Come questo, ha un elemento flottante interno, quindi non c'è da preoccuparsi se quando staccato dalla macchina esibisce rumori come di qualcosa che si sposta all'interno.

inviato il 11 Giugno 2017


sigma_19dnSigma 19mm f/2.8 DN

Pro: Leggero, buona costruzione, bei colori, lunghezza focale molto interessante

Contro: Distorsione a barilotto evidente in alcune situazioni (si può correggere in post-produzione). AF non proprio veloce e pessimo a "indovinare". Purple fringing

Opinione: Recensisco la versione Micro 4/3. Obiettivo discreto, vale il suo prezzo. E' piacevole alla vista e al tatto, dal design moderno, ben curato considerato il prezzo, che include perfino il paraluce. Dopo aver usato lo zoom kit Olympus 14-42 II R devo dire che, come speravo, la qualità ottica delle immagini (inclusa la resa dei colori) è nettamente superiore. Purtroppo qualche debolezza ce l'ha (quasi accettabile visto il prezzo), in ordine di impatto dal mio punto di vista: - Complice il fatto che è semi-grandangolare, in alcune scene si nota una fastidiosa distorsione di tipo "fisheye" o "barilotto" (centro del fotogramma che protende verso di noi). Si può rimuoverla in post ma sacrificando gli angoli delle foto, fatto spesso fastidioso. Per essere un'ottica fissa e neanche molto grandangolare, mi aspettavo meno distorsione. - L'AF non è dei più rapidi (ma è silenzioso), e spesso non conclude precisamente. In questo gli M. Zuiko sono nettamente superiori. Consiglio la messa a fuoco al centro e la ricomposizione. - L'obiettivo non resiste quasi per nulla all'aberrazione cromatica viola in scene di alto contrasto (purple fringing). La lunghezza focale (19mm, che diventa 38mm su FF) è a mio avviso un'ottima passepartout, né troppo grandangolare ma nemmeno impedisce la ripresa di panorami (come invece il 25mm). Dovessi sceglierne una sola LF per i viaggi, questa. In conclusione, lo consiglio assolutamente al posto del 14-42 in kit per migliorare la qualità delle proprie immagini, avere a disposizione più luminosità e sfocato (f2.8 contro circa f4 a 19mm), ed allenarsi a pensare meglio l'inquadratura, essendo questo un obiettivo fisso. Non lo consiglio per esigenze professionali, (magari comunque rende meglio su E-M1, io l'ho sempre usato su E-PL3). PS: è costruito con un elemento "flottante", quindi non è già rotto se scuotendolo sentite qualcosa che si muove dentro... :)

inviato il 11 Giugno 2017




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