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MicheleCT
www.juzaphoto.com/p/MicheleCT



Recensioni di fotocamere, obiettivi, treppiedi, teste e altri accessori pubblicate da MicheleCT


xiaomi_mi_mixXiaomi Mi MIX

Pro: Estetica, batteria, schermo, velocità

Contro: Fragilità, sensore di prossimità, fotocamera, pulsanti

Opinione: Lati positivi: - Un cellulare unico nel suo genere, che stupisce per il design (capita pressoché quotidianamente che qualcuno mi chieda di cosa si tratti). Disegnato da Philippe Starck, con corpo in ceramica squadrato e sottile con piccoli dettagli in oro 18K (con tanto di certificato). - Schermo dalle dimensioni perfette per un phablet (6.4"). E' stato disegnato per avere le stesse dimensioni dell'iPhone "classico" grande, ma praticamente con un pollice di schermo in più, per via delle cornici ridottissime. I pollici sono "reali", perché lo schermo non è allungato come l'assurda moda odierna impone (corrisponderebbe a circa 7 pollici di uno schermo 19-20:9). Peraltro è privo delle antiestetiche tacche/notch, e non ha gli inutili bordi dello schermo tondi, così di moda adesso. - La batteria da 4400 mAh è enorme, ma dopo due anni mostra segni di cedimento e non fa più due giorni come quando acquistato (anche per via dei continui aggiornamenti software, sempre più esigenti). La ricarica rapida è molto efficace, e in standard Qualcomm Quickcharge 3. - Il cellulare ad oggi non mostra segni di rallentamento di alcun tipo (a quei tempi 6 Gb di RAM e 256 di memoria erano tantissimi, peraltro a poco meno di 400€). L'ultimo aggiornamento stabile è ad Android 8 con MIUI 10. - Ad oggi il vetro e la ceramica non hanno alcun segno di usura o di graffi (tranne che per un danno da caduta). Lati negativi: - Il sensore di prossimità non ha mai funzionato bene sin dall'inizio, nonostante i continui aggiornamenti software. Ovvio, non è un sensore classico (le cornici ridotte non ne consentono la presenza), ma un sensore a ultrasuoni sotto lo schermo. Dà un po' di noie in fase telefonata, e ci si trova ad aver aperto delle app a caso. E' forse l'unico vero problema di questo telefono, molto ardito per i suoi tempi. - La ceramica consente di rendere la superficie eterna ai graffi, ma è altresì fragile in caso di cadute. Il telefono sarà caduto 3-4 volte nella sua vita, ma in una di queste un pezzetto di ceramica è saltato via da uno degli angoli. - Il pulsante di accensione, pur sottoutilizzato (il telefono si accende con il rapidissimo sensore di impronte, e si spegne con un doppio tocco), adesso ha quasi smesso di funzionare (non so cosa accadrà se mai il telefono si dovesse spegnere da solo). - La fotocamera è penosa, perché lo stile ha imposto che il telefono fosse spesso 8 mm e senza alcun rilievo. Ma d'altronde ho la mia Sony, quindi non me ne sono mai fatto nulla, se non per scannerizzare documenti con le app apposite, lavoro che esegue egregiamente. Conclusioni: Lo ricomprerei anche subito. Ad oggi nessun telefono gli si avvicina minimamente. Forse Huawei Mate 20 X gli si avvicina, ma la tacca sullo schermo, il processore non Qualcomm, il peso e lo spessore non lo rendono minimamente paragonabile (peraltro ad un prezzo nettamente più alto). Carino il futuro OnePlus 7 Pro, ma la batteria è più piccola e lo schermo più stretto e con bordi curvi. E poi costerebbe infinitamente di più. Seguo su ebay aste che lo vendono usato... ed è tutto dire. Nulla a che vedere peraltro con i suoi successori, praticamente altri telefoni (molto più piccoli come schermo e batteria, con bordi asimmetrici, ecc).

inviato il 13 Maggio 2019


sony_fe85_f1-8Sony FE 85mm f/1.8

Pro: Leggerezza, costo

Contro: Risolvenza, bokeh

Opinione: Ho posseduto vari 85 e in una delle varie fasi ho acquistato questo 85 alla ricerca di qualcosa di leggero e che fosse pienamente supportato da Sony (soprattutto la messa a fuoco sull'occhio). La lente è leggera, piccola, ben costruita. Inoltre è una delle lenti meno costose del sistema Sony, seppur ben più costosa della controparte Canon. L'ho rivenduta subito per via delle caratteristiche ottiche. La risolvenza è troppo bassa per i sensori della serie R, e forse più adatta alla serie A7 "liscia". Mostra evidenti limiti anche a f2.8, forse perché le lenti Sigma, seppur stratosfericamente più pesanti, mi avevano abituato bene in termini di qualità già a tutta apertura. Dal punto di vista della risolvenza non fa rimpiangere il Canon, peraltro molto meno costoso (seppure non paragonabile, perché adattato). Inoltre, il bokeh ha caratteristiche che non mi piacciono: ha un carattere che non mi appartiene. Preferisco molto di più il Canon in tal senso. Sono approdato al Batis, che è un altro mondo in termini di risolvenza, seppur comunque non ai livelli del Sigma. Il peso e le dimensioni sono appena maggiori rispetto al Sony e al Canon, ma sicuramente neanche comparabili al Sigma. Ovvio: la fascia di prezzo cambia notevolmente.

inviato il 22 Febbraio 2019


sony_fe16-35_f2-8gmSony FE 16-35mm f/2.8 GM

Pro: Leggero, piccolo, qualità costruttiva ottima, qualità d'immagine buona.

Contro: La risolvenza, soprattutto agli estremi, a tutta apertura e in particolare a 35, non è il massimo.

Opinione: Bellissima lente, comoda, leggera, pratica e ben costruita. Poco più grande di uno zoom simile ma f4. La qualità d'immagine è elevata, ma purtroppo nulla a che vedere con fissi del calibro degli Art, nonostante quanto asserito dalla pubblicità. Ma d'altronde il sensore da 42Mp non perdona nessuna sbavatura. Dubito peraltro esista di meglio sul mercato a certe focali e aperture, in fatto di zoom.

inviato il 27 Settembre 2018


sigma_135_f1-8artSigma 135mm f/1.8 DG HSM Art

Pro: Risolvenza, sfuocato, qualità costruttiva, reattività dell'autofocus, dimensioni, costo

Contro: Peso

Opinione: La risolvenza è ottima già a tutta apertura, con i primi segni di diffrazione già oltre f4, come si conviene alle lenti così risolventi (su sensore da 42 megapixel, nel mio caso). La risolvenza chirurgica su tutto il fotogramma a tutta apertura per me è fondamentale più nel ritratto che nel paesaggio: i dettagli di un viso si possono togliere facilmente ma non inventare dal nulla, e nel paesaggio anche lenti più buie e leggere funzionano bene. Insomma questa è la lente ideale per i ritratti, secondo me. Qualche tempo dopo averla acquistata mi sono imposto di usarla come unica lente in un viaggio cittadino, per imparare. La gestione dell'autofocus, con piani di fuoco così risicati, è difficile per chi come me predilige paesaggi, ma -come per ogni cosa- tocca imparare. Bisogna usare la A7RII con il punto di fase piccolo e muovere il punto con la ghiera all'occorrenza (col nuovo firmware la ghiera è tramutabile in joystick, per fortuna). Inoltre bisogna evitare che la fotocamera metta a fuoco la polvere degli occhiali o le ciglia, invece dell'iride. Una volta imparato a gestirla però, i risultati non si sono fatti attendere, soprattutto grazie alla precisione chirurgica dell'autofocus della mirrorless (su Metabones 4, nel mio caso). Sono rimasto colpito: è meglio persino delle altre lenti Art che ho provato. Le dimensioni non sono elevate considerando la focale e la luminosità. Il peso, invece, si fa sentire. Un plauso a Sigma.

inviato il 14 Novembre 2017


sigma_14_f1-8artSigma 14mm f/1.8 DG HSM Art

Pro: Risolvenza, assenza di aberrazioni o astigmatismo

Contro: Coma fino a f4, peso elevato

Opinione: L'ho comprata per sostituire un Samyang 14 f2.8 danneggiato accidentalmente. Una lente unica del suo genere. Anche su sensore risoluto (Sony 42 Mp nel mio caso) è incredibilmente risolvente già a tutta apertura. Distorsione trascurabile. Il confronto con mostri sacri come il Samyang è schiacciante. In notturna non mostra minimi segni di astigmatismo, né aberrazioni cromatiche di alcun tipo (a differenza del Samyang a tutta apertura). Il vero e unico problema rimane la coma: le stelle sono lineari ai bordi, a mo' di raggiera. Il problema si riduce a f2.8 e scompare quasi a f4, ed è comunque migliorabile con una accurata messa a fuoco. Fa comunque meglio di qualsiasi altra lente che ho provato di questa focale (o quasi), a f4. Il peso è l'unico vero problema, per chi ha problemi di schiena.

inviato il 07 Settembre 2017


sigma_180_macro_osSigma 180mm Macro f/2.8 EX DG OS HSM

Pro: Risolvenza, luminosità

Contro: Peso

Opinione: Cercavo un teleobiettivo che mi permettesse di sfruttare il più possibile il sensore della mia Sony A7RII, e devo dire che con questo Sigma (con attacco Canon) finalmente l'ho trovato. Risolvenza incredibile già a f4, pari o superiore al mio eccellente Sigma 35 Art. La definizione è comunque accettabile a 2.8 (secondo me anni luce avanti rispetto al Sony 70-200 f4 G). Messa a fuoco funzionante con Metabones (non faccio sport né caccia, quindi non posso giudevo dire dicarla più di tanto). Stabilizzazione ottima, anche perché potenziata da quella "in camera". Ne sto esplorando le incredibili potenzialità macro (è un genere che finora ho battuto poco). Il peso è alto, ma anche perché si tratta di un tele luminoso macro. Sfocato gradevole. Costo ampiamente commisurato alla qualità. Aggiorno la recensione dopo un viaggio in Islanda dove ne ho fatto un uso intensivo. Che dire: mozzafiato. Ho testato anche la messa a fuoco con uccelli in volo, e devo dire che per le mie misere necessità è stato incredibilmente efficace (Sempre su Sony A7RII con Metabones).

inviato il 16 Settembre 2016


lowepro_transit_sling250awLowepro Transit Sling 250 AW

Pro: Movimento di slittamento con accesso alla tasca laterale. Stile urbano che non dà nell'occhio

Contro: Scarsa capienza e scarsa ergonomia in caso di pesi troppo elevati. E' possibile agganciare solo treppiedi molto piccoli e leggeri.

Opinione: Uso reflex dal 2003, di recente sono passato a Sony alpha 7R II. Dopo lunghe ricerche e prove, sono arrivato a questo prodotto, su consiglio di un amico e dopo aver consultato vari siti. Tra tutti i prodotti usati fino ad oggi credo sia il migliore sotto molti aspetti. Il sistema di sgancio e di spostamento in avanti rende l'utilizzo della fotocamera più immediato di qualsiasi altro prodotto. La borsa si sposta verso il davanti a mo' di marsupio e crea quasi un ripiano, permettendo di prendere dalla tasca laterale la fotocamera o gli obiettivi, cambiare obiettivi, svitare l'adattatore, appoggiare i tappi, ecc. Il tutto con comodità estrema, senza il rischio di cadute accidentali. Uno spallaccio secondario a scomparsa può essere usato per rendere il tutto stabile e adatto al trekking leggero (anche se lo zaino non è propriamente indicato per tali attività). E' l'unico modo, per me, di avere la fotocamera a portata di mano quanto e come un cellulare, pronta all'uso anche per foto "rapide". Le dimensioni sono ovviamente più contenute rispetto agli zaini convenzionali: un peso maggiore non potrebbe essere supportato su una sola spalla. Lo stile da zaino "urbano" rende la presenza della reflex non intuibile (comodo nella metro e per le vie cittadine). La qualità costruttiva è da standard Lowepro. L'ho utilizzata in un viaggio di 9 giorni a New York continuamente, e posso dire di esserne pienamente soddisfatto. In quella occasione ho portato nella borsa, tutti in posizione orizzontale, incastrati ad hoc grazie ai divisori spostabili (quindi prelevabili tutti allo stesso modo dall'apertura laterale): Sony A7R II con su montato Sony-Zeiss 24-70 f4, Canon 17-40L f4 su adattatore Metabones, Sony 70-200G f4, Canon 85 f1.8, batteria di ricambio. Nella parte superiore avevo messo il cellulare, la cartina della metro, il portafogli, dei fazzoletti, una felpa leggera (al suo posto, alcuni giorni, ho messo un ombrello pieghevole o una bottiglietta d'acqua). Parlando delle note negative, il porta-treppiede è pressoché inutilizzabile perché sbilancia lo zaino e rende il peso più avvertibile sulla schiena, nonché rende più difficile e instabile il famoso movimento di slittamento per prendere la fotocamera dalla tasca laterale. Con il mini-treppiede Manfrotto Befree One il problema è meno evidente e l'uso è possibile anche se comunque non consigliabile per tempi troppo lunghi. Personalmente, inoltre, avrei preferito uno spallaccio principale più morbido e largo (e forse anche il secondario).

inviato il 31 Maggio 2016


manfrotto_befree_oneManfrotto BeFree One

Pro: Ingombro minimo da ripiegato, peso, materiali, qualità.

Contro: Instabilità con vento e attrezzature non leggerissime, mancanza del gancio.

Opinione: Un treppiedi votato al viaggio. Inutile fare giri di parole: pressoché inservibile con un po' di vento e con pesi maggiori di 1.5 kg. Abbassando l'asta centrale al minimo e allargando le gambe del treppiede si può guadagnare qualcosa in più. Ovviamente inutilizzabile per i video, anche per via della testa. Il peso è basso, ma non il più basso della serie BeFree. Le dimensioni sono minuscole una volta ripiegato, il che lo rende adatto persino al mio piccolo monospalla. Questo è indubbiamente il suo punto forte. Ideale per il trekking, secondo me. Fa quello per cui è concepito. Sto cercando un sistema per montarci un gancio, così da zavorrarlo un po': il mosso a 100-200 mm è in agguato già con un minimo di vento, e magari così si riuscirebbe a guadagnare qualcosa. Lo spazio per il gancio ci sarebbe, ma lì campeggia il logo Manfrotto.

inviato il 24 Maggio 2016


metabones_ef-nex_adapter_ivMetabones EF to Sony NEX Smart Adapter (Mark IV)

Pro: Perfetto sulla Sony A7RII.

Contro: Prezzo.

Opinione: Acquistato in seguito alle recensioni che lo paragonavano ai vari colleghi meno blasonati (e sicuramente meno costosi). Ha il vantaggio del firmware aggiornabile via USB. Da quando ho acquistato la fotocamera si sono succeduti vari aggiornamenti del firmware, che adesso sembrano essersi ridotti in frequenza (ora sono all'incirca uno ogni due mesi). Sulla Sony A7RII mi ha permesso di usare senza alcun problema le lenti Canon che possedevo (Canon 17-40L e 85 1.8), e le nuove che ho comprato (Sigma 35 Art e Samyang 14). Non ho mai rimpianto la mia reflex Canon precedente. Presenta due modalità di esercizio, autofocus e manuale (meglio note rispettivamente come green e advanced). La modalità autofocus funziona a mio avviso in modo ineccepibile, ma non consente finezze limitate agli obiettivi Sony e Zeiss, come il tracking degli occhi. Non so quanto la messa a fuoco sia adatta a fotografi di sport o avifauna, ma per me è egregia con il Sigma 35 e il Canon 85 anche a tutta apertura. La modalità manuale abilita l'ingrandimento durante la focheggiatura e il diaframma in tempo reale (senza dover usare l'apposito pulsante). Il famoso "spappolamento" dei bordi personalmente non l'ho visto con le poche lenti testate e anche a giudicare dai pareri altrui, non si sa se esista e quanto sia legato all'adattatore, alla fotocamera o al sistema di riduzione delle vibrazioni. Pertanto non mi esprimo in merito.

inviato il 10 Maggio 2016


sigma_35_f1-4Sigma 35mm f/1.4 DG HSM Art

Pro: Risolvenza, bokeh, apertura massima, coma, prezzo, messa a fuoco veloce e chirurgica (su mirrorless).

Contro: Peso, aberrazione cromatica longitudinale fino a f1.6, paraluce.

Opinione: Un obiettivo di qualità elevata, luminoso, a basso prezzo, risolvente. I bordi (su 42 megapixel) non fanno gridare al miracolo a tutta apertura, ma da f2 in poi risultano eccellenti. Contrasto (non troppo) basso e risolvenza alta: ciò che preferisco personalmente nell'era digitale. Messa a fuoco rapidissima e impeccabile sulla mia Sony A7RII + Metabones, merito credo dell'elevata luminosità. L'aberrazione cromatica longitudinale, non risolvibile in postproduzione, è presente solo a tutta apertura e solo nelle scene più contrastate, ma non è nulla di esagerato (non cose ignobili tipo Canon 50 o 85 1.2). La coma assente lo rende l'obiettivo ideale per l'astrofotografia a questa focale, già da f2.

inviato il 01 Maggio 2016


samyang_14Samyang 14mm f/2.8 IF ED UMC Aspherical

Pro: Risolvenza anche ai bordi, basso contrasto, aberrazioni cromatiche pressoché assenti.

Contro: Distorsione, colore verdognolo.

Opinione: Forse uno degli obiettivi più risolventi nel suo campo già a tutta apertura. Gli unici difetti riscontrati sono non a caso risolvibili con un minimo di postproduzione. Trattasi di una focale particolare che ha messo un po' in crisi il mio modo di fotografare, ma che mi sta permettendo di imparare molto. La sua qualità (risolvenza) enorme permette ampi ritagli in camera chiara. Io uso un obiettivo per Canon, con prolunga, su Sony A7RII. Lo consiglio a chiunque, anche visto il prezzo.

inviato il 01 Maggio 2016


sony_a7r_iiSony A7r II

Pro: Sensibilità, gamma dinamica, sensore stabilizzato, video, mirino con esposizione e fuoco in tempo reale, facile adattabilità delle lenti Canon.

Contro: Non indicata per le foto sportive o per la caccia fotografica per via del tracking impreciso. La batteria si consuma molto rapidamente. Marcatura dei contorni a fuoco imprecisa.

Opinione: Ho sostituito la mia vecchia Canon 300D con la Sony. Cercavo file con ampie possibilità di postproduzione, e li ho trovati. I file sono utilizzabili e modificabili fino a 25600 ISO. I 102400 ISO sono utilizzabili quasi esclusivamente in bianco e nero. Gli aiuti elettronici nel mirino in aggiunta alla previsualizzazione della foto così come verrà scattata, consentono lo scatto totalmente manuale: l'ideale per foto ragionate. È questo il vero vantaggio delle mirrorless. È come se la fotocamera scattasse 30-60 foto al secondo, mostrandole in tempo reale nel mirino, e aggiungendo marcature che mostrano gli errori di esposizione. Con il pulsante di scatto è come se selezionassi la foto desiderata. Il numero dei miei scatti, già basso di suo, si è ridotto ulteriormente, per l'assenza di scarti. La messa a fuoco con le mie lenti Canon funziona bene grazie al Metabones (ho un 17-40 f4L e un 85 f1.8). Ho acquistato in aggiunta il Sony 70-200 f4 G e il 24-70f4 Sony-Zeiss, poi rivenduti per qualità non adeguata in favore di una serie di fissi (Sigma 35 Art, Sigma 180 macro, Samyang 14, tutti in versione Canon su Metabones). La gamma dinamica permette di fotografare anche nelle situazioni più contrastate, e di ammorbidire le ombre indesiderate. Le foto in notturna con spot di luce artificiale, o quelle in sole pieno con ombre nette, sono le situazioni che più si giovano di questo sensore miracoloso. La possibilità di definire gli ISO in camera chiara (ISO invarianza) si traduce in ottime possibilità di intervento. L'associazione di messa a fuoco su sensore, stabilizzazione e otturatore semielettronico, consente di avere immagini nitide e scevre da micromosso o microsfasamenti della messa a fuoco. La cosa è importante, vista la risoluzione elevata. Nella mia confezione italiana avevo due batterie con due caricabatterie (per la fotocamera e a parete).

inviato il 10 Gennaio 2016




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