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Delio.bartolucci.boyle www.juzaphoto.com/p/Delio.bartolucci.boyle ![]() |
![]() in Tema Libero il 02 Novembre 2023, 8:24 2 commenti, 244 visite - Leggi/Rispondi ![]() in Fotocamere, Accessori e Fotoritocco il 21 Dicembre 2017, 16:35 d'altronde di qualcosa bisogna pur morire ![]() scherzi a parte, vorrei confrontarmi con voi su questo oggetto. Ho letto le sempre ottime recensioni e discussioni presenti sul sito al riguardo, e mi sono state utili nella valutazione. Non ho ancora fermato la macchina ma sono quasi sicuro di acquistarla. E' una follia, me ne rendo conto. Spero di non annoiarvi: sono da sempre Nikonista o comunque reflex pellicola, ad oggi uso per lavoro Nikon d700 e per l'uso che ne faccio mi è più che sufficiente. Potrei valutare l'acquisto di un'altra lente tipo fisheye che mi sarebbe molto utile e proseguire per anni con il mio corredo. E anche se non mi lamento non sono ricco, campo della mia fatica e non ho 7k da buttare per gingillarmi. Non sono un Leicista (forse perché non me lo sono mai potuto permettere) ma quando ho potuto scattare a telemetro mi sono trovato molto bene. Anche come feeling con l'oggetto, effettivamente molto stealth. Sicuramente meno invasiva della Nikon, per quanto spesso monti lenti quasi antiche e minute, sia per le dimensioni che per il suono allo scatto. Memore di interviste a grandi fotografi ho fatto anche qualche scatto senza mirare, un'occhiata al diaframma, guardi la profondità di campo e il fuoco e scatti alla cieca. E fin qui tutto bene, ci sono tante macchine mirrorless di cui sto tentando di farmi una cultura - direte voi. Anche perché per Leica non ho neanche una lente e con quel che costano ci metterò una vita a farmi un corredo degno. Il punto è un altro, io sono appassionato di fotografia, non sono professionista e amo il lavoro che faccio, ma la gioia che mi dava mettere un rullo in macchina e uscire con l'esposimetro non la trovo in molte altre cose nella mia quotidianità, e non la trovo appieno con le macchine digitali. Non solo, per quanto possa essere bravo in quel che faccio una vocina dentro di me mi sussurra che semmai avrò un qualche talento nella vita l'unica speranza sarà con le immagini. Non le ho mai capite in fondo le macchine digitali, questa cosa di fare una foto e poi avere tutta questa libertà in post non mi ha mai fatto impazzire. Per me lo scatto è un gesto magico, lo sviluppo e la stampa dovevano esaltare quel che si era preso senza stravolgerlo, certo uno aggiusta alte luci e ombre a gusto personale, a volte sovrasiluppavi se eri stato costretto a sottoesporre, ma non mi fa impazzire l'idea di virare una foto in bianco e nero se funziona di più. Ho ancora le macchina in pellicola, tra cui un hasselblad, quindi perché non prendere un paio di rulli e togliersi la soddisfazione quando si ha voglia, se è quello il problema? infatti non c'è problema, ma di fatto i rulli che mi erano rimasti li ho fatti scadere (delitto!) se ne scatto qualcuno mi scoccia spenderci su soldi e non ho certo il tempo di organizzare una camera oscura (anche se mi piacerebbe). Scattando con la Monochrom 246 ho ritrovato quel gusto, la sensazione di guardare il mondo con un occhio diverso, non solo in bianco e nero ma anche attraverso un filtro colore rosso se vuoi esasperare cieli e nuvole o blu per annichilirle, il feeling con la macchina è perfetto, non ho difficoltà a trovare un fuoco accettabile nella gran parte delle circostanze e ovunque ci sia un po' di luce, mi trovo bene a comporre dal mirino, insomma, è la macchina per me. E in tutto questo niente o poco dirò dei files, di quell'immensità di dettagli e sfumature di grigi e ombre. Sono consapevole della bassa latitudine di posa sulle alte luci ma so che dopo i primi severi test sarò perfettamente in gradi controllare l'esposizione in modo da avere tutto rimediabile in LR. Sulla qualità delle immagini vorrei dirvi una cosa sola: provatela. Sono consapevole che sarebbe immensamente più razionale, se proprio ci si dovesse incaponire a prendere Leica - e so che molti mi criticheranno in questo- prendere una qualunque altra macchina che faccia anche colore. E a conti fatti la differenza non è così immensa. Anche in questo sito si vedono decine di BN perfetti. Tra l'altro partendo da un file colore ho più possibilità etc etc bla bla. Ma se devi fare una follia la fai per una donna (o uomo se chi legge è donna ovviamente) pazzesca, giusto? e per quella piccola differenza. Per quei due stop in più in carenza di luce, per quei piccoli dettagli che quando vai a ingrandire ritrovi nitidi. Tra l'altro sto puntando la prima Monochrom, la ccd, quella fuori produzione, e sabato farò un test con Rappi di cui vi aggiornerò se vorrete nei commenti, e se ho capito bene questa versione non ha neanche lo schermo LCD per vedere quel che fai. ![]() L'ho raccontato a persone non addentro alla fotografia e credono che sia completamente impazzito. ![]() Inoltre mi sarà praticamente inutilizzabile al lavoro. Io vendo case e per i proprietari fiorentini sarebbe incomprensibile mettere in pubblicità una foto in bianco e nero, anche se io un po' ci spero e sto puntando una lente quasi altrettanto cara, ma le foto delle case verrebbero molto bene, anche se in BN. E chissà, magari dopo aver convinto un paio di clienti me le chiederanno anche gli altri e diventerà una specie di firma o di moda, chissà... (fantasticare per fortuna costa molto meno di Leica ![]() Per me perfino non avere lo schermo LCD non solo non è un problema ma è addirittura uno stimolo. Provengo dalla generazione a pellicola e ho studiato fotografia per il cinema, dove ci pensi bene ai diframma, valori luce, gamma delle pellicole etc, perché SO' SOLDI come si dice in linguaggio tecnico. ![]() Prima di cominciare a girare fai tutti i test della pellicola in modo che quando fai la luce di scena sai esattamente come si comperterà ogni terzo di stop sopra o sotto il tuo grigio medio. Per me andare in giro con esposimetro e -chissà se ne trovo uno dedicato, poi ci guardo- lente di contrasto per valutare in ripresa luci e ombre è un onore, non un onere. Quindi, a meno che sabato il test non sia un disastro ma dubito proprio, credo che a breve farò il salto. Senza abbandonare Nikon che resterà la mia macchina professionale (per paradosso, costa un decimo, ma vabbè..) Ora non resta che trovare ste palanche di soldi, e sperare che la mia ragazza non mi uccida. ![]() Sono felice di leggere i vostri commenti e anche eventuali critiche, ma saranno particolarmente apprezzate quelle di chi l'ha almeno provata un paio di volte, grazie per l'attenzione. 22 commenti, 2916 visite - Leggi/Rispondi | Invia Messaggio Privato Aggiungi Amico Delio.bartolucci.boyle ha ricevuto 81673 visite, 744 mi piace Attrezzatura: Nikon D700, Nikon FM3a, Nikon D70, Hasselblad 500 C/M, Sigma FP, Leica M2, Nikon AF-S 70-200mm f/2.8E FL ED VR, Nikon 50mm f/1.4 Ai-s, Nikon AF 20mm f/2.8 D, Leica Tele-Elmar-M 135mm f/4, Nikon AF 24-85mm f/2.8-4 D IF, Minolta Rokkor 50mm f/2, Leica Summicron-M 50mm f/2 , Sigma 35mm f/1.4 DG DN Art, Nikon 28mm f/3.5 PC Ai-S, Voigtlander (E, VM) Super Wide Heliar 15mm f/4.5, Leica Summicron-M 50mm f/2 (1953 version) (Per vedere le statistiche di fotocamere, obiettivi e ISO più utilizzati da Delio.bartolucci.boyle, clicca qui) Occupazione: Altro Interessi: Fotografare, basket, bici, amstaff, immersioni, arrampicare, alchool &co, macroeconomia e massimi sistemi, libri noir e musica poco gettonata Mio padre, Richard Boyle, è il personaggio protagonista del film "Salvador" di Oliver Stone, magari qualche appassionato di fotogiornalismo non giovanissimo lo ha visto. Quindi posso dire che sono un po' figlio d'arte, o comunque il racconto per immagini mi scorre nelle vene. Studiai cinema e fotografia da ragazzo, un paio di decenni or sono. Quando era tutto analogico e si imparava un metodo, un'"accademicità" fatta di sudore, soldi sperperati, notti a sviluppare e stampare. Girare in alta velocità in pellicola, a 150fps e oltre, quando ne hai poca e non hai soldi, è una esperienza meravigliosa! Ti fa riflettere su quel che fai. Questa impostazione mi è sempre rimasta e non ho mai legato più di tanto con il digitale. adoravo la pellicola, mi piacevano quelle che non ti lasciavano alcuno spazio di recupero in post, l'agfa scala tirato a a 1600, il fuji velvia 50, etc, mi piaceva la sensazione che nell'attimo dello scatto il fotogramma fosse stato definito e così sarebbe rimasto. Era un momento alchemico e veramente artistico, che non ritrovavo nell'ondata di fotografi digitali germogliata negli anni a seguire. E ho preferito fare altro, per anni. Oggi, che continuo ad usare la fotografia di interni per lavoro, ho deciso di dedicare un po' di tempo ed energie a questa passione. Sono grato di essere in un gruppo di persone tanto competenti e appassionate, grazie a tutti. Registrato su JuzaPhoto il 17 Dicembre 2017 AMICI (32/100) |
Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me