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Alex Amariei
www.juzaphoto.com/p/AlexAmariei



avatarVideocamera Consigli per l'acquisto?
in Computer, Schermi, Tecnologia il 18 Maggio 2017, 18:14


Salve amici del forum!Sorriso Ho un amico che vorrebbe comprarsi una videocamera principalmente per fare dei video alla fauna selvatica o anche qualche video artistico di eventi particolari o della vita su strada. Gli ho promesso che avrei chiesto consiglio a gente più esperta di me in materia, visto che di videocamere non so un accidenteMrGreen Comunque la sua idea era di partire con un budget di 500-700 euro per cercare attrezzatura amatoriale con la quale iniziare (penso che l'equivalente in videocamere di una 77D Canon dovrebbe andar bene a livello di complessità dei comandi, ergonomia ecc..). Penso vada bene qualsiasi marca. Detto ciò mi affido a voi.Sorriso


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avatarNuove foto!
in Blog il 20 Settembre 2016, 22:35


Salve amici del forum che vi soffermate a leggere il mio blog personale. Ultimamente ho deciso di disintossicarmi un po' dai vari siti e pagine di fotografia per concentrarmi a cercare i miei soggetti e per affinare le mie capacità in un altro tipo di ambiente, mettendo tutta la teoria che ho imparato qui alla pratica. Finalmente, però, sono tornato a farmi vivoSorriso e, se vi interessa, potete trovare nella mia pagina personale nuove foto appena postate o rielaborate in una maniera più accurata, che esprime al meglio ciò che ho provato nell'istante stesso dello scatto. Spero vi piacciano le nuove foto! ;-)
E spero anche che vi soffermate a guardare altri scatti e mettere il like alla mia nuova pagina Facebook: www.facebook.com/alexandruamarieiperez/?fref=ts


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avatarLo sfregio all'habitat dell'orso e l'incompetenza dell'amministrazione del pnalm
in Viaggi, Natura, Escursioni ed Eventi il 16 Luglio 2016, 11:12


Buongiorno a tutti cari amici. Nonostante non sia un patito della propaganda e mi sia sempre tenuto alla larga dal dibattere certe situazioni pubblicamente, visto che possono nascere opinioni discordanti, oggi ho deciso di portare anche sul forum una notizia che sta dilagando sulle pagine web delle varie associazioni ambientaliste italiane. Come sapete il PNALM (Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise) è uno dei più antichi parchi nazionali italiani, nato nel 1922, ed uno dei parchi a maggior rilevanza naturalistica, preservando, all'interno dei suoi confini, alcune delle ultime faggete vetuste d'Europa e specie-simbolo italiane come il lupo appenninico, il camoscio d'Abruzzo e l'orso marsicano, tutte quante sopravvissute solo in questi luoghi selvaggi, all'inizio del secolo scorso. Oggi la situazione per due di queste specie è nettamente migliorata, anche se rimane ancora il problema della scarsa variabilità genetica degli orsi marsicani che, essendo solo 50, rischiano l'estinzione. Solo nel PNALM, infatti, si trovano ammassati 40 esemplari, non tanto per mancanza di luoghi idonei al di fuori della riserva, quanto per il fatto che le femmine sono restie ad allontanarsi dal luogo di nascita, se trovano le condizioni di vita ideali. A questo punto le priorità dell'Ente parco dovrebbero essere la tutela dei pochi esemplari rimasti ed anche una tutela dell'habitat dell'orso. In questi giorni però il parco non solo ha dimostrato uno scarso interesse per le questioni di impatto ambientale, ma anche per il controllo dei lavori di edilizia attuati all'interno del proprio territorio. Infatti, una delle zone a confine di un'area a costante frequentazione di orsi, ossia la località Prati d'Angro, è stata recentemente testimone di una terribile azione edilizia. Da tanti anni a questa parte era presente, nella Valle Longa, una stradina sterrata che collegava il paesino di Villavallelonga ai prati, proprietà di alcuni contadini della zona, nonché del PNALM, e che finiva nel nulla, ai piedi del Monte delle Vitelle in mezzo alle faggete. Sin dal 1993 una parte della strada era già asfaltata, ma solo nella porzione della valle posta al di fuori dell'area protetta. Sotto il falso nome di "operazione di manutenzione straordinaria" in questi mesi il sindaco di Villavallelonga, in realtà, si adoperava ad asfaltare tutta la stradina sterrata che correva per la valle. Nel mese di gennaio il PNALM, con lo sconcerto di tutte le associazioni per la tutela della fauna e degli ecosistemi del nostro Appennino, ha rilasciato un nullaosta con il quale dava il consenso ad asfaltare parte di quella stradina (anche all'interno dei suoi confini) con delle restrizioni, quali la velocità di percorrenza massima di 30 km/h e la presenza di sbarre a segnare i confini del parco, dove solo i privati potevano entrare. Ovviamente nessuna di queste richieste è stata esaudita dalla ditta che si occupava dei lavori, così come nemmeno dal comune ed il parco si è visto costretto a fermare i lavori, sequestrare il cantiere e denunciare la ditta, quando questi hanno iniziato l'operazione di asfaltatura proprio a partire dalla zona di divieto ai lavori!
Il peggio è che ora quasi tutta, se non tutta la stradina, è asfaltata e ciò, oltre a deturpare un paesaggio di montagna invidiatoci da molti, rende anche la zona più sensibile alla frequentazione in massa di turisti provenienti da Roma o Napoli che non hanno molta voglia di scendere dall'auto per ammirare i nostri Appennini oppure di motociclisti che disturbano il silenzio delle faggete plurisecolari. Tutto ciò non contando il rischio di investimenti alla fauna selvatica che deriva dall'asfaltatura di una nuova strada (nella zona frequentata da orsi!).
Con ciò per me il parco ha dato prova dell'INADEGUATEZZA della sua attuale amministrazione. Sebbene quest'ultimo si dichiari “non colpevole” è stato grazie all'ente che il progetto ha avuto inizio e grazie alla mancata sorveglianza dell'area dei lavori, sin dai primi giorni, ora anche le aree più sensibili sono attraversate da una lingua di asfalto.
Si sono spesi quasi 500.000 euro nell'asfaltatura di questa strada, soldi che potevano benissimo essere spesi dal comune e dal sindaco di Villavallelonga per progetti a tutela dell'orso, per la pulizia e la buona manutenzione dei sentieri che TUTTI sono autorizzati a percorrere SENZA arrecare danno alcuno alla fauna e per trovare ed eliminare i bocconi avvelenati che spesso sono rinvenuti in zona.
Vi riporto la notizia, sebbene ormai non si possa fare più molto, perché credo che l'informazione sia l'arma più efficace di tutte e perché spero che anche chi leggerà questo post prenderà più a cuore questo tipo di questioni e problemi, che purtroppo, in Appennino, sono frequenti.


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avatarTaratura di un obbiettivo
in Obiettivi il 29 Ottobre 2015, 17:49


Slave amici del forum! Da qualche tempo a questa parte ho notato che la MAF del mio canon 400 f5.6 è leggermente imprecisa nella maggior parte delle situazioni di scatto, anche con luce ottimale. Per avere i risultati migliori devo sempre usare la MAF manuale, che è un po' complicato visto che faccio foto ad animali che spesso non raggiungo neanche con l'AF.MrGreen Detto ciò non so se mi convenga mandarlo al CS di Roma a farmelo tarare, visto che poi l'ottica è usata forse qualcuno prima di me l'ha fatto con qualche altro corpo macchina. Dato che non me ne intendo di questi argomenti molto tecnici chiedo a voi esperti se sapete dirmi quanto tempo devo lasciare l'obbiettivo perché aggiustino l'AF e cosa significa realmente tarare un obbiettivo (forse configurare l'AF a quello del corpo macchina?). Inoltre sapete dirmi se il fatto che sia usato e quindi che sia stato probabilmente tarato prima giustifichi questa leggera imprecisione dell'autofocus?


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avatarFoto da postare
in Blog il 13 Ottobre 2015, 21:42


Salve amici del forum che visitate il mio profilo!Sorriso Vi starete chiedendo perché da qualche mese non posto più nessuno scatto. Ebbene sto aspettando a comprarmi lightroom per elaborare i migliori RAW che ho sul PC da luglio. Il fatto è che mi sono reso conto che non è la stessa cosa proporre un foto con un'elaborazione curata, come posso fare grazie ad adobe, ed una foto con un'elaborazione approssimata proveniente da DPP. Se sarete in grado di aspettare fino a novembre ho circa 10 scatti che valgono davvero la pena, a parer mio, e spero che anche voi li possiate gradire.
Alex


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avatarE si ritorna al discorso dell'etica naturalistica
in Viaggi, Natura, Escursioni ed Eventi il 10 Ottobre 2015, 17:25


Salve amici del forum. Apro questa discussione per sfogarmi con voi di quello che è successo domenica scorsa, mentre ero in appostamento ai cervi nel PNALM (come sempre).
Sono partito alle 5 di mattina per andare a fotografare il bramito ed una volta giunto in montagna (saranno state le 7-8) i cervi si sono accorti accidentalmente della mia presenza e molti hanno deciso di salire in vetta in cerca di un luogo appartato dove poter continuare il corteggiamento e gli scontri. Cautamente li ho dunque seguiti per un'altra ora e mezza e sono arrivato, alla fine, ad avvicinarmi a trenta metri da un harem di 25-30 femmine con 5 bei maschi, dei quali due con i palchi a 16 punte (potete capire la bellezza di un incontro el genere!). Fatto sta che sono rimasto lì mezz'ora sdraiato a terra, con le gambe trafitte dai crampi per la lunga scarpinata a scattare foto senza farmi notare. D'un tratto, però, vedo delle persone (circa 5) in lontananza che si avvicinano e un po' mi preoccupo perché, nonostante sapessi che quella era l'ora dei trekker (11 del mattino), pensavo che avrebbero potuto spaventare i cervi e farli scappare come anche a me era capitato prima, rovinandomi così l'occasione per tirar fuori qualche buono scatto. Tuttavia mi sono detto che non mi sarei dovuto fare troppi film mentali e che, sicuramente, una volta che mi avessero visto insieme ai cervi, anche loro si sarebbero fermati a debita distanza, in silenzio, ad ammirare quello spettacolo della natura. Ebbene le mie preoccupazioni erano fondate perché quegli stupidi non solo urlavano tra di loro anziché parlare a bassa voce ma avevano anche portato un cane a 2000 metri di quota in una zona calda del bramito! Inoltre, come se non bastasse, il cane ha iniziato ad abbaiare ed a rincorrere i cervi, felice come una pasqua, cercando un compagno di giochi. Potete immaginare come l'intero branco sia fuggito poco dopo nella vallata percorrendo circa 400 metri di dislivello in men che non si dica, da quanto erano spaventati. Allora mi sono alzato con un'aria stravolta ed infuriata ho detto loro che era proibito portare i cani nel parco, come da regolamento, e che avevano fatto fuggire tutti i cervi. Al che mi hanno risposto semplicemente " Il cane non è nostro, ci ha seguiti per tutto il percorso". Non sapendo cos'altro dire loro senza far scoppiare una lite (perché un cane si può sempre scacciare anche se non è tuo!!) me ne sono andato da lì cercando altri soggetti da fotografare. Ma attenzione perché non è ancora finita! Infatti, dopo mezzora, hanno anche spaventato un branco di 40 camosci facendoli fuggire. Non sapevo più cosa fare, tanto ero depresso per l'esito finale della giornata che mi sono consolato riguardando qualche buono scatto, mentre quei cre*ini, tutti felici per aver visto gli ungulati urlavano ancora più forte in preda all'entusiasmo. Sono rimasto basito da questo comportamento di certa gente che va in montagna a fare trekking, siccome per loro l'importante non è rispettare gli animali e curare i loro spazi, ma solo arrivare in vetta e vedere anche di sfuggita qualche mammifero, o ancora peggio scattare foto da 2 metri con la compattina, spaventando a morte i poveri soggetti ignari. Il PNALM credo sia uno dei parchi più belli d'Italia ed anche quello con il più alto numero di specie, ma ha anche tanti problemi sul fronte gestionale ed in generale, visto che nel periodo di riproduzione dei cervi non passano mai i guardaparco a controllare che la gente rispetti i confini imposti dagli animali e dato che la tutela dell'ambiente e di alcune specie molto vulnerabili come il camoscio d'Abruzzo non sono molto efficienti sotto alcuni punti di vista. Ditemi la vostra se vi va di esprimervi al riguardo, io ho già detto ciò che dovevo dire e spero che questa riflessione sia un esempio per molti fotoamatori alle prime armi o trekker che magari non sanno bene come comportarsi in situazioni del genere. (anch'io ero così all'inizio, e non c'è niente di male ad ammetterlo, ma almeno sforziamoci di rispettare le specie con cui condividiamo il territorio!)


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avatarViaggio in Messico, considerazioni dopo il ritorno
in Viaggi, Natura, Escursioni ed Eventi il 12 Settembre 2015, 9:45


Salve a tutti! Basandomi sui thread aperti dal grande Steff, ogni volta che torna da qualche viaggio all'estero e ci descrive la situazione delle arre naturali dello stato che ha visitato, apro anch'io una discussione sul mio paese natale che ho visitato dopo dodici anni d'assenza e dove ho potuto vedere cose belle ed altre meno. Allora, partendo da una linea generale il viaggio è durato circa tre settimane delle quali una è stata dedicata a visitare i parenti a Città del Messico, quindi niente parchi nazionali o biosfere per i primi giorni. Dopo, però, mi sono mosso verso sud entrando nello splendido stato federale di Oaxaca (per chi non lo sapesse la X si pronuncia in questo caso come la H di "hello" in inglese). Qui si respira appieno un'aria coloniale, grazie ai meravigliosi scorci del centro storico della capitale. Qui ho visitato alcune delle foreste sub tropicali più belle che abbia mai visto, tutte presenti nelle varie sierras che circondano la capitale e che arrivano ad avere picchi di oltre 2500 metri. Anche se non ho potuto conoscerla appieno, la vita silvestre domina la foresta. Infatti in queste montagne c'è una vasta gamma di animali partendo dal puma fino ad arrivare ai piccolissimi colibrì e ai cervi dalla coda bianca. Tuttavia nemmeno qui ho avuto l'occasione di farmi un'idea approfondita sulla conservazione della fauna, visto che Oaxaca è stata solo una tappa nel mio viaggio verso la penisola dello Yucatàn. Qui finalmente ho visitato varie biosfere dedicate alla conservazione di determinate specie animali delle quali le più importanti erano sicuramente le tartarughe. Ho quindi avuto modo di assistere alla deposizione delle uova di una tartaruga comune nel cuore della notte, ad uno spettacolare tramonto nella laguna in compagnia dei fenicotteri americani ed infine ho potuto nuotare a mezzo metro da uno squalo balena di 6-7 metri. Insomma esperienze sensazionali e a dir poco uniche. Ora però vi starete chiedendo "e le cose 'meno buone'?", ebbene di queste ce ne sono molte. Infatti, se da una lato il governo messicano si sta impegnando sempre di più per la conservazione di specie animali, soprattutto marine, (mentre ero lì è arrivata la bella notizia che l'esercito messicano pattuglia tutte le notti le coste dello Yucatàn come deterrente al raccoglimento illegale di uova di rettili) c'è anche da dire che manca ancora tanta strada da fare. Innanzitutto riguardo alle tartarughe, queste vanno a depositare le uova in santuari protetti ed amministrati da associazioni di volontari e dal ministero dell'ambiente messicano, ma purtroppo anche in luoghi meno "sicuri" come le spiagge pubbliche di Cancun, dove le piccole vengono messe in nidi artificiali, protetti da recinzioni, e rilasciate in acqua dagli addetti alle spiagge solo durante la notte, quando tutti i turisti se ne sono andati e nel mentre le fanno aspettare anche giornate intere rinchiuse nelle vasche prive d'acqua dei bagni pubblici. Inoltre, altra situazione allarmante nella penisola, è quella del giaguaro che è in serio pericolo d'estinzione e che ogni anno viene cacciato dai contadini che hanno paura quando i felini invadono i villaggi posti in mezzo a ciò che resta della giungla messicana. In questo caso anche le riserve naturali non sono molto efficaci, in quanto questi felini non sono abituati a stare in territori molto piccoli ed hanno areali molto vasti, soprattutto nella stagione riproduttiva. Si calcola dunque che rimangano poco meno di 300 giaguari in tutto il paese. Insomma, credo che al Messico servirebbe un piano di gestione migliore per salvaguardare gli ultimi esemplari di innumerevoli specie animali, partendo dai grossi predatori quali puma, orso nero, lince e giaguaro che sono i più minacciati dall'urbanizzazione. Purtroppo però stiamo sempre di più distruggendo il mondo che abitiamo, ed anche paesi megadiversi come il Messico potrebbero perdere il loro patrimonio faunistico. Dovremo perciò darci una mossa ed incentivare o appoggiare azioni di salvaguardia e conservazione che siano valide, partendo dall'Italia e giungendo magari anche all'estero.


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avatarPagina facebook
in Blog il 06 Agosto 2015, 17:27


A tutti coloro a cui potrebbe interessare, ho da pochissimo aperto una mia pagina Facebook, se volete potete lasciare un mi piace, mi farebbe molto piacere ;-) Ecco il link: www.facebook.com/alexandruamarieiperez


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avatarStabilizzatore 70-200 2.8 IS II
in Obiettivi il 07 Giugno 2015, 23:47


Salve amici del forum! Sono qui per porvi un quesito. Ho comprato da due mesi circa un favoloso canon 70-200 IS II del quale sono stra felice per resa ottica e versatilità. Tuttavia uso spesso lo stabilizzatore e dopo alcuni giorni di uso intensivo mi è capitato che questo si sia bloccato emettendo un rumore simile a degli ingranaggi incastrati che continuano a girare (non so bene come spiegarvelo) e diventa il doppio più rumoroso rispetto a quando funziona normalmente. In questi casi noto che l'obbiettivo fatica ad agganciare il soggetto e devo quindi spegnere e riaccendere la fotocamera perché l'effetto sparisca. Per ora mi è successo solo due volte nelle decine di occasioni nelle quali l'ho utilizzato, ma non so se preoccuparmi, oppure pensare che sia solo un difetto di fabbrica di alcuni esemplari. Che dite mi consigliate di fargli fare un giretto al CS di Roma? Poi se magari qualcuno l'ha già fatto, vi è arrivato come nuovo e senza l'odiato difetto?


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avatarZaino per caccia fotografica
in Fotocamere, Accessori e Fotoritocco il 03 Maggio 2015, 16:51


Salve amici del forum! Scusate se apro ancora un altro topic su un argomento già dibattuto ma mi servirebbe un consiglio. A me interesserebbe uno zaino fotografico per caccia che possa contenere 3-4 ottiche delle quali un 70-200 2.8 IS II ed un 400 f/5.6 più un grandangolo e che sia non troppo ingombrante visto che lo utilizzerei soprattutto per fare foto durante le mie escursioni in montagna. Inoltre mi servirebbe un meccanismo di apertura simile a quella dei lowepro fastpack, così da avere in breve tempo la fotocamera in mano e non perdere scatti preziosi (come faccio ora col flipside 200). Infine sarebbe utile se avesse anche uno spazio per contenere altre cose oltre al materiale fotografico ed uno per il treppiede. Avevo adocchiato al lowepro fastpack bp 250 aw II o al 350 ma non so se possano contenere un 400 con fotocamera montata più le altre ottiche (se qualcuno di voi ce l'ha mi potrebbe chiarire questo dubbio). Voi che mi consigliate sapendo che il budget è di max. 200 euro?


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avatarConsiderazioni dal mio ultimo viaggio in Abruzzo
in Blog il 22 Aprile 2015, 17:31


Salve amici del forum!Sorriso Oggi, visto che è una delle mie poche giornate libere, vorrei fare qualche considerazione sul mio ultimo viaggio in Abruzzo. La "gita" è purtroppo durata solo un fine settimana ma ho visto cose davvero incredibili, come un branco di ben 6 lupi appenninici in libertà alle 7 del mattino, i quali erano molto probabilmente intenti a cacciare cervi ed una volpe molto confidente che si è avvicinata a meno di due metri dalla nostra comitiva di 12 persone (si andava a fare un bel trekking organizzato con foto occasionali e non appostamenti o caccia fotografica assidua). Una cosa che mi è venuta subito in mente vedendo il branco di lupi è stata "che magnifico animale" e la seconda "è proprio una bella notizia che ora stia ripopolando l'Appennino, grazie all'impegno di gente come noi ed alle nuove leggi sulla salvaguardia di questi animali". Tuttavia, nel corso della stessa giornata, mi è capitato, come ho già detto in precedenza, di vedere una volpe avvicinarsi tantissimo alla nostra comitiva. Ora, se questo da un punto di vista mi è parso bellissimo (non ha prezzo poter fare una cinquantina di foto ad una volpe in pose differenti!), da uno prettamente naturalistico mi è un po' dispiaciuto. Sappiamo tutti che la volpe di per se è un animale molto curioso che spesso e volentieri si avvicina molto all'uomo solo per poterlo studiare meglio (comportamento del tutto normale), tuttavia si sa anche che in luoghi quali il PNALM è comune che questi animali ricevano da mangiare dai tanti turisti che affollano ogni anno i sentieri del parco e che non fanno altro che rendere questi animali più spavaldi e meno intimoriti dalla presenza umana, portando a conseguenze a volte fatali per gli stessi (è successo che ad ottobre delle volpi sono state avvelenate da cibi offerti da dei delinquenti che sapevano esattamente che non avrebbero esitato ad avvicinarsi per un po' di cibo). Non era molto bello vedere una volpe intenta a girovagare in mezzo a della gente andando alla ricerca di cibo (guardava alle mani di tutti) e mordendo i bastoni da trekking per vedere se fossero commestibili. Ovviamente ho ripreso quel momento facendo del mio meglio per rendere giustizia a quel magnifico animale, scattando delle foto per documentare quel caratteristico comportamento curioso che scandisce la vita di questo canide, anche se ora questo è in parte il pericolo maggiore per le volpi (NON gli abbiamo certamente dato da mangiare). Perciò il mio avviso a tutti quelli che sono appassionati come me di animali e di fotografia naturalistica è che non si dia da mangiare agli animali, nemmeno per scattare la "foto della vita", perché, almeno per me, una foto ha più valore se non si interferisce con il normale corso della natura e se si riprende il mondo animale per quello nonostante questo sia spesso brutale (caso della volpe affamata in cerca di cibo).
Alex


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Attrezzatura: Canon 650D, Canon 7D Mark II, Tamron SP 70-300mm f/4-5.6 Di VC USD, Canon EF 70-200mm f/2.8 L IS II USM, Samyang 14mm f/2.8 IF ED UMC Aspherical , Canon EF 400mm f/5.6 L USM (Per vedere le statistiche di fotocamere, obiettivi e ISO più utilizzati da Alex Amariei, clicca qui)

Occupazione: Studente

Interessi: Animali, letteratura classica e moderna, storia moderna (dalla prima guerra mondiale), fotografia, scienze ambientali e geologia.

Mi chiamo Alexandru Amariei Perez e sono nato a Città del Messico nel 1998. Sin da quando avevo tre anni sognavo gli animali e di un giorno diventare un biologo degno di nota. Ora coltivo ancora la mia passione per la fauna e convivo con un interesse nuovo nato nel 2012: la fotografia. Ho accompagnato mio padre in molti stati (16 finora) a causa del suo lavoro e tutt'ora non mi sono ancora stancato di vedere sempre con nuovi occhi e diversi punti di vista il mondo che abitiamo. Ho comprato la mia prima reflex 600D nel dicembre 2013 e penso di aver fatto molti progressi da quel momento, fino ad ora. Spero soltanto che il mio futuro lavoro mi permetta ancora di coltivare la mia passione per la fotografia e la fauna.


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