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![]() | Pentax K-1 Pro: Qualità di immagine, robustezza, sensore stabilizzato, molte features utili, rapport qualità/prezzo Contro: Comparto AF ulteriormente migliorabile in AF-C Opinione: Non sono certo un recensore quindi quelle che leggerete sono semplici impressioni di un utilizzatore di questo corpo macchina. Per chi già conosce Pentax la costruzione è quella tipica delle Pentax top di gamma, cioè un corpo macchina robustissimo, progettato per resistere anche alle condizioni più gravose, pesantemente tropicalizzato. Corpi con questo livello di robustezza in Canon e Nikon si trovano solo nei corpi top di gamma. Le dimensioni sono abbastanza compatte per essere una full-frame, anche se il peso non è proprio una piuma (siamo intorno al kg.). Il mirino è grande e luminoso, con copertura al 100% del fotogramma. Sono presenti molti tasti e ghiere, con ulteriori ampie possibilità di personalizzazione. Organizzandosi la macchina secondo le proprie esigenze diventa estremamente raro dovere poi accedere nei singoli menù. Disponibili doppio slot per le schede SD, wi-fi e gps integrato. Quest'ultimo, abbinato al sensore stabilizzato, permette di utilizzare una funzione “astrotracer” integrata che permette scatti fino intorno a 5 minuti di esposizione senza avere effetto scia sulle stelle. Una delle funzioni di questo corpo macchina su cui si è parlato molto, e anche spesso a sproposito, è il pixel-shift. Questa funzione nasce con lo scopo di dare una riproduzione del colore molto più precisa. Per fare questo si sfrutta la tecnologia di stabilizzazione del sensore per scattare quattro immagini dove in ciascuna viene spostato di 1 pixel il sensore fino a coprire i 4 colori che costituiscono ogni cella del filtro Bayer. In questo modo l'informazione sul colore non avviene più per interpolazione con le celle vicine ma è ricavata con precisione dall'acquisizione del colore per i quattro pixel di ogni cella. Questa è la motivazione per cui è stato implementato il pixel-shift. Per effetto collaterale ci si porta dietro anche una riduzione del rumore e una maggiore ricchezza dei dettagli. Ma questi sono appunto effetti collaterali ed è errato confonderli con lo scopo per cui esiste questa funzione. L'utilizzo del pixel-shift, per massimizzare il risultato, prevede di utilizzare la fotocamera su treppiede e di scattare a soggetti immobili; ove questo non sia possibile il sw interno della macchina prova ad elaborare le parti che risultano “mosse” estraendole da uno dei singoli fotogrammi, ma il risultato può non essere sempre soddisfacente. In questi casi comunque è caldamente consigliabile utilizzare per l'elaborazione il sw proprietario di Pentax, che fornisce sul pixel-shift risultati nettamente migliori rispetto ad altri software di sviluppo come LR o C1. Nei casi in cui è possibile applicare correttamente il pixel-shift i risultati sono notevolissimi. Il sensore è l'eccellente 36 mpx di origine Sony senza filtro AA in una versione riveduta e aggiornata per Pentax, ed è un ottimo sensore sia come risoluzione sia come gamma dinamica. Anche il contenimento del rumore a mio parere è più che soddisfacente e non ci sono problemi a scattare in situazioni di bassa luminosità. Su soggetti immobili ulteriore aiuto a contenere il mosso arriva dallo stabilizzatore a 5 assi di nuova generazione, davvero molto efficace. La mia valutazione del comparto AF risente inevitabilmente dell'utilizzo che faccio io; non fotografo sport estremi ne avifauna, quindi trovo l'AF più che soddisfacente. In AF-S è veloce, reattivo e preciso, anche in bassa luce; in AF-C per soggetti in normale movimento, animali non minuscoli ed erratici come uccelli, mi sembra che non se la cavi male. Ultima nota, il monitor LCD orientabile di nuova concezione, che può essere inclinato per raggiungere l'angolo desiderato in orizzontale, in verticale o in diagonale con un solo movimento e senza che il centro del monitor risulti troppo decentrato rispetto all'asse ottico dell'obiettivo per agevolare il posizionamento della fotocamera rispetto all'inquadratura desiderata, sia quando si scatta a mano libera che su treppiedi. Personalmente l'ho trovato molto utile. Per chi ha vecchie ottiche Pentax anche manuali qui potrà tornare ad usarle con soddisfazione, tenuto conto che l'attacco Pentax è sempre rimasto lo stesso e il corpo macchina fornisce comunque la conferma di raggiunta messa a fuoco anche con ottiche manuali (che ovviamente diventano stabilizzate grazie alla stabilizzazione sul sensore). La mia valutazione complessiva quindi è decisamente positiva, si tratta di un corpo macchina con caratteristiche professionali ad un prezzo estremamente competitivo. inviato il 29 Luglio 2016 |
![]() | Pentax HD FA 28-105mm f/3.5-5.6 ED DC WR Pro: Resa ottica globale, tropicalizzazione, peso, dimensioni Contro: Luminosità, costruzione in plastica (entrambe le cose però sono note e adeguate alla fascia di prezzo). Opinione: Sono stato favorevolmente sorpreso da questa ottica. Si tratta del classico zoom "tuttofare" presente un po' in tutti i sistemi, di fascia più "economica" e per questo di apertura variabile. Sicuramente quindi è una lente adatta a chi non ha necessità di un'ottica luminosa ma preferisce avere pesi e ingombri più contenuti. L'escursione copre da un moderato grandangolo (28mm, sarebbe forse stato preferibile arrivare a 24mm come ormai molti concorrenti propongono) a un tele da ritratto (105mm). Tuttavia il pezzo forte di questa lente a mio parere resta la resa ottica molto buona un po' a tutte le focali, con una distorsione non eccessiva nemmeno a 28mm e una nitidezza davvero notevole (il sensore da 36 mpx della K1 è abbastanza severo in questo senso). Anche la resa ai bordi è già buona a tutta apertura e diventa ottima chiudendo appena il diaframma. Avendo avuto in passato il classico 24-105mm f/4 L su Canon posso affermare che otticamente questo Pentax 28-105mm fa decisamente meglio. La costruzione, pur essendo in plastica, è molto curata e dà comunque una buona impressione di solidità sotto le dita. Ultima nota positiva è che si tratta comunque di una lente resistente a polvere e umidita. Ovviamente presente il paraluce. inviato il 06 Giugno 2016 |
![]() | Sony FE 90mm f/2.8 Macro G OSS Pro: Costruzione, nitidezza, sfuocato Contro: Ingombrante e mediamente pesante Opinione: Una lente "importante" sotto molti aspetti: costosa (resta sempre una serie "G" di Sony), ingombrante e abbastanza pesante. Nell'uso pratico si rivela estremamente versatile anche fuori dall'ambito macro. Estremamente nitida e tagliente già a tutta apertura, da centro a bordo, nella ritrattistica rivela anche uno sfuocato cremoso e piacevole. La costruzione è eccellente, il peso abbinato alla mia A7II non risulta così eccessivo da rendere il sistema sbilanciato (le dimensioni farebbero pensare ad un peso maggiore). inviato il 29 Luglio 2015 |
![]() | Sony FE 16-35mm f/4 ZA OSS Vario Tessar T* Pro: Nitidezza, costruzione, resa cromatica, resistenza al flare Contro: Pesi e ingombri di poco inferiori ad analogo obiettivo per reflex Opinione: Uno zoom grandangolare di qualità eccellente. Come tutte le lenti dedicate al sistema Full Frame E-Mount la lente presenta un'eccellente risoluzione con una nitidezza a tutta apertura ottima al centro e molto buona ai bordi, che migliora ulteriormente chiudendo il diaframma alle classiche aperture da fotografia paesaggistica. La costruzione è davvero convincente, come lecito aspettarsi da uno Zeiss, le ghiere scorrevoli e fluide al punto giusto. La resa cromatica è molto buona. I principali difetti (distorsione, comune per uno zoom grandangolare come questo, vignettatura e aberrazioni) possono essere facilmente corrette con il classico profilo lente disponibile nei principali raw converter, mentre sul jpeg è già possibile farlo direttamente in camera. Per chi pratica fotografia paesaggistica è sicuramente una lente da avere. inviato il 15 Giugno 2015 |
![]() | Pentax HD DA 21mm f/3.2 AL Limited Pro: Peso, dimensioni, costruzione, colori Contro: Manca la tropicalizzazione, resa ai bordi non entusiasmante Opinione: Tipica focale da street, quest'ottica è un grandangolare non spinto (equivalente a 32mm su FF), non luminosissimo. Tra i suoi pregi una costruzione impeccabile in alluminio, dimensioni e pesi estremamente ridotti, una resa ottica buona (ma altre lenti limited fanno di meglio) Ha un centro molto nitido mentre pecca un po' ai bordi e necessita di chiudere il diaframma almeno a f/5.6 per raggiungere una buona resa anche ai bordi. Colori e contrasto sono di ottimo livello, buona anche la resistenza al flare. inviato il 04 Giugno 2015 |
![]() | Pentax HD DA 70mm f/2.4 AL Limited Pro: Dimensioni, peso, resa ottica, costruzione Contro: Manca la tropicalizzazione Opinione: Obiettivo da ritratto di grande qualità e di gran classe (equivalente a un 105mm su FF). Difficile trovargli grandi pecche. Costruzione impeccabile in alluminio, dimensioni estremamente compatte e peso ridicolo (poco più di 1 etto). Dal punto di vista ottico ha una resa abbastanza impressionante: molto nitido fin da tutta apertura diventa tagliente chiudendo anche di poco il diaframma. Distorsione e aberrazioni praticamente trascurabili, leggerissima vignettatura a tutta apertura. Bokeh generalmente piacevole con una buona resa dei punti luce. Altro plus la presenza del paraluce integrato. Per chi fa ritrattistica in casa Pentax è un'ottica decisamente consigliata. inviato il 04 Giugno 2015 |
![]() | Pentax HD DA 15mm f/4 ED AL Limited Pro: Dimensioni, peso, costruzione, paraluce integrato Contro: Manca tropicalizzazione Opinione: Un grandangolare minuscolo che si presta molto bene alla fotografia di paesaggio. E' un f/4 quindi non particolarmente luminoso, ma nella paesaggistica solitamente si utilizzano diaframmi abbastanza chiusi per massimizzare la nitidezza e la pdc. In termini di nitidezza pura quest'ottica dà il meglio di sè tra f/5.6 e f/8. A f/4 il centro è buono ma i bordi sono un po' morbidi, già a f/5.6 i bordi migliorano nettamente. Buoni i colori e il contrasto. Anche la resistenza al flare non è male. Nell'insieme la resa ottica, pur non essendo da primato, è ottima. I grandi pregi di quest'ottica sono la costruzione davvero eccellente in alluminio, dimensioni minuscole, un peso di meno di 2 etti, paraluce integrato a scomparsa. Unico neo un po' inspiegabile, dato anche il prezzo non indifferente, è la mancanza di tropicalizzazione, quando Pentax fornisce tropicalizzati perfino i plasticotti 18-55mm da kit. inviato il 04 Giugno 2015 |
![]() | Sony A7 II Pro: Stabilizzazione, sensore, possibilità di utilizzo di ottiche vintage e manuali, personalizzazione, tropicalizzazione Contro: AF con poca luce, durata batteria Opinione: Dopo avere utilizzato per circa 1 anno una A7 sono passato a questa nuova versione. La qualità a mio parere ottima del sensore resta praticamente la stessa, mentre migliora l'ergonomia grazie ad un'impugnatura più pronunciata e al riposizionamento del pulsante di scatto, migliore la costruzione in magnesio e grande feature lo stabilizzatore a 5 assi. Grazie ad esso per chi utilizza ottiche vintage potrà sfruttare i benefici della stabilizzazione (utilissimo anche a mirino per focheggiare facilmente usando l'ingrandimento). Il corpo macchina ha un po' le dimensioni di una vecchia reflex a pellicola, prima che si raggiungessero di dimensioni davvero ingombranti delle reflex attuali. E' cresciuto il peso di circa 1 etto ma resta comunque un corpo macchina moderatamente leggero. Ottime le possibilità di personalizzazione, ottimo a mio parere il mirino elettronico e buono il sistema AF, non un fulmine ma più che accettabile nella gran parte delle situazioni. Il suo punto forte, abbinata ad ottiche di qualità come gli Zeiss dedicati, è la qualità di immagine che è in grado di sfornare. Per chi non riesce a rinunciare al FF può essere una valida alternativa per alleggerire un po' il corredo (un buon 30% in termini di pesi ed ingombri lo si porta a casa rispetto ad una analoga reflex FF). inviato il 03 Giugno 2015 |
![]() | Pentax K-5 IIs Pro: Dimensioni, tropicalizzazione, stabilizzatore sul sensore, costruzione, assenza di filtro AA, possibilità di personalizzazione, rapporto qualità prezzo. Contro: E' una Pentax, meno commerciabile e meno possibilità di scelta sull'usato. Opinione: A mio parere una delle migliori reflex APS-C in circolazione. Il suo sensore Sony da 16 mpx resta una fusione perfettamente equilibrata tra risoluzione e resa generale, compresa quella ad alti ISO. Pentax offre corpi macchina decisamente compatti con una costruzione qualitativamente molto elevata. Corpo in magnesio, tropicalizzazione davvero efficace, peso non eccessivo, grande possibilità di personalizzazione. Il comparto AF mi sembra affidabile, con il punto centrale riesce ad agganciare con precisione anche in situazioni di luminosità davvero bassa. Non mi pronuncio sulla capacità di inseguimento perché è un genere che non pratico. Molto valida la gamma dinamica e le capacità di recupero soprattutto nelle ombre (quindi in scene ad alto contrasto meglio esporre per preservare le alte luci e poi recuperare le ombre). La resa ad alti ISO sta ai vertici nel segmento APS-C, e a 6400 ISO si hanno foto ancora utilizzabili con un buon dettaglio, a meno di stampe su formati enormi. Tra i plus ricorderei anche lo stabilizzatore sul sensore, abbastanza efficace, e l'assenza di filtro AA che migliora la nitidezza (a rischio moirè, che però io fino ad ora non ho ancora riscontrato). Considerazione personale: abbinata ai fissi limited può diventare un''ottima alternativa reflex alle mirrirless in termini di contenimento di pesi ed ingombri (un corredo di reflex e 5 fissi in meno di 1500 grammi non è da sottovalutare....) inviato il 03 Giugno 2015 |
![]() | Sony FE 28-70mm f/3.5-5.6 OSS Pro: Peso; diaframma a 7 lamelle arrotondate; stabilizzazione; attacco baionetta in metallo; resistente a polvere e umidità; paraluce incluso Contro: Qualità ottica discreta, ma coerente con l'essere uno zoom kit; costruzione in plastica Opinione: Spesso c'è una sorta di "avversione" verso gli obiettivi "kit" o "standard" dimenticandosi di parametrare il tutto sull'approccio che bisognerebbe avere avvicinandosi a queste ottiche, che non nascono evidentemente per essere "eccellenti" ma per offrire un dignitoso rapporto qualità/prezzo per un utilizzo un po' più disimpegnato del mezzo. L'ottica in questione è uno zoom "standard" per le mirrorless Sony FF. Il suo utilizzo non è consigliabile con un sensore da 36mpx come quello della A7R, in quanto metterebbe troppo alla frusta i limiti di un'ottica del genere (infatti la Sony non lo propone in kit con la A7R), mentre può avere un senso abbinato ai sensori da 24mpx e 12 mpx. La costruzione, pur essendo in plastica (con attacco in metallo), è buona, tra l'altro resistente a polvere e umidità; il peso è contenuto in meno di 3 etti; è presente lo stabilizzatore; la lente frontale non ruota e quindi è utilizzabile con polarizzatori circolari; da segnalare anche la presenza del paraluce. Le prestazioni ottiche sono dignitose (meglio dei classici 18-55 per APS-C, per intenderci); distorsione e vignettatura presente alle focali grandangolari (corretta automaticamente nel jpeg on-board, correggibile facilmente nel RAW tramite profilo lente), nitidezza buona al centro e scarsina ai bordi a tutta apertura, diventa ottima al centro e buona ai bordi chiudendo il diaframma. Per una classica foto di paesaggio ad esempio, dove si chiude il diaframma, la resa è ampiamente sufficiente. Usato a 70mm permette comunque di avere un discreto sfuocato nella ritrattistica grazie al diaframma a 7 lamelle arrotondate che assicura dei punti luce di forma circolare. Se pensate a massimizzare la qualità lasciate perdere questa lente. Se invece vi serve un obiettivo pratico, leggero, per uscite un po' più disimpegnate con la vostra mirrorless FF Sony, il 28-70mm in questione può essere una buona scelta. inviato il 03 Giugno 2015 |
Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me