| inviato il 07 Luglio 2025 ore 18:48
Ciao a tutti, vi chiedo un consiglio per capire quale sia l'opzione più valida ed economica per avere un grandangolo sia tilt che shift. Come macchine fotografiche ho una Nikon D750 e una Sony Nex 3N. Io ho fatto un pò di ricerche ed ho pensato a questo: - Un obiettivo Samyang 24mm F3.5 Tilt Shift - Montare un obiettivo FF su un'APS-C (la Nex) e usare un adattatore tilt shift. In questo caso potrei combinare ad esempio un Irix 15mm con attacco Nikon (così avrei anche un bel grandangolo) e un adattatore Kipon (il "Tilt Shift Adapter for Nikon F Mount Lens on Sony E Mount Camera") o Fotodiox (il "Pro TLT ROKR Tilt/Shift Lens Mount Adapter for Nikon F G-Type to Sony E). Cosa ne pensate? Grazie mille in anticipo. |
| inviato il 07 Luglio 2025 ore 18:57
Non sono esperto di accrocchi quindi non posso aiutarti. Posso solo consigliarti di non esagerare con le focali corte perché le marcate distorsioni prospettiche che inducono rendono "esageratamente esagerata" la prospettiva che generano da decentrati. Personalmente non scenderei al di sotto dei 28 mm, ma visto che ormai di 28 TS o PC non se ne fanno più allora direi di limitarsi al 24 mm. |
| inviato il 08 Luglio 2025 ore 2:09
Ciao, il Samyang l'ho sempre evitato perché peggiore del Canon equivalente prima serie, che funzionava ma già non era un campione. Ho il Rokr, Sony-Contax. Funziona, un po' scomodo perché molto compatto, non ha molto shift, se non sbaglio 8mm, che però su Aps-c diventano comunque mezzo fotogramma. I discorsi di Paolo li skipperei a piè pari. |
| inviato il 08 Luglio 2025 ore 10:03
Invece il discorso di Paolo è perfettamente sensato, sia per quanto riguarda le citate distorsioni prospettiche, sia per la lunghezza focale, sia per un'aggiunta che faccio io: la distorsione geometrica, che oggi si fa quasi esclusivamente via software. Io uso adattatori shift (non tilt, finora, anche per i citati problemi di distorsione prospettica). Se si scatta in Jpg è ancora possibile utilizzare la correzione della distorsione geometrica, aumentando le dimensioni dell'immagine fino a far tornare il centro ottico dell'immagine al centro del frame, dopodiché correggendo la distorsione geometrica con il consueto tool generico, o con un apposito profilo, mentre se si scatta in Raw la cosa diventa molto complessa, quindi è bene scegliere obiettivi con bassa distorsione geometrica. Aggiungendo il tilt diventa impossibile fare qualsiasi correzione senza fare salti mortali, sempre correzioni occhiometrice ed imprecise, a questo punto meglio prendere un super super supergrandangolo che inquadra anche il fotografo, una fotocamera super super super pixellata, correggere le distorsioni e ritagliare successivamente in post. Al momento la mia soluzione è Laowa 14mm ZeroD per Nikon ed adattatore shift, perché gli angoli estremi (quelli affetti da vignettatura) escono dall'inquadratura, abbiamo l'avvitatura dei filtri e bassa distorsione, in aps-c andiamo a 21mm equivalenti, in m4/3 28mm, che, per il mio occhio e la mia esperienza col 28mm shift Nikon, bastano praticamente sempre. Il 24mm TS Samyang è da scartare per la distorsione geometrica oltre il 2% (  ), così come tutti i superwide che vanno oltre l'1% di distorsione ad infinito (cosa succede a distanze di lavoro? ( ). Il 24mm Nikon ed il 19mm Nikon vanno bene se usati con fotocamere (reflex) ed adattatori Nikon (su mirrorless) che trasmettano i contatti elettrici, perché certe funzioni, come il diaframma, sono gestite elettronicamente. La verità è che una domanda come quella del thread non ha una risposta valida, o ti sveni o ti accontenti di qualcosa che avrà dei difetti, quanto sono tollerabili dipende dall'utente e dalla professionalità del risultato richiesto. |
| inviato il 08 Luglio 2025 ore 10:21
a questo punto meglio prendere un super super supergrandangolo che inquadra anche il fotografo, una fotocamera super super super pixellata, correggere le distorsioni e ritagliare successivamente in post. ******************************************** Alla fine è la casa migliore da fare. |
| inviato il 08 Luglio 2025 ore 10:27
in m4/3 28mm, che, per il mio occhio e la mia esperienza col 28mm shift Nikon, bastano praticamente sempre. ******************************************** Io uso dal 1984 il Canon FD (FL in verità) 35/2,8 TS, è stato il primo TS al mondo e risale al 1973, e per l'architettura è adatto al 90% delle situazioni... ho sempre guardato con un pizzico di invidia al PC Nkkor 28/3,5 proprio perché quella di 28 mm è la focale ideale per questo genere di obiettivi. |
| inviato il 08 Luglio 2025 ore 10:30
I discorsi di Paolo li skipperei a piè pari. ******************************************** Non ho capito cosa vuoi dire, in ogni caso sono sicuro che le tue parole confermano la bontà della mia tesi. |
| inviato il 08 Luglio 2025 ore 13:55
“ a questo punto meglio prendere un super super supergrandangolo che inquadra anche il fotografo, una fotocamera super super super pixellata, correggere le distorsioni e ritagliare successivamente in post. ******************************************** Alla fine è la cosa migliore da fare. „ Concordo
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| inviato il 08 Luglio 2025 ore 14:18
“ a questo punto meglio prendere un super super supergrandangolo che inquadra anche il fotografo, una fotocamera super super super pixellata, correggere le distorsioni e ritagliare successivamente in post. „ A questo proposito, consigli per Sony FE, no zoom, qualità buona/ottima? |
| inviato il 08 Luglio 2025 ore 14:44
ciao, uso spesso per foto architettoniche un canon 24mm TS-E I serie. Se la tua domanda è inerente ad un uso sporadico per architettura e per avere le linee dritte, allora la soluzione migliore è usare un ultra-grandangolo e poi ritagliare l'immagine. Se l'uso è abituale , allora molto meglio un'ottica Tilt-shift, senza smenarsi ogni volta in ritagli vari. Su FF , il 24mm permette un'ottima copertura dei "soggetti" architettonici. Se l'uso è invece per Still-Life e foto commerciali di oggetti, allora serve assolutamente un Tilt, avente lunghezza di 90-100 mm ( ovviamente per oggetti medio piccoli ). Variare il piano di inclinazione del fuoco è fondamentale per avere oggetti a fuoco su vari lati dell'oggetto. |
| inviato il 08 Luglio 2025 ore 16:44
“ 55 “ a questo punto meglio prendere un super super supergrandangolo che inquadra anche il fotografo, una fotocamera super super super pixellata, correggere le distorsioni e ritagliare successivamente in post. ******************************************** Alla fine è la cosa migliore da fare. ? „ Il problema è che questa soluzione guarda solo una piccola parte di quello che può fare un decentrabile tilt-shift, si concentra su un utilizzo soltanto, per foto di architettura, e dimentica tutti gli altri, lo shift e gli usi creativi. |
| inviato il 08 Luglio 2025 ore 23:14
Sono PERFETTAMENTE d'accorso con i suggerimenti del mio amico Paolo! Al netto di ciò, mi permetto però di dirti come mi comporterei io (anche se sono certo che la "mia" posizione sarà contestata dall'universo-mondo!): posto che la gli obiettivi T&S sono funzionali alla fotografia architettonica e di still life, e posto che quelli sono generi nei quali si fà "uno" scatto solo che DEVE essere "quello buono" (tempo ampiamente sufficiente per comporre, mettere a fuoco, e misurare l'esposizione!) ... comprerei un bel "banco ottico" analogico. 4 X 5 se prevedessi di fare ingrandimenti; 8 X 10 se ipotizzassi di accontentarmi di una stampa a contatto (NON ho francamente idea di dove trovare un laboratorio in grado di ingrandire un 8 X 10 ... a Milano, FORSE ...). La spesa non sarebbe spropositata, i movimenti disponibili sarebbero sia anteriori che posteriori, e certamente di maggior ampiezza, e penso che la soddisfazione d'uso sia ben maggiore! La "mia opinione"! GL |
| inviato il 09 Luglio 2025 ore 9:43
@Maurese: hai perfettamente ragione, ma non c'è una vera alternativa ad un'ottica dedicata T&S, così come la stessa ottica non è paragonabile ad un banco ottico, parliamo sempre di accrocchi limitati; chi ha bisogno per lavoro di movimenti di decentramento DEVE pensare ad ottiche specifiche e/o al banco ottico, qualunque alternativa è "pezzotta" e limitata. @Paolo: ho il 28mm f/3,5, completo di custodia in pelle e scatola, meccanicamente è delizioso e faccio psicologicamente fatica a venderlo, ma otticamente non saprei se consigliarti di restare sul 35mm Canon; il Nikkor ha una certa distorsione a baffo di circa il 2%, nonché molte aberrazioni cromatiche quando molto decentrato, inoltre, anche se non è un problema vero, f/3,5 serve solo a mettere a fuoco, i diaframmi da usare sono da f/8 a f/11, continui, senza click intermedi. |
| inviato il 09 Luglio 2025 ore 9:57
“ @Maurese: hai perfettamente ragione, ma non c'è una vera alternativa ad un'ottica dedicata T&S „ +1 Penso che tutti sappiamo quello che scrive Maurese, ma che qualcuno - visto il titolo della discussione - cerchi di suggerire alternative...parziali. Se ve ne fossero di totali, gli obiettivi T&S non esisterebbero, questo è ovvio. |
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