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Fotografia d'architettura e d'interni - consigli su ottiche


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avatarsupporter
inviato il 04 Ottobre 2016 ore 8:52

Un caso tipico in cui una focale molto ampia è necessaria (e uno zoom molto comodo) è ad esempio nella fotografia di volte o cupole: non è raro scoprire che anche una focale di 15-16 mm è insufficiente per riprenderle in maniera completa.


In certi casi si può rimediare fondendo più scatti in PP.
Qui ci stavo con la larghezza ma non con l'altezza. Quel che ho fatto è nella didascalia e nei commenti sottostanti:
www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=1283382


Non ho mai potuto utilizzare sinora lo zoom 11-24 ma ho potuto verificare le possibilità davvero non comuni di un Voitglander 10 mm su Sony A7r II.


Se mi è concesso un po' di copia-incolla da miei post in 3D precedenti; qui ci sono tre scatti effettuati da Jordan Steele con il Voigtalnder 10mm f/5.6 che mostrano le notevoli potenzialità di quest'ottica nelle foto di architettura:
admiringlight.com/blog/review-voigtlander-10mm-f5-6-hyper-wide-heliar-

La prima, quella dell'atrio sotto alla cupola, sinceramente faccio fatica ad accettarla (magari è un mio limite) e per prendere un angolo così ampio con quel PdR avrei preferito un fisheye.

La seconda, quella dell'edificio neoclassico, mi pare decisamente meglio, con il sensore parallelo alla facciata e di conseguenza l'asse ottico perpendicolare a detta facciata e parallelo al suolo.

Non si riscontrano i problemi dovuti alla deformazione marginale con soggetti piatti e paralleli al sensore su entrambi gli assi; ad esempio una facciata perfettamente piatta, senza cornicioni né sporgenze di vario genere, purché il sensore sia perfettamente allineato ad essa.
Ciò è dimostrato da questo mio disegno, eseguito con Autocad, che scimmiotta quello tratto da uno dei codici parigini di Leonardo da Vinci che ho precedentemente allegato e che per comodità rimetto:




Per contro questo mio disegno rappresenta schematicamente la porzione di un'ipotetica facciata piatta con finestre di un metro perfettamente a filo del muro esterno:



Come si vede la proiezione su di una superficie piana non comporta alcuna differenziazione della misura delle finestre su tale proiezione, a differenza delle colonne dell'esempio di Leonardo.*

Per la verità quella facciata neoclassica non è perfettamente piatta: ci sono due corpi laterali leggermente sporgenti, finestre incassate, lesene e un cornicione. E in effetti viene enfatizzata la sporgenza dei corpi laterali e del cornicione e le lesene più esterne appaiono geometricamente "strane", e anche le finestre nei corpi laterali appaiono più incassate di quanto non siano; ma le restanti proporzioni sono rese correttamente.

Anche nella terza, quella con la vecchia fabbrica, ha tenuto l'asse ottico parallelo al terreno e poi ha tagliato la parte bassa della foto, quindi ha ottenuto lo stesso risultato di un TS. L'aberrazione marginale si nota nel culmine delle ciminiere**, ma l'immagine complessiva è a mio parere accettabile.

Ricordiamo che con un 10mm e con la macchina in verticale, si ha comunque un angolo orizzontale equivalente a un 15mm; e tenendola "in bolla", con l'asse ottico parallelo al terreno (quindi le linee verticali a piombo) si prende comunque tannnta robbba in alto, come si nota nella terza foto. A questo punto non c'e che da tagliare la parte in basso (ed eventualmente anche quella in alto) che cresce e impaginare nel formato più adatto.
Non si sfrutta per intero la superficie del sensore, ma ritengo che alla fine l'abbondanza di Mpx delle FF contemporanee serva più che altro a fare i crop.


* Nota del 26/12/2016: Si veda a tal riguardo il brano tratto da L'uso della macchina professionale : Tecnica dei basculaggi, (Milano, Il Castello, 1973 - op orig: View Camera Technique, 1967) di Leslie Ströbel, a cui Niko_s ha messo il ink in questa pagina (in particolare la fig. 164):
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=2004820&show=12
Dell'Autore in questione ne parliamo qui:
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=2004820&show=14#10479793

** Del resto anche in questa celeberrima foto da "Ritratti di fabbriche" di Gabriele Basilico la sommità delle ciminiere presenta una deformazione analoga:
www.artribune.com/wp-content/uploads/2016/01/Gabriele-Basilico-Ritratt

avatarsenior
inviato il 04 Ottobre 2016 ore 11:28

@Roberto P
Eccellenti approfondimenti che chiariscono la «costruzione» delle immagini.

Il Voigtländer 10 mm è un obiettivo «potente» ma anche «pericoloso». Cadere nell'eccesso è sicuramente molto facile (ma non siamo poi così distanti dagli eccessi che si posso avere con focali più corte).
La presenza o meno delle «aberrazioni anamorfiche» dipende naturalmente molto dalla distanza del soggetto principale dal punto di vista (come si può facilmente immaginare guardando il disegno tratto da Panofsky): per questo motivo la seconda e terza immagine del sito che parla del 10 mm non presentano particolari problemi.

Sono d'accordo con te che il 10 mm si può utilizzare «per abbondanza»: con la risoluzione messa a disposizione dalle fotocamere moderne - come giustamente sottolinei - si fotografa in bolla e poi si ritaglia.
Tra l'altro - facendo un discorso banalmente economico - credo di non sbagliarmi troppo se dico che una Sony A7 II + Voigtländer 10 mm costa quando lo zoom Canon 11-24.

avatarsenior
inviato il 04 Ottobre 2016 ore 11:40

In questo album su Flickr ci sono alcune foto fatte con l'accoppiata Sony A7rII e Voigtländer 10 mm nella mia prima e sinora unica esperienza:
www.flickr.com/photos/122372283@N07/albums/72157670645160295

avatarsupporter
inviato il 04 Ottobre 2016 ore 12:02

Non ti sbagli, anzi per l'A7 II (1600 €) più il Voigtländer 10/5.6, che per ora ho trovato solo sullo shop dell'importatore ufficiale
www.voigtlander.it/shop/Hyper-Wide-Heliar-10-mm%20F5,6-E
a 1200, si devono spendere in tutto 2800 €
Ora come ora il Canon 11-24/4 si riesce a trovarlo a partire da poco più di 2500.
Poi ovviamente l'11-24 non fa le foto da solo ma ci vuole minimo una 6D, che ora si trova da 1200 in su.
Volendo lo si potrebbe attaccare a un'A7 con un adattatore, ma per la verità quel bestione lo vedo meglio con una reflex.
Come alternativa allo zoom Canon sta per arrivare il Sigma 12-24 Art. 1500 al lancio ma presto lo street-price sarà probabilmente ridotto. Con l'adattatore Sigma MC-11 dovrebbe funzionare sull'A7II con l'AF (però anche il 12-24 è bello grosso e pesante).
Sulla sua qualità si possono fare solo congetture, ma considerati gli Art precedentemente usciti, è legittimo aspettarsi che sarà molto buona.
Certo che lo zoom offre più versatilità, specie a queste focali. Come hai detto 10mm è «potente» ma anche «pericoloso» e i soggetti che si prestano a questa focale non capitano davanti sempre, mentre con un 11-24 o 12-24 si hanno anche angoli di campo più "facili" e più sfruttabili.
Con un Voigtländer 10/5.6 o 12/5.6 penso che, oltre all'A7, sarebbe utile portarsi dietro anche un'A6000 o un'A6300 che pesano circa tre etti e consentono di ottenere angoli rispettivamente di 15 o 18 mm, aumentando la sfruttabilità di questi obiettivi.

P.S.: Foto notevoli!

avatarjunior
inviato il 04 Ottobre 2016 ore 12:19

Ciao di nuovo a tutti.

Le linee cadenti è vero, si eliminano con la macchina in bolla ma il tutto dipende dalla dimensione di quello che stai fotografando. Con la macchina a cavalletto, impostato ad altezza massima ed in bolla se qualcosa di indispensabile esce dall'inquadratura, in alto (con edifici capita spesso) la funzione shift del TS è decisamente indispensabile, aiuta a non inclinare l'inquadratura per catturare i soggetti alti, a meno di non riuscire a salire su di una scala sufficientemente lunga o, come facevano gli Alinari, fotografare da una finestra.

Per quanto riguarda le distorsioni, è vero che si correggono in PS ma si deve accettare una deformazione complessiva dell'immagine che a volte è fastidiosa (ad esempio fotografando allestimenti museali, con quadri alle pareti, a volte si corregge la distorsione delle linee perimetrali e si gonfia il quadro posto in posizione più centrale).

Preferisco il 24mm perchè falsa meno la percezione dello spazio, anzi già per me è una focale eccessiva.
Tuttavia nella maggioranza delle situazioni focali più lunghe sono difficilmente utilizzabili.
Sotto il 24mm preferisco non scendere, tuttavia anche qui, soprattutto in interni, a volte è indispensabile.

Le mie riflessioni sono su di una ottica TS, e una grandangolare più versatile (e possibilmente economica), accettando di quest'ultima le distorsioni a barilotto.
Posto che, mi pare di aver capito, alle TS di Canon non esitono alternative qualitativamente valide, ai grandangolari invece?

Spero di essere riuscito a spiegarmi bene.
Grazie, Enrico

avatarsenior
inviato il 04 Ottobre 2016 ore 12:35

Roberto e Niko, nei vostri post tirate spesso in ballo la Sony A7II, posso chiedere come mai? Esiste qualche ragione tecnica che la renda preferibile ad altre macchine per questo genere di foto?

avatarsenior
inviato il 04 Ottobre 2016 ore 12:46

Poi ovviamente l'11-24 non fa le foto da solo ma ci vuole minimo una 6D, che ora si trova da 1200 in su.


Come specificato nel primo post di Enrico, è in possesso di 5d mk2, quindi la macchina non sarebbe da acquistare.

@Enrico

esatto, come lente ts non hai alternative di qualità.
Nei grandangolari invece come ti avevo già suggerito prima e qualcuno ha ripostato ci sarebbe la possibilità di vedere il sigma art 12-24 che dovrebbe farti risparmiare circa un migliaio di euro sul 11-24 canon.
Purtroppo al momento non ho trovato molte informazioni e tantomeno test a riguardo, quindi sarebbe da aspettare un qualche test di quest'ottica che potrebbe essere molto interessante per il prezzo a cui viene proposta

avatarsupporter
inviato il 04 Ottobre 2016 ore 13:17

Roberto e Niko, nei vostri post tirate spesso in ballo la Sony A7II, posso chiedere come mai? Esiste qualche ragione tecnica che la renda preferibile ad altre macchine per questo genere di foto?


No! I Canon TS-E ovviamente vanno bene anche su Reflex FF Canon e i Nikkor PC-E altrettanto ovviamente su Nikon.
Posso rispondere solo per me: sono interessato a questa macchina semplicemente perché sarebbe l'ideale per sfruttare al meglio questi miei cimeli (nel post in questione spiego la ragione):
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&show=1&t=1818140#8639916
e al tempo stesso mi permetterebbe di utilizzare sia i TS-E Canon che i PC-E Nikon (stando a certi rumors dovrebbe uscire un 19 PC-E di cui hanno depositato il brevetto, ma non è certo: risale a tre anni fa il brevetto per un 17 PC-E ma non se n'è saputo più nulla).
Poi, come ho scritto poco fa, un Canon 11-24 lo vedrei più su una reflex della stessa casa.

Invece i Voigtlander 10, 12 e 15 non possono essere utilizzati su nessuna reflex per via del tiraggio. Per averli su FF ci volgiono Leica o A7.

Come specificato nel primo post di Enrico, è in possesso di 5d mk2, quindi la macchina non sarebbe da acquistare.


Si, giusto, non ricordavo quel passaggio del primo post. In quel caso, con la prospettiva di tenere la 5d mk2 e prendere un'A7II, spenderebbe più o meno la stessa cifra, anzi forse uno o due centoni in più e si ritroverebbe un corredo più dispersivo.
Oltretutto penso che la 5d mk2 vada più che bene per questo genere di foto. Ce l'ha un mio amico e ci scatta magnifiche foto di paesaggio e la resa mi pare ottima. Dove forse mostra un po' la corda rispetto a sensori più recenti è con gli alti Iso, ma le foto di architettura, specie in interni, si fanno su cavalletto e quindi questo non è un problema.

avatarsupporter
inviato il 04 Ottobre 2016 ore 13:53

la funzione shift del TS è decisamente indispensabile, aiuta a non inclinare l'inquadratura per catturare i soggetti alti, a meno di non riuscire a salire su di una scala sufficientemente lunga o, come facevano gli Alinari, fotografare da una finestra.


Se si è costretti a inclinare l'inquadratura le linee possono essere raddrizzate in PP. Naturalmente l'immagine deve venire "stirata" in altezza in misura proporzionale al "raddrizzamento". Camera Raw e Photoshop hanno delle procedure per questa operazione, ma sembra che quelle di DxO siano le migliori in proposito (dico "sembra" perché non l'ho provato). Se l'operazione è effettuata correttamente si ottiene la stessa geometria che con un TS, però c'è una controindicazione: si hanno di crop asimmetrici, nel senso che viene ingrandita l'immagine in misura crescente avvicinandosi al bordo e questo ovviamente è un fattore di disomogeneità (naturalmente si devono considerare diverse variabili quali la risolvenza dell'ottica, il numero di Mpx e soprattutto in quanti gradi consiste il "raddrizzamento").
I TS offrono anche l'innegabile vantaggio di mostrarti al momento dello scatto come sarà l'immagine con le linee cadenti raddrizzate.

Certo poter salire su un trabatello a alle finestre dei piani superiori come facevano gli Alinari o come fa spesso Candida Hofer (nelle foto delle biblioteche sovente fotografa dal soppalco) sarebbe l'ideale: limitando il decentramento si limitano anche le aberrazioni marginali.

avatarsenior
inviato il 04 Ottobre 2016 ore 15:04

[...] Con un Voigtländer 10/5.6 o 12/5.6 penso che, oltre all'A7, sai utile portarsi dietro anche un'A6000 o un'A6300 che pesano circa tre etti e consentono di ottenere angoli rispettivamente di 15 o 18 mm, aumentando la sfruttabilità di questi obiettivi.

P.S.: Foto notevoli!


Ho avuto modo di fare qualche scatto con il 10 mm montato sulla Sony NEX-7: buoni risultati e vale la pena se si ha già l'obiettivo per utilizzi su FF. In caso contrario continuo preferire lo zoom Sony 10-18.

P.S.
Ti ringrazio per l'apprezzamento.

avatarsenior
inviato il 04 Ottobre 2016 ore 15:08

Per quanto riguarda le distorsioni, è vero che si correggono in PS ma si deve accettare una deformazione complessiva dell'immagine che a volte è fastidiosa (ad esempio fotografando allestimenti museali, con quadri alle pareti, a volte si corregge la distorsione delle linee perimetrali e si gonfia il quadro posto in posizione più centrale).

I problemi di cui parli si hanno se utilizzi in maniera «astratta» la correzione della distorsione con Lightroom o Photoshop. Se invece applichi un profilo specifico per l'obiettivo, la correzione tiene conto delle diversità tra una zona e l'altra.

Raddrizzare una foto in postproduzione può apparire semplice (basta deformarla). Ma il risultato in realtà non è corretto se non si attua anche una dilatazione verticale che compensi lo «schiacciamento» che ne deriva. Il problema è che l'entità di questa «dilatazione» non è semplice da individuare senza la conoscenza esatta degli elementi della «prospettiva»che costituiscono l'immagine.
Se qualcuno è interessato, posso indicare un tutorial (confesso di non semplice comprensione) che si trova sul Web.

avatarsenior
inviato il 04 Ottobre 2016 ore 15:14

Roberto e Niko, nei vostri post tirate spesso in ballo la Sony A7II, posso chiedere come mai? Esiste qualche ragione tecnica che la renda preferibile ad altre macchine per questo genere di foto?

Utilizzo gli obiettivi decentrabili su reflex Canon. Però, soprattutto se si vuole provare a fotografare a mano libera, il loro utilizzo (tramite adattatore) è molto semplificato sulle mirrorless FF Sony: sia per la messa a fuoco sia per l'esposizione.
Ho citato l'A7 anche a proposito del Voigtländer 10 mm. Ma semplicemente perché è un obiettivo realizzato specificatamente per le Sony (ne esiste anche una versione per Leica) e non utilizzabile naturalmente sulle reflex. E si tratta anche di uno schema ottico «simmetrico» (ben diverso da quello comunemente utilizzato nei grandangoli per reflex).

avatarsenior
inviato il 04 Ottobre 2016 ore 16:49

Grazie ad entrambi, temevo ci fosse qualche caratteristica particolare nella Sony, invece è solo una questione di compatibilità con certe lenti. ;-)

avatarjunior
inviato il 04 Ottobre 2016 ore 17:55

Grazie per l'informazione sul Sigma 12/24.
Qualcuno è in possesso di quest'ottica per una verifica sulla distorsione a barilotto attorno ai 16mm?
Ah si, ribadisco che ho una 5dMII, quindi i consigli li chiedo per ottiche da montare su quel corpo.

Roberto P, ti ringrazio dei commenti. Hai ragione, è possibile raddrizzare le linee cadenti in PP, solo che se l'angolo da raddrizzare è eccessivo, anche qui, si va incontro a distorsioni paradossali che falsano quello che si deve documentare (per esempio sculture che cambiano sensibilmente le loro proporzioni è un prezzo troppo alto da pagare alle linee dritte :)).

Purtroppo (o per fortuna) le TS sono ideali per foto di architettura non a caso. In PP solo poche correzioni in questo senso danno risultati soddisfacenti, nel senso della più precisa documentazione del soggetto. Magari potersi portare un trabattello ogni volta ;)).

Grazie a tutti per la pazienza e la disponibilità
Enrico

avatarsupporter
inviato il 04 Ottobre 2016 ore 18:23

Grazie per l'informazione sul Sigma 12/24.
Qualcuno è in possesso di quest'ottica per una verifica sulla distorsione a barilotto attorno ai 16mm?


Se intendi il nuovo f/4 Art non so se qualcuno l'ha già provato.
Se invece intendi il "vecchio" AF 12-24mm f/4.5-5.6 HSM DG II, qui ci sono i grafici della distorisione:
www.photozone.de/canon_eos_ff/676-sigma1224f4556iiff?start=1
La danno a 12, 17 e 24mm, penso che a 16mm sia simile che non a 17, quindi molto ridotta.

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