Sony A7, Fuji X-Pro, Canon, Cartier Bresson e...blasfemie in Fotocamere, Accessori e Fotoritocco il 05 Marzo 2014, 18:56 L'altro giorno leggevo della vita di Henry Cartier Bresson, e pensavo.
Non smetterò mai di stupirmi del fatto che c'è chi si entusiasma perché una macchina fotografica mette a fuoco in qualche decimo di millisecondo in meno di un'altra.
E che pensi subito dopo che quello sia uno strumento da possedere ad ogni costo.
Così come non smetterò mai di stupirmi per coloro che continuano a saltare da un corpo macchina ad un altro, solo perché il secondo è di progettazione più recente.
Mi immagino sempre che si aspettino di ricevere una certa linfa vitale e creativa dal nuovo corpo macchina, che rinvigorisca in loro un entusiasmo assente oppure una voglia affievolita.
Come se anni fa non si facessero belle foto. Come se oggi qualcuno riuscisse a produrre capolavori che in passato non erano producibili.
Henry Cartier Bresson pensava ai surrealisti, all'inizio degli anni trenta. Pensava a cosa mettere dentro ad una foto, fosse anche solo la vetrina di un negozio, un manichino svestito, oppure lo sguardo fra due passanti o un ciclista in movimento. Pensava al perché mettercela, a cosa avrebbe voluto dire, attraverso quello scatto, e perché e come avrebbe voluto dirlo.
Poi si è dato al reportage, anche lì perché aveva cose precise da dire e sapeva come voleva farlo. Ha prodotto capolavori e scritto la storia della fotografia con mezzi che oggi nessuno di noi immaginerebbe neppure di dover prendere in considerazione.
Messa a fuoco a mano, pellicole chimiche da 100 ASA, assenza di display, esposizione manuale, niente esposimetro.
Che bestemmie sono mai queste? Come facevano quelli come lui a scattare e stampare roba buona senza la Sony A7, o la Fuji tal dei tali, la Canon "seguotuttoenonlomollo" o anche solo una raffichina sifilitica da 5 fot/sec.
Ho evitato di citare Live View e Focus Peaking per pietà verso il grande maestro, che ho nominato già troppo ed in un modo che rasenta la blasfemia.
Ironia gratuita a parte, mi scopro a fare questi pensieri.
A chiedermi cosa muova chi oggi fa fotografia.
A chiedermi se è sempre stato così come oggi ed anche in passato c'era chi si affidava al mezzo e basta, oppure a domandarmi quando la fotografia di consumo abbia creato questa tipologia di fotografo, così particolarmente attaccato alla tecnologia, da arrivare ad aspettarsi da essa addirittura un'ispirazione creativa o ad affidare ad essa al sua capacità di scattare.
170 commenti, 18539 visite - Leggi/Rispondi
La vita della macchina fotografica, la tecnica e le fotografie fruibili... in Fotocamere, Accessori e Fotoritocco il 16 Settembre 2013, 16:38 Incuriosito da tutto quello che mi capita di leggere fra gli interventi su questo forum, vi vorrei proporre un tema di riflessione.
Questo topic non è rivolto ai professionisti, per i quali cambiano alcuni fattori al contorno, ma ai fotoamatori cosiddetti (più o meno) "evoluti".
Una macchina fotografica cosiddetta "ammiraglia", al giorno d'oggi, così come ormai anche le cosiddette semi-pro, ha la capacità di scattare a lungo e, se usata con lenti di qualità, produrre fotografie che sono godibili, fuibili e proponibilissime. Insomma, di qualità professionale per la maggior parte degli usi ed estremamente elevata.
Fra sei-sette anni quella macchina varrà quasi niente, ma le fotografie che ci fate oggi rimarranno tali. Godibili, fruibili e proponibili. Di qualità estremamente elevata.
E allora, perché cambiarla? Mi dico spesso...
Che cos'è che produce ed alimenta il meccanismo di insoddisfazione nei confronti di un mezzo che continua a dare risultati elevati?
Che cosa ci induce a cambiare corpo macchina?
Forse che noi fotoamatori evolviamo in maniera talmente rapida da avere bisogno sempre più di nuove e nuove funzionalità per fare foto di qualità?
O é qualcos'altro che evolve in maniera così rapida da farci perdere la bussola e distrarre completamente da quello che dovrebbe essere il nostro fine: cioè fare delle foto di qualità, fruibili e godibili.
Quanto è la vita utile di una macchina fotografica e quanto invece quella di un fotografo e della sua tecnica?
Ciao
Pierfranco
73 commenti, 7085 visite - Leggi/Rispondi