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![]() in Tema Libero il 23 Settembre 2016, 16:58 Qualcuno sa dirmi come si fa ad inserire un nuovo articolo nella sezione articoli del blog, ne ho già scritti due e mi piacerebbe inserirne un altro ma è cambiata la modalità di inserimento e non riesco a capire come fare.. 0 commenti, 238 visite - Leggi/Rispondi ![]() in Blog il 02 Agosto 2016, 19:17 Altra mostra fotografica in programma...Tutti invitati!!!!! ![]() 0 commenti, 199 visite - Leggi/Rispondi ![]() in Blog il 01 Agosto 2016, 21:20 Per chi interessato, siete tutti invitati!!! ![]() 0 commenti, 300 visite - Leggi/Rispondi ![]() in Articoli il 13 Agosto 2015, 14:00 Almeno una volta nella sua vita, chi non ha mai sognato di volare? Sin dall'antichità questo desiderio è insito nell'uomo, forse perché l'ambizione ci porta sempre ad oltrepassare i nostri limiti. Pensiamo agli angeli da sempre rappresentati come esseri alati; pensiamo alla mitologia greca con Icaro, fuggito dal palazzo di Cnosso volando con delle ali costruite di piume e cera; pensiamo alle macchine volanti progettate da Leonardo da Vinci, ai tentativi di volare dei fratelli Wright . Tanti sognatori, poeti e cantanti inneggiano al volo, perché esso in fin dei conti è libertà, speranza di raggiungere nuovi confini, è guardare il mondo da un altro punto di vista mai sperimentato prima! Sono gli uccelli i padroni indiscussi del volo e fra tutti, i rapaci rappresentano il più bel e maestoso esempio di volatili. Non si può non pensare ad un rapace, ad esempio l'aquila reale, che vola nel cielo azzurro, senza fantasticare di essere con lei, volando libero sulle vette, scrutando dall'alto le valli ed i suoi abitanti ... piccoli puntini sotto di te! Io spesso fantastico, quando mi trovo lontano da casa stanco e c'è ancora tanta strada da fare, a quanto sarebbe bello essere un aquila e spiccare il volo, librandosi leggiadra tra la brezza del mattino. I rapaci hanno sempre attratto l'uomo. Forse è quel loro carisma quasi ipnotico, la loro regale forza a renderli, fra tutti i volatili i più desiderati. Così desiderati che vi e' un intera pratica, un tempo riservata alla nobiltà, ma ai giorni nostri accessibile a chiunque la voglia praticare: la falconeria. Innumerevoli casate portano come fregio un rapace. Il rapace è l'incarnazione della regale forza! Anche per un fotografo naturalista è un alta ambizione riuscir a fotografare questi volatili e spesso, tale ambizione, lo porta a numerose delusioni e vane attese. Ma ci sono delle volte in cui la caparbietà e, perché no?! La testardaggine, portano al risultato sperato e magari anche a quello inatteso. E' il caso capitato a me nell'inverno 2014 /2015. ![]() Erano anni che dedicavo gli inverni a cercare di fotografare la poiana, ma tutti gli anni, vuoi per sfortuna, vuoi per mie scelte sbagliate non ne cavavo mai un ragno dal buco, ma non demordevo! Nel novembre 2014 alimentato, come tutti gli anni, dalla speranza di riuscire finalmente nell'intento, decisi di costruire l'ennesimo capanno dedicato alla poiana in un posto che poteva essere buono, sperando mi portasse risultati migliori degli anni precedenti. Più del 50%... 50 commenti, 13795 visite - Leggi/Rispondi ![]() in Articoli il 18 Marzo 2015, 14:00 Da poco più che bambino sono sempre stato spinto ad osservare, munito di binocolo e taccuino, i segreti che si celano nella foresta e sui monti: Caprioli, cervi, volpi, camosci, avifauna, fiori, funghi, piante; un mondo brulicante di vita. Forse ho passato più tempo nel bosco che sui libri di scuola, anzi senza ombra di dubbio! Tuttora sono convinto che le ore passate a vagabondare tra abeti, prati e monti non siano stati momenti gettati al vento ma tutt'altro e sono contento che non ho mai perso questa dedizione che ho per la natura, anzi è accresciuta con la fotografia naturalistica. Persino il lavoro che ho scelto, dopo aver concluso faticosamente gli studi, si svolge nel bosco e credo che senza le montagne ed il bosco mi troverei perso! ![]() Mi ricordo tutti gli appostamenti, le ore passate in trepidante attesa, il freddo, il caldo, la neve, la pioggia: sempre nel bosco alla ricerca di nient'altro che quiete nella quale avvolgermi e svuotare la mente. Svuotare la mente dai piccoli problemi quotidiani, che lì per lì sembrano insormontabili, ma che poi vengono ridimensionati, quasi cancellati! E' questo l'effetto delle mie montagne ricoperte dalle foreste, nella mia amata Valle di Fiemme e comunque la natura in tutte le sue forme ti fa capire che in fondo bisogna goder per ciò che si ha e mai disperarsi, per quanto possibile, per ciò che non si ha. Ho sempre nutrito uno spinto desiderio di entrare nel bosco e salire le montagne da esso ricoperte, carpendone tutti i segreti, ascoltando tutte le storie che questo mondo ha da narrare. Infondo basta imparare ad ascoltare e non solo sentire, basta imparare ad osservare e non solo vedere. Ogni istante passato nel bosco è un piccolo gioiello da conservare nel cuore ed ogni creatura che in esso trova dimora testimonia la sua bellezza. Una fra le tante creature di maestosa bellezza che dimorano nel bosco è il cervo, non per niente viene detto cervo nobile e chi meglio di questo splendido animale può fare le veci del nobile? Chi, ad esempio, non ha mai visto la favola di Bambi? Suo padre, possente cervo, era il re del bosco non a caso. Pensiamo, per fare un altro esempio, che, da tempi immemorabili, innumerevoli stendardi e stemmi di casate richiamano il cervo. Fierezza, possenza, nobiltà, gloria! Questo è il cervo! Tanti ricordi mi evoca questo fiero selvatico,... 44 commenti, 11172 visite - Leggi/Rispondi ![]() in Obiettivi il 25 Aprile 2013, 20:33 Volevo un parere su un mio dubbio amletico. Intendo acquistare un grandangolare canon degno di nota e il mio interesse è ricaduto su due possibilità: Canon EF 17-40mm f/4.0 L USM e Canon EF 16-35mm f/2.8 L USM II. Possiedo una Canon 1 D Mark III e il mio dubbio è tra questi due obbiettivi, da una parte sarei tentatissimo di acquistare il 16-35 ma mi dà l'impressione di essere più portato per il full frame e con la mia Mark III forse sarebbe sprecato. Allora forse opto per il 17-40, o forse no..indecisione!!!!!!!!! ![]() Datemi un parere. P.S: Senza niente togliere al 17-40 che è uno splendido obbiettivo non volevo assulutamente degradarlo a seconda scelta. E' un gioiellino della serie L che credo sia un vanto per chi lo possiede nel proprio corredo fotografico! 14 commenti, 2050 visite - Leggi/Rispondi | Invia Messaggio Privato Aggiungi Amico Enrico Delvai ha ricevuto 286848 visite, 5037 mi piace Attrezzatura: Canon 6D, Canon 1D Mark IV, Canon EF 17-40mm f/4.0 L USM, Tamron SP 150-600mm f/5-6.3 Di VC USD, Sigma 180mm f/3.5 EX DG HSM Macro, Canon EF 300mm f/2.8 L IS USM, Canon EF 85mm f/1.8 USM, Canon EF 2.0x III, Sigma 1.4x EX DG (Per vedere le statistiche di fotocamere, obiettivi e ISO più utilizzati da Enrico Delvai, clicca qui) Occupazione: Operaio forestale Nato A Cavalese in Val di Fiemme l'8 Febbraio del 1986,. Vive a Varena, un piccolo paese di montagna. Paese che sin da piccolo gli ha dato l'opportunità di guardare, con occhio curioso, il mondo naturale che lo circondava. Appassionato di fotografia naturalistica e di montagna. Lavora Presso la "Magnifica Comunità di Fiemme" come operaio forestale, sempre a contatto con il bosco e la natura, la sua grande passione.. Registrato su JuzaPhoto il 06 Febbraio 2013 AMICI (43/100) |
Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me