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Marco Santagostino www.juzaphoto.com/p/MarcoSantagostino  |
 | Sony A7 II Pro: Leggerezza, prezzo, possibilità di utilizzare obiettivi manuali vintage di altri produttori venduti a prezzo economico Contro: Tecnologia ormai datata, durata batteria limitata se paragonata a reflex anche entry level, ergonomia discutibile Opinione: Ho acquistato questa macchina, usata, a ottobre ad un buon prezzo. Ho deciso di procedere all'acquisto perché si trattava di una full frame che potevo acquistare ad un prezzo conveniente e mi attirava la possibilità di usare ottiche manuali FF vintage ad un prezzo accessibile mediante adattatori economici. Le altre mie macchine sono APS-C (una Sony A100 e una notevole Sony A68). Vediamo i diversi aspetti della macchina, paragonata alla Sony A68, che mi ha molto soddisfatto e userò come riferimento. Ergonomia: scarsa, il grip è piccolino e il mignolo tende a sfuggire, la uso con una piccola custodia in simil pelle che la rende un poco più corposa. La posizione dei tasti disorienta un poco e non sono spesso posizionati comodamente, soprattutto quello dedicato alla registrazione dei filmati. Sotto questo aspetto l'A68 è tutta un'altra cosa, la A7II bilancia la bassa ergonomia con un peso inferiore, minor ingombro e maggiore portabilità. Costruzione: corpo in magnesio, lo trovo solido e la sensazione è totalmente diversa dalla A68 che è cotruita unicamente in plastica (scelta discutibile). Menù: stesso software, quindi stesso menù un po' caotico. Spesso si trovano abbreviazioni davvero incomprensibili e spesso ho dovuto ricorrere alle istruzioni online per capire di cosa si trattasse. Schermo posteriore: credo sia accettabile se paragonato alle macchine più recenti, ottimo se paragonato alla A68 (che ha qui un punto debole). Mirino elettronico: migliore rispetto alla A68, non credo sia paragonabile alle macchine più recenti. Luminoso, ben leggibile. Se si preme a metà il tasto di scatto come si stesse agganciando un soggetto il refresh rate aumenta rendendolo più fruibile in alcune situazioni. Autofocus: buono, al contrario delle reflex i punti AF occupano la maggior parte della superficie del sensore. è un po' meno preciso e performante rispetto a quello di una reflex ma è comunque buono. Ho un solo obiettivo AF al momento (Samyang AF 35mm F2.8) e l'AF va un po' in crisi con scene a bassa luminosità o quando si chiede di mettere a fuoco soggetti posizionati verso i lati dell'immagine, non so cosa succede con obiettivi diversi. Con questo obiettivo ho rilevato problemi anche con l'AF-C che va a scatti ed è poco fluido se imposto tempi di esposizione relativamente bassi, con tempi più veloci (1/100 in poi) l'AF è decisamente più fluido. Qualità del file: rispetto all'APS-C il salto è grande e percepibile, seppure vada detto che ormai la qualità dei sensori APS-C è alta e sono in grado di produrre immagini di ottima qualità. Il file è sempre molto malleabile e le ombre si recuperano bene. Buona gamma dinamica, in generale riesco a ottenere alte luce esposte correttamente e ombre recuperabili. La pasta dell'immagine ed i colori mi piacciono. Si legge spesso che i colori dei file Sony siano discutibili o brutti, ma scattando in raw e in post produzione si possono risolvere eventuali problemi, quindi trovo che siano critiche insensate. Obiettivi: costosi quelli Sony. Più accessibili quelli di terze parti. Regalati quelli vintage manuali, che poi è la ragione per cui l'ho acquistata. Sto usando la macchina con un Samyang 35mm AF F2.8 (che è compatto e mi ha sorpreso come qualità d'immagine), un Oly OM 50mm F1.8 (bello!), Oly 135m F2.8 e uno Zenith Helios 44-2 58mm F2 (sorprendente e divertente). L'uso degli obiettivi manuali è facilitato dal focus peaking e dallo zoom sull'immagine. Batteria: la filosofia è diversa da quella reflex, se non si scatta va spenta, altrimenti si mangia tutta la carica. Io ho acquistato due batterie di riserva e un caricabatterie esterno. A conti fatti, se si vuole passare al mondo FF, non si vuole spendere somme elevate e soprattutto non servono prestazioni elevate (questo è il punto cruciale), credo che questa macchina vada presa in considerazione. Per l'uso che ne faccio e per le mie necessità da hobbista è tanta roba, un professionista probabilmente vorrà di più. inviato il 07 Aprile 2019 |
 | Sigma AF 70-300mm f/4-5.6 DG APO Macro Pro: Prezzo, peso contenuto. Macro?!? Contro: Perde un po' in nitidezza se usato con focale massima. Opinione: Acquistato qualche anno fa come primo tele-zoom "vero". Attualmente si trova a prezzo molto interessante. Costruttivamente ben fatto, seppure sia quasi tutto in materiale plastico. La plastica però permette di contenere il peso. L'attacco è in metallo. In generale la resa è buona, si a livello cromatico che di definizione, seppure soffra un po' con la focale massima. In tal caso l'immagine si ammorbidisce un po'. A tutta apertura si nota qualche aberrazione cromatica. Buona resistenza a flare e luce parassita, ho scattato foto controluce senza particolari problemi. Autofocus abbastanza veloce. E' anche davvero rumoroso, ma questo non è un problema in se per la foto. Ho notato qualche incertezza in condizioni critiche. Ho usato l'obiettivo anche a mano libera con risultati soddisfacenti. L'anello di messa a fuoco è molto fluido, quello di selezione della focale un po' meno. Acquistato inizialmente per foto naturalistiche ad animali, ho iniziato a usarlo con risultati interessanti anche per lo street. inviato il 03 Luglio 2018 |
 | Olympus OM-1 Pro: Compatta, semplice, funziona senza batteria, ottiche a buon mercato e di buona qualità, mirino luminoso. Affascinante Contro: In progress. Sembrerebbe nessuno per una analogica. Opinione: Ho trovato per caso il modello OM1n nel sito di un noto negozio di materiale usato in un momento in cui avevo voglia di togliermi lo sfizio di prendermi una macchinetta analogica. Acquistata insieme ad uno Zuiko OM 50 mm f/1.8. La macchina era in buonissimo stato, senza segni d'usura evidenti, solo qualche leggero graffio nella parte inferiore dovuto probabilmente all'uso di un treppiede o grip. Qualche leggero segno sullo specchio nel punto di battuta sulla spugna. La macchina è incredibilmente piccola paragonata ad altre reflex, ma da una notevole sensazione di solidità. L'ho ricevuta poche ore fa e non ho potuto provarla come si deve, pochissimo ma mi sembra che meccanismi funzionino in modo preciso. Le ghiere sulla macchina hanno ovviamente le funzioni base: tempo d'esposizione (posizionato in corrispondenza dell'innesto dell'obiettivo) e impostazione dell'ISO. Le funzioni di lusso sono una leva per alzare lo specchio, una funzione autoscatto azionata da una leva con automatismo a molla e l'esposimetro. L'esposimetro richiede le vecchie batterie a mercurio da 1,35 V non più in commercio, al suo posto proverò ad usare una batteria "all'ossigeno" che sto aspettando mi venga recapitata. L'apertura del diaframma è controllata da una ghiera sull'obiettivo. La macchina ha una leva per attivare un esposimetro spot, la lancetta è mostrata nell'oculare. Lo sgancio dell'obiettivo avviene usando un pulsante sull'obiettivo stesso. Sempre sull'obiettivo si trova il pulsante per la profondità. La messa a fuoco avviene tramite stigmometro. La macchina non ha fronzoli e non si può barare in pp, la macchina fa quello che le si comanda e se la composizione fa schifo sicuramente non è colpa sua. Sarà una bella palestra. In progress. inviato il 23 Marzo 2018 |
 | Sigma 18-35mm f/1.8 DC HSM Art Pro: Zoom con lunghezze focali grandangolari che in APS-C Sony si avvicinano alle normali, luminosità, apertura f/1.8 costante. Nitidezza sorprendente! Ben costruito. Autofocus silenzioso. Ghiere precise. Full time manual focus. Contro: Peso, prezzo. Le ghiere sono un po' "lente", potrebbe essere limitante in alcuni frangenti. Opinione: Comperato usato con fortissimo sconto, a conti fatti è stato un affarone. Costruzione solida, con parti in plastica e in lega. Le ghiere sono ampie e si impugnano facilmente. Sulla parte superiore è presente la classica finestrella con la distanza di messa a fuoco. Nessuna scala di profondità di campo (essendo uno zoom). La rotazione delle ghiere è un poco lenta e offre una certa resistenza, questo potrebbe risultare limitante in qualche caso, ma visto che c'è l'autofocus perché non usarlo? Le ghiere rimangono in posizione e non hanno "gioco", permettendo una buona precisione e il mantenimento della posizione impostata. La rotazione è fluida e "soddisfa". Non ha l'hard infinity stop focus. La lente arriva con un paraluce a petali e una custodia. L'autofocus del mio esemplare sembra funzionare bene, per ora non ho riscontrato problemi di messa a fuoco. L'AF si attiva spostando lo switch sull'obiettivo e sulla macchina. Il fuoco può comunque essere impostato manualmente poiché la lente ha il full time manual focus. Il motorino a ultrasuoni è silenzioso. Finora ho potuto usare la lente solo di notte per un'oretta e ha mostrato una nitidezza sorprendente anche a tutta apertura. Per ora mi sento di consigliarlo vivamente a chi usa fotocamere APS-C inviato il 21 Febbraio 2018 |
 | Sony DT 35mm f/1.8 SAM Pro: Dimensioni e comodità, luminosità, bokeh morbido, prezzo Contro: Materiale costruttivo; purple fringing a f/1.8; un po' morbido a f/1.8 Opinione: Acquistato per avere una prime lens normale, sul sensore APS-C della mia Sony A68 ha un angolo di circa 52°C. Costruttivamente da sensazioni miste: è costruito per la maggior parte da plastica nera satinata (ghiera di montaggio compresa) con qualche parte in metallo, quindi sembra un po' fragile, però è leggero e sembra costruito bene. La ghiera di messa a fuoco è molto fluida. Con la messa a fuoco l'obiettivo si allunga leggermente. Per attivare l'AF bisogna azionare uno switch posto su un lato, sulla A68 basta azionarlo per attivare l'AF senza necessità di agire sullo switch sul corpo della macchina. L'AF lavora bene ed in modo preciso, merito anche del motorino SAM. La resa dei colori e la nitidezza mi sembrano molto buoni. Grazie alla costruzione plastica è estremamente leggero. E poi è molto luminosa. Aggiornamento: a f/1.8 c'è purple fringing a gogo ed è un po' morbido. Attualmente il prezzo è piuttosto allettante e il rapporto è a favore della qualità. è una lente che potrebbe interessare soprattutto chi si avvicina alle prime lens come me ed è interessato ad una lente normale. inviato il 21 Dicembre 2017 |
 | Sony A68 Pro: Leggerezza, Autofocus, burst, mirino, prezzo, bilanciamento bianco automatico fedele, resa dei colori. Contro: Materiali: scocca e anello di attacco interamente in plastica, tracolla, libretto di istruzioni pessimo. Opinione: Commento a caldo perché mi è appena arrivata. Ho acquistato la A68 per affiancarla alla mia vecchia Sony A100 del lontano 2006, affrontando quindi un lungo salto qualitativo e generazionale. Essendomi appena arrivata ho scattato solo qualche foto di prova in ambito casalingo. A livello tecnologico è decisamente buona. Il mirino elettronico è ottimo, luminoso, piuttosto fluido e risolve i problemi di scarsa luminosità di quello ottico. Bisogna farci l'abitudine perché in alcune condizioni, per esempio quando "spinge" per rendere luminosa una scena piuttosto scura, il frame rate cala; inoltre l'accensione non è immediata quando ci si avvicina all'oculare, quindi c'è un brevissimo black out iniziale. Il corpo è dotato di moltissimi pulsanti personalizzabili e il menù possiede un gran numero di opzioni. Inizialmente tutta questa ricchezza spiazza ed è probabilmente il risultato di un processo volto a rendere questa macchina il più flessibile possibile e con più opzioni possibili a portata di dita, ma inevitabilmente richiede un certo periodo di apprendimente penalizzato da voci del menù a volte poco chiare. AF estremamente efficente e preciso, anche in condizioni di scarsa luminosità. Lo schermo è effettivamente più piccolo rispetto ad altre concorrenti, ma nel mio caso, venendo da una macchina vetusta, non percepisco il problema. Stesso discorso per la risoluzione relativamente bassa. Anche del touch screen non sento la mancanza. Il tasto di scatto è molto sensibile, basta una leggerissima pressione per dare il comando di blocco dell'AF e per scattare. Il burst di scatti è rapidissimo ed è "un'arma letale". Interessante lo schermo lcd superiore che riporta le informazioni base sul set up della macchina. Secondo me ci sono però due passi indietro anche rispetto alla nonna A100: 1- il corpo è interamente in plastica (nella A100 era misto), compreso l'anello di montaggio, questo contribuisce ad abbassare costi e peso ma la fa sembrare meno solida. Ad onor del vero l'anello sembra comunque solido e per montare un Minolta 24mm AF bisogna esercitare una discreta pressione. 2- Per quanto poco importante che sia anche il materiale della tracolla non è dei migliori, quello della A100 sembra più resistente. Infine il libretto di istruzioni è pessimo, non spiega chiaramente i menù e funzioni e costringe a consultare la guida sul sito. In conclusione, a parte i tre problemi menzionati, la prima impressione è decisamente buona e, nel mio caso specifico, sarebbe stata comunque positiva perché è un balzo tecnologico di ben 11 anni rispetto alla macchina che ho usato finora (e che credo continuerò ad utilizzare). L'ultimo punto positivo risiede nel prezzo, attualmente molto allettante, soprattutto se si decide di acquistare solo il corpo perché si possiedono già delle ottiche e non si sente la necessità di una nuova lente kit. Posso solo aggiungere che è stato un buon acquisto e ha dei colori che mi piacciono parecchio. AGGIORNAMENTO: ho notato che il filtro UV (Hoya) applicato sull'obiettivo mette un po' in crisi l'autofocus, specialmente in condizioni di scarsa luminosità. AGGIORNAMENTO 2: la tenuta ISO sembra molto buona, sono arrivato a fotografare fino 1250 in una miniera dismessa con un Sigma a F/1.8 - F/2.2 ottenendo fotografie con poco rumore. inviato il 07 Dicembre 2017 |
 | Sony DT 16-105mm f/3.5-5.6 Pro: Estensione, AF, Versatile Contro: Vignettatura, ghiera di messa a fuoco un po' imprecisa. Ghiera per variare la lunghezza focale un po' lenta. Opinione: Acquistata usata in buone condizioni come lente tuttofare. La costruzione è molto buona e solida, con barilotto in plastica e metallo. Le ghiere sono rivestite in gomma antiscivolo che però tende a macchiarsi (come per tutte le ghiere Sony di lenti entry level o media qualità). La ghiera per la variazione della lunghezza focale è progressiva ma un po' lenta, quindi niente passaggi fulminei da 20 a 70 mm. La lente di messa a fuoco, almeno per il mio esemplare, ha un po' di "gioco", quindi la messa a fuoco può diventare un po' faticosa. Molto meglio usare l'AF che in generale è preciso. Mi sembra sempre piuttosto nitido con buona resa dei colori. Il bokeh è morbido. Si nota distorsione a 16mm. La vignettatura è presente un po' a tutte le lunghezze focali. Il prezzo da nuovo è un po' salato e anche da usato in realtà rimane un po' troppo costoso. Va considerato se si cerca un tuttofare da hobbisti come il sottoscritto, in tal caso soddisferà pienamente le esigenze. Chi vuole fare foto seriamente, anche non a livello professionale, forse lo dovrebbe considerare come "muletto" di lenti più costose e performanti. inviato il 29 Novembre 2017 |
 | Samyang 14mm f/2.8 IF ED UMC Aspherical Pro: Nitidezza, profondità di campo, "tridimensionalità" dell'immagine, costruzione, economico, luminoso Contro: Leggera distorsione su APS-C Sony 1.5X crop-factor Opinione: Ho acquistato questa lente usata in perfette condizioni ad un prezzo molto appetibile. Inizialmente ero un preoccupato dal fatto che fosse completamente manuale e che il modello per Sony A non avesse contatti elettrici per comunicare con la fotocamera (quindi niente lettura degli F-stop). In realtà, una volta capito il comportamento, si è dimostrato di facile utilizzo e per avere immagini correttamente esposte devo in genere considerare di sovraesporre di +1 EV. Dato il tipo di lente, per ora la uso prevalentemente in iperfocale, quindi anche la messa a fuoco non è un problema, seppure abbia anche provato ad utilizzarla in modo creativo riuscendo a mettere a fuoco senza problemi un soggetto a meno di 1 m con diaframma a circa F4 o 5. Colori veramente ottimi, vividi e pieni, alcune foto che ho scattato di recente mi hanno lasciato veramente soddisfatto sotto questo aspetto. Trovo che anche la nitidezza sia veramente ottima. è una lente luminosa e ben bilanciata a livello di contrasto, non ho avuto necessità di modificare fotografie che ho scattato di recente, solo alcune leggere aggiustatine per adattarle ai gusti personali. Ho notato una leggera distorsione d'immagine, inevitabile su questo tipo di lente, ma per ora non ho visto aberrazioni cromatiche. La mia opinione è che sia una bella lente venduta ad un prezzo (pieno) vantaggioso ed appetibile, se poi si ha la fortuna di trovarla usata si fa un ottimo affare. inviato il 29 Novembre 2017 |
 | Minolta AF 24mm f/2.8 Pro: Leggera e compatta, buona costruzione, colori, versatile con APS-C (crop factor 1.5x) Contro: Qualche aberrazione cromatica e distorsione ai lati, morbido a TA. Opinione: Questa è la prima lente fissa che ho acquistato. L'ho trovata usata ad un prezzo basso e l'acquisto era motivato da voler provare una lente fissa che avesse un angolo il più possibile vicino ad un 35mm su APS-C Sony (crop factor 1.5x). La lente è compatta, leggere e divertente da utilizzare. Costruttivamente si presenta piuttosto solida con un barilotto in plastica nera lucida con un inserto in gomma per facilitare la presa, mentre la ghiera di messa a fuoco, il profilo della lente e la guida per l'innesto sono in metallo. La parte superiore ha una finestrella in cui è possibile leggere la distanza di messa a fuoco, sono presenti le tacche per la profondità di campo. La lente permette la messa a fuoco automatica usando il motore della reflex. Il paraluce è a petali ed in plastica. La lente si muove all'interno del barilotto durante la messa a fuoco, quindi non c'è variazione di lunghezza dell'obiettivo. Su APS-C Sony (crop factor 1.5x) è piuttosto versatile, l'angolo di campo è pari a quello di un 36mm e permette di scattare facilmente paesaggi, foto street e anche buoni primi piani. Secondo la mia personale opinione, uno degli aspetti migliori di questa lente sono i colori, che risultano molto vividi. Il bokeh è tendenzialmente un po' “duro” ai lati della sfocatura, questo si nota soprattutto con le luci. Questo non significa che alcuni bokeh non appaiano comunque morbidi o non possano essere utilizzati in modo creativo. In generale la messa a fuoco è precisa, sulla mia fotocamera (una obsoleta Sony A100) ha qualche problema con i soggetti a basso contrasto o troppo scuri. Con diaframma aperto a F2.8 la messa a fuoco manuale è difficile a causa della ridotta profondità di campo ed è utilizzabile prevalentemente su soggetti molto vicini o all'infinito. Dato il tipo di lente, si nota una certa distorsione ai lati dell'immagine e qualche aberrazione cromatica. In generale l'immagine mostra una buona definizione. A F/2 diventa morbido. Se si è alle prime armi come il sottoscritto, si usa APS-C, sempre come me, e non si possiede una lente fissa, questa potrebbe diventare un'ottima e divertente compagna. E poi la si può trovare usata a prezzi vantaggiosissimi. inviato il 28 Novembre 2017 |
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