RCE Foto

(i) Per navigare su JuzaPhoto, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)






Login LogoutIscriviti a JuzaPhoto!
JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo


Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta CookiePersonalizzaRifiuta Cookie

[09] Altre tecniche di Photoshop


  1. Altro
  2. »
  3. Articoli
  4. » [09] Altre tecniche di Photoshop


[09] Altre tecniche di Photoshop, testo e foto by Juza. Pubblicato il 24 Ottobre 2022; 31 risposte, 6279 visite.


In questo articolo esploreremo varie tecniche di post produzione, non legate tra loro, che talvolta utilizzo nelle mie foto. Alcune sono legate a specifici ambiti (ad esempio gli interventi su occhi e catchlight sono principalmente per animali), mentre altre (es. la correzione del flare) possono essere sfruttate in qualsiasi ambito, quando necessario.



Effetto Orton

L'effetto Orton permette di dare un look più "fiabesco" e soft alle foto, ed è particolarmente interessante nelle foto di paesaggio. E' molto facile da ottenere ma bisogna fare attenzione a non eccedere, altrimenti l'immagine diventa troppo artificiale e il dettaglio viene appiattito.

Per realizzare l'effetto Orton, in Photoshop duplicate l'immagine su un secondo livello (cliccate sul layer e quindi su "Duplicate Layer"). Sul livello duplicato aumentate fortemente il contrasto tramite lo strumento Image > Adjustments > Curves: si può anche tagliare una parte dell'istogramma, chiudendo le ombre e bruciando le luci, come si può vedere nello screenshot seguente.


A questo punto, procediamo sfocando il livello con Filter > Blur > Gaussian Blur. Il raggio di sfocatura da utilizzare (Radius, nella finestra Gaussian Blur) dipende dalla risoluzione dell'immagine e sarà tanto più grande quanto più alta è la risoluzione della foto; come indicazione di massima io utilizzo un raggio pari ai megapixel dell'immagine: Radius 12 per foto da 12 megapixel, 24 per foto da 24 megapixel e così via. Per concludere, non ci resta che ridurre la Opacity del livello pressappoco attorno a 10% (in basso a destra, nella finestra Layer). Osservare il prima e il dopo per vedere la differenza: in genere, il risultato sarà un look più soft e sognante, dove l'effetto è appena percettibile ma contribuisce a migliorare l'immagine.


E' importante evitare valori elevati (anzi, io spesso scendo anche solo a 6% o 8%), perchè altrimenti l'immagine risulta troppo artefatta. Nell'esempio seguente, potete vedere la differenza tra l'effetto Orton applicato correttamente (appena percettibile) e un'applicazione eccessiva (artificiosa).


Sostanzialmente, l'effetto Orton consiste nel sovrapporre alla foto una copia molto contrastata e sfocata, in leggera trasparenza. Questa tecnica, quando utile, va applicata sempre come ultimo passo nella post produzione, dopo aver fatto tutte le altre modifiche.



Togliere il flare

Spesso quando si fotografa in controluce, ad esempio in albe e tramonti, capita di avere riflessi di flare all'interno della foto. Se questi sono in zone uniformi - ad esempio il cielo - possiamo semplicemente eliminarli tramite cloning, ma se si sovrappongono a dettagli importanti della foto, come fare?

In questi casi è complicato rimuovere il flare, e talvolta è difficile eliminarlo del tutto, ma perlomeno lo si può fortemente ridurre combinando varie tecniche. Sostanzialmente, il flare corrisponde a forme tondeggianti (o geometriche) dove il contrasto è ridotto e c'è una forte dominante, solitamente rossa o gialla. Per ridurlo, bisogna agire su queste macchie una ad una, andando a zoomare nell'immagine per concentrarci sulle zone dove agire.

Scegliete la prima macchia di flare su cui volete lavorare e duplicate il layer. Aprite lo strumento di bilanciamento del colore da Image > Adjustments > Color Balance.


A questo punto, bisogna ragionare su come compensare il flare, a partire dal colore: il flare è giallo? Allora bisogna aumentare blu e ciano (osservando solo la zona all'interno della macchia di flare, senza preoccuparsi del resto della foto). Il flare è rosso? Anche in questo caso si aumentano blu e ciano, oltre al Verde. Il flare è verde? Allora bisogna aumentare magenta, rosso e giallo, e così via.

Anche se spesso è impossibile rimuovere completamente la dominante creata dal flare, cercate perlomeno di ridurla. A questo punto, rimane il problema della perdita di contrasto causata dal riflesso del flare: aprire Camera Raw (in Photoshop, tramite Filter > Camera Raw) e migliorate il contrasto utilizzando Dehaze, Clarity e Curve.

Infine, applicate la layer mask (hide all) sul livello dove avete corretto il flare, e prendete un pennello di piccole dimensioni (la metà o un terzo della macchia di flare) e con durezza media, e iniziate a pennellare sulla macchia: vedrete che questa scomparirà, o perlomeno verrà molto ridotta. Se la correzione appare eccessiva, potete dosarla utilizzando la Opacity del layer o del pennello.


I ritagli qui sopra mostrano una parte dell'immagine prima e dopo la correzione del flare: anche se nel risultato finale si può ancora vedere qualche residuo, è comunque molto migliorato rispetto a prima. Potete aiutarvi con Clone Stamp e Spot Healing per rimuovere le parti di flare più piccole rimaste dopo la correzione.



Migliorare il contrasto e la luminosità dell'occhio e della catchlight

L'occhio del soggetto è uno degli elementi chiave della foto: tuttavia, in certi casi l'occhio non si distingue chiaramente come dovrebbe. Succede spesso nelle foto in controluce o semicontroluce, ma anche foto scattate col sole alle spalle in alcuni casi possono beneficiare da una correzione di contrasto sull'occhio. Quando serve, si può contrasto e luminosità selettivamente, sfruttando la Layer Mask.

Per migliorare l'occhio, faccio una copia dell'immagine su un secondo layer e aumento il contrasto con le curve, portanto il punto di nero leggermente verso destra e il punto di bianco molto a sinistra; in alternativa si possono utilizzare anche i controlli Dehaze e Clarity di Camera RAW. Non preoccupatevi se il resto della foto diventa eccessivamente contrasto - aumentate il contrasto guardando solo l'occhio. Quando avete migliorato l'occhio, applicate la Layer Mask 'Hide All' e selezionate un pennello piccolo (il diametro del pennello dovrebbe essere circa la metà del diametro dell'occhio), con durezza attorno all'80%. Pennellate con attenzione sull'occhio, prestando molta cura ai bordi: è facile creare degli artefatti se non siete precisi con la maschera, anche se è possibile correggere gli errori invertendo il colore del pennello da bianco a nero, e dipingendo nuovamente sopra gli artefatti.


Prima e dopo: nella seconda immagine, se osservate con attenzione gli occhi, vedrete che hanno maggiore contrasto e tridimensionalità. Anche se si tratta di un piccolo dettaglio, è comunque una cosa che valorizza l'immagine.

L'ultimo passo è controllare i risultati. Visualizzate e nascondete il livello di correzione per confrontare il prima e il dopo. Dopo il miglioramento, l'occhio deve essere più luminoso e più saturo, ma non deve apparire innaturale, neppure al massimo ingrandimento. Se vi accorgete che avete esagerato col contrasto, riducete l'opacità del layer "correzione occhio" finchè l'immagine appare migliorata, ma comunque naturale. Unite i layer per concludere l'elaborazione.

In altre occasioni, l'intero occhio non ha bisogno di miglioramenti, ma potete migliorare la cosidetta "catchlight", cioè la piccola luce riflessa che spesso appare negli occhi dei vostri soggetti - in genere, è un riflesso del sole, ma potete crearla anche in ombra o in giorni nuvolosi con un leggero lampo di flash. Anche se la catchlight è solo un dettaglio, solitamente non più grande di qualche pixel, è abbastanza importante, perchè dà più vita al vostro soggetto.


Prima e dopo: il riquadro ingrandito in basso mostra l'effetto della post produzione sulla catchlight.

E' raro fotografare un animale senza neppure una piccola catchlight, ma in qualche caso il riflesso è troppo piccolo o troppo poco luminoso, e può essere migliorato per dare più forza alla foto. La mia tecnica è semplice: seleziono lo strumento Dodge (Scherma) dalla barra degli strumenti laterale; tramite Dodge è possibile schiarire le zone dell'immagine su cui si va a pennellare. Utilizzando un pennello di dimensioni minuscole (circa la metà della catchlight su cui si va ad agire) e con durezza media (attorno al 50%), imposto Range (Intervallo) su "highlights" ed Exposure (Esposizione) su 30-40%.

Per schiarire e ingrandire la catchlight, clicco varie volte sul riflesso, finchè sono soddisfatto dai risultati. Ricordatevi che in natura la catchlight non è mai perfettamente rotonda come il pennello di Photoshop - per mantenere un aspetto naturale, dovete cambiare la posizione del pennello di pochi pixel tra un click e l'altro, per mantere una forma un pò irregolare (oppure seguire la forma della catchlight già esistente). Inoltre, ricordatevi che dopo il miglioramento la catchlight dovrebbe essere appena un poco più grande, non molto più grande, altrimenti appare chiaramente artificiosa. Se l'occhio non mostra alcuna cathchlight (come può capitare in alcune foto in controluce), non consiglio di clonare una catchlight da un'altra foto o di crearla con Photoshop; è meglio lasciarlo così com'è, altrimenti appare poco naturale.



Migliorare lo sfondo con pennello

Quando lo sfondo è già molto sfocato (in genere il risultato che si ottiene con teleobiettivi o macro), può comunque capitare di avere qualche sfumatura poco gradevole, magari una macchia marrone su uno sfondo a tonalità verdi, o qualche altro elemento che stona col resto della foto. In questo caso, per ottenere il risultato desiderato utilizzo lo strumento pennello, spesso abbinato alla layer mask.


L'immagine qui sopra è un esempio del prima e dopo. Togliere la "macchia" nell'angolo a destra è molto semplice: dopo aver creato un secondo layer vuoto, prendete un pennello di grandi dimensioni e durezza 0. Selezionate il colore principale dello sfondo tramite strumento contagocce, e quindi pennellate sopra la macchia da eliminare.

Se la macchia è parzialmente anche dietro al soggetto, bisogna usare qualche accorgimento in più. Nel nuovo layer, pennellate sopra la macchia, sempre usando un pennello grande (pressappoco delle dimensioni della macchia o un po' più grande), senza cercare di evitare il soggetto: passateci sopra, anche se si va a creare un alone sul soggetto.

A questo punto, applicate la layer mask sul nuovo livello (quello dove avete pennellato) e aiutandovi con le selezioni (Magic Wand, Quick Selection) andate a rimuovere il colore in eccesso dal soggetto. Controllate l'immagine a forte ingrandimento per accertarvi di non aver lasciato sottili aloni di colore diverso attorno al soggetto; se necessario andate a correggerli agendo più volte sulla layer mask.



Rendere più morbido il bokeh

Anche se non utilizzo la sfocatura per rendere totalmente fuori fuoco lo sfondo, talvolta utilizzo il Gaussian Blur in semitrasparenza per "ammorbidire" il bokeh. Dopo aver fatto una copia dell'immagine su un secondo layer, applicate il Gaussian Blur (pressappoco seguendo la stessa linea guida dell'effetto Orton per il raggio: Radius pari ai megapixel, quindi attorno ai 20-25px per foto da 24MP).

Applico quindi la layer mask sul livello sfocato, e utilizzando pennelli di varie dimensioni e durezza applico l'effetto di sfocatura solo sulle aree già sfocate. Nello screnshot seguente ho reso invisibile il livello principale (quello col soggetto) per dare l'idea di come agisce la layer mask:


Ora avremo uno sfondo sfocato, ma si tratta di un risultato simile allo sfocato artificiale degli smartphone, molto approssimativo e non utilizzabile in una post produzione seria. Si tratta però di un passaggio intermedio: riducete l'opacità del livello sfocato tra il 30% e il 50%; in questo modo lo sfondo non sarà totalmente sfocato (in modo troppo artificioso) ma avrà un aspetto più "soft", un bokeh più cremoso e piacevole, senza però gli artefatti tipici della sfocatura via software.


L'immagine qui sopra mostra la differenza tra il prima e il dopo: anche se non è un cambiamento totale, nell'immagine a destra lo sfocato è più gradevole, pur mantenendo un aspetto realistico.




Indice articoli "Post Produzione by Juza"


[01] Photoshop e Camera RAW

[02] Il contrasto

[03] Il colore

[04] Layer e Layer Mask

[05] Riduzione del rumore

[06] Tecniche di cloning

[07] Enhance e Neural Filters

[08] Photo Stack vs Filtri ND

[09] Altre tecniche di Photoshop

[10] Selezione e Backup

[11] Post produzione, prima e dopo (in costruzione)





Risposte e commenti


Che cosa ne pensi di questo articolo?


Vuoi dire la tua, fare domande all'autore o semplicemente fare i complimenti per un articolo che ti ha colpito particolarmente? Per partecipare iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!

Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti, partecipare alle discussioni e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 242000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.





avatarsenior
inviato il 24 Ottobre 2022 ore 10:01

Che bella serie di articoli, grazie, sarebbe utile secondo me raccoglierli in un PDF !


avatarsenior
inviato il 24 Ottobre 2022 ore 10:04

Proprio una bella raccolta di articoli, grazie Juza!

avatarsenior
inviato il 24 Ottobre 2022 ore 10:38

Bell'articolo, alcune cose le conoscevo ma altre no. Grazie Juza

avatarsenior
inviato il 24 Ottobre 2022 ore 11:16

grazie come sempre Juza, interessantissimo soprattutto quello relativo al flare!!!

avatarsenior
inviato il 24 Ottobre 2022 ore 11:34

grazie per questi consigli, molto interessanti, l'effetto Orton non lo conoscevo

avatarsenior
inviato il 24 Ottobre 2022 ore 12:18

Bellissima serie di articoli, molto apprezzata.
Anche se conoscevo già alcune delle tecniche è sempre importante confrontarsi e valutare quale procedura sia la migliore o la più efficace.
Un grande grazie.
Luigi

avatarsenior
inviato il 24 Ottobre 2022 ore 12:28

seguo

avatarjunior
inviato il 24 Ottobre 2022 ore 12:32

Grazie 1000!!!!

avatarsenior
inviato il 24 Ottobre 2022 ore 12:48

mi ricordo ancora di certi scatti e tutorial che mettesti anni fa, bei ricordi..

avatarjunior
inviato il 24 Ottobre 2022 ore 14:09

grazie per i suggerimenti

avatarjunior
inviato il 24 Ottobre 2022 ore 14:29

Ottimo.

avatarjunior
inviato il 24 Ottobre 2022 ore 14:56

Altro super approfondimento... grazie! <3

avatarsupporter
inviato il 24 Ottobre 2022 ore 15:03

Grazie mille

avatarjunior
inviato il 24 Ottobre 2022 ore 15:34

grazie Juza.

avatarjunior
inviato il 24 Ottobre 2022 ore 15:39

Ottimo come sempre





 ^

JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.

Versione per smartphone - juza.ea@gmail.com - Termini di utilizzo e Privacy - Preferenze Cookie - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

www.juzaphoto.com - www.autoelettrica101.it

Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me