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La correzione della distorsione


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avatarsenior
inviato il 13 Febbraio 2025 ore 13:44

Prendo spunto dall'osservazione di Alb83 a proposito della correzione dei grandangolari:
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=4989050&show=last#30023991

Mi viene in mente che, in genere, da un grandangolare anche abbastanza spinto, ci aspettiamo una correzione decorosa della distorsione, perchè se fotografiamo, per esempio, architettura nella foto vogliamo vedere che la facciata di un edificio sia perfettamente rettangolare, coi lati dritti e non curvati dalla distorsione a botte (o, più raramente, da quella a cuscino). Perchè, se questo accade, pensiamo due cose, in genere:
1) l'edificio non è rappresentato come è in realtà, oppure
2) l'edificio non è rappresentato come lo vediamo.
La prima affermazione ha un suo perchè: se stiamo fotografando una casa dai muri dritti anche la sua usuale rappresentazione (per esempio quella del suo progetto) mostrerà linee di contorno che sono segmenti di retta, e noi vogliamo vedere quello anche in fotografia.
La seconda considerazione (l'edificio non è rappresentato "come lo vediamo") invece è più interessante, perchè le cose non stanno affatto così e non sono così semplici: quando osserviamo una costruzione da vicino noi pensiamo di vedere le linee di contorno della facciata come delle rette, ma non è mica vero che il nostro occhio le veda così. Se siamo vicini alla facciata, diciamo in posizione centrale e la facciata è rettangolare gli angoli del rettangolo saranno più lontani dal nostro occhio di quanto non siano le parti intermedie dei lati, e quindi la zona degli angoli la vedremo rimpicciolita, semplicemente perchè è più lontana. E perciò il nostro occhio registrerà un'immgine del rettangolo coi lati convessi. Il problema è che in questi casi non non "vediamo" quello che vede l'occhio, ma "vediamo" quello che ci dice il cervello. Siccome noi sappiamo che i lati sono dritti allora pensiamo di vederli così. Siamo come i bambini piccoli che non disegnano quel che vedono di un oggetto, ma quel che ne sanno in base alla somma di tutte le percezioni che ne hanno avute.
Quindi la correzione della distorsione introduce elementi di irrealtà nell'immagine: gli oggetti negli angoli appaiono più grandi di quanto non siano oggetti simili al centro del fotogramma, il che può essere un buon motivo, quando la correzione della distorsione avviene via software, per farne a meno oppure (via software si può fare) per ridurne l'effetto. Oppure si può sfruttare questa caratteristica per ottenerne effetti suggestivi.

(poi ovviamente la faccenda è complicata ulteriormente dal fatto che di occhi ne abbiamo due...)


Questa cosa, insieme ad altre, è uno dei motivi per cui quando qualcuno afferma che "la fotografia riproduce la realtà" mi scappa da ridere.



avatarsenior
inviato il 13 Febbraio 2025 ore 14:25

Questione interessante.
Questa cosa, insieme ad altre, è uno dei motivi per cui quando qualcuno afferma che "la fotografia riproduce la realtà" mi scappa da ridere.

Concordo assai.
Anche Feininger fa un discorso ESTREMAMENTE interessante sulla querelle (che querelle non dovrebbe essere) relativa al fatto che la fotografia riproduca la realtà (nella mente di chi non la conosce, per lo più), puntando principalmente il dito sull'inciso fra parentesi che hai fatto sopra alla parte che ho quotato, ovvero che la fotocamera vede con un occhio solo, mentre noi vediamo con due:

Obviously, the familiar saying that the camera does
not lie, although superficially true, is a fallacy, a fact proven by countless
photographs that “didn't come off' although they were sharp, correctly ex-
posed, and properly developed and printed.

The eye and the camera “see” things differently for three main reasons:
1. The eye, subordinate to the control center of the brain, sees subjec-
tively [...] . In contrast, the camera “sees” objectively, impartially
rendering in picture form important aspects of the subject together with
unimportant and distressing ones.
2. Human vision is binocular and stereoscopic whereas the “vision” of
the camera is monocular. As a result, where the photographer experiences a
feeling ot depth, the Camera registers flatness. [...]
3. A photographer experiences a potential subject in the context of its
surroundings, [...] . In contrast, a photograph shows the subject taken out
of context, cut off by the edges of the paper or projection screen
Furthermore, the impression made by a subject is not merely a visual
one, but is complemented and reinforced by other sensory impressions.




Riguardo la distorsione, io solitamente la correggo, ma devo essere onesto, nell'esempio postato da Alb, cioè questo:
Messaggio di Alb83 nel topic "Consiglio obiettivo grandangolare per apsc"
L'avrei davvero disattivata anche io, perché ci si è avvicinati talmente tanto al soggetto (a scopo compositivo, per accentuare più possibile lo sfocato retrostante) che la distorsione finisce per tagliare parti fondamentali della composizione originaria, rovinando tutto... tanto più la decisione di non correggere lì viene gratuita, perché non vi sono elementi chiaramente dritti e identificabili come distorti dal treno ottico.

avatarsupporter
inviato il 13 Febbraio 2025 ore 14:26

Questa cosa, insieme ad altre, è uno dei motivi per cui quando qualcuno afferma che "la fotografia riproduce la realtà" mi scappa da ridere.


Anche Feininger fa un discorso ESTREMAMENTE interessante su questo, ...



Infatti il buon vecchio Lionel Feininger affermava che la fotografia può solo raccontare "menzogne positive":

www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&show=9&t=1780926#8408592

Sottolineo il passaggio: "La macchina fotografica, essendo appunto una macchina, non può mentire; quindi qualunque fotografia non manipolata, per quanto strana, deve sostanzialmente essere vera. D'altre parte l'occhio, controllato dal cervello e dalla mente dell'uomo, a volte vede la realtà in modo diverso dall'obiettivo fotografico, per cui una fotografia 'vera' può apparire 'falsa'. In altre parole è l'occhio che mente, o piuttosto ci inganna. Quindi per far si che l'impressione evocata in noi da un'immagine corrisponda a quella evocata dalla realtà, un fotografo deve 'costringere la macchina fotografica a mentire'. La fotografia risultante sarà allora una 'menzogna positiva', positiva perché la menzogna, in questo caso, serve a un scopo positivo."

Si ricordi che Andreas Feininger si laureò negli anni '20 alla Bauhaus in cui la Gestaltpsychologie era tenuta in gran conto, quindi aveva probabilmente interiorizzato, fin da allora, le problematiche della complessa interazione tra occhio e cervello.

Sempre riguardo a Feininger:

www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=4066083&show=8#23955831

avatarsenior
inviato il 13 Febbraio 2025 ore 14:27

Se non sono foto di architettura o cose simili valuto sempre la possibilità di disattivare la correzione, perchè l'ingrandimento degli oggetti negli angoli a volte è suggestivo, ma altre volte è fastidioso.

avatarsenior
inviato il 13 Febbraio 2025 ore 14:33

Non ho capito l'attinenza della distorsione ottica (a barilotto o a cuscinetto) con le deformazioni prospettiche che si notano con le foto riprese con un grandangolo.
Le deformazioni prospettiche (linee cadenti, deformazione degli oggetti ai bordi) avvengono indipendentemente dal fatto che la distorsione ottica venga corretta tramite lenti o software.

avatarsupporter
inviato il 13 Febbraio 2025 ore 14:35

Non ho capito l'attinenza della distorsione ottica (a barilotto o a cuscinetto) con le deformazioni prospettiche che si notano con le foto riprese con un grandangolo.


Infatti sono due cose completamente differenti.

Qui entra in ballo il fenomeno della deformazione marginale che allarga e deforma, in misura maggiore e con progressione esponenziale quanto più ci si allontana dall'asse ottico, ciò che NON è su di un piano parallelo a quello del sensore.

Di ciò ne parlo in questi post:
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&show=2&t=2021307#9776717
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&show=4&t=2021307#9787996
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&show=5&t=2021307#9795544
Qui ho ripreso l'argomento:
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&show=3&t=2475791#13189786
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=3323637#18604371
E anche qui e nelle pagine successive:
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=4092422&show=7#24136450

avatarsenior
inviato il 13 Febbraio 2025 ore 14:35

Se non sono foto di architettura o cose simili valuto sempre la possibilità di disattivare la correzione, perchè l'ingrandimento degli oggetti negli angoli a volte è suggestivo, ma altre volte è fastidioso.


ci sono sw che permettono di correggere le deformazioni in modo separato:
userguides.dxo.com/viewpoint/en/tools/

avatarsenior
inviato il 13 Febbraio 2025 ore 14:36


Se non sono foto di architettura o cose simili valuto sempre la possibilità di disattivare la correzione, perchè l'ingrandimento degli oggetti negli angoli a volte è suggestivo, ma altre volte è fastidioso.

Molto d'accordo!

avatarsenior
inviato il 13 Febbraio 2025 ore 14:37

ci sono sw che permettono di correggere le deformazioni in modo separato:


Si può fare anche con RawTherapee e Gimp, che sono aggggratis

avatarsenior
inviato il 13 Febbraio 2025 ore 14:39

Non ho capito l'attinenza della distorsione ottica (a barilotto o a cuscinetto) con le deformazioni prospettiche che si notano con le foto riprese con un grandangolo.

Infatti se non ho capito male in apertura ci si riferiva solo alla prima.
Ho fatto la lunga citazione solo in merito al condiviso sarcasmo su "la fotografia che rappresenta la realtà". ^^

avatarsenior
inviato il 13 Febbraio 2025 ore 14:42

Infatti il buon vecchio Lionel Feininger


Feininger, il fotografo, era Andreas, Lionel Feininger era un pittore.

avatarsupporter
inviato il 13 Febbraio 2025 ore 14:48

Lo so.
Lionel era il padre di Andreas e insegnava alla Bauhaus dove Andreas si laureò.

È stato un lapsus; infatti la seconda volta che lo nomino in quel post uso il nome Andreas.
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&show=1&t=4991564#30027431

L'ho scritto anche all'inizio di questo:
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=4066083&show=8#23955831

avatarsenior
inviato il 13 Febbraio 2025 ore 14:49

A chi fosse interessato all'argomento, suggerirei anche l'articolo di Aaron Hertzmann, "Toward a theory of perspective perception in pictures" ( doi.org/10.1167/jov.24.4.23 ), che tra l'altro cita proprio varie tecniche di fotografia computazionale mirate a evitare la distorsione marginale dovuta alla proiezione prospettica.

avatarsenior
inviato il 13 Febbraio 2025 ore 14:50

Le deformazioni prospettiche (linee cadenti, deformazione degli oggetti ai bordi) avvengono indipendentemente dal fatto che la distorsione ottica venga corretta tramite lenti o software.


Esattamente, le deformazioni prospettiche le avresti anche con un "obiettivo perfettamente corretto". Mentre la distorsione è quel fenomeno per cui quando fotografi frontalmente un quadrato nella foto i lati risultano convessi (distorsione a botte) o concavi (distorsione a cuscino), cosa che succede se l'obiettivo non è progettato in modo da evitarlo. Oggi si può correggere la distorsione via software, mentre se si scatta a pellicola e non si vuole la distorsione bisogna avere obiettivi dallo schema ottico progettato in questo senso (e sono dolori al portafoglio).
I programmi di sviluppo del RAW e di fotoritocco in genere offrono la possibilità di agire su entrambe le cose, separatamente.

avatarsupporter
inviato il 13 Febbraio 2025 ore 15:04

Se il grandangolare spinto non genera una vistosa distorsione a barilotto, la si può comunque indurre con semplici comandi di Camera Raw o Photoshop, come ho fatto nelle prime due foto di questo post:

www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=2267786&show=4#11467982

Meglio ancora con DxO ViewPointche però allora non avevo.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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