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Riccarbi www.juzaphoto.com/p/Riccarbi  |
 | Sony FE 12-24mm f/4 G Pro: Range focale che da' dipendenza, qualità ottica media, peso e ingombro Contro: Ortticamente da' il meglio dopo i 15mm, un po' di flare, arrivasse a 28 sarebbe ancora meglio Opinione: E' una lente che adoro, di quelle che vuoi sempre aver dietro. Uno zoom che scende a 12 mm da' seria dipendenza. E' però una lente difficile e non esente da difetti, ma questo ne fa anche la sua personalità. I pregi (molti) sono l'eccezionale range focale su FF con un peso tanto ridotto: ci sono zoom APS-C meno estremi che pesano una volta e mezza, tanto per dire. Otticamente è davvero ottimo da 15 in su, sotto è molto buono al centro, negli angoli estremi è leggermente meno brillante ma niente che non si possa utilizzare professionalmente. Data la lente bulbosa soffre un po' di flare, anche qui niente di grave. Distorsione e vignettatura nella norma, forse un po' meno di altri obiettivi comparabili. Ovvio che un UWA tanto estremo vada usato con attenzione, la distorsione prospettica è dietro l'angolo alla minima inclinazione. Arrivasse un po' più lungo sarebbe l'ideale, ma probabilmente si pagherebbe in dimensioni. Secondo me è un must have per chi fa fotografia d'architettura su Sony; lo preferisco anche al GM, che è otticamente superiore, per via della maggior leggerezza e compattezza. inviato il 09 Ottobre 2024 |
 | Sony 100mm f/2.8 Macro Pro: Qualita' immagini, costo usato Contro: Soffre un po' di sensor reflection Opinione: Riedizione marchiata Sony di uno dei migliori obbiettivi Minolta per pellicola. Lo uso in manuale su A7ii con il La-ea3 sia per macro che per altro. Produce immagini nitidissime da angolo ad angolo anche su digitale. Ottimo microcontrasto e colori tipicamente Minolta. Buon, non eccezionale, bokeh. Costruzione "vecchia scuola" in metallo. Unici difetti una certa tendenza al sensor reflection con sfondi bianchi e un bilanciamento dei pesi a mio parere non ideale su A7 con adattatore. Voto 9,5. inviato il 30 Agosto 2024 |
 | Sony SLT A58 Pro: Costo, mirino elettronico, AF, durata batteria Contro: produce immagini un po' fiacche, corpo plasticoso, tenuta ISO così così Opinione: Presa per sostituire la mia fida A290, non mi ha mai affascinato. L'ho tenuta un paio di anni prima di passare alla A7 (altro mondo). Non dico che le immagini che produce siano brutte, ma rispetto alla A290 sembrano mancare di "energia", non so come dirlo meglio. Probabilmente una carenza di contrasto e saturazione che me le fa apparire "gommose". Per il resto è una macchina dignitosa, anche se palesemente economica (il bocchettone in plastica è proprio una caduta di stile). A suo favore (almeno per me) il mirino elettronico, che fornisce una serie di utili funzioni tra cui il focus peaking utilissimo per chi ama scattare in tutto manuale. Ottima la durata della batteria e buono l'AF. La tenuta ISO, bah. Un po' meglio della A290 ma mica di tanto, diciamo che scatti tranquillo fino a 400 ISO, poi il rumore si fa invadente soprattutto nelle aree in ombra dove c'è anche molto disturbo cromatico. In genere non mi ha impressionato, anche se con gli obbiettivi giusti qualche buona foto la poteva sempre tirare fuori. Oggi si trova usata a poco più di 100 euro, certo a quel prezzo si potrebbe anche prendere in cosiderazione come prima macchina per fare pratica di fotografia. inviato il 16 Agosto 2024 |
 | Sony A290 Pro: Prezzo, qualità immagine a 100 ISO, peso e dimensioni Contro: Resa sopra 200 ISO, durata batteria, mirino piccolo, sensore facile a sporcarsi Opinione: La mia prima reflex digitale, comprata perchè costava molto meno di una equivalente Nikon o Canon. Il suo punto di forza è la qualità delle immagini che sforna il suo CCD se c'è buona luce; immagini dettagliate e piene di contrasto e colore che la serie successiva di SLT se le sogna. In esterni mi ha fatto foto che sono finite sul NY Times, tanto per dire. Difetti: beh è facile. E' una supereconomica plasticosissima e con ben pochi comandi, il mirino poi è minuscolo. Il rumore si vede già abbondante a 400 ISO rendendo le foto di fatto inutilizzabili sopra i 200 ISO. La batteria dura poco. Il sensore sembra un magnete attira sporco quando si cambiano le lenti. L'AF funziona bene solo in piena luce. Eppure...ancora adesso quando riguardo le immagini fatte con la la A290 e gli obbiettivi che ci abbinavo di più (il Sigma 10-20 F4-5.6 e il SAL 55-200, niente di eccezionale) mi piacciono ancora tanto, credo sia la particolare incisione e chiarezza dell'immagine che restituiva che le rendono ancora godibilissime dopo quasi quindici anni. inviato il 16 Agosto 2024 |
 | Sigma 10-20mm f/4-5.6 EX DC HSM Pro: Costo dell'usato, range focale, nitidezza al centro Contro: nitidezza ai bordi Opinione: L'ho lungamente utilizzato con successo su varie APS-C Sony con attacco A, finchè un giorno ha smesso di funzionare correttamente (un'"autopsia" ha rivelato che si era rotto uno degli ingranaggi del sistema di messa a fuoco, realizzato ahimè in pura plastica evidentemente di qualità non eccelsa). Che dire, ha un range focale per me perfetto per foto di architettura (equivalente a 15-30 su FF) con un'ottima nitidezza al centro. Meno positive ma accettabili la distorsione, abbastanza presente e la vignettatura. Scarsa invece la nitidezza ai bordi anche diaframmando parecchio, ma sono cose che si vedono solo a monitor, in stampa a dimensioni ragionevoli è più che accettabile. Consigliato al giorno d'oggi se lo trovate usato a un buon prezzo. inviato il 14 Marzo 2023 |
 | Minolta AF 100-300mm f/4.5-5.6 Apo Pro: Leggerezza e dimensioni contenute, qualità d'immagine Contro: Difficile la messa a fuoco manuale oltre i 200mm Opinione: Ho la versione APO (non D) che uso su a7II con l'adattatore LA-EA3 (quindi in manuale). Piccolo e leggerissimo, sta in qualunque borsa, anche la più "affollata". La qualità d'immagine è ottima, sopratutto fino a 200/250 poi cala leggermente ma rimanendo comunque più che accettabile; obbiettivo molto nitido, anche se non al livello del Minolta 100 2.8 macro che su questo è un campione. In manuale e col focus peaking + zoom EF è facile tirare fuori buone foto fino a 200 mm, anche grazie alla stabilizzazione della A7 II; dopo le cose si fanno più complicate perchè, anche a F11, la profondità di campo a 300mm è scarsa e la ghiera della MAF è durina e con poca escursione e non rende sempre facile mettere a fuoco come si deve. inviato il 30 Settembre 2022 |
 | Sony A7 II Pro: Prezzo, qualità immagini, IBIS Contro: facile alla polvere, prestazioni ad alti ISO, prezzo obbiettivi Opinione: Comprata nel 2019 usata ma praticamente nuova e ancora in garanzia. Venendo da Sony A290 e A58, la qualità d'immagine di una FF, anche la "vecchia" A7 II è davvero di un altro livello. I pro: ottima qualità delle immagini a bassi ISO, impressionante la capacità di recupero delle ombre, l'IBIS a 5 assi stabilizza qualunque obbiettivo compresi i vecchi Minolta e Sony per attacco A, corpo compatto e di qualità, a me il mirino elettronico piace molto anche perchè permette funzioni (il focus peaking, l'ingrandimento della preview, ecc..) che il mirino ottico non può avere. I contro: prestazioni ad alti ISO inferiori alla concorrenza (confrontata con Nikon d610 che pure ha lo stesso sensore ma anche con la a7III), orrendo bilanciamento colore automatico sui jpg (virato al giallo in modo sconsiderato, ma tanto è macchina che per me ha senso solo usando i files RAW), AF di vecchia generazione, il sensore si sporca con niente (basta cambiare l'obbiettivo all'aperto, anche con tutte le accortezze possibili, e ti ritrovi subito macchie nuove sull'immagine), la batteria dura pochino (per una giornata intera di foto una seconda batteria è indispensabile). Discorso a parte il prezzo assurdo degli obbiettivi Sony FE, per fortuna che ci si può fare un corredo di partenza con alcune ottime lenti attacco A e con i Samyang. In sintesi: la Sony A7 II è una macchina non esente da difetti e ormai per tanti versi obsoleta ma, ad un costo (nuova o usata) stracciato, ti porti a casa una FF come si deve con cui si possono fare persino foto professionali. Ovviamente a patto di abbinarla a lenti di qualità e magari un buon treppiede. PS: ricordatevi anche di investire una ventina di euro in un kit per la pulizia del sensore... inviato il 29 Settembre 2022 |
 | Samyang AF 14mm f/2.8 FE Pro: Prezzo, costruzione, peso, prestazioni ottiche al centro e ai bordi a diaframmi chiusi Contro: nitidezza ai bordi a diframmi aperti (leggi sotto), focale fissa, aggiornamento firmware solo con docking station Opinione: Per me è una lente sorprendente, in particolare se si considera il prezzo, che seppur non bassissimo in assoluto è la soluzione più economica per un supergrandagolo FE con autofocus. Io la utilizzo con una A7II per architettura e reportage di mostre, alla fine la sto mettendo alla prova in modo duro solo ora (l'ho comprata giusto prima della pandemia) e devo dire che ne sono soddisfatto, una volta capiti i limiti e le peculiarità. Innanzitutto si dice che ci sia molta variabilità sulle copie, la mia mi pare però buona, non noto difetti ottici evidenti. Autofocus: l'AF io l'ho trovato preciso anche in condizioni di pochissima luce, io in genere preferisco settare l'AF su spot centrale o flexible spot, e ancora di più usarlo in manuale (vedi dopo) anche se la ghiera "by wire" è un po' troppo sensibile per i miei gusti. Distorsione: ce n'è, niente da dire ma con un 14 bisogna aspettarselo, non si può scattare con una focale simile come se si trattasse di un 28. Qualità ottica: Il Sammy 14 AF è molto nitido al centro, apparentemente meno ai bordi ma comunque accettabile a patto di chiudere un po' il diaframma. Al centro è più che accettabile già a F/3,2, che mi pare prestazione notevole in assoluto. In realtà, lavorandoci un po', mi sono reso conto che questa lente soffre di una leggera curvatura del piano focale. Questo si traduce in bordi apparentemente morbidi, ma la cosa è superabile mettendo a fuoco manualmente alla distanza appropriata e chiudendo il diaframma (a F11/F13 e messa a fuoco intorno a 1,5/2 metri, magari alzandosi un po', tutto il quadro è a fuoco fino all'infinito e gli angoli estremi sono perfettamente nitidi, provare per credere) Per me, questa lente da' il suo meglio a F/11, dove c'è anche relativamente poca vignettatura (che invece si fa sentire al diaframmi aperti) ma è comunque utilizzabile anche a diaframma aperto, da F13 si comincia a vedere un po' di diffrazione. Insomma, bisogna fare pratica su inquadrare e mettere a fuoco con un obiettivo tanto estremo e "nervoso", una volta fatta un po' di pratica il Sammy da' però notevoli soddisfazioni. Le immagini che produce sono in genere ben contrastate, tridimensionali e con ottimi colori; la possibilità di ottenere foto usabili sino a F/2.8 ti salva talvolta un servizio, soprattutto se ti muovi a mano libera. Certo, avendo un altro budget (e un collo robusto) conviene buttarsi sul Sony 12-24 GM o sul Sigma 14-24 che hanno forse prestazioni otttiche leggermente superiori e sono zoom (il che spesso è una mano santa). Ma al prezzo del Samyang (che si trova seminuovo sotto i 400 euro), se si incappa in una buona copia è difficile trovare di meglio. PS. Un difetto di questo obbiettivo è che non è possibile aggiornare il suo firmware attraverso la macchina fotografica ma bisogna procurarsi una docking station proprietaria costosa e difficile da trovare. inviato il 30 Aprile 2022 |
 | Minolta 100mm f/2.8 Macro D AF Pro: Nitidezza, colori, qualita' costruttiva, prezzo dell'usato Contro: Peso, soggetto a sensor reflection sulle digitali Opinione: Lo uso (in versione non D) su Sony A7 II con adattatore LE-EA3 ovviamente in focus manuale. Per me e' una lente grandiosa, se poi si considera che l'ho pagata poco piu' di cento euro, e' un vero affare. Va bene sia per macro (di fiori e piante nel mio caso) che per architettura e paesaggio "di dettaglio". Nitidissima su tutto il quadro anche sulle FF digitali di oggi, almeno ai diaframmi chiusi che uso di solito, e con i classici colori dei vecchi Minolta. Ovviamente nulla posso dire dell'autofocus. La possibilità di scendere a 2.8 (a cui rimane più che accettabilmente nitida) permette anche di giocare con un bokeh a mio gusto piacevolissimo. Piccoli difetti: pesa non pochissimo e sbilancia un po' una macchina leggera e compatta come la A7 II, questo crea anche qualche problema alla testa sferica del mio cavalletto Manfrotto quando metto la macchina nelle posizioni piu' "ardite", ad esempio puntata verso il basso. Se lo sfondo è molti luminoso soffre talvolta di sensor reflection (ovvero compare un'area piu' chiara proprio al centro dell'inquadratura che non va via nemmeno diaframmando al massimo). Esiste anche una piu' costosa versione Sony che mi risulta sia di fatto pressoche' uguale alla Minolta. Consigliatissimo. inviato il 03 Aprile 2022 |
 | Minolta AF 35-70mm f/4 Pro: Dimensioni, peso, prezzo, nitidezza, colori tipicamente Minolta Contro: Macro solo 1:2 Opinione: Grande lente al di la' del costo ridicolo a cui la si trova (io l'ho pagata ben...17 euro). A f11, la mia copia e' nitida in modo imbarazzante e sbriciola il ben piu' blasonato Minolta/Sony 100 macro. Io la uso intensivamente in manuale per foto botaniche su A7 ii e non ho ancora trovato il suo limite. Unico difetto e' il macro non 1:1. inviato il 31 Gennaio 2021 |
| Minolta AF 35-70mm f/4 Pro: Dimensioni, peso, prezzo, nitidezza, colori tipicamente Minolta Contro: Macro solo 2:1 Opinione: Grande lente al di la' del costo ridicolo a cui la si trova (io l'ho pagata ben...17 euro). A f11, la mia copia e' nitida in modo imbarazzante e sbriciola il ben piu' blasonato Minolta/Sony 100 macro. Io la uso intensivamente in manuale per foto botaniche su A7 ii e non ho ancora trovato il suo limite. Unico difetto e' il macro non 1:1. inviato il 31 Gennaio 2021 |
 | Samyang AF 14mm f/2.8 Pro: Costruzione, nitidezza, autofocus Contro: Anello focus manuale molto sensibile, docking station per l'aggiornamento del firmware Opinione: Comprato per sostituire il Sigma 10-20 nel passaggio da Sony a58 a A7II. Usato per foto di architettura. Cosa mi piace: costruzione solida, peso e dimensioni ragionevoli, nitidezza ottima (anche ai bordi, chiudendo un po'), colori. Cosa mi piace meno: in focus manuale, l'anello di messa a fuoco è molto sensibile e si muove troppo facilmente, l'aggiornamento del firmware è possibile solo con una docking station proprietaria costosa e difficile da trovare, difficile montare filtri. La distorsione c'è ma è abbastanza moderata, molto molto meglio della versione 2.8 manuale ma un po' più del Voigtlander 15 e del Laowa 15, comunque più che accettabile e totalmente correggibile in Lightroom. Vignetting piuttosto contenuto (molto meglio del Voigtlander). Nitidezza sempre ottima al centro, cala leggermente ai bordi, ma stoppando un po' si ottengono sempre risultati incomparabilmente migliori del Sigma 10-20. Avevo dubbi sulla qualità "variabile" dei Samyang, ma la mia copia è ottima. In generale sono molto soddisfatto, Per il prezzo pagato (390 euro seminuovo) è un gran obiettivo. L'autofocus non lo uso spesso, ma averlo alla bisogna è comunque una gran comodità. inviato il 31 Gennaio 2020 |
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