RCE Foto

(i) Per navigare su JuzaPhoto, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)






Login LogoutIscriviti a JuzaPhoto!
JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo


Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta CookiePersonalizzaRifiuta Cookie

PuP
www.juzaphoto.com/p/PuP



Recensioni di fotocamere, obiettivi, treppiedi, teste e altri accessori pubblicate da PuP


nikon_z180-600Nikon Z 180-600mm f/5.6-6.3 VR

Pro: Costruzione, non si allunga, rotazione breve ghiera zoom da 180 a 600, nitidezza a TA, silenziosità, prezzo.

Contro: Ghiera messa a fuoco troppo indietro, custodia indecente, ovviamente la luminosità.

Opinione: Sono entusiasta per quelle che sono le mie esigenze; non posso esprimermi ad esempio su riprese a inseguimento di avifauna perché non è il mio campo. Mi sembra che l'AF sia molto veloce, silenziosissimo, a volte va in tilt su soggetti lontani poco contrastati o con poca luce, sarà per colpa dell'osso della Z7 e dell'apertura massima limitata. Come nitidezza mi pare molto buono da bordo a bordo a 45 MP il che consente anche crop importanti. Dopo 4 anni di attesa (e immagino valutazioni sulla concorrenza) Nikon ha sfornato un prodotto prosumer dall'ottimo rapporto qualità/prezzo, sostanzialmente un upgrade riveduto e migliorato del best seller 200-500, le cui pecche maggiori nel mio uso erano l'allungamento e la rotazione della ghiera zoom, che ora in 70 gradi e con un movimento morbido va da 180 a 600mm. Si brandeggia bene, lo porto in giro tenendolo per l'attacco treppiedi e non ha la pesantezza di 200-500 + FTZ (o il mostro del Sigma Sport) che sono stato costretto a usare nell'attesa. Lo sfuocato mi sembra gradevole, non ho quell'effetto di tridimensionalità che danno un 300/2.8 o altre lenti "esotiche" che non per niente costano molto di più. Zero riflessi interni anche puntando direttamente il sole. Per me è un punto di arrivo non potendo permettermi di più, credo che sia senza dubbio la scelta definitiva fra i superzoom "economici" per mirrorless Nikon. Prezzo e versatilità di questo zoomone contro il "carattere" e la luminosità dei super tele fissi... A ognuno la sua scelta. Ah dicevo, unica pecca forse la posizione della ghiera di messa a fuoco manuale, che fa un po' sbilanciare la presa, ma non mi posso lamentare e non mi lamento. In ultimo il VR... Ottengo risultati un po' altalenanti, in una sequenza a raffica, ma è presto per dare una opinione, sono pur sempre 600 mm da gestire. Ho postato nella mia scarna galleria qualche foto a 45 MP, senza alcun sharpening in post, quindi migliorabili. Saluti a tutti.

inviato il 12 Settembre 2023


nikon_z2-0xNikon Z TC-2.0x

Pro: Nitidezza e sfuocato

Contro: prezzo

Opinione: Stufo di portarmi dietro macigni tipo il Sigma Sport o il 200-500 Nikon, con tanto di monopiede come minimo, mi ritrovo per l'ennesima volta con la malsana idea di duplicare un 70-200/2.8 Nikon per trovare un compromesso salutare e arrivare a 400 mm con la Z7 (leggi: o dimagrisco io o dimagrisce il corredo, ho scelto la seconda). Se non avessi avuto già il 70-200 Z l'alternativa da valutare sarebbe stato il 100-400 Z, quello che si allunga, cosa che non mi garba. Però avrei dovuto rinunciare al 70-200/2,8 che è l'ottica che amo di più usare nelle sue diverse versioni fin da fine anni 80. Dopo aver letto tantissime recensioni e viste immagini di prova, di cui le più belle e convincenti qui su Juza, ho deciso di fare l'acquisto dello Z TC 2x. Non è un acquisto indolore essendo il più costoso duplicatore di sempre. (A dire il vero mi sa che il TC 301 nuovo a suo tempo costasse di più, in proporzione). Sono sempre stato fortemente deluso dai 2x: TC 20E, EII, EIII sul 70-200 VR1 e VR2 li ho scartati dopo i primi pessimi scatti (può darsi c'entrasse la maf fine, però parliamo di diversi corpi macchina reflex). Stavolta ero molto preoccupato e curioso perché molti avevano bocciato questa combinazione. Già dai primi scatti di prova a edifici in lontananza ho apprezzato la nitidezza fino ai bordi (parlo ovviamente a 400mm, lo scopo era quello) a tutta apertura, con possibilità di ulteriore crop selvaggio. Non ho riscontrato miglioramenti chiudendo il diaframma quindi lo ho usato parecchio a f/5,6 appunto l'apertura massima: mai visto un duplicatore così buono. Non posso parlare della prestazione dell'AF per soggetti in rapido movimento, non fotografo volatili, sono negato. Dico soltanto che la resa è sopra le aspettative: finalmente ho un combo relativamente leggero e compatto: logicamente la ghiera zoom rimane quella familiarissima del 70-200 Z, ben più comoda della ghiera macchinosa del 200-500 o di quella del Sigma che gira al contrario! L'altra cosa veramente positiva è la resa dello sfuocato che a mio parere rimane piacevole come col 70-200 liscio. Insomma sono soddisfatto dell'acquisto, mi trovo molto a mio agio come maneggevolezza, peso ecc. Quando uscirà il 180-600 prenderò probabilmente quello e il TC 2x non penso che sarà utilizzabile (1200 mm F/12,6???).

inviato il 12 Marzo 2023


nikon_afs58gNikon AF-S 58mm f/1.4 G

Pro: È una lente unica, un 105 nel corpo di un 58. Rende le foto magiche. Da provare per credere.

Contro: Difficile tararlo a TA; parecchie aberrazioni a TA; curvatura di campo; prezzo esoso del nuovo; ho rovinato il bordo interno infilando il tappo senza guardare (50 euro il ricambio). Plasticoso.

Opinione: Ne ho avuti due a distanza di anni e non sono mai riuscito a tararli bene, usandoli su diversi corpi macchina. Colpa mia. Mi piacerebbe tanto provarli adesso su Z per vedere se cessano i problemi di front-back focus ma non li ho più. Tuttavia le foto che ho fatto con questo obiettivo sono diverse da tutte le altre, entrano in gioco parametri non quantificabili con freddi dati... Si entra in una nuova dimensione. Vale la pena comprarne uno usato, entro i 1000 euro, provarlo tenendo conto delle considerazioni degli utenti fin qui lette, senza andare in cerca di quello che non è, ma al contrario esaltare le sue peculiarità, e poi eventualmente rivenderlo alla stessa cifra. I colori in luce scarsa in interni sono incredibili ma è ovviamente la resa dello sfuocato e la separazione morbida tra zone a fuoco e sfuocate che sono la sua prerogativa. Credo che solo il 200/2 dia maggiore soddisfazione ma non ho avuto la fortuna di provarlo. Ho avuto anche 85/1,4 e 105/1,4 ben più precisi e nitidi a TA ma questo ha dalla sua l'angolo di campo maggiore che permette ritratti ambientati molto particolari. Speciale anche la resa dei punti luce, di sera, si riesce a distinguere la lampadina nel lampione, senza aloni. Non mi piace però che verso i bordi le luci fuori fuoco diventino "occhi di gatto". Nitidissimo da f/2 per chi cerca anche la nitidezza ma a TA non è un Sigma Art (il quale per quel che mi riguarda restituisce un bokeh ben diverso). Ma il difetto peggiore che ho riscontrato è dato dalla curvatura di campo accentuata per cui fotografando ad esempio un quadro non mi veniva tutto a fuoco, per dire, centro e bordi a fuoco e a metà strada sfuocato, a "sombrero". Non me ne frega nulla di fotografare un quadro con questo obiettivo, ma se avevo tot soggetti in fila sullo stesso piano non mi venivano tutti a fuoco soprattutto a breve distanza, poniamo una fila di boccette. Quindi andavo fuori di testa. Per ritratti con un solo soggetto nessun problema. Mi hanno dato del matto però ho letto di questa sua caratteristica intrinseca. Con soggetti distanti e diaframmando, il problema si pone di meno. Ogni volta li ho venduti per investire in ottiche più adatte ai miei generi fotografici, ma ogni tanto, se devo fare un ritratto, mi sento orfano della loro magia. (1000 euro per usarlo ogni tanto non posso permettermelo).

inviato il 03 Novembre 2020


samyang_mf14_f2-8zSamyang MF 14mm f/2.8 RF/Z

Pro: Nasce con innesto Z

Contro: Peso ingiustificato, distorsione, assenza chip, prezzo.

Opinione: Opinione personale. In pratica si tratta del classico Samyang 14/2.8 con tutti i suoi noti pregi (nitidezza e resistenza al flare) e difetti (distorsione allucinante), ma senza CPU, più ingombrante e molto più pesante: il peso è superiore al peso del vecchio + FTZ. Come si vede osservando bene le foto di presentazione non ha alcun contatto elettrico. Si lavora in stop-down, all'effettiva apertura di diaframma che va regolato con la sua ghiera, senza alcuna informazione nel mirino sul valore di diaframma impostato. Niente negli Exif. Se il mirino non fosse elettronico e non compensasse, chiudendo il diaframma si vedrebbe sempre più buio e comunque di sera si fa molta fatica a inquadrare, bisogna farlo a 2.8 e poi chiudere per scattare (ovviamente guardando i numerini sulla ghiera con una pila). Non è nemmeno a buon mercato... Meglio comprare il vecchio usato a 200 euro, ha lo stesso schema ottico, pesa poco e almeno ha il chip! Questo Samyang non è la migliore soluzione di ripiego per avere un 14 mm su Nikon Z. E neanche tanto economico per quel che (non) dà. Aggiornamento: l'ho spedito a un finlandese e mi sono preso quel piccolo gioiello del 14-30 S a piccole rate. Tutto un altro vivere! Con un corpo macchina da 3000 euro non si può lesinare sulle ottiche... Ora posso usare sia il focus-stacking sia i filtri da 82mm ed è compatto e leggero come una piuma...

inviato il 05 Settembre 2019


nikon_z24-70_f4sNikon Z 24-70mm f/4 S

Pro: Leggerezza, compattezza, nitidezza, silenziosità e velocità AF, prezzo in kit

Contro: Ricordarsi di estenderlo per usarlo, paraluce un poco duro da inserire/togliere, occhio al diametro esterno dei filtri

Opinione: Sono soddisfattissimo delle qualità già espresse nelle altre recensioni. Passare da D850 con 24-70/2,8 VR a Z7 con 24-70/4 cambia la vita senza rinunciare a qualità d'immagine, anzi ha una nitidezza straordinaria. Oltre mezzo chilo di meno e compattezza per poter andare in giro tutto il giorno in scioltezza e dando meno nell'occhio. Silenziosissimo, anche per i video. Ghiera personalizzabile, molto interessante. Lo sfuocato specie alla massima estensione a TA è bello morbido, gradevole (non da mostri sacri come 58/1,4 e 85/1,4 per stare nelle focali simili ma non glielo si può chiedere) anche i punti luce sfuocati sono belli rotondi fino a bordo immagine. Certo arrivasse a 105 sarebbe meglio, ma tanto si può croppare all'inverosimile. Ho dei problemi con un polarizzatore circolare B+W che essendo leggermente "cicciotto" non mi consente di infilare il paraluce. Se tento di applicare il filtro dopo aver messo il paraluce non ho spazio per le dita per avvitare il filtro. Quindi attenzione al diametro esterno del filtro, provarlo prima. Come note negative, la costruzione appare plasticosa, penso che al minimo colpo si sfasci l'elicoide. È compatto quando a riposo, ma doverlo estendere per renderlo operativo è un fastidio sia perché compare sempre un messaggio nel mirino a ricordarti che sei distratto sia perché a riposo non permette di impostare nulla.

inviato il 08 Maggio 2019


nikon_z7Nikon Z7

Pro: Funzioni e qualità immagine della D850; punti di MAF fin quasi ai bordi; direttamente nel mirino ingrandimento scena, menu completi, revisione scatti con dati e istogrammi, ripresa video, livella, ripresa in formato DX a tutto mirino; leggerezza invidiabile; possibilità scatto totalmente silenzioso; 9 fps; fine problemi front-back focus; infinite personalizzazioni per chi ha tempo e l'indole per approfondirle. Piena compatibilità con SU-800 e flash vecchiotti. Ottiche native stellari. Modi U1 U2 U3 da personalizzare. Display touch orientabile.

Contro: Necessita di lungo apprendistato e accortezze inedite per chi era abituato con le reflex. Durata batteria scarsa. Pulsantini introvabili senza staccare l'occhio dal mirino. Modi AF molto da studiare. Sensore più esposto a polvere. Un solo slot di memoria. Ottiche native costose, in grave ritardo, mancano i super tele. Compatibilità ottiche Ais e AF limitata rispetto alle reflex di pari gamma. Battery grip senza pulsante di scatto verticale. Mirino elettronico dalla visione innaturale e che si oscura sul più bello.

Opinione: AGGIORNATO Novembre 2020 - Passare da una reflex digitale all'altra è una cosa gestibile, passare da reflex a questa mirrorless si rivela più complicato, bisogna armarsi di tanta pazienza. La qualità d'immagine è uguale alla D850, mai visto il famigerato banding. FANTASTICA per foto ponderate, ritratti, paesaggi, ora coi nuovi firmware ho trovato miglioramenti nell'AF per inseguimento che era il mio cruccio. Bisogna prenderci la mano! Tre pregi oltre a quelli noti: 1) la livella nel mirino, io che faccio sempre foto storte. Niente a che vedere con le freccette invisibili delle reflex. Però è fin troppo ingombrante 2) Quando decido di scattare in DX (19,5 MP) o altri formati ridotti ho l'immagine a tutto mirino, infinitamente meglio del riquadrino nel mirino delle reflex. In un certo senso ho due macchine in una. Però è facile dimenticarsi di tornare a FX... 3) Nel mirino ho il focus peaking e posso ingrandire tantissimo per verificare la messa a fuoco: ovviamente coi lunghi tele ci vuole un supporto o vibra tutto ed è inutile. La sensibilità del focus peaking va regolata di volta in volta, altrimenti lavorando con un grandangolo con grande PDC ci si ritrova l'intera scena colorata. Alcune cose negative: 1) pensare di far rivivere ottiche manuali Ai e Ais, magari super tele, aggiungendo la stabilizzazione del corpo macchina sembra molto allettante, ma c'è un aspetto che rovina tutto: con l'adattatore FTZ e ottiche manuali Ais non munite di CPU (in pratica tutte tranne il 500/4 P e il 45 P) si lavora in stop-down come fosse una reflex russa anni 70! Il mirino risulta brillante lo stesso col sole ma di sera bisogna inquadrare a TA e chiudere il diaframma al momento dello scatto senza vedere il valore nel mirino. Gli exif registrano solo l'apertura massima dell'obiettivo. La compatibilità con ottiche vecchie quindi è più limitata che con le reflex di pari gamma. Con gli AF e AFD si perde pure l'autofocus, come sulle reflex entry level. Evitare i Samyang S, non hanno il chip e pesano di più delle versioni per reflex col chip! 2) Se ci si dimentica il selettore foto/filmati su filmati e ci si rimette a scattare foto, anche dal mirino, si scatta alla risoluzione video senza accorgersene. Bisogna ricordarsi di spostare il selettore, che sulle reflex non impediva di scattare foto a piena risoluzione dal mirino anche sulla posizione video. 3) La batteria dura veramente poco anche con uso del solo mirino. Meno male che ho 3 batterie. 4) Di fabbrica è settata per andare in standby in ripresa dopo 30 secondi, dopodiché la fotocamera per riattivarsi ci mette un secondo abbondante! Meglio aumentare il tempo però consuma più batteria: gli obiettivi continuano a focheggiare in AFC. E comunque il mirino si oscura a metà, prima di andare in spegnimento, sempre nel momento che serve! 5) Nella mia incapacità, gran parte dei pulsantini sono introvabili senza staccare l'occhio dal mirino e andare in cerca. Sono tantissimi. Sono configurabili, ma bisogna essere polipi e avere buona memoria! Tutorial del mitico Morten Hilmer dal minuto 6.00: https://www.youtube.com/watch?v=2-3Vopb_sAU Altrimenti bisogna premere "i" e muoversi nel menu senza staccare l'occhio dal mirino. Il mirino: (premesso che detesto la visione elettronica, non rispecchia la scena che ho davanti) di default quando si allontana l'occhio dal mirino subentra il display e viceversa, per cui se con il display rivolto verso l'alto un dito si avvicina al mirino il display si spegne; si risolve la cosa cambiando modalità col pulsantino a sinistra del mirino. Le modalità sono limitabili tramite menu, se sono troppe. Su U1 U2 e U3 ho salvato tre complessi settaggi per azione, paesaggi, ritratti... Peccato che il modo di scatto singolo o raffica non sia memorizzabile ma resti sempre l'ultimo impostato. Invece va salvato ogni volta su U1, U2, U3 il nome che si dà ai file. Ora ho 14-30/4, 24-70/4, 70-200/2,8 e attendo un super tele.

inviato il 02 Maggio 2019


nikon_afs24-70_f2-8vrNikon AF-S 24-70mm f/2.8 E ED VR

Pro: Costruzione, velocità e accuratezza AF, versatilità come focali, VR che mancava.

Contro: Peso, peso, peso, ingombro, diametro filtri, prezzo del nuovo.

Opinione: Sono approdato da un anno a questo mastodontico obiettivo. Mastodontico come 24-70, relativamente al mio uso pratico, in quanto lo considero l'ottica standard tuttofare, impagabile, quella che porti via e fai quasi tutto, aiutandoti col crop della D850. È vero che sostituisce parecchie ottiche fisse, le quali anche fossero quelle leggere da f/1,8 peserebbero di più come somma totale, nello zaino. Ma quando lo innesti su un corpo già di per sé pesante, magari col grip, sembra di andare in giro con una pietra al collo, o sulla spalla. È più lungo, più largo e più pesante del precedente. Il diametro filtri non è più 77 come il 16-35, il 24-70 precedente, il 70-200, i vari 300/4, 85/1,4 ecc. Diventa 82, come il magnifico 105/1,4 (ecco una puerile scusa per comprare pure quello, cosa che ho fatto). Il paraluce rimane attaccato all'esterno del barilotto, mentre le lenti avanzano e arretrano: a 24 mm il paraluce sporge il minimo, solo qualche cm... Al di là delle lamentele, lo considero l'ottica tuttofare definitiva, poiché ha delle caratteristiche da "pro" evidenti: innanzitutto un autofocus fulmineo che fa impallidire molti fissi. Poi ovviamente la costruzione solida, l'elicoide dello zoom senza incertezze, il paraluce agganciato attorno che si sfascia in caso di urto salvando l'ottica (mi è successo, 50 euro nuovo), anche se è un po' macchinoso. Come resa ottica mi sembra omogeneo. Lo ho preso usato perché il precedente 24-70 dopo 10 anni stava dando segni di cedimento meccanico, altrimenti a prezzo pieno non lo comprerei di certo, visto che il vecchio si trova a 900 (stando molto attenti alla ghiera dello zoom che non si impunti). Da considerare in questa nuova versione il vantaggio del VR, specie con tanti megapixel, quando il rischio del micromosso è grande, sia nella fotografia presa al volo su qualche mezzo in movimento, sia in situazioni di scarsa luce o tempi volutamente lenti. Non è una recensione da tecnico, quale non sono, semplicemente la mia impressione pratica nell'uso. Dimenticavo: bokeh buono conforme lo sfondo, non paragonabile ai fissi da ritratto che ho avuto e neanche al 70-200 a 70mm. Ma non glielo si può chiedere. Comunque ha il diaframma circolare. Ah già, vignetta tantissimo a 2.8 ma si corregge con un click, se non piace.

inviato il 07 Settembre 2018


nikon_afs200-500_f5-6vrNikon AF-S Nikkor 200-500mm f/5.6 E ED VR

Pro: Prezzo, costruzione, nitidezza, VR, versatilità, marca Nikon

Contro: AF, peso, staffa staccabile ma restano viti sporgenti, rotazione della ghiera zoom , allungamento

Opinione: Ho avuto questo obiettivo su D800, D810 e su D850. Posso dire da vecchio Nikonista che sia un sogno che si realizza, almeno sulla carta: finalmente un super tele abbordabile, ad apertura massima fissa, con un VR sbalorditivo, da casa Nikon quindi perfettamente compatibile con le sue reflex. La qualità ottica considerando il prezzo è più che soddisfacente, basta un poco di sharpening specie a 500 mm a TA. Anche col TC14 si porta a casa la foto a livello di nitidezza, con qualche problema per l'AF che si impunta ancor più. Col TC20 meglio lasciar perdere. Non faccio avifauna però la lentezza dell'AF rispetto al 70-200/2,8 è evidente così come la difficoltà in scarsa luce essendo un f/5,6. È bello, a parte il paraluce tanto plasticoso e ingombrante, che però ha anche la funzione di protezione: in caso di caduta si disintegrerebbe il paraluce, coassiale, senza trasmettere l'urto al barilotto. Alcuni lo sostituiscono con un paraluce di metallo avvitato alla ghiera dei filtri: se sbatte, il danno grosso è sicuro. Le cose che non mi sono piaciute, a parte il peso, sono l'allungamento osceno cui arriva a 500 mm, la zoomata lenta, nel senso che bisogna girare tanto la ghiera per passare da 200 a 500: su un forum straniero ho letto l'idea di usare lo zoom come fosse a pompa, si prende verso la lente frontale e si tira in avanti e indietro. Può darsi che sia il modo migliore per sfasciarlo quindi non mi fiderei! Poi non mi piace che togliendo la grossa staffa per risparmiare sul peso restino orrende viti sporgenti a vista. Della sacca non mi importa nulla tanto lo tengo nello zaino. In caso di uscite fotografiche a poca distanza dall'auto è l'ideale, ma per lungo trekking, nello zaino assieme a qualche altro macigno della triade 2.8, diventa impegnativo, almeno per me. Bisogna lasciare qualcosa a casa (che ovviamente si rivelerà la scelta sbagliata). Si ottengono foto nitide a mano libera anche con tempi impensabili grazie a un VR molto efficace. Sicuramente ha un ottimo rapporto qualità-prezzo, non tipico di Nikon, è molto versatile come focali, anche se l'apertura massima lo limita.

inviato il 24 Gennaio 2018


nikon_f3Nikon F3

Pro: Robustezza, comandi ben disposti, pentaprisma e vetrini MF intercambiabili, semplicità d'uso.

Contro: Un solo tempo meccanico di emergenza, sistema esposimetrico, illuminazione numero diaframma. Induce a collezionare i suoi splendidi obbiettivi.

Opinione: Usata ininterrottamente dal 1993 al 2006, ora tenuta con affetto nell'armadio, ma conto di tornare a fare bianconero quando avrò tempo. Diapositive basta. Macchina esteticamente bellissima, robusta, tutta in metallo come le sue eterne ottiche, ho la versione HP con motore MD-4 che la appesantisce non poco. Pagata a suo tempo di seconda mano due milioni e mezzo col motore. Che dire, la ho usata più esponendo con l'esperienza che usando il suo spartano esposimetro, ma era bello lavorare così, era bello anche mettere a fuoco con calma, fare foto ragionate, regolare tempi e diaframmi con le ghiere. Mi ha accompagnato in giro per l'Europa, spesso caricata a bianconero a tutte le sensibilità fino a 3200 ASA tirata fino a 12800... Le sue pecche risiedono nell'esposimetro, con quei riferimenti +- abbastanza poveri: altre reflex avevano un elenco dei tempi nel mirino e si vedeva di quanti stop si era fuori nell'esposizione manuale, ma come dicevo io esponevo con la regola dell'F16 in manuale e poche volte sbagliavo. Altra pecca il ridicolo pulsantino per illuminare con una luce fioca il numero del diaframma sull'obiettivo, che poi veniva rimbalzato nel mirino. Poi, in caso di pila esaurita (cosa che faceva scandalizzare gli utenti negli anni 80, abituati alle reflex meccaniche, mentre ora senza energia elettrica non funzionerebbe più nulla) l'otturatore scatta con un pulsante ausiliario solo a 1/90° di secondo. La FM2 ad esempio era completamente meccanica, la pila serviva solo per l'esposimetro. Si diceva che l'LCD con il +- si sarebbe esaurito con gli anni. Il mio va ancora. Ovviamente bisognava ricordarsi di accendere e spegnere il motore, che dava un'impugnatura ergonomica con un altro pulsante di scatto più avanzato. Non esisteva il pulsante di scatto in verticale. Curioso che staccando il pentaprisma si potesse, tenendo la reflex capovolta sopra la testa, inquadrare direttamente sullo schermo di messa a fiuoco, a lati invertiti, e comunque esistevano pentaprismi molto particolari simili a un moderno display... Chissà quanti fotoreporter in mezzo alla folla avranno usato questo metodo pionieristico. Si potevano comprare vetrini di messa a fuoco di tutti i tipi, con anelli di microprismi e immagine spezzata che funzionavano con ottiche luminose, altrimenti vetrini diversi "lisci" per i tele. Riguardo il flash, a causa del pentaprisma intercambiabile, per attaccarlo sulla reflex ci vuole un piccolo adattatore coassiale alla levetta del riavvolgimento sulla destra. Il motore permetteva scatti in sequenza a circa 4 fps, conforme la carica delle 8 pile stilo, che duravano parecchi rullini. Il motore riavvolgeva velocemente il rullino il che poteva far risparmiare decine di secondi. Sto scrivendo a memoria, sono 11 anni che non la uso, potrei sbagliare qualcosa. Certo che quando è uscita la Df qualche tentazione l'ho avuta di tornare all'essenza... Vuol dire scelta dei tempi, diaframmi, messa a fuoco manuale, ISO fissi e niente altro da settare. Se penso che ogni volta che accendo la Z7 trovo qualcosa fuori posto mi viene da piangere.

inviato il 01 Giugno 2017




 ^

JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.

Versione per smartphone - juza.ea@gmail.com - Termini di utilizzo e Privacy - Preferenze Cookie - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

www.juzaphoto.com - www.autoelettrica101.it

Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me