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![]() in Blog il 29 Marzo 2021, 14:41 Leggo un'inserzione di vendita di materiale usato, in cui si reclamizza un corpo tenuto bene, mai incidentato, perfettamente funzionante e venduto solo per passare a livello superiore. Parte un misclick, invece di aprire tutte le inserzioni del mercatino relative a quel modello si apre il profilo del venditore e la prima cosa che salta all'occhio è un'accorata richiesta di aiuto, perchè gli è caduto per terra un corpo macchina (indovinate un po' di che modello??), si è scassato, è stato mandato a riparare e da allora l'autofocus va per suo conto. E come mai, e c'è qualcuno che ne sa qualcosa, e così via. Ora, dico io, bisognerebbe essere o un po' più onesti, o un po' più accorti. Perchè se il corpo è lo stesso, bisognerebbe raccontare le cose come stanno e se non è lo stesso non vedo perchè sputxxxarsi da soli per nulla..... Il mondo è bello perchè è rotondo.... 1 commenti, 238 visite - Leggi/Rispondi ![]() in Blog il 02 Settembre 2020, 23:47 Ci ha lasciato un'altra bella persona. Philippe Daverio non c'è più, e a me mancherà. Era originale e peculiare in diverse cose. Elegante nella stravaganza dell'abbigliamento, come poche persone hanno saputo essere. Mi viene in mente per esempio Roberto Gervaso, con cui condivideva la propensione al papillon, la tendenza ai colori e ai disegni anticonvenzionali e la capacità di divertire e intrigare restando assolutamente serio e impegnato. Era più che colto, più che uomo di cultura. Era un fan, un ultrà della cultura. Trasudava la convinzione che con il sapere, la cultura, l'intelligenza si potesse ottenere tutto, soprattutto la felicità. Era a mio avviso un grande comunicatore: era un aristocratico che empatizzava e creava armonia e benessere con le persone comuni, era un "pop" che sbancava con la sua nobile umiltà i tavoli dei salotti buoni, surclassava i"vip". Secondo me, sapeva farsi amare perchè sapeva manifestamente amare, perchè ogni suo gesto e ogni sua parola lo dimostravano sinceramente e onestamente innamorato del bello e del giusto, e si intuiva che per lui formassero una specie di binomio imprescindibile. Non c'è giustizia senza bellezza, non c'è bellezza senza giustizia. Alla fine, lo percepivi proprio così: una persona bella e giusta. Mi spiace, mi spiace proprio pensare che non sentirò più le sue spiegazioni, i suoi ragionamenti, le sue digressioni con quella voce compassata, dai toni bassi e riflessivi, un pò grattata e così suadente. Mi spiace che non ci sia più. 2 commenti, 339 visite - Leggi/Rispondi ![]() in Blog il 27 Maggio 2020, 22:20 Come canta Rag-and-bone man "I'm only human after all Don't put your blame on me" Come a tutti gli umani, anche a me vengono le scimmie ma mi girano i maroni a sperperare cifre importanti solo per un capriccio. ("I'm only human after all Don't put your blame on me") Ho messo assieme due corpi macchina APS-C, una 7d e una 40d che volevo usare come backup, ma periodicamente mi veniva qualche pallino.... Per capire, mi sono imposto una scelta: per qualche tempo ho confinato la 7d nello zaino e uso solo la "vecchietta". Ho scoperto che mi diverto alla stessa maniera e la soddisfazione che traggo dai risultati non presenta differenze apprezzabili. (Qualcuno dirà...sono tutte ciofeche, un corpo vale l'altro... "I'm only human after all Don't put your blame on me"). Vi dirò che questa semplice manovra aiuta a far tacere lo scimpanzè.... Aiuta ad assumersi le proprie responsabilità senza fare scaricabarile sulla tecnologia..... ![]() ![]() ![]() 12 commenti, 418 visite - Leggi/Rispondi ![]() in Tema Libero il 20 Aprile 2020, 0:07 Tendto di rivitalizzare questo tema. La forzata reclusione mi muove qualche fantasia gastronomica e il fatto di aver trovato un fornitore km 0 di ortaggi, che per giunto consegna a domicilio, mi ha fatto balenare questo risotto. Una premessa: penso che le zucchine appena germogliate, con ancora attaccato il fiore, siano imprescindibili. Vado a descrivere. Ingredienti per due persone: - 5 pugni di riso - 7-8 zucchine novelle, per intendersi quelle grosse come un dito. - una quindicina di fiori di zucchina - vino bianco - brodo vegetale - parmigiano - burro - burro chiarificato - cipolla Esecuzione. Taglio a julienne di medio spessore le zucchine Tosto a secco il riso in una pentola antiaderente. In un tegame rosolo a fiamma bassa due cucchiai di battuto fine di cipolla in burro chiarificato (non uso olio per risotti) Aggiungo le julienne di zucchina e insaporisco per qualche minuto Aggiungo cinque-sei fiori di zucchina Aggiungo il riso e lo tosto fino a consistenza vetrosa Sfumo con poco vino bianco, poi copro con brodo vegetale Porto il riso a cottura aggiungendo brodo vegetale a copertura. Mentre il riso cuoce infarino otto fiori di zucchina e li friggo fino a consistenza croccante in olio di oliva (non EVO, altera i sapori) Quando il riso è cotto manteco con parmigiano e una noce di burro, impiatto e guarnisco ogni piatto con quattro fiori fritti. Non esagerare con il parmigiano, il sapore del latticino non deve sovrastare gli aromi delicati della verdura. Le chiavi di questo piatto sono la delicatezza delle zucchine novelle e la pulizia del loro aroma. Con zucchine di normale raccolto, secondo me non viene, sia per il sapore meno delicato, sia perchè hanno molta più polpa lontana dalla buccia e tengono meno la consistenza. 1 commenti, 329 visite - Leggi/Rispondi ![]() in Blog il 03 Dicembre 2019, 16:52 Sta arrivando Natale e siamo tutti più buoni. Anche quelli che hanno materiale usato da vendere. Durante i residui undici mesi emanerebbero annunci con prezzi esorbitanti, tentando di esprorpiare la platea dei risparmi e anche dell'incipiente (più o meno...) TFR. Ma siamo sotto Natale... Allora leggo (e riporto alterando i dati, non vorrei mai che qualcuno si risentisse...) che delle anime caritatevoli mettono in vendita corpi macchina professionali, metti un Nikon D800 con BG, a 500 euro. Perchè, si domanda l'italiano medio, sospettoso e malfidente? C'è sotto qualcosa, è poco.... Ma le anime caritatevoli sciolgono il dubbio: per inutilizzo, pochissimi scatti, tra un "click" e l'altro usciva un nuovo modello... Capiamoli, ce lo spiegano anche: si sono comprati il gingillo così, per gioco, per fare quattro scatti con gli amici, ma poi gli amici si sono dati al tressette e allora.... Ora, vero è che il mondo è bello perchè è rotondo, che alla fantasia non c'è limite e che ogni testa un piccolo mondo, e avanti con i proverbi e le frasi fatte, ma è ovviamente una mia deficienza il fare fatica, tanta fatica, a pensare che uno....così, per la compagnia.... Perbacco, ma è normale che uno socievole, oh, intendiamoci, solo per non restare indietro...si compri una macchina fotografica. Altrimenti cosa potrà mai fare, nelle serate in taverna con gli amici? Vabbè, dici tu, non si accontenta dello smartofono, investe cento euro in una compattina.... Ma sei matto? Come si fa a fare quattro scatti con gli amici senza una professionale FF e il battery grip?? Poi non la si usa mai, escono i modelli nuovi, qualcuno compra il Risiko per passare le serate...tocca vendere la D800 con annessi e connessi. Ma siamo sotto Natale, allora... 500 euro, che sono qualcosa in più degli scatti che ha fatto... Maledetto Risiko!!! E Buon Natale a tutti, soprattutto al fortunato che coglie l'occasione.... Serbi almeno un po' di gratitudine, a fronte di tanta bontà. 4 commenti, 366 visite - Leggi/Rispondi ![]() in Tema Libero il 20 Luglio 2019, 14:45 Li ho provati l'altroieri sera, promossi da me e dalla moglie. Si parte da una gallinella (triglia lanterna) di taglia medio-piccola (300-400 grammi). Si sfiletta, si spinano bene i filetti e si elimina la pelle. Lisca e testa vanno in un pentolino con 300.400 g di acqua, una cipolla piccola, un pezzo di sedano, carota, uno spicchio d'aglio e due gambi di prezzemolo interi. Si lessa a fuoco dolce per preparare un fumetto di pesce che poi andrà filtrato al colino fine. I filetti di gallinella vanno rosolati in poco olio e uno spicchio di aglio incamiciato. Quando sono dorati si sgocciolano e si conservano a parte. Nello stesso olio, dopo aver eliminato l''aglio, scaldiamo la scorza di un limone grattugiata senza toccare lo strato spugnoso bianco (amaro!!!), poi aggiungiamo il succo di mezzo limone e portiamo all'ebollizione aggiungendo un mestolino di fumetto. Quando tutto è ben legato aggiungiamo il filetto di gallinella sbriciolato e dorato. Si lessa la pasta - al meglio, tagliolini - e la si salta nel condimento, regolando la mrbidezza con opportune aggiunte di altro fumetto di pesce. Si guarnisce con trito fine di prezzemolo fresco. 1 commenti, 576 visite - Leggi/Rispondi ![]() in Obiettivi il 18 Gennaio 2019, 20:55 Ho provato a mettere a confronto tre grandangoli "contigui" di Sigma: 24 Art, 28 Art e 35 Art. Il 35 costa poco più del 24, nonostante la lente frontale da 67 e la maggior complessità dei grandangoli spinti. Forse è proprio lo sforzo progettuale per limitare dimensioni e pesi, a fare un po' di differenza. Il 28, che si colloca a metà strada (più o meno...) fa storia a se: ha lo stesso diametro di lente frontale del 24, è tropicalizzato e costa circa 400 euro in più. Tanto per parlare, qualcuno si è fatto un'idea del perchè? Costano così care, le guarnizioni? 8 commenti, 595 visite - Leggi/Rispondi ![]() in Tema Libero il 05 Maggio 2018, 0:00 Un secondo di media difficoltà che trovo molto piacevole. Per due persone uso: 350-400 g di carrè di coniglio (si trova già selezionato , pulito e tagliato a tranci); 4 patate di media grandezza due-tre cucchiai di olive taggiasche in salamoia pinoli a piacere 1 spicchio d'aglio 1 bicchiere grande di vino bianco brodo vegetale maggiorana timo 2-3 bacche di ginepro olio EVO sale Si parte facendo spurgare l'acqua al coniglio: in casseruola con un filo d'olio si scalda il coniglo a fiamma bassa, quando inixia la cottura si aggiunge una tazzina d'acqua e si copre, lasciando cuocere per qualche minuto fino a quando la carne si libera dei suoi umori sgradevoli. Ciò fatto, si prepara una casseruola con olio EVO e aglio, si scalda e si rosola bene il coniglio precedentemente purgato. Quando la carne comincia a dorare si aggiunge il vino bianco, le bacche di ginepro, la maggiorana e il timo secondo gradimento. Si sfuma lentamente, girando più volte i pezzi di coniglio. Quando l'acidità volatile del vino è sfumata si regola il liquido con brodo vegetale e si lascia cuocere a fuoco dolce e con coperchio. Dopo circa un'ora si aggiungono le patate a tocchetti abbastanza piccoli e si portano a cottura. quando mancano una decina di minuti alla cottura delle patate si aggiungono le olive, si tostano i pinoli in una padella antiaderente e si aggiungono. Eventualmente si toglie il coperchio, si corregge il sale e si regola la fiamma, per giungere a cottura con la giusta quantità di fondo di cottura. Mi piace un vino bianco abbastanza strutturato, di profumo non invadente e di giusta acidità. Ci vedo bene un trebbiano, toscano con passaggio in legno o dell'Abruzzo. Interessante una falanghina o anche un vermentino di Gallura. 0 commenti, 290 visite - Leggi/Rispondi ![]() in Blog il 17 Febbraio 2018, 23:09 Nel proporre questo tema di riflessione e di discussione parto da un principio che, in qulasiasi transazione commerciale, è inderogabile: chi vende deve soddisfare le esigenze di chi compra. E' la cultura del cliente, è la corretta etica commericiale. Chi vuole vendere non può e non deve pensare a un rapporto paritetico con il cliente: quest'ultimo è il protagonista dalla relazione, il venditore deve porsi come servitore del cliente (non servo, attenzione...servitore. C'è un abisso di differenza, il servitore è un soggetto libero e indipendente che ha scerlto di produrre e fornire un servizio. Anche il Presidente della Repubblica, massima carica dello Stato, è un servitore delle istituzioni). Bene, se qualcuno vuole vendere qualcosa deve preoccuparsi di rendere la sua proposta conveniente per l'acqirente. Questo, quando si propone un usato, significa che bisogna proporlo ad un prezzo, la cui differenza con il nuovo copra, oltre alla perdita di valore conseguente all'uso pregresso, il rischio dell'acquirente, i minori contenuti di servizio (garanzia, mancanza di un referente, ecc.) e anche il maggoir incomodo e costo di trattare e ritirare da un privato. Ciò comporta, come conseguenza, che il valore residuo riconoscibile sia sensibilmente differente in funzione del prezzo del bene. Mi spiego: se compro usato un 400 f2.8 il valore residuo verrà essenzialmente determinato da uso e rischio: i "costi fissi" della trattativa sono facilmente annegati nel valore di migliaia di euro che l "pezzo" conserva (a meno che non lo trovi in Indonesia...). Se il bene vale cento euro, tutto cambia: se il supertele lo pago volentieri il 70% del valore del nuovo, il cinquantino no, non ci sto dentro con 110 euro di prezzo di partenza, se ne spendo 80 per l'acquisto più un'andata e ritorno per il ritiro e ci perdo mezza giornata in trasferta, prove e controlli. Spendo meno a prenderlo su Amazon (non voglio pensare ad acquisti on-line con irregolarità fiscali sottese) o nel negozio vicino a casa. Può avere senso prenderlo a 50-60 euro se sono vicino al venditore, oppure spedito. Il minor incomodo è compensato dal rischio della spedizione, a mo carico. Chi pensa di vendere a cifre più alte e non considera questi aspetti, non pratica una corretta cultura commerciale. Che non vuol dire che sia un lestofante, ma secondo me sbaglia prospettiva. 14 commenti, 629 visite - Leggi/Rispondi ![]() in Tema Libero il 31 Gennaio 2018, 21:03 Segnalo con convinzione questa ricetta. Spadellata di petto di pollo con carciofi. Ingredienti per una persona: due belle scaloppine di pollo (100-150 grammi) un carciofo (io uso il sardo spinoso perchè lo ritengo il migliore di quelli che si trovano normalmente) vino bianco due cucchiai di olive taggiasche in salamoia tre-quattro capperi sotto sale uno spicchio d'aglio fresco maggiorana olio EVO sale - preparare le scaloppine di pollo tagliandole a straccetti di 1-2 cm di larghezza; - mondare il carciofo: eliminare le foglie coriacee, spuntarlo, tagliare in due il cuore, togliere la barba e le fogliette spinose dall'interno. Recuperare il midollo del gambo e conservare il tutto in acqua fresca con il succo di mezzo limone; - porre un velo di olio EVO sul fondo di una padella antiaderente, rosolare per un paio di minuti lo spicchio d'aglio e i capperi lavati e sminuzzati e poi saltare gli straccetti di pollo; - nel frattempo, sgocciolare i carciofi e affettarli abbastanza fini; - aggiungere i carciofi al pollo e sfumare con una tazzina di vino bianco; - quando il vino è sfumato, salare e aggiungere una tazzina d'acqua, le olive lavate e sgocciolate e due pizzichi di maggiorana (surrogabile con prezzemolo, da aggiungere però a fine cottura - per me meglio la maggiorana); - coprire e cuocere per 20', poi togliere il coperchio ed eventualmente alzare l fuoco per ridurre il fondo; Io lo impiatto con uno-due pomodorini secchi, lasciati mezz'ora in ammollo con acqua fredda, ripuliti dai semi e dalla placenta e conditi con un filo d'olio. Ogni tanto, un bocconcino di pomodorino condito risveglia le papille gustative col suo particolare boccato dolce-sapido-piccante ed esalta il sapore delicato del piatto. Difficoltà approssimabile allo zero, veloce da preparare, gusto complesso e ampio con tanti sapori comunque ben equilibrati e amalgamati, molto misurati e discreti, nessun ingrediente pretenzioso o difficile da reperire (a parte la stagionalità del carciofo). Secoondo me, tanta resa con poca spesa... Abbinato con un buon purè di patate o con dei crostoni di polenta croccanti, è un piatto unico veramente gratificante. PS: penso che questa preparazione dia il meglio di se con una sella di coniglio al posto del pollo, ma diventa tutto più lungo e complicato...diciamo che il pollo va bene dal lunedì al venerdì, il coniglio è la versione festiva.... 1 commenti, 415 visite - Leggi/Rispondi ![]() in Tema Libero il 26 Gennaio 2018, 23:52 Pasta: praticamente tutti i formati di pasta corta, penne, tortiglioni, fusilli, conchiglie, pipe rigate....anche le orecchiette. Condimento (le dosi ve le lascio interpretare secondo buon senso): - Broccoli lessati - Un pao di pomodorini secchi a testa - Due filetti di acciuga a testa - Capperi sotto sale q.b - Aglio - Olio EVO Lessate la pasta nell'acqua di cottura dei broccoli Indorate uno-due spicchi d''aglio in olio EVO, stemperateci dentro i filetti di acciuga (aiutarsi con un cucchiaio di acqua di cottura), aggiungete i broccoli e i pomodorini sminuzzati fini e amalgamate il tutto con un po' d'acqua. Aggiungete i capperi lavati e sminuzzati e saltate la pasta nel condimento. Parmigiano a discrezione, magari meglio della ricotta affumicata. La ricetta l'ha trovata mia moglie in una raccolta di piatti salutisti. Per me è veramente pessima, sapori che non legano e poco armoniosi in combinazione, gusto aggressivo e per niente fine. A mia moglie piace...giuro che l'ho sposata per amore, non mi ha preso per la gola... Se qualcuno l'ha già provata, avanti col contraddittorio. Se qualcuno la vuole provare, sappia a cosa va in contro e non venga poi a cercarmi... ![]() ![]() ![]() 2 commenti, 438 visite - Leggi/Rispondi ![]() in Fotocamere, Accessori e Fotoritocco il 18 Gennaio 2018, 23:58 Mi sono incuriosito e ho guardato con attenzione i treppiede della linea "Element" di Manfrotto: saltano all'occhio alcune profonde differenze rispetto alle caratteristiche progettuali e al family fashion comuni a quasi tutto il resto della produzione. 1) testa. I trappiede che l'hanno in dotazione montano una testa della serie 057, con design tipico e logo. Gli element una testa completamente differente e apparentemente non marcata. 2) colonna centrale. Nota distintiva di Manfrotto, l'hanno tutti di sezione esagonale con serraggio a chiavetta filettata laterae. Gli Element l'hanno a sezione circolare con serraggio a manicotto filettato coassiale. 3) Piasta di aggancio fotocamera. I Manfrotto l'hanno di modello proprietario, con aggancio/sgancio rapido. Gli Element l'hanno pseudo-Arca con serraggio a vite. 4) Piastra di attacco gambe e colonna. A parte i BeFree, che hanno piastre di attacco delle gambe strette con le gambe calettate a sbalzo, gli altri hanno una piastra con la testa delle gambe che si impernia sui lati esterni di piastre sporgenti, di dimensioni maggiori di quelle delle piastre degli Element. 5) Sistema di blocco dell'inclinazione delle gambe. Il pulsante che aziona il dente di fissaggio sulla piastra di attacco è completamente differente, come forma e come principio fisico di attuazione: per sbloccare la gamba nei Manfrotto bisogna premere il pulsante verso l'alto, negli Element spingerlo verso il basso. Dopo aver osservato tutto ciò, mo è saltato all'occhio che i Manfrotto Element sono completamente differenti, come design di molti componenti essenziali, rispetto alla tradizonale gamma della casa. In compenso somigliano tantissimo, nella serie di componenti e caratteristiche esaminate sopra, a prodotti di origine asiatica quali Neewer, Andoer, Genesis o altre case distribuite da Amazon. Li distingue nettamente il prezzo: con le cifre riportate per gli Element in metallo si accede tranquillamente a prodotti simili - per dimensioni e forma - ma in fibra di carbonio. Cosa ne dite? 23 commenti, 3302 visite - Leggi/Rispondi | 68 anni, prov. Pavia, 4794 messaggi, 327 foto Invia Messaggio Privato Aggiungi Amico Andrea Ferrari ha ricevuto 138150 visite, 892 mi piace Attrezzatura: Canon 7D, Canon 40D, Samyang 14mm f/2.8 IF ED UMC Aspherical , Sigma 50mm f/1.4 EX DG HSM, Canon EF 17-40mm f/4.0 L USM, Canon EF 35mm f/2.0, Canon EF 85mm f/1.8 USM, Sigma 150mm f/2.8 EX DG HSM Macro , Sigma 18-200mm f/3.5-6.3 DC OS HSM, Sigma 2x EX DG (Per vedere le statistiche di fotocamere, obiettivi e ISO più utilizzati da Andrea Ferrari, clicca qui) Occupazione: Libero professionista Interessi: cicloturismo, fotografia, pesca, bridge Registrato su JuzaPhoto il 31 Marzo 2012 AMICI (33/100) |
Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me