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La mia avventura fotografica ha inizio poco dopo la maggiore età, quando acquistai la mia prima reflex analogica e cominciai a capire cosa volesse dire Creare una fotografia;
lavorando su tempi, diaframmi e lunghe esposizioni (cose per me sconosciute fino ad allora) ottenni i miei primi risultati e le mie prime soddisfazioni.
Innumerevoli pellicole mi hanno fatto appassionare sempre più a questo strano mondo dove il tempo diventa irrazionale, dove una frazione di secondo dura per un eternità... fatto di grandi sacrifici, avventure strabilianti, attese infinite e tante ore di lavoro.
Tutto questo per un singolo scatto, anzi per Lo Scatto; quello scatto che fa pensare, che solo a guardarlo trasmette tutta l'emozione del momento.
Il passaggio al digitale non è stato così semplice, mi sono ritrovato con "tanti tasti in più" da dover gestire.
Ora scatto prevalentemente con un corpo professionale digitale, ma il fascino della pellicola, l'ansia dovuta all'attesa dello sviluppo e quindi all'incognita del risultato ottenuto non mi hanno mai abbandonato, infatti il mio secondo corpo macchina è una vecchia analogica con la quale catturo qualche immagine in Bianco e Nero, quel Bianco e Nero che nessun digitale mai riuscirà ad eguagliare.