| inviato il 06 Novembre 2020 ore 12:51
Le lente S e S.C hanno per me un fascino particolare e una resa piacevole, solo che sulla FE sono piuttosto scomode e lente da usare. Anyway, I 50 e I 135 sono solitamente tutti be riusciti, erano le lenti che andavano per la maggiore |
| inviato il 06 Novembre 2020 ore 13:11
“ il Summicron fa paura! Che bello! „ Grazie Gian Carlo. Effettivamente il 35 Summicron è un obiettivo che rende molto bene alle brevi e medie distanze, probabilmente è ottimizzato proprio per questo. All'infinito invece perde un po' ai bordi, non è così prestante. Un obiettivo coevo meno blasonato, il Distagon 35/2.8, fa un po' meglio. Ma nel suo campo d'elezione, il reportage, è sempre stupendo, su tutto il fotogramma, come si vede nella resa del volto del signore sulla panchina, appunto al bordo. Bellissimo anche il 50 Summicron, ancora meglio, in quanto va forte pure all'infinito. Confrontato col 50 art, alle aperture maggiori è meglio il Sigma ma, chiudendo un po', diventano indistinguibili, bordi compresi. Meno prestante il 90, che a ta viene battuto dal 100/2 Contax, e anche a distanza perde. Si difende comunque benissimo anche da ottiche moderne, la resa è sempre elevata e bella. Ecco, diversamente dai leicisti doc, trovo però anche altri obiettivi del tempo di altre marche, meno o molto meno blasonate, con rese eccellenti e paragonabili. Di eccellenze se ne trovano praticamente in ogni marchio |
| inviato il 06 Novembre 2020 ore 14:06
“ Grazie Gian Carlo. Effettivamente il 35 Summicron è un obiettivo che rende molto bene alle brevi e medie distanze, probabilmente è ottimizzato proprio per questo. All'infinito invece perde un po' ai bordi, non è così prestante. Un obiettivo coevo meno blasonato, il Distagon 35/2.8, fa un po' meglio. Ma nel suo campo d'elezione, il reportage, è sempre stupendo, su tutto il fotogramma, come si vede nella resa del volto del signore sulla panchina, appunto al bordo. Bellissimo anche il 50 Summicron, ancora meglio, in quanto va forte pure all'infinito. Confrontato col 50 art, alle aperture maggiori è meglio il Sigma ma, chiudendo un po', diventano indistinguibili, bordi compresi. Meno prestante il 90, che a ta viene battuto dal 100/2 Contax, e anche a distanza perde. Si difende comunque benissimo anche da ottiche moderne, la resa è sempre elevata e bella. Ecco, diversamente dai leicisti doc, trovo però anche altri obiettivi del tempo di altre marche, meno o molto meno blasonate, con rese eccellenti e paragonabili. Di eccellenze se ne trovano praticamente in ogni marchio „ concordo molto |
| inviato il 06 Novembre 2020 ore 14:07
“ Anche il suo nonno e' una chicca ! „ Bellissimi anche i 13.5cm e 135mm f/3.5 Q; come ha scovato il solito Marco Cavina lo schema ottico Sonnar originario è stato leggermente modificato nel 1969. www.marcocavina.com/articoli_fotografici/TEST_Nikkor_lenses_@_135mm/00 (terza immagine) Ho una delle prime versioni 13.5cm a 9 lamelle ed un 135mm QC, li ho confrontati e mi sembrano praticamente uguali; con forti luci nell'inquadratura il QC tiene leggermente meglio il contrasto, ma poca cosa, le versioni non C hanno comunque uno strato antiriflesso anche se meno avanzato dei successivi a più strati. |
| inviato il 06 Novembre 2020 ore 15:02
Se non erro, il Sonnar 13.5cm f/4 prodotto contemporaneamente (anche se molto più vecchio) al Nikkor-Q.C 13.5cm f/3.5 non è stato portato a f/3.5 prima dell'apparizione del Nikkor. Per cui i tecnici Nikon hanno sicuramente sviluppato il progetto Zeiss, migliorandolo. |
| inviato il 06 Novembre 2020 ore 16:05
Ho avuto un 135mm/3,5 (anzi 2..) Nikkor AI e devo dire che erano ottimi, secondo me migliori dell'f2,8 Quì a f5,6 con D700
a f11 e tubi di prolunga
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| inviato il 06 Novembre 2020 ore 18:24
questo il 135mm/2,8, sempre su D700 a f8
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| inviato il 06 Novembre 2020 ore 18:43
Bella la resa del fiore (che per la verità non so che nome abbia). Lo sfocato invece non mi sembra "cremoso"* come il 135/2.8 ne ha prodotto in altre circostanze. Però, sotto questo aspetto, ogni foto fa storia a sé. * Ho usato questo termine con piena consapevolezza delle possibili conseguenze: www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&show=1&t=1886593#9025047 |
| inviato il 06 Novembre 2020 ore 18:47
Hahaha ! ... E con "pasta" muore tutto uno studio fotografico .... |
| inviato il 06 Novembre 2020 ore 19:20
Anch'io uso, sulla mia A7 III, solo ottiche vintage. Tra quelle che preferisco un vecchio Nikkor-N 24 2,8, con la scritta "Nippon Kogaku" sul bordo anteriore. Il mio esemplare, preso su ebay da un simpatico venditore, ha un aspetto (che mi piace parecchio ) parecchio vissuto, con la ghiera portafiltri danneggiata da un (maldestro) tentativo di raddrizzamento. Il sopracitato venditore, per farsi perdonare, ha accluso nel pacco un obiettivo in omaggio, da lui ritenuto di scarso valore: nientepopodimenoche un Helios 44-2, credo uno dei primissimi visto che il n.ro di serie inizia con quattro zeri. Mi piace tantissimo come resa, ma per ruotare l'anello di messa a fuoco occorre una chiave inglese, tanto è dura Restando sui 50 mm., il top tra le ottiche di quella focale in mio possesso è l'FD 50 1,4 S.S.C. con collare di serraggio, pagato poco perchè necessitava di riparazione (il diaframma era bloccato). Alla massima apertura ha una resa che definirei "onirica", con centro nitido, bordi morbidi e leggera velatura, ma da 2,8 in poi ha una nitidezza mostruosa, da angolo ad angolo. Lo amo |
| inviato il 06 Novembre 2020 ore 19:30
Volevo contribuire con un modesto Nikkor Ais 200f4 utilizzato con una modesta D700
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| inviato il 06 Novembre 2020 ore 19:36
Giuro che non sapevo esistesse l'ais 200 f4... Ero rimasto al 200-Q . |
| inviato il 06 Novembre 2020 ore 19:46
Ho una mia teoria, ma forse è balzana: A me sembra che i vintage abbiano più sfumature di colore rispetto alle lenti moderne. Secondo me il motivo è semplice: nei vintage la luce deve attraversare 4-5-6 lenti, mentre che negli obiettivi moderni la luce deve passare attraverso 15 lenti. Il vetro assorbe parte della luce ed il risultato finale è un'immagine un pochino più "nebbiosa". La soft poi compensa tutto, ma quello che è perso è perso... |
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