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Nikkor Ai-s...che meravigliosa sorpresa!!!


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avatarsenior
inviato il 13 Aprile 2016 ore 15:44

Il 58noct lo devo assolutamente rubare a qualcuno! Piuttosto mi gioco la liberta' condizionale MrGreenMrGreen

avatarsenior
inviato il 13 Aprile 2016 ore 15:53

Se uno vuole spendere poco per un 135 2.8 può benissimo" ripiegare" (che in realtà non è così) sul 135 2.8 E series...è un AIS sotto mentite spoglie e la resa è ottima.
Pagato 75€ tre settimane fa pari al nuovo con scatola originale.

avatarsenior
inviato il 13 Aprile 2016 ore 15:55

Ce ne sono due in vendita al mercatino.
Un Ai con diaframma a 7 lamelle a Torino per 2200 euro, un AIS a 9 lamelle a Roma per 3000.

avatarsenior
inviato il 13 Aprile 2016 ore 16:13

Io ho preso il Samy 135 f2, e va da dio!
Per la poesia, uso il Nikon f3.5, e per la guerra uso il Samy Cool

avatarsupporter
inviato il 13 Aprile 2016 ore 17:17

Il mio 135 f2,8 l'ho preso in negozio lo scorso anno per 110 o 120 euro con un anno di garanzia.


Il mio invece l'ho preso un due anni fa da Newoldcamera a Milano è l'ho pagato 90€ (da allora le quotazioni degli Ai-Ais sono salite parecchio).
Qui è innestato sulla mia "storica" FE del 1980:



[IMG]https://postimg.cc/5QX0vsJc[/IMG]

E qui sull'A6000, dove produce un angolo equivalente a un 202mm su 24x36:



[IMG]https://postimg.cc/5QX0vsJc[/IMG]

Il numero di matricola è 920591, quindi
www.photosynthesis.co.nz/nikon/serialno.html#top
dovrebbe risalire alla metà degli anni '80.
Rorslett ha snobbato questa versione del 135/2.8; sul suo sito c'è solo la scheda del Nikkor-Q (Pre-Ai):
www.naturfotograf.com/lens_short.html
Qui ci sono le schede di mir.com dell'Ai e Ais:
www.mir.com.my/rb/photography/companies/nikon/nikkoresources/late70nik
www.mir.com.my/rb/photography/companies/nikon/nikkoresources/135mmnikk

avatarsenior
inviato il 13 Aprile 2016 ore 17:36

Tra ais e ai cambia soltanto la 'morbidezza' della ghiera MAF...
Ma tra le varie serie D, Q... Cosa cambia? I prezzi cambiano eccome!
La Q l'ho vista anch'io a 100€, certo!
Ma perché costa così tanto in meno?

avatarsenior
inviato il 13 Aprile 2016 ore 18:12

Tra ais e ai cambia soltanto la 'morbidezza' della ghiera MAF...
Ma tra le varie serie D, Q... Cosa cambia? I prezzi cambiano eccome!
La Q l'ho vista anch'io a 100€, certo!
Ma perché costa così tanto in meno?

I Pre-AI in genere non si accoppiano con le reflex Nikon, con quelle pro e semi-pro (che hanno il dentino di accoppiamento) addirittura potrebbero fare danni, unica eccezione è la Df che ha il dentino sollevabile.
Con le ML non c'è problema...
Comunque tra le varie versioni non è detto che non ci siano differenze, anche a livello di schema ottico.
Non c'è una regola, gli AIS in genere sono più leggeri e compatti, mentre gli AI sono più robusti
Questa è una "bibbia"
www.photosynthesis.co.nz/nikon/serialno.html

avatarsupporter
inviato il 13 Aprile 2016 ore 18:17

Tra ais e ai cambia soltanto la 'morbidezza' della ghiera MAF...


Si, il più delle volte è cambiata la demoltiplicazione tra Ai e Ais, il che ha costretto a modificare il barilotto dovendo cambiare la posizione dei numeri delle distanze di MaF. E' stato anche sostituito l'anello di ottone color argento che nell'Ais è di alluminio, e le tacchette colorate per indicare la PdC sono state collocate su di esso.

Ma non sempre: il 20mm f/3.5, il PC 28/3.5 e il Micro 55mm f/2.8 nel passaggio dall'Ai ad Ais non hanno mutato la demoltiplicazione e il barilotto è rimasto tale quale. In tal caso è stato aggiunto solo l'elemento per permettere a certi corpi dell'epoca di funzionare in modalità Program.

Tuttavia, in alcune ottiche, nella versione Ais è stato adottato uno schema più sofisticato. Questo è il caso del 28mm f/2.8 in cui si è passati dalle 7 lenti in 7 gruppi del Pre-AI e dell'AI:
www.mir.com.my/rb/photography/companies/nikon/nikkoresources/preAI70/2
alle 8 lenti in 8 gruppi dell'AI-S:
www.mir.com.my/rb/photography/companies/nikon/nikkoresources/28mmnikko
con il sistema CRC, brevettato da Nikon, che consisteva nel rendere due lenti flottanti tra loro durante la MaF, la cui distanza minima è di appena 20 cm.

Anche il 180mm f/2.8 ha subito un sensibile miglioramento, dell'AI all'AIS, con l'adozione di uno schema più raffinato e di un vetro ED (all'epoca era riservato alle lenti di alto rango e costo).

Nel caso del 105mm f/2.5 è stato adottato un paraluce telescopico che scorre in avanti su un rivestimento vellutato (simile a quello del 135/2.8 AI e AIS) in luogo del precedente asportabile.



Nelle mie gallerie ho poche foto fatte con il Nikkor 135mm f/2.8 Ais.
Ci sarebbe questa, che non è niente di ché, ma evidenzia il bello sfocato che questa lente produce a tutta apertura:
www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=1245748




Durante l'esondazione del Ticino del novembre 2014 ho esagerato usandolo con un vecchio teleconverter Kenko 2x, facendolo diventare un 405mm equivalente. Come se ciò non bastasse ho pure fatto dei crop molto pesanti. La definizione è ovviamente pessima, ma ho ottenuto questo curioso effetto "miniatura":
www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=1110736
www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=1110766

Qualche ora fa ho fatto queste foto da una finestra di casa mia per verificare come se la cava con il sensore superdenso (24 Mpx su APS-C) della Sony A6000:
A piena apertura la risolvenza è già discreta.
Questo è il JPEG (ho scattato in JPEG + RAW) prodotto dalla Sony senza nessun intervento:



F/2.8, ISO 100, 1/2000 sec.

Qui ho preso il RAW aprendo un po' le ombre e aumentando il fattore "chiarezza" con Camera Raw e infine ho fatto un crop in scala 300%:




Qui ho chiuso il diaframma di due stop. Migliora decisamente la risolvenza e mi sembra che aumenti anche il contrasto:



F/5.6, ISO 100, 1/640 sec.

Con un crop in scala 400% è possibile leggere la marca della bicicletta, che è una Bianchi:




Chiuso di un altro stop, non noto particolari differenze quanto a risoluzione:



F/8, ISO 200, 1/800 sec.

Crop in scala 250%:




In scala 750% (esageratissimo!):



Si deduce che la Punto è stata acquistata nel 2007 presso un concessionario Masera e Bacelliere.
(So che è un giochetto infantile fare dei crop mostruosi per leggere le targhe, ma invecchiando divento un bambinone...)

Infine ho beccato questa BMW:



F/8, ISO 400, 1/250 sec.
(ho dovuto alzare gli ISO perché si stava rannuvolando e la luce è calata parecchio)

Crop in scala 300%:



Il crop spropositato sul logo BMW ve lo risparmio, avendo indugiato anche troppo in questo trastullo...

avatarsenior
inviato il 13 Aprile 2016 ore 21:52

Questo è l'80-200mm/4 AIS a f5,6 su D800




avatarsenior
inviato il 13 Aprile 2016 ore 22:09

Grazie, Roberto!

Giancarlo, l'80-200 lo conosco, è straordinario!
Ma mi convince poco il meccanismo a pompa...

avatarsenior
inviato il 13 Aprile 2016 ore 22:14

I crop estremi di Roberto dimostrano la qualità elevata di questa ottica. Grazie per il post davvero molto interessante.

avatarsupporter
inviato il 13 Aprile 2016 ore 22:46

Non c'è di che...
Sono anche io dell'idea che questo 135/2.8 sia una gran lente che si può trovare a un buon prezzo, forse perché messa in ombra dalla contiguità con il "mostro sacro" 105mm f/2.5.
Mi viene il sospetto che se un celeberrimo fotografo americano che non nomino (il cui cognome denuncia una chiara origine scozzese) avesse scattato la celeberrima foto (che è diventata un tormentone) alla ragazza di etnia centro-asiatica con un 135/2.8 invece che con un 105/2.5 (sarebbe bastato stare un 30 cm più lontano e sarebbe venuta uguale o quasi - la differenza di resa prospettica è limitata); dicevo se avesse usato un 135 ho il sospetto che le quotazioni di quest'ultimo sull'usato sarebbero più sostenute.


Riguardo all'80-200 c'è questo interessantissimo articolo, praticamente un saggio, di Marco Cavina:
www.marcocavina.com/articoli_fotografici/Nikkor_80-200_story/00_pag.ht

Molto favorevole anche il giudizio di Rorslett sugli 80-200 f/4.5 AI ed f/4 AI-S:
www.naturfotograf.com/lens_zoom_03.html
"This is the zoom that changed many people's attitude towards zoom lens quality. A beautifully crafted one-ring zoom, it was the dream lens of all Nikon users in the early 70's."
"Dream lens" anche perché ai tempi nuovo costava un rene.

A quanto ho sentito, per verificare che un esemplare sia in ottime condizioni meccaniche si dovrebbe mettere in verticale con il cilindro dello zoom in alto e questo dovrebbe starsene lì, senza scendere.

avatarsenior
inviato il 14 Aprile 2016 ore 6:25

Grazie, Roberto!

Giancarlo, l'80-200 lo conosco, è straordinario!
Ma mi convince poco il meccanismo a pompa...

e hai ragione..... pensa che ne vinsi uno all'asta (e-bay) per 70 euro ma era al limite, messo in piedi la monoghiera era lasca e scendeva per gravità, poi aveva pure la lente anteriore con una scheggetta..... però mi fece capire cosa potesse fare quella lente.
Ne acquistai un secondo a 170 euro praticamente nuovo e, ovviamente, quei problemi non li ha.
Alla fine della fiera ho venduto tutti i fissi in quel range di focali e ho tenuto l'80-200mm che, luminosità a parte, li può sostituire egregiamente.
Un altro scatto con D700



avatarsenior
inviato il 14 Aprile 2016 ore 6:40

Non c'è di che...
Sono anche io dell'idea che questo 135 sia una gran lente che si può trovare a un buon prezzo, forse perché messa in ombra dalla contiguità con il "mostro sacro" 105mm f/2.5.
Mi viene il sospetto che se un celebre fotografo americano (il cui cognome denuncia una chiara origine scozzese) avesse scattato la celeberrima foto (che è diventata un tormentone) alla ragazza di etnia centro-asiatica con un 135/2.8 invece che con un 105/2.5 (sarebbe bastato stare un 30 cm più lontano e sarebbe venuta uguale - la differenza di resa prospettica è limitata); dicevo se avesse usato un 135 ho il sospetto che le quotazioni di quest'ultimo sull'usato sarebbero più sostenute.


Riguardo all'80-200 c'è questo interessantissimo articolo, praticamente un saggio, di Marco Cavina:
www.marcocavina.com/articoli_fotografici/Nikkor_80-200_story/00_pag.ht

Molto favorevole anche il giudizio di Rorslett sugli 80-200 f/4.5 AI ed f/4 AI-S:
www.naturfotograf.com/lens_zoom_03.html
"This is the zoom that changed many people's attitude towards zoom lens quality. A beautifully crafted one-ring zoom, it was the dream lens of all Nikon users in the early 70's."
"Dream lens" anche perché ai tempi nuovo costava un rene.

A quanto ho sentito, per verificare che un esemplare sia in ottime condizioni meccaniche si dovrebbe mettere in verticale con il cilindro dello zoom in alto e questo dovrebbe starsene lì, senza scendere.


Riguardo al 105mm concordo con te, aggiungo che, negli anni '70 lo acquistai nuovo e, testato con il classico foglio di giornale, lo riportai immediatamente al negozio e lo sostituii con l'85mm/1,8 che, almeno per me, era su un altro pianeta.
Qualche anno fa ne riacquistai un altro e mi fece una buona impressione (su D700), ma non mi entusiasmò nemmeno questa volta, nei vicini preferivo l'85mm e nei lontani il 135mm/2,8.... Il 105mm è un ottimo compromesso, ha una buona resa nei vicini e lontani ed un ottimo sfuocato, però anche secondo me è esageratamente incensato.
L'80-200mm oggi si trova a cifre ridicole (io lo ho pagato forse un po' tanto, ma era perfetto...) ed è una eccellente ottica, occorre verificare se la monoghiera ha preso lasco, è il suo tallone d'Achille, se usato intensamente da un professionista rischia di avere quel problema, come appunto successe a me. Conosco comunque persone che lo usano ugualmente, magari mettendo uno di quei braccialettini di stoffa elastica al limite della ghiera per frenarloMrGreen MrGreen

avatarsenior
inviato il 14 Aprile 2016 ore 7:51

Siete ba.stardi inside. MrGreenMrGreenMrGreen
Troppa roba ste lenti.Eeeek!!!;-)

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