| inviato il 06 Aprile 2023 ore 18:00
A quei tempi non scherzavano nemmeno Asahi Pentax, Canon, Topcon, Olympus.... e poi Yashica, Petri, Miranda, Konika, Minolta, Ricoh, Mamiya, Cosina, Chinon, Fuji...... parlando solo di jap... non avevano ancora inventato i cellulari |
| inviato il 06 Aprile 2023 ore 20:05
Nessuna scherzava ovviamente… Ma Nikon sviluppo un sistema enorme in breve tempo e furono bravi anche come marketing |
| inviato il 06 Aprile 2023 ore 20:18
Come sta pensando di fare Pentax e fa già Leica, se oggi Nikon proponesse una reflex "analogica" credo che ne venderebbe. Non so quanto potrebbe avere senso dal lato economico però. |
| inviato il 06 Aprile 2023 ore 20:37
Questa la mia FE dell'81 con il 35mm f/2 Ai dello stesso anno: www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&show=2&t=1521872#7012795 Riguardo ai miei Nikkor vintage: www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&show=1&t=3404026#19135222 “ Beh … Nikon fu molto brava nel commercializzare L uso professionale delle neonate reflex… altri marchi se pur ottimi non compresero il potere della nuova scelta… „ Qui, e nelle pagine successive, abbiamo parlato della perdita del primato tedesco (in particolare della Zeiss) a favore dei giapponesi (soprattutto della Nikon) tra gli anni '60 e i '70: www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=3590906&show=12#20438899 La Contarex di Zeiss uscì nel '58, un anno prima della Nikon F. La qualita costruttiva era superba e (prevedibilmente) le ottiche eccellenti ma, col senno di poi, il sistema di messa a fuoco con elicoide risutò macchinoso rispetto alla semplicità di quello scelto da Nippon Kogaku. Poi, la grande differenza all'epoca del costo del lavoro in Giappone rispetto a quello in Germania costituì un vantaggio competitivo per i prezzi non indifferente. Se ben mi ricordo, anche Asahi con la sua Pentax esordì ne '58, prima reflex giapponese; e infatti ebbe un notevole successo, anche se alla fine fu Nikon a prevalere. Ciò fu evidente negli anni '60 con i fotoreporter di guerra in Vietnam, tra i quali la Nikon F era la macchina preferita. Leitz esordì con la sua Leicaflex solo nel 1964 con quattro (eccellenti) obiettivi. A quel punto la Nikon F era piuttosto diffusa e poteve vantare un parco ottiche notevole. Penso che quel ritardo e il prezzo molto elevato contribuirono alla sua scarsa diffusione. |
| inviato il 06 Aprile 2023 ore 20:45
“ “Poi, la grande differenza all'epoca del costo del lavoro in Giappone rispetto a quello in Germania costituì un vantaggio competitivo per i prezzi non indifferente” „ Più che altro il Giappone in quel periodo teneva forzatamente basso il valore dello yen Da lì dazi elevati sui loro prodotti….. |
| inviato il 06 Aprile 2023 ore 21:04
Oggi però le aziende giapponesi, in tanti settori, hanno un po' perso la loro spinta innovatrice, pur rimanendo la "qualità totale" per dirla con le parole del cosiddetto metodo Toyota. Ci sono motivazioni economiche esogene e pure endogene, queste ultime legate al fatto che il capitalismo giapponese ha caratteristiche particolari, con strutture quasi medioevali. Ma soprattutto c'è anche il fatto che il Giappone oggi è un paese "vecchio" anagraficamente, che mostra più il suo lato conservatore che non quello innovatore. |
| inviato il 07 Aprile 2023 ore 1:45
Le reflex Nikon furon messe al collo di giornalisti Bella guerra di Corea E le decantaron … perché prima usavano il telemetro…. Tutto più semplice e con una visione più reale I professionisti dell epoca hanno sempre ispirato i fotoamatori…. Nikon in questo fu molto brava Poi per rapporti commerciali forzati lavoraron con i militari USA e la NASA … ecco fatto … divenne il mito! Anche a giusta ragione |
| inviato il 07 Aprile 2023 ore 7:12
A mio avviso personalissimo avviso, in Fotografia formato 35 mm e non solo qui in Italia, ma addirittura all'estero di più, c'è un ritorno al passato, c'è sempre più gente che ritorna alla pellicola. Ed accade perché dopo una frenesia iniziale per la nuova tecnologia, per tutti il digitale si è invece poi rivelato molto, molto più difficile del previsto, è complicato e ricco di trappole tecniche, bisogna poi aggiornare continuamente la roba ed il software, ed infine, ciliegina sul dolce della delusione, ha una vita media della roba risibile rispetto a quella della roba a pellicola, già oggi ci sono ottiche e fotocamere non riparabili per elettronica rotta e cessata produzione di ricambi, mentre la roba a pellicola è eterna. .........dopo la vampata di sesso bollente con l'amante giovane e sconosciuta, diversa gente si è resa conto che, ahimè, questa gli fa delle bellissime e copiose corna appena abbassa un po' la guardia, e dunque sta tornado al vecchio amore, che conosce bene e che non li tradisce mai. |
| inviato il 07 Aprile 2023 ore 7:25
Ciao |
| inviato il 07 Aprile 2023 ore 7:32
“ Le reflex Nikon furon messe al collo di giornalisti della guerra di Corea E le decantaron … perché prima usavano il telemetro…. Tutto più semplice e con una visione più reale I professionisti dell epoca hanno sempre ispirato i fotoamatori…. Nikon in questo fu molto brava „ Permettimi una piccola correzione: Quelle che hanno fatto la guerra di Corea erano ancora delle Nikon a telemetro, che sembravano copie sputate delle Contax, però con l'otturatore a tendina come quello delle Leica, ritenuto più affidabile della saracinesca delle Contax e, a partire dalla S2 del 1954, con una leva di carica veloce preso dalla Leica M3. www.nadir.it/ob-fot/NIKON_TELEMETRO/nikon-telemetro.htm www.nikonland.it/index.php?/articoli/storia-nikon/storia-nikon-1946-19 “ Ciao „ Buongiorno. |
| inviato il 07 Aprile 2023 ore 8:32
“ Permettimi una piccola correzione: Quelle che hanno fatto la guerra di Corea erano ancora delle Nikon a telemetro, che sembravano copie sputate delle Contax, però con l'otturatore a tendina come quello delle Leica, ritenuto più affidabile della saracinesca delle Contax e, a partire dalla S2 del 1954, con una leva di carica veloce preso dalla Leica M3. „ in quegli anni i giapponesi copiavano (ma spesso migliorando) i prodotti stranieri di punta, succedeva in molti settori, fotocamere, motociclette, ecc. Scimmiottavano anche i nomi.... Nikon richiamava il nome Ikon di Zeiss.... se non ricordo male al riguardo ci furono delle vicende legali. Alla fine però hanno vinto loro |
| inviato il 07 Aprile 2023 ore 8:45
Le vicende legali riguardarono principalmente la Nikkormat, che doveva chiamarsi Nikomat, come avvenne per gli esemplari non dedicati al mercato occidentale. Zeiss, detentrice del marchio Ikomat, non gradì. Credo che non ci fu una causa vera e propria, ma uno "scambio di opinioni", concluso con un accordo. |
| inviato il 07 Aprile 2023 ore 8:47
I rapporti commerciali con le forze armate USA, non riguardarono solo Nikon, ma anche Topcon, molto forte sul mercato americano. Girano infatti parecchie Topcon in "grigioverde". |
| inviato il 07 Aprile 2023 ore 8:50
“ Le vicende legali riguardarono principalmente la Nikkormat, che doveva chiamarsi Nikomat „ può darsi, ma io ricordo Nikon e Ikon, poi ricordo che in Giappone la R non la pronunciano per cui Nikkormat per loro è un nome "impossibile", da lì Nikomat.... In Europa arrivavano entrambe, con la R erano quelle "ufficiali", senza erano quelle "parallele" e di contabbando che costavano un qualcosina di meno. Da quasi squattrinato presi la Nikomat. |
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