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Mauro Eberspacher www.juzaphoto.com/p/MauroEberspacher ![]() |
![]() | Olympus XZ-2 iHS Pro: Qualità d'immagine (in buona parte dovuta all'ottimo obiettivo), dimensioni, completezza funzionale Contro: Grandangolo non più ampio di 28mm eq.; piccola, ma non propriamente tascabile; funzionalità sufficienti, ma, oggi, un po' datate; autonomia buona, ma non eccezionale. Opinione: Dopo aver letto commenti felicissimi su questa macchina ne ho acquistata una e mi son messo a scattare per vedere un po' come va. Chiaramente il confronto non si può fare con l'ultimo sensore e gli obiettivi extra luminosi, ma con uno scatto adeguato e una postproduzione attenta si possono ottenere risultati molto superiori alle aspettative teoriche; l'obiettivo è molto valido, estremamente risolvente (così, ad occhio e croce, direi che si tratta della stessa ottica che ha fatto le fortune delle Fujifilm X20 e X30) ed il sensore seppure piccolo di misura (ma 12 mpxl in assoluto non sono pochissimi) consente di croppare, sistemare le tonalità e di lavorare sulla nitidezza senza grandi imbarazzi, ma sviluppando con DXO comunque neanche ce n'è un gran bisogno. Le funzionalità "creative" (sarebbe più giusto dire "preconfezionate" per non offendere la vera creatività, ma vabbè) sono efficienti quanto lo potevano essere 12 anni fà, in particolare un po' superato il Panorama che richiede di eseguire un certo numero di scatti per farli incollare insieme in un secondo momento a pc dal software Olympus. La velocità operativa non è eccezionale, ma una volta che lo sai ti adegui; sarebbe stato meglio che il grandangolo raggiungesse il 24mm equivalente, ma anche con il 28mm si fanno molte cose; il tappo che si apre a corolla quando l'obiettivo si protende in fuori è molto molto pratico e, nell'insieme, le dimensioni ridotte compensano molti dei limiti dovuti all'età del progetto. Da possessore anche di una Stylus 1 ho fatto qualche confronto; beh, nessuna sorpresa: la maggior luminosità dell'obiettivo montato sulla XZ-2 le dà una marcia in più in molti casi, anche in piena luce, mentre il teleobiettivo della Stylus 1 è un elemento insostituibile. Per il resto, a caratteristiche fotografiche uguali, i risultati, naturalmente, sono sovrapponibili. Nel realizzare la Stylus 1 si è fatto spazio ad una batteria più capace migliorando l'autonomia, che nella XZ-2 è buona, ma non eccezionale. La XZ-2 è un pelo più leggera e più tascabile (ma nessuna delle due lo è veramente). Insomma, nell'insieme una lieta sorpresa. inviato il 27 Giugno 2024 |
![]() | Olympus Stylus 1 Pro: Compatta, non tanto piccola da poter entrare in una tasca dei jeans, ma in quella di una giacca sì; completissima e dotata di uno zoom 28-300 f2.8; gestione funzionalità tipico di Olympus, cioè completissimo forse troppo, e livello di prestazioni assai superiore a quel che farebbe credere la misura del sensore (se si sviluppa correttamente il raw, sennò comunque buono). Contro: Il tempo che passa, l'abitudine ad una lunga serie di features cui qualcuno potrebbe non saper rinunciare e, insomma, tutto quello che non c'è; per parte mia solo il grandangolo non più ampio del 28mm eq. Opinione: Ho la Stylus 1 da qualche anno e l'ho casualmente utilizzata alternandola ad altre macchine senza aspettarmi chissà che, in fondo il sensore è quello che è, l'anzianità di progetto pure, eccetera eccetera, sì, completa, tutto sommato compatta, un bello zoom, ma i limiti tecnici ci sono... Ero lieto dei risultati, ma senza stupori. Da qualche tempo però, complice l'adozione di DXO PureRaw nello sviluppo dei raw, ho completamente rivalutato questa macchina (forse significa che il mio modo di svilupparli prima non è che fosse un granché): gli scatti a 1600 iso non sono affatto "al limite", il livello di dettaglio delle foto è sorprendente (chi ha detto che con 12 megpixel non si fotografa?), le prestazioni dell'obiettivo, in termini di vignettatura e CA, sono assolutamente dignitose e, insomma, la Stylus s'è guadagnata sul campo un posto più importante e meno snobbato nella mia borsa. Intendiamoci: quello che non c'è non c'è, quindi 1) il sensore M43 è migliore (quello da 1" non poi tanto), 2) una buona ottica fissa avrà sempre prestazioni migliori, 3)l'AF è veloce ma non fulmineo e 3) se si ha per forza bisogno di fare filmati 4k non li fa. Punto. Tutto il resto lo si può avere con sé nella tasca di una giacca, scusate se è poco. A posteriori e dopo un uso in varie situazioni devo dire che ho sentito un po' la mancanza di un grandangolo di almeno 24mm eq., ma pazienza. Aggiungiamo ai pregi il fatto che usa la stessa batteria di tanti altri corpi M43, la BLS-5, cosa che trovo davvero confortante. Insomma, molto meglio averla che non averla. inviato il 26 Gennaio 2024 |
![]() | Panasonic Lumix LF1 Pro: Piccola, leggera, estremamente precisa e funzionale; il piccolo mirino elettronico è un utilissimo accessorio, anche se... (vedi "Contro") Contro: Il piccolo mirino elettronico è sufficiente solo a prendere la mira, ma almeno...(vedi "Pro") Opinione: Mi sono imbattuto in questa compatta in un mercato dell'usato e, vista la cifra ragionevolissima, ho deciso di prenderla e vedere un po' come va. Prima di tutto: va molto bene; quando la si usa in situazioni favorevoli o perlomeno non del tutto sfavorevoli, fornisce immagini molto dettagliate e con cromie ben bilanciate, anche la stabilizzazione lavora bene. Il bilanciamento del bianco fa un buon lavoro ed il sensore proprio piccolissimo non è per cui, unito ad un grandangolo molto luminoso e ad un tele bello lungo (non altrettanto luminoso, ma vabbè, dài...) mette a disposizione del fotografo itinerante tutte le opzioni desiderabili in una macchina fotografica. Limiti, ovviamente, ce ne sono: il sensore non è paragonabile né con quelli da un pollice, né, figuriamoci, con quelli microQuattroTerzi (per nominarne alcuni utilizzati in compatte più recenti) dunque può soffrire agli ISO medio-alti, il monitor non bascula, il mirino è buono per inquadrare e pochissimo di più (ma, cavolo, almeno c'è e meno male che c'è!), ci sono pochi tasti, date le dimansioni, e le funzioni accessorie sono parecchio scarne. Con tutto ciò la trovo un'ottima macchina da tasca che se la cava in quasi tutte le situazioni; non la porterei come unica macchina in un viaggio, ma se così fosse probabilmente non mi farebbe pentire più di tanto. Ah, dimenticavo: per le situazioni di minor luminosità, se si vuole evitare di tirare il collo agli ISO, c'è la modalità scena "Riproduzione notturna a mano" che è un multiscatto (molto "multi"; in certi casi non sai più se finirà di scattare), molto efficace. inviato il 28 Aprile 2022 |
![]() | Fujifilm X-M1 Pro: X-trans 1° generazione, piccola e leggera, monitor basculante e (per chi li usa) Scene Contro: Assenza della livella, otturatore rumoroso, assenza otturatore elettronico. Opinione: Una macchina da cui si ottiene tutto quello che si desidera da un sensore X-Trans, chiuso in un corpo ridotto all'essenziale (da cui successivamente partì la X-A1 e tutti i modelli Bayer successivi), leggerissimo. Volendo ci possono aggiungere anche gli obiettivi più pesanti, ma naturalmente il suo utilizzo migliore è con ottiche leggere e, se possibile, piccole. Il sensore della X-M1, se non erro, a differenza di quello della X-E1, è già un'evoluzione di quello della X-pro1 con l'inserimento di pixel dedicati all'autofocus a rilevamento di fase, anticipando in questo lo sviluppo della successiva X-T1; a differenza di quest'ultima i file raw mantengono in pieno le qualità della prima generazione di sensori X-Trans. Per chi ama il Biancoenero un po' "forte", montarci il 27mm e settare la macchina sul Monocromatico con un po' di contrasto significa creare un piccolo mostro da street. L'allestimento di una macchina con le specifiche della X-M1 ha significato disporre del monitor basculante e, soprattutto, delle Scene che, seppur lontane chilometri dalla filosofia purista delle prime Fuji, rappresentano una bella curiosità. Il pacchetto completo ha purtroppo previsto l'eliminazione della Livella, che soprattutto con macchine di uso disinvolto ritengo necessaria, e l'adozione di un otturatore dal suono secco ed evidente; niente di scandaloso, ma in macchine che fanno della loro eleganza e discrezione una componente importante mi sembra inappropriato, visto, tra l'altro, che la X-M1 non dispone neanche dello scatto elettronico. Detto tutto questo, l'ho avuta, venduta e ricomprata di recente e in doppia versione, anche, perché quella silver & pelle, col 27 silver, è davvero troppo, troppo bella. inviato il 20 Settembre 2021 |
![]() | Olympus PEN E-P5 Pro: Livello realizzativo altissimo, efficacia della stabilizzazione, qualità d'immagine Contro: Limiti progettuali: non c'è il mirino (ma si può applicargliene uno come accessorio), non ha lo scatto elettronico, non ha l'HDR. Opinione: Una macchina costruita in maniera eccezionale. Trovata nuova ad un prezzo accessibile, com'è giusto visto il tempo passato dalla presentazione, ho potuto estrarla dalla confezione ed ammirarla con la calma che un primo contatto, qualche anno fà, non mi aveva concesso. Dico solo questo: sembra di avere in mano una di quelle telemetro di alta classe di una volta progettate e realizzate con la cura dell'alto artigianato. In certe macchine l'avanzamento tecnologico si sposa con l'impatto estetico in maniera così completa che ti fa piacere andarci in giro e ti pare anche di fotografarci meglio. Naturalmente i contenuti tecnici sono ben noti, sono quelli della coeva Omd e-m1 meno il mirino, il grip e l'otturatore elettronico (e, sì, anche l'HDR, per chi lo usa); se li si considera sorpassati si può considerarli un "contro", ma per il mio modo di fotografare sono ancora superiori alle consuete necessità. Per tutto il resto si tratta di un blocchetto di metallo luccicante, almeno nella versione silver che ho, dalle altissime prestazioni e dal minimo ingombro. Non è leggerissima perché il metallo pesa più della plastica e nella tasca del giaccone tira un po' giù, ma in mano si bilancia molto bene. La stabilizzazione è efficace e una volta aggiornata la macchina all'ultimo firmware si elimina l'unico difetto fotografico che le si riconosceva, cioè la creazione di micromosso in alcuni tempi di scatto. Che dire? Sarò un po' gerontofilo, ma mi piace molto. inviato il 17 Febbraio 2021 |
![]() | Fujifilm X-S1 Pro: Corpo robustissimo con ottimo grip, ottica validissima per tutta l'estensione, salvo gli estremi tele un po' meno incisi (com'è logico aspettarsi). Buona stabilizzazione, alcune features utili a compensare i limiti del sensore ("Pro poca luce"). Otturatore centrale che quindi permette la sincronizzazione flash su tutti i tempi. Paraluce in metallo (solo per sottolineare la cura della realizzazione). Contro: Fujifilm non ha ritenuto di far evolvere la fotocamera come fatto con la X10, creando la X20 dotata di sensore X-trans; una X-S2, con questo hardware e l'inserimento di un sensore più tagliente e dagli ISO più utilizzabili, avrebbe sbaragliato la concorrenza. Una conseguenza dell'otturatore centrale è che ai diaframmi più ampi il tempo minimo di scatto è meno rapido di quelli più stretti, cosa che può causare delle sorprese. La macchina non dispone del Q-menù, che invece era stato implementato nella X10 con aggiornamento firmware, e questo oggigiorno può infastidire. In alcune configurazioni le foto prodotte sono di metà risoluzione, cioè 6 mpx; a qualcuno possono sembrare pochini. Opinione: Una macchina sicura, solida, versatilissima, di qualità molto alta. Quando non sai come comporre la borsa fotografica ficcaci la X-S1 e non senti più bisogno di niente. Naturalmente parliamo di una bridge e a parità di condizioni di luce una X-H1 col giusto obiettivo potrà dare risultati migliori, questo è ovvio, così come lo è il fatto che un sensore FF, APS-C (meglio se X-Trans), o m4/3 sia migliore del 2/3 di pollice Bayer che equipaggia la X-S1. Però spesso si tratta di una questione di equilibri e nella X-S1 colore, sensibilità, autofocus e praticità d'uso sono bilanciati estremamente bene; le foto hanno una pasta cromatica e di dettaglio unica, che in molti casi non so come altro si potrebbe ottenere, merito in parti uguali del sensore, che è lo stesso della X10 e della XF1 e della stessa generazione della X100 con cui condivide la batteria, e dell'ottica che è un misto di risolvenza e versatilità. Una volta giunti ai limiti ISO del sensore ci si può affidare alle opzioni elettroniche tra cui segnalo "Pro poca luce", della sezione Advanced, che esegue uno stacking di 4 scatti (o meno, se la luce non è scarsa) con risultati superiori alle aspettative. L'otturatore è centrale, dunque non essendo a tendina come la maggioranza delle altre macchine significa che ha caratteristiche particolari, che ho espresso tra i PRO e i CONTRO, non perché siano veri e propri vantaggi o svantaggi, ma per far notare che si tratta di peculiarità che possono essere sentite come limitazioni o come splendide opportunità (poter usare il flash con qualunque tempo di scatto non è roba da poco). Ovviamente, data l'anzianità di progetto, alcuni contenuti tecnici sono un po' sorpassati: il mirino elettronico e il monitor hanno meno pixel dei più recenti e i comandi sono raggruppati secondo una logica un po' superata. Inoltre Fujifilm ha presto dimenticato questo modello nel corso dei suoi aggiornamenti e non lo ha dotato del comodissimo Q-menù, come invece ha fatto per la sorella X10. Questo è un vero peccato. Nonostante i suoi limiti si tratta di una vera e propria macchina fotografica, dotata di una forte personalità e capace di supportare (e sopportare) a lungo le manie fotografiche di chiunque. inviato il 16 Ottobre 2020 |
![]() | Fujifilm X30 Pro: Robustezza, obiettivo, sensore, qualità d'immagine, durata della batteria e (per chi lo apprezza) estetica Contro: Dà assuefazione Opinione: Trovata ad un prezzo "umano" ho comprato per la seconda volta questa macchina, stavolta nella speranza di non inciampare e caderci sopra; da notare che la scorsa volta s'era rotto il display, oltre ad una mano, ma il mirino e tutto il resto della macchina continuava a funzionare regolarmente - per dire quanto sia solida. Anche in questa "seconda vita" la X30 sta prendendo il sopravvento, inducendomi a lasciare a casa qualunque altra apparecchiatura, perché per il 90% delle occasioni è più che sufficiente, basta conoscerne i limiti, che del resto sono gli stessi della X20 da cui mutua sensore ed elettronica di base. Questo per dire che chi conosce ed ha apprezzato la X20 troverà in questa macchina le stesse identiche caratteristiche; d'altronde chi in quella avesse sentito limitante il mirino galileiano, il display fisso e l'assenza di wifi, in questa sarà lieto di trovare soluzioni più aggiornate, più "performanti", come usa dire. Caratteristiche: il sensore è un X-trans, come quello della sorelle CSC aps-c, ma è abbastanza più piccolo, anche se non minuscolo; questo porta con sé ovvie conseguenze, tipo che se, per dire, nelle sorellone con sensore Aps per noi il limite degli iso senza rumore è 1600, qui sarà 800, o anche 640; la nitidezza è notevole grazie anche all'ottimo obiettivo, ma certamente un 35mm f1.4, anche montato su una X-M1, farà sempre meglio. "Allora perché non ti porti un corpo Fuji con due-tre buoni fissi?", mi si domanderà, ma la risposta è semplice!: "Perché all'interno dell'intervallo 28-112mm di cui dispone ed in condizioni di luce non estreme, i risultati di questa macchina sono molto più che sufficienti. E mi porto un corpo solo, compatto e non pesantissimo." Già, il corpo: è un po' più grande della X20, in modo lieve ma sostanziale; laddove quella poteva entrare nella tasca di una giacca, questa... forse no, ed il suo peso è più avvertibile; d'altronde l'adozione di una batteria maggiore (quella della X100) comporta una serie di cambiamenti, anche positivi perché l'autonomia è bruscamente aumentata. I comandi sono tutti al posto giusto per una compatta e dopo poco tempo s'impara ad adoperarla con estrema naturalezza. Non posso commentare l'autofocus e le riprese video perché il mio stile fotografico raramente richiede rapidità e video non ne faccio. Le qualità fotografiche, per chi non conoscesse il modello precedente a cui mi richiamavo, sono notevolissime per la classe di apparecchio: tenuta agli alti iso, gamma cromatica, nitidezza, completezza di funzioni, gamma dinamica. Su quest'ultimo punto voglio sottolineare che la macchina non dispone di HDR, ma è sufficiente portare a -2 i due contrasti, alte e basse luci, portare il DR (dinamic range) su dr400, fare una scelta oculata nell'esposizione e nella scelta dell'emulazione film ed ecco che diventa quasi impossibile lasciare fuori gamma qualcosa. In ogni caso il file raw è perfettamente lavorabile, anche in macchina. Sul mercato dell'usato mantiene un prezzo alto, cosa che indica come il valore della macchina sia superiore la passare del tempo. inviato il 02 Aprile 2019 |
![]() | Olympus PEN E-PM1 Pro: Piccola, leggera; dotata di un sensore micro quattro terzi dunque ben diverso da quello di una compatta, anche evoluta, di analoghe dimensioni; stessa batteria delle Pen successive e, per dirne una, della Om-d e-m10 II, con conseguenti economie d'insieme; sul mercato dell'usato costa pochissimo (per me è un Pro anche questo); lo scatto "antiurto" combinato allo stabilizzatore riesce a rendere utilizzabili anche tempi di scatto piuttosto lunghi che dimensioni e leggerezza della macchina renderebbero altrimenti impraticabili Contro: Le dimensioni della fotocamera e dei tasti possono creare qualche problema alle mani più grandi ed il sensore produce rumore uno stop prima di quello adottato dai modelli successivi. Opinione: La e-pm1 è piccolissima e leggera come una compattina, ma dotata di un sensore "vero", della possibilità di scattare in Jpeg e Raw, di sviluppare in camera i raw e di fare un po' tutto quello che si può fare con le sorelle maggiori. Accoppiata con un'ottica piccola, leggera e versatile come l'Olympus 14-42 EZ o il Panasonic 12-32 diventa una specie di "arma fantasma", pronta ad essere tirata fuori dalla tasca e a produrre immagini di ottima qualità. Dopo averla già avuta l'ho ricomprata proprio per realizzare questo connubio tra portabilità e qualità. Le dimensioni hanno costretto Olympus ad alcuni salti mortali nella distribuzione dei tasti e delle funzioni, menù compreso, ma dopo un po' si rientra nella consuetudine d'uso Olympus. Il sensore 12 mpx della prima serie delle Pen è certamente meno elastico del successivo 16 mpx, ma se usato con attenzione - e non pretendere ciò che non può fare - può dare risultati migliori di quanto facciano credere le dimensioni della macchina. Molto molto meglio di una compatta, anzi: una macchina vera inviato il 05 Dicembre 2018 |
![]() | Fujifilm X-A2 Pro: leggerezza, prestazioni ad alti ISO (dettaglio e tenuta al rumore), simulazione pellicola "Classic Chrome", costo Contro: raw meno valido delle macchine X-trans, limitazioni firmware analoghe alle altre macchine X-A ed X-M Opinione: Acquistata in kit con i Fujinon XC 16-50 II e 50-230 II al solo scopo di sostituire gli analoghi obiettivi della prima serie, questa macchina mi ha stupito e si è ritagliata un suo spazio ben preciso grazie alle sue caratteristiche ben distinte dalle altre macchine X-Trans di cui dispongo. I tecnici Fuji, dovendo proporre al pubblico per motivi strettamente economici una macchina dotata di un normale sensore Bayer, hanno lavorato al fine di evitare che l'acquirente lamentasse un eccessivo distacco qualitativo dalle altre Fujifilm; in questa ottica hanno dotato la macchina di un motore Jpeg ancora più interessante di quello presente a bordo delle altre macchine, ottenendo che un Raw più rumoroso e meno dettagliato (basta aprirlo in camera chiara per constatarlo) producesse immagini Jpeg nativamente ancor più pulite e ricche di dettagli delle sorelle. La macchina in sé conserva il mix di dotazioni adatto ad un pubblico "di avvicinamento" alla fotografia, oltre alla regolazioni consuete, e rinuncia, ritengo per evitare che si accavalli agli altri modelli della casa, ad alcune pur utili features ellettroniche (una fra tutte: la livella). Nell'insieme la trovo una macchina raccomandabile mille volte se non s'intende lavorare sui raw, mentre, in caso contrario, suggerisco di cercare, anche usato, un qualunque altro modello dotato di sensore X-Trans inviato il 03 Ottobre 2015 |
Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me