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Antonio Ciampriello www.juzaphoto.com/p/AntonioCiampriello ![]() |
![]() | Tamron 28-200mm f/2.8-5.6 Di III RXD Pro: Escursione Focale, peso/dimensioni, costo, resa ottica. Contro: Una maggiore reattività AF lo avrebbe reso perfetto. Opinione: E' proprio vero, questa lente valorizza il sistema E. Sono capitato per caso su queste recensioni e complice una offerta su Amazon con piano a rate ho detto: proviamolo! Ce l'ho in mano da due giorni, non credo ai miei occhi. Montato su una A7III l'accoppiata fa poco più di 1,2 Kg, non pesa in borsa, non pesa al collo, non è problematico da installare su piccoli treppiedi. La consistenza della lente non mi sembra affatto cheap, l'escursione è morbida senza tentennamenti. Dopo un mese di utilizzo, pur confermando i limiti (molto accettabili) descritti nelle altre recensioni, una maggiore reattività sull'AF avrebbe reso questo obiettivo un vero capolavoro, usabile a tutto tondo. Rimane senza alcun dubbio un validissimo compagno di viaggi in ottima compagnia con l'Ultron 21mm ed il Nokton 40 1.2. Nelle uscite da lunghissima focale con Nikon D500 + 200/500 va invece a coprire quello che manca per effettuare scatti al volo potendo contare su una fotocamera sempre pronta all'uso. Ottimo! inviato il 29 Giugno 2022 |
![]() | Rollei Compact Traveler No. 1 Carbon Pro: leggero, compatto, ben costruito, accessori in dotazione. Contro: considerato l'uso per cui è stato concepito, nessuno. Opinione: E' il miglior cavalletto mai costruito perché il cavalletto che c'è, è da sempre il migliore di tutti. La questione si potrebbe chiudere in questi termini, la differenza tra averlo e non averlo quando serve, racchiude il senso di un prodotto costruito per essere portato costantemente a seguito. Ho abbandonato un pixi manfrotto, ancora più compatto ma non proprio "cavalletto" e devo dire che questo Rollei mi soddisfa appieno. Ci carico tutto quel che ho fino al 70/200 da 1,5 kg e con le precauzioni del caso, fa quel che deve senza alcun problema. Particolarmente apprezzabile la dotazione di accessori, sacca, tracolla modulare utilizzabile in varie configurazioni e un meraviglioso fodero da cintura che permette di portarlo alla cintola pronto per essere estratto rapidamente, contribuendo ancora di più a distribuire il peso complessivo dell'attrezzatura. L'altezza minima è un po sacrificata dalla lunghezza dell'elemento centrale ma si fa perdonare, basta portare in borsa un morsetto e la fotocamera può essere avvitata ad una delle gambe fino a sfiorare il terreno. Per i corredi ML risulterà ancora più godibile, anche la testa si comporta molto bene, l'importante è avere il collarino stabilizzante per le focali lunghe e che anche la fotocamera sia munita di staffa arca Swiss ad L per ottimizzare la posizione verticale. Ottimo! inviato il 27 Ottobre 2019 |
![]() | Voigtlander 40mm f/1.2 Nokton Pro: Resa complessiva, compattezza, costruzione e materiali, fascino vintage su una lente dalle prestazioni moderne. Contro: Bokeh spigoloso sui punti luce già da f/1.4, a TA rimane nitido ma nei casi in cui occorre estendere la pdc e non piacciono i punti luce a poligono potrebbe essere un problema. Opinione: La mia copia è attacco M (Leica) scelto di proposito per essere usato su Techart Pro in modalità Autofocus. A tal proposito segnalo che il filetto per i filtri è 52mm e non 58mm come indicato in scheda (non so se ci siano differenze di diametro tra le versioni E-mount e Leica). Preso usato a poco più della metà del suo prezzo non posso che confermare quanto già detto nelle precedenti recensioni che ad onor del vero mi hanno aiutato molto nella scelta di questa lente. Avere tra le mani un super luminoso è sempre una esperienza appagante, è quel genere di vetro che ti sussurra continuamente all'orecchio: quello che non sarai in grado di ottenere da me, sarà soltanto colpa tua. In effetti e come già detto, la prima cosa che si nota giocando con questa lente è che apre 2 mondi. Il mondo del fantastico sotto F/2.0 mentre oltre è sfruttabile gia da 5,6 per dettagli e paesaggio. E' un 40mm che muovendo un passo indietro ed uno avanti copre l'esigenza del normale e quella del mite grandangolo. Non ho mai usato questa focale in vita mia, è perfetta. A tutta apertura ha un bokeh molto bello, abbastanza simile all'altro 1.2 che possiedo (Revuenon 55mm 1.2 non di derivazione Tomioka) è gradevole, purtroppo con punti luce laterali che spesso tendono leggermente a diventare a mandorla ma molto meno del Revue citato. Chiudendo già a 1.4 i punti luce iniziano a produrre spigolosità sui globi, questo aspetto è quello che ho apprezzato meno ma va detto che la rotondità perduta, a seconda della distanza dai punti luce, ritorna chiudendo sui diaframmi successivi, nelle prime prove fatte già a F4 e 5,6. Questo aspetto per alcuni, immagino di una certa importanza, è facilmente gestibile con le mirrorless potendo vedere immediatamente nel mirino come va a comporsi il bokeh in funzione del diaframma impostato. Di contro già da F/8 produce stellati sulle luci da favola. E' una lente che giudico molto risolvente, a tutta apertura da quel che si legge in giro, batte il 35mm. Sui 24 mpix della A7III probabilmente non si esprime al massimo, noto qualche percettibile differenza con i risultati ottenuti da quelli che montano questo vetro sulle verioni R della Sony ma parliamo di inezie. Riguardo al barilotto e la costruzione in generale, passeresti minuti e minuti ad usarlo in maniera impropria. Gran bel pezzo! inviato il 24 Settembre 2019 |
![]() | Sony A7 III Pro: Matura, Autofocus, Tenuta ISO, Gestione automatica della temperatura colore migliore rispetto a tutte le fotocamere finora possedute, Raffica e buffer sovrabbondante, Comandi e rotelle personalizzabili in quantità più che sufficiente, Ingombro, Scatto silenzioso, Piena compatibilità con Techart pro, Macchina universale che non pone limiti di utilizzo per qualsiasi obiettivo - la Dea dell'adattabilità testata molto positivamente anche con Commlite ENF E1 Pro su obiettivi Nikon AFS. Contro: Copri contatto usb veramente ridicolo, Ergonomia al limite, Touch limitato. Opinione: Non dirò che provengo da Nikon perché non ho alcuna intenzione di uscire dal mondo reflex di cui ho un discreto corredo ben assortito e di qualità, ritengo peraltro ancora valido lo specchio per la sua rapidità di scatto in alcune condizioni, non vedo particolari necessità per ora di rivoluzionare l'approccio sulle lunghe focali però accidenti, a questa fotocamera gli manca soltanto la parola. Non sono un videomaker quindi lato video non posso esprimermi e ci capisco molto poco mentre per la fotografia sento di poter affermare di trovarmi tra le mani uno strumento completo e maturo, faccio persino fatica a capire come possa essere migliorata ulteriormente una fotocamera così. Probabilmente il mirino elettronico è qualcosa su cui alzare l'asticella ma personalmente lo trovo sufficiente e funzionale. Dove sono rimasto particolarmente sbalordito ed è anche il motivo principale per cui ho deciso di prenderla, è l'uso in accoppiata con il Techart Pro che mi ha fatto rimettere in borsa vetri d'annata molto validi tra le cui caratteristiche risalta la compatezza che ne esalta la filosofia Mirrorless. Già mi vedo cliente di Voigtländer e grazie agli ausili di messa a fuoco ed allo stesso Techart prometto a questa piccoletta di non dargli nessun vetro oltre l'1.8 di luminosità. Se lo merita davvero lei, me lo merito finalmente io di non togliere secondi preziosi alla mente impegnata a comporre, come in realtà deve essere quando in mano hai una MACCHINA che ti mostra l'anteprima delle tue visioni e fa la MACCHINA nel migliore dei modi possibili cioè, occupandosi di tutto ciò che non è fotografia. Il comparto Autofocus è disarmante, l'Eye AF sostanzialmente e non a chiacchiere, ti mette nelle condizioni di pensare solo a come inquadrare recuperando attenzione preziosa a favore di altri particolari o dettagli. E' talmente scontato che il volto del soggetto sia sempre a fuoco che puoi permetterti di comporre lo sfondo, modellare il bokeh. In Sony avranno tuttavia pensato che una macchina così ben fatta doveva avere qualcosa per riportarla sulla terra, serviva qualcosa che ti facesse smadonnare spesso, diciamo ogni volta che la metti in carica o colleghi al PC ed allora è arrivato il TAPPO della porta usb. Con una staffa Arca Swiss montata sulla base diventa quasi impossibile inserire il cavetto. Qualità di immagine equivalente agli standard Nikon con una certa impressione che in gamma dinamica conceda qualcosa in più specie sul recupero delle alte luci. Queste le impressioni d'uso nel primo mese di utilizzo, nel caso aggiornerò la recensione. inviato il 14 Luglio 2019 |
![]() | Sony A6000 Pro: leggera, compatta, tiraggio corto, mirino (nel senso che c'è), resa ISO in relazione al formato. Contro: qualità del file, colore, bilanciamento bianco, carenza di ottiche grandangolari originali, velocità operativa, lag mirino e risoluzione appena sufficiente. Opinione: Recensisco questa fotocamera dopo due anni di utilizzo, presa per lasciare a casa la reflex di fatto questo non è mai accaduto, il primo corredo è reflex FF. In campo Apsc vengo da una Nikon D7100 tenuta per lo stesso periodo di tempo, posso infatti tracciare un confronto tra le due basato sull'esperienza di utilizzo, ho un discreto archivio di raw ottenuti con le due Apsc e mi rendo conto che la ML non regge il confronto, almeno per quelli che sono i miei gusti. Trovo il file della Sony poco dettagliato e con colori spenti. In luce diurna la Sony si fa apprezzare restituendo file abbastanza buoni tanto da andare in pareggio ma quando cala la sera, specie a 100 ISO in posa lunga niente da fare, tocca rimetterla in borsa. La tenuta ISO è abbastanza sorprendente per il formato di questa ML, da questo punto di vista la D7100 può solo guardare (non andavo mai oltre i 2000 e manco mi piacevano), la Sony mi consente di sfruttare i 3200 abbastanza agevolmente a patto di non sbagliare esposizione poiché nei recuperi ritorna a perdere nel confronto con la reflex. Il bilanciamento del bianco è totalmente inaffidabile, la post si rende sempre necessaria se non altro per recuperare questo problema (relativo per me che scatto sempre in raw). Lentezza complessiva e lag abbastanza frequenti del mirino sono lo scotto da pagare per la classe del prodotto (anche se non l'ho pagata poco a suo tempo), così come pure la risoluzione del mirino appena sufficiente per ricordarsi di avere tra le mani una fotocamera. In alcuni ambiti è imbattibile, messa su una slitta micrometrica per via della sua compattezza/leggerezza permette di realizzare agevoli stack anche con slitte non troppo precise. Ho avuto però problemi ad utilizzarla con tubi di prolunga, di fatto il mirino rimaneva buio al punto di non permettere di individuare il punto di messa a fuoco. L'indiscutibile punto di forza risiede nel corto tiraggio, è possibile montare qualsiasi cosa e le sperimentazioni, anche con lenti non propriamente fotografiche, hanno vita facile grazie anche ai sistemi di ausilio alla messa a fuoco (peacking, anche se non troppo preciso). Stupefacente l'utilizzo con alcuni adapter dotati di elicoide per messa a fuoco macro, utili non solo in macro vera e propria ma anche per diminuire di pochissimo la minima distanza di MAF, roba che su una reflex è impossibile anche solo pensare. Uno dei motivi che non mi permette di utilizzarla a dovere è la carenza di lenti grandangolari originali di qualità, ed adeguate alla macchina (il 12/24 mi sembra uno sproposito). Si sente insomma la mancanza di un 10mm fisso o qualcosa di alternativo al 10/18 F4, per intenderci, una scelta alla pari del mondo reflex. Chi dice che Sony dovrebbe fare lavatrici in realtà si sbaglia, dovrebbe fare lenti Apsc perché è un formato utile per rimanere compatti e le alternative Samyang poco si addicono ad una macchina streettaiola come questa dove potrebbe rendersi necessaria una rapida MAF sulla corta distanza. Sulla lente di serie 16/50 né infamia, né lode, purché non si pretenda troppo. Leggendo gli entusiasti provenienti dal mondo reflex Nikon non posso che ammettere di non capirli affatto pertanto, in definitiva, credo che il fattore gusto personale mi porti a consigliare ad eventuali acquirenti di fare più di qualche giretto con questa ML prima di decidere di acquistarla. inviato il 14 Ottobre 2017 |
![]() | Zenit MC Zenitar 16mm f/2.8 Fisheye Pro: Costruzione solida, compattezza, ottima resistenza al flare, esente da hot spot in fotografia IR, luminoso, prezzo. Contro: Un po morbido a tutta apertura, tappo frontale migliorabile. Opinione: Dopo qualche mese di utilizzo posso anch'io esprimere alcune sensazioni d'uso per questa lente. Acquistata nuova (è in produzione non è un vintage) con attacco nativo Nikon, la prima cosa che si nota è il suo solido barilotto completamente in metallo. Compatta e relativamente leggera, trova un posto fisso nella borsa, le situazioni in cui si rende utile non sono poche. Colori saturi come ci si aspetta da un supergrandangolare, ottima resistenza al flare, anche con sole diretto, la mancanza dell'AF non si sente affatto. Su alcune reflex è possibile utilizzarla solo in manuale, per fare un esempio, in priorità dei diaframmi su D80 mi da FF error, sulla D610 invece è utilizzabile in ogni modalità. A tutta apertura non è sempre sfruttabile se si cerca nitidezza estrema, non l'ho ancora testata in fotografia notturna. Per gli appassionati di infrarosso, nei casi di utilizzo su reflex modificate, la mia copia è esente da hot spot su ogni diaframma. Non è possibile utilizzare filtri esterni anche se si può sempre adattare qualcosa laddove servisse, è anche possibile smontare il paraluce metallico. La copertura su FF di questa lente non credo arrivi ai 180 gradi dichiarati nella scheda, possiedo anche un Samyang 14mm e confrontandolo con quest'ultimo, ad occhio mi sembra di vedere un angolo di campo di 120 gradi, poco più ampio del Samyang. Le distorsioni sono tipiche da fish eye. La spesa molto contenuta la rende molto appetibile, sono molto soddisfatto dell'acquisto. Vale molto più di quel che costa. inviato il 09 Luglio 2015 |
![]() | Vivitar 24mm f/2.8 Macro Pro: distanza minima di MAF, prezzo, trasportabilità. Contro: poco nitido, vignetta su FF. Opinione: Sono arrivato a questa lente perché cercavo un obiettivo per realizzare delle macro ambientate. Lo uso con soddisfazione sia su Apsc che su FF anche se, sul formato più grande, evidenzia una decisa vignettatura che richiede quasi sempre interventi in pp. Pagato soltanto 50 euro è una lente molto compatta che si porta sempre in borsa senza sacrificio. In molte occasione è risultata determinante per ottenere un certo tipo di inquadratura. Non si presta nel paesaggio dove la resa nei dettagli non è il suo forte. Molto contenuta la distorsione che sembra migliore del Nikkor 35mm 1.8 DX che possiedo. Bokeh molto morbido e gradevole, la resa cromatica, come quasi tutte le ottiche vintage va un pochino aiutata in pp. In definitiva, una lente molto particolare che ha meritato un posto fisso nel mio corredo. inviato il 23 Novembre 2014 |
Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me