| inviato il 25 Maggio 2022 ore 22:19
Ed io, che ho il Sigma 12-24 Art (e NON HO il 17 TSE) faccio come Zeppo, con il "piccolo problema" di non possedere una 5Ds, ma una 5D3, che tanti MP non li ha, quindi ritagliare si ma con giudizio. |
| inviato il 25 Maggio 2022 ore 22:58
@Alvar. Vado OT: per quanto mi riguarda la 5 DS-R, con le sue 50.6 megapizze, ha tre vantaggi: 1) quello di cui stiamo discutendo (non mi dilungo oltre); 2) il fatto di poter cambiare formato, passando ad 1.3 X, o a 1.6 X (in quest'ultimo caso restano 23 megapizze!) quando, usando vetri lunghi, improvvisamente ci si accorge di essere troppo "corti". "Settando" il bottoncino accanto a quello di scatto, il cambio formato è praticamente ISTANTANEO, e così si dispone di un moltiplicatore di focale che non reca con sè perdite di luminosità; 3) dispongo di un ring-flash (quei flash anulari con una parabola enorme). Quando lo monto (con un'apposita staffa di sostegno), l'"accrocchio" diventa tale che porre la macchina in verticale diventa un lavoro improbo. In tali casi utilizzo il quarto formato disponibile: quello quadrato che, ovviamente, non impone di scattare in verticale (sempre con il solito bottoncino accanto a quello di scatto). Comodo (per i ritrattisti, naturalmente)! Non credo che l'acquisto di una tale macchina sia oggi particolarmente oneroso ... ci hai pensato? Ultima cosa: anche se NON mi serve AFFATTO, il 12-24 ART mi intriga un pò! Se lo trovassi a prezzo di occasione-occasione (cui NON si può rinunciare!) ... chissà! Tu come ti trovi? Come lo giudichi? Come lo recensisci? Ciao. GL |
| inviato il 26 Maggio 2022 ore 0:15
Zeppo a vedere il campanile di san marco esce sempre il solito problema, anche tenedo le verticali diritte, la parte sopra ha linee di fuga (non mi viene il termine corretto) troppo angolate, con un risultato sgraziato e allungato, vedi esempio che avevo messo ecco forse e questo il pregio delle shift, anziche usare un 16mm e ritaglire puoi usare 24mm, focali piu lunghe permettono angolazioni di fuga piu equilibrate e piacevoli alla vista in architettura |
| inviato il 26 Maggio 2022 ore 0:25
@Lomo. Ma no! Come spiegavo prima i grandangolari spinti "stiracchiano" i bordi dell'immagine, indipendentemente da decentramenti e/o basculaggi. Si chiama deformazione anamorfica. Non c'è nulla da fare! Nel caso di soggetti umani, Sandro Presta parlava correttamente di "teste a siluro"! Ciao. GL |
| inviato il 26 Maggio 2022 ore 0:58
Giovanni, ma si proprio perche i grandangoli stiracchiano i bordi dell'immagine, se devo fotografare un campanile e tenere le verticali diritte, con un'ottica normale per farlo rientrare nel frame devo per ipotesi usare un 16mm e poi ritagliare, se uso uno shift posso farlo con un 24mm, il guadagno non e solo una piena risoluzione senza ritagli, ma cosa ancora piu importante ho bordi meno stirati e vie di fuga piu equilibrate |
| inviato il 26 Maggio 2022 ore 1:14
Non dovrebbe cambiare niente. Un 24mm con funzione shift ha un cerchio di copertura maggiore; usarlo decentrato su un FF è la stessa cosa di usarlo centrato su un formato maggiore e poi ritagliare, ed un 24mm su un formato maggiore è un grandangolo spinto. Cioè l'angolo coperto è lo stesso ed in entrambi i casi stai usando la parte periferica del cerchio di copertura. |
| inviato il 26 Maggio 2022 ore 1:20
Rolubic non capisco cosa c'entra il formato maggiore di una fotocamera, il paragone che avevo fatto era tra 16mm normale e 24mm shift sempre su ff |
| inviato il 26 Maggio 2022 ore 2:04
Pensa ad un 16mm su FF ed un 24mm su un formato 36x54mm, alla stessa distanza inquadrano la stessa scena, quindi l'effetto di stiramento ai bordi sarà lo stesso perchè dipende dall'angolo e non dalla focale. Se li metti in bolla e fotografi in verticale un edificio alto dovrai tagliare la parte in basso in entrambi i casi e la parte in alto sarà al limite di copertura dell'obiettivo con le conseguenti deformazioni. Un 24mm con funzione shift per FF non è altro che un obiettivo che coprirebbe un formato maggiore (supponiamo che sia 36x54mm) che viene decentrato; il risultato sarà lo stesso di usarlo sul formato maggiore e croppare, in entrambi i casi viene usata la parte periferica dell'immagine proiettata (sul FF perchè si è spostato l'obiettivo/cerchio di copertura e sul formato maggiore perchè si è usata la parte periferica del file) e le deformazioni saranno le stesse. |
| inviato il 26 Maggio 2022 ore 4:50
"Come spiegavo prima i grandangolari spinti "stiracchiano" i bordi dell'immagine, indipendentemente da decentramenti e/o basculaggi. Si chiama deformazione anamorfica. Non c'è nulla da fare!" Io direi che in un tempo che fu, a pellicola, non c'era nulla da fare, mentre oggi in digitale si corregge. I progettisti di Adobe Camera RAW e di Adobe Photoshop, sanno il fatto loro e proprio per la correzione della distorsione anamorfica hanno introdotto uno strumento presente nel Pannello Geometria/Trasformazioni manuali di Adobe Camera RAW, e lo strumento, con il suo cursore, si chiama Aspetto. Con quello puoi comprimere verticalmente l'immagine per riportarla alle proporzioni originali correggendo così la distorsione anamorfica. Ripeto, la forza del digitale è quella di aver convertito un'immagine in numeri, ed i numeri li manipoli molto meglio che una immagine. Cose che dopo lo scatto erano impossibili da correggere a pellicola, oggi è possibile correggerle. A pellicola, gli errori di prospettiva andavano corretti prima della scatto con ottiche basculabili, tempi lunghi di preparazione allo scatto e rotture di maroni, mentre oggi si scatta normalmente e gli errori si correggono in pochi secondi dopo lo scatto, sapendo ovviamente come scattare, ossia allargando l'inquadratura di un 20% o poco più (e........anche il basculabile ha i suoi limiti comuque!). A pellicola, la distorsione anamorfica te la tenevi, era come l'AIDS, se te la becchi, non te la levi più di dosso, mentre in digitale, con un semplicissimo cursore, si corregge anche quella in pochissimi secondi. In digitale, visto che crop moderati non inficiano la qualità d'immagine, anche con fotocamere a pochi Mpx, è sempre e comunque bene tenersi larghini nelle inquadrature. |
| inviato il 26 Maggio 2022 ore 7:45
Grazie a tutti per gli interventi molto interessanti. L'ideale sarebbe avere una PLE (piattaforma elevatrice) sempre a portata di mano . O magari quando è possibile salire sul palazzo di fronte e posizionarsi a metà altezza dell'architettura da inquadrare. In ultimo si può anche non scattare... |
| inviato il 26 Maggio 2022 ore 8:22
Oppure usare un drone, Arkbobo! |
user14408 | inviato il 26 Maggio 2022 ore 8:30
non è tanto (ancora) pellicola Vs "digitale" quanto strumenti come "macchine a corpi mobili" vs minuscoli sensori su reflex con ottiche decentrabili e basculabili limitatissime. ( nessuna possibilità di decentramento e basculaggio su piano focale e alla base per "decentramenti indiretti" ecc ecc) Non esiste che un software possa sostituire i movimenti di macchina liberi in decentramento e basculaggio delle DUE standarte. poi vogliamo dire che posso usare un 14mm (!) in ripresa e fare magheggi vari "dopo" sperando di avere rapporti, prospettiva corretti e piacevoli...beh, liberi. |
| inviato il 26 Maggio 2022 ore 8:51
@Giovanni Leoni, ti rispondo via MP |
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