| inviato il 26 Giugno 2024 ore 9:06
Focus-on-feet te lo chiedo perché se devi cancellare qualcosa come ad esempio rimuovere una persona o un oggetto da una foto funziona egregiamente, se chiedi di inserire un oggetto senza dargli una immagine di riferimento non sempre ottieni buoni risultati, aggiungo, i risultati dipendono in larga parte da come fai la selezione della porzione dell'immagine dove vuoi effettuare l'inserimento, ci vuole un po' di pratica come in tutte le cose |
| inviato il 26 Giugno 2024 ore 9:14
OT sul tema "posti di lavoro", che diventerà veramente drammatico quando la maggioranza dei lavoratori sarà sostituita da macchine. In quel futuro prossimo chi avrà la capacità di accumulare profitto senza pagare stipendi si troverà comunque davanti un mercato di persone che non hanno più i mezzi economici per acquistare nulla. Quindi povertà per tutti. Si sta già discutendo su quale sarà l'ordinamento sociale in un mondo in cui ricevere i mezzi economici per sostentarsi sarà scollegato dal lavoro. Durissima sarà la fase di transizione (che toccherà ai bambini di oggi). |
| inviato il 26 Giugno 2024 ore 9:33
Ma sempre catastrofici ,e quando inventarono i trattori e si perderà lavoro, e quando inventarono i computer e si perderà lavoro...il lavoro cambia, cambiano anche le ore di lavoro che si sono ridotte, si avrà bisogno di altro, a lavoro ci sono dei task ripetivi che già facciamo fare a BOT o Gen AI, e ben venga almeno uno fa qualcosa di valor aggiunto umano che non fare copia ed incolla mille volte al giorno(era un esempio). |
| inviato il 26 Giugno 2024 ore 9:43
Ho sempre detto, e mi rivolgo a IamUnPhotographer, che l'IA/AI generativa ed entro limiti abbastanza ristretti pure quella di "riempimento" produce immagini, chiamarle foto è infatti uno stiracchiamento di termini in alcuni casi (spero molto limitati) che potrebbero in teoria avere anche dei fini poco limpidi. Quanto ai posti di lavoro: non dico di avere ragione al 100 per cento, non ho la verità in tasca e potrei ben errare, ma da quel che ho visto finora non ne sono convinto. Un esempio - in campo legale perché quello conosco -: quando sono arrivati qui da noi i grossi studi internazionali, circa fine anni 90, il lavoro dei piccoli "artigiani" del diritto è scemato sino quasi a scomparire, molti sono passati sostanzialmente da essere dei professionisti a impiegati di fatto di "ministeri" di studi associati con anche centinaia ove non migliaia di avvocati. Non mi pare che lì, forse anche per la scarsa considerazione vox populi della professione di legale, si siano levati scudi in difesa. E sì che, se non sbaglio, quella di avvocato è una delle due professioni citata dalla Costituzione, e che è/dovrebbe essere fondamentale per constrastare gli abusi del potere esecutivo e non solo. Ma i casi sono tantissimi, e da Blockbuster al verduraio sotto casa il "progresso" sta a dimostrare che tutto muta, con noi alle volte muti quando ci conviene e quando il computer ci consente di scaricare o, in modo meno piratesco, di acquistare/noleggiare in streaming un film o serie che ci interessa vedere ecc. ecc. |
| inviato il 26 Giugno 2024 ore 9:50
@Focus-on-feet i modelli sui quali lavora il riempimento generativo in photoshop sono tra i migliori (grazie al training fatto su noi utenti) ma è più destinato al riempimento che alla creazione di elementi decontestualizzati. se l'esperienza si limita ad una riga di testo come prompt non si ha una visione completa e suggerisco di fare prove con una reference image. molti dei risultati visibili online sono frutto di tante prove, anche la reiterazione fa parte del lavoro e 10 o 20 generazioni di prova a volte capitano. i risultati in ambito fotografico sono a volte notevoli, sora tutto se si estende una sezione ricca di dettagli e in un contesto riconoscibile per la generazione delle parti mancanti; valgono le cose dette da altri sul tema, si tratta di una estensione intelligente del timbro tampone. Firefly funziona in modo diverso e per quello scopo, per fare prove decontestualizzate, è più adatto. in generale adobe cerca di rendere semplici strumenti complessi e automatizza tutte le parti del flusso ma omette anche tutti i controlli per rendere più specifica una generazione. Se uno confronta le impostazioni di stable diffusion si fa una idea, confrontare la 'reference image' di photoshop con i controlli controlnet di stable diffusion, sono due cose abbastanza diverse, controlnet arriva a controllare la posizione delle dita delle mani |
| inviato il 26 Giugno 2024 ore 10:36
D'accordo McReeny con "Il riempimento generativo usato come correttore o sostituto del timbroclone compie un lavoro, a seconda dei casi, da medio/buono ad ottimo...sempre che tu vada a trattare zone di dimensioni limitate." Si Ale z "l'AI generativa serve ai grafici, a chi impagina contenuti, a chi cioè ha bisogno di un'immagine che più che riprodurre la realtà" , però Adobe l'ha infilata in PS non limitandosi ad un uso di velocizzazione del lavoro ma "invitando" al fakeraggio Indaco che funzioni bene per la rimozione di una persona, di un cartello ecc. OK sono d'accordo, ma nel caso di Med90 che ha rimosso il pubblico, in questo caso si arriva alla più completa decontestualizzazione della foto (di solito i TG riempiono le piazze durante le propagande elettorali ) Michelangelo capisco perfettamente cosa intendi e che per utilizzarla al meglio (io sono refrattario all'IA) bisogna conoscere il panorama nel suo insieme a fronte di studio e prove. E' come se qualcuno mi desse in mano una saldatrice o una smerigliatrice, non saprei da dove iniziare (col cacciavite, martello chiodi, chiave inglese, trapano me la cavo benino). E sono pure concorde sul fatto che da essa, in certi ambiti, si possono ottenere dei vantaggi, ma il fatto inoppugnabile è: se creo cose che non ci sono (vale anche per l'allargare/l'allungare la foto con riempimento generativo) non si tratta più di fotografia ma di immagine. IamUnPhotographer io non sono così drastico ma capisco il tuo punto di vista, sicuramente convengo con quanto hai detto sulla rielaborazione di Med90 (pure per me è un'immagine e non più una foto) e capisco fino ad un certo punto il limitare l'IA (credo cosa impossibile ormai) in ambito fotografico all'ottimizzazione del flusso di lavoro, però rispetto a te le mie maglie sono ben più lasche. E sono d'accordo anche di scrivere l'acronimo in italiano: IA. |
| inviato il 26 Giugno 2024 ore 11:22
Qui rispondo agli OT sollevati. Ale Z Durissima sarà la fase di transizione (che toccherà ai bambini di oggi) Leggendo sul web mi sono fatto l'idea che in alcuni settori questa fase sia già iniziata e stia già preoccupando. Murphy e Andrea Festa riscriverei le stesse parole del paragrafo di cui sopra riguardo a quanto avete sollevato riguardo a IA/lavoro/lavoratori. Andrea Festa "Dall-E all'AI! Dall-E all'AI!!!" "Non conoscendo Dall-E non ci vedevo il nesso con il "Dagli!" manzoniano. Photoshop mi sta facendo impazzire con il Riempimento generativo di un piede, comando di eseguirne uno sinistro" E' stata una cialtronata (al pari degli errori di McCurry) ma nel caso dei due piedi sinistri di Goggia in tanti non se ne sarebbero accorti, purtroppo molte persone (sia uomini che donne) hanno un limitato gusto estetico riguardo alla bellezza femminile, nella sua complessità, tanto da escludere spesso la non curanza di mani e piedi (vedere smalti rovinati sulle dita delle estremità), vedere donne bellissime su tacchi con talloni screpolati o con piedi mal tenuti. Per molti è più facile notare un singolo pelo sopraccigliare non a fuoco che un piede imbarazzante. Non è questione di essere feticisti dei piedi, ma esteti della bellezza del corpo femminile. |
| inviato il 26 Giugno 2024 ore 11:42
“ Per esempio il lavoro di Med90 lo ritengo, senza offesa, una immagine e non una foto (mi pareva brutto definirla foto fake, ma lo è). In quel contesto Med90, dal mio punto di vista, trovi una angolazione migliore, lavori sulla PDC, evidenzi il soggetto, ma gli spettatori ci sono e "te li tieni" MrGreen „ Nessuna offesa, purtroppo meglio di così non si poteva fare perché la luce era poca, non mi potevo spostare poiché dovevo stare seduto, qui ero già a f2.8 che è la massima apertura possibile del mio obiettivo, con una FF sicuramente il risultato sarebbe stato più decente. |
| inviato il 26 Giugno 2024 ore 11:56
scusa Focus-on-feet ma questo che c'entra:? "Med90 che ha rimosso il pubblico, in questo caso si arriva alla più completa decontestualizzazione della foto (di solito i TG riempiono le piazze durante le propagande elettorali MrGreen )" hai aperto un 3d per dire che sei deluso da come funziona il genfill di PS, io ti sto dicendo che per alcune cose funziona molto bene per altre dipende da come fai la selezione e dalle opzioni che usi non solo dal prompt, se poi hai aperto l'ennesimo 3d per dire che sei contro l'AI, allora non ho capito io e mi scuso e mi taccio, credevo che volessi qualche dritta su come fare. |
| inviato il 26 Giugno 2024 ore 13:50
“ ho fatto delle prove per curiosità e spererei che l'IA rimanga la ciofeca come da mia esperienza. Per me è pure sacrilego variare i colori del cielo o la pp troppo spinta. „ Non è così, siamo noi che stiamo rimanendo indietro, ho conociuto persone che non sanno nulla di fotografia e sì sono aperti una partita iva , producono immagini di arredo e stampata su cartaccia ( altro che canson ecc) o su alluminio spazzolato con la metà dei costi che ha un fotografo tra stampa,cornice ( o Forex) più vetro. Vendono a prezzi moooolto più concorrenziali di un fotografo. E anche io mi sto spostando in quella direzione, preferisco vendere 30 poster 70x105 stampati con un plotter a 6 colori su blueback che 3 fotografie su carta importante, cornice su misura e selezionata più vetro museale. E questo vale ormai anche per il resto, a nessuno interessa cosa c'è dietro ad una immagine ( fotografo o ai) o su cosa sia stata stampata ( carta prestigiosa o cartaccia). Quindi in sostanza per me a livello commerciale la ai è un'opportunità, se la cogli tardi...perderai il treno. |
| inviato il 26 Giugno 2024 ore 14:17
Sinceramente demonizzare l' IA mi sembra eccessivo anche perché gli ultimi algoritmi di denoise basati sull' IA salvano le foto in condizioni nelle quali non avresti avuto nulla. Nel mio caso ad esempio dovevo scattare a 1/1000 per congelare il movimento, l'apertura era già a f2.8, la luce era scarsa e non si poteva usare il flash inevitabilmente gli ISO sono finiti a 3200 e la 80D non li tiene bene, senza il denoise la foto era praticamente da buttare. Poi per carità dipende cosa bisogna farci con le foto, nel mio caso sono ricordi di viaggio e esperienze e al massimo le stampo per appenderle in casa, un lieve miglioramento magari rimuovere le persone per fare in modo tale che il soggetto sia in primo piano lo ritengo accettabile. Chiaro che se poi bisogna farci le mostre o pubblicarle su rivista il discorso cambia sostanzialmente. |
| inviato il 26 Giugno 2024 ore 15:26
Per chi, comprensibilmente , ha delle remore verso questi tools di AI in fotografia o ne vede strumenti genericamente vissuti come malevoli per il futuro consiglio le seguenti discussioni che hanno esplorato molti aspetti "Generative AI Free": il logo Riempimento/modifica con IA su Photoshop IA e la fine della fotografia commerciale propongo un anti a.i. in ambito commerciale, per chi sapeva già fare post-produzioni e su foto fatte con criterio, AI ha migliorato il lavoro ed esteso il range dei sensori delle camere oltre i limiti ai quali eravamo abituati prima del denoise AI. tutto. quello che sta sotto quel livello può variare in base alle capacità ed al gusto del fotografo, caso per caso. Cosa potrebbe essere meglio di Adobe nelle generazioni Usare stable diffusion come plug-in in photoshop o in Photo2 e caricare modelli specifici per ogni lavoro, non generici come per adobe. se si vuole lavorare offline si deve usare il proprio computer come macchina di calcolo AI e SD deve essere avviato prima per fornire il collegamento alla plug-in nel programma di foto ritocco, significa avere una macchina preformante con tanta ram (meglio un pc di un mac). se un fotografo lavora per una azienda da tempo e ha accumulato lavoro lo fa per addestrare um modello specifico per quei prodotti e da quel momento le generazioni saranno sempre specifiche e fatte in accordo tra fotografo e cliente. da oltre un anno anche gli appassionati di fotografia usano riempimenti generativi ma confrontare io modelli addestrati aiuterebbe a confrontare il modello culturale adobe con lo sviluppo oper/source e quello che facciamo noi stessi se addestriamo modelli con le nostre foto, cosa che ora deve far parte del bagaglio tecnico di un fotografo che lavora. perdere 10 ore per installare tutto , portare via 500gb di spazio per avere tutti i modelli che servono caso caso, perdere 50 o 100 ore per addestrare un modello personale, sono tutte cose noiosissime e lontane dalla facilità di utilizzo degli. strumenti AI offerti da adobe ma sapere che esistono alternative aiuta a farsi una idea. |
| inviato il 26 Giugno 2024 ore 16:35
"Come è la vostra esperienza con l'AI di Adobe PS?" Io parlo di Qualità d'Immagine, solo di quella : la mia esperienza è che, ad oggi; la Qualità d'Immagine dell'AI generativa di Adobe, detta in una parola, è un emerito cesso, fa schifo, è pessima. Quel software lì lavora con livello di qualità di sufficienza solo su immagini a risoluzione lineare, in PPI, molto, molto bassa, già a 90 PPI mostra artefatti ed è improponibile . Io stampo anche in A2, 40 X 60 cm, e necessito di 360 PPI: a quella risoluzione lineare lì, Adobe AI, come riempimento generativo, semplicemente, fa un lavoro pessimo , orribile, io ho l'abbonamento ma non la uso più. Vendono bufale, spacciano per oro quello che in realtà è del pattume. Quell'Ai inventa cose giuste, fa bene il lavoro di inventare le immagini, i particolari, etc, ma le inventa con Q.I. vilissima per la bassa risoluzione che ha: quella Q. I. va bene soltanto per per monitor di bassa lega, mentre per stampa fa cose inguardabili, pattume. Su YouTube e simili ci sono solo dei cocomerai che di stampa non ne sanno assolutamente nulla, usano immagini da cellulare o da monitor di merda, a risoluzioni molto basse, vili, e lavorano su quelle: pigliano per il culo chi fa fotografia vera, perché quella non è fotografia, è fare immagini a qualità da immondizia. |
| inviato il 26 Giugno 2024 ore 16:48
Grazie Ale Z per i contributi linkati, stasera dopo lavoro li leggo con calma. Indaco non demonizzo chi utilizza l'IA e posso capire che sia utile, nonostante il fatto che a me faccia un po' paura. Se leggi il post iniziale parlo del creare cose che non ci sono (argomento sul quale Michelangelo, e non solo lui, ha fatto un'esposizione chiara del perchè io non sono riuscito, non avendo le basi, non avendo studiato la materia, ma avendo fatto solo delle prove banali). Non ho recriminato invece sul togliere disturbi o funzionalità che velocizzino il flusso di lavoro in pp. Nel caso di Med90, nonostante il lavoro ben fatto, c'è uno stravolgimento della fotografia iniziale (sia ben chiaro nessuno lo vieta di fare). Il pubblico, per quanto disturbante per l'autore, dà un preciso contesto allo scatto (es: esibizione per strada, esibizione durante una festa eccetera), se lo si toglie e si lascia solo il soggetto l'interpretazione cambia notevolmente (es: esibizione durante un casting). A mio modo di vedere una foto dovrebbe rappresentare la realtà, con i dovuti aggiustamenti in pp. Ma se stravolgi la foto, sempre dal mio punto di vista, diventa una immagine che potrebbe andare bene per una locandina. Così come se prendo una foto e in pp viro completamente i colori e con vari effetti (classici e non di IA) stravolgo la foto iniziale. Med90 secondo me era da fare una pp senza togliere il pubblico, per non decontestualizzarla. Ripeto io non sta demonizzando la IA e come ho già detto sono d'accordo nell'usarla per velocizzare e migliorare i flussi di lavoro, come per esempio togliere il rumore, oggetti che disturbano, scontorno ecc. Io quello che ho contestato, ma è un mio punto di vista, è il fatto di aver tolto il pubblico. Micky sono convinto che molte persone la pensano come te e cioè che "sia un vantaggio", ma come giustamente hai detto si tratta di immagine. E non più di foto. |
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