| inviato il 22 Maggio 2018 ore 1:16
Giusto per tornare in argomento: due dei 4 premi citati nell'articolo cadono nel perimetro del m43... |
| inviato il 28 Maggio 2019 ore 2:18
Qui, dopo il secondo quote, ho motivato la mia attrazione per quella macchina: www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&show=5&t=3198662#17806536 ma SE la prenderò sarà quella ibrida, che dovrebbe uscire l'anno venturo insieme al restyling di metà carriera. Però tengo d'occhio anche la Tonale (se mai uscirà, per ora hanno mostrato solo un prototipo statico, senza meccanica). Ma non ho fretta. Da gennaio ho questa:

 con il 1.5 turbo a benzina da 136 HP (è un BMW e lo danno anche con la versione base della serie 1). Macchinetta molto maneggevole e divertente... La Giulia o la Tonale dovrebbe sostituire questa:

 con il 1.4 turbo benza da 140 HP. Auto un po' anonima ma confortevole e affidabile. La foto è del 2012 ma è ancora tale e quale; io le macchine le tengo bene. Da quando ho la Mini Cooper la Opel Astra la uso pochissimo, giusto quelle volte che ho bisogno di un po' di spazio nell'abitacolo (di fatto la Mini è una 2+2) o di bagagliaio (quello della Mini è minimale - scusate il gioco di parole). Oppure mi capita di fare un viaggio un po' lunghetto: sulla Opel ho le sospensioni "flex ride", le metto sulla posizione per il massimo confort e diventa morbidissima, poi ho la regolazione elettrica del supporto lombare; la Mini Cooper invece è bella rigida. Quindi cambiare la Opel con una Giulia, una Tonale o una Vattelapesca, sarebbe uno sfizio... un capriccio... se lo farò sarà tra un due o tre anni. Alla fin fine sono queste che mi danno più soddisfazioni: www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&show=9&t=1536188#10026426 www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&show=11&t=1536188#10039339 Rispetto a quelle in scala 1:1 hanno dei vantaggi: niente tassa di circolazione né superbollo e neppure assicurazione, manutenzione ecc. Poi ne ho un 120-130 circa e, in scala 1:1, considerato anche lo spazio per la manovra, ci vorrebbe un'autorimessa di circa 2.500/3.000 mq. |
| inviato il 28 Maggio 2019 ore 8:14
Ma Sony non era mica indocinese? |
| inviato il 28 Maggio 2019 ore 11:41
Dai Roberto, non esagerare, quello che ha subito Cassino durante la guerra ... e Dresda allora? |
| inviato il 28 Maggio 2019 ore 12:54
Si, a Dresda è stato peggio. E ritengo poco verosimile la stima ufficiale dei 25.000 morti, se consideri la popolazione della città (accrresciuta dall'afflusso dei profughi) e l'estensione dell'area (olttetutto la piu densamente popolata) nella quale nessuna forma di vita ha avuto scampo, e neppure ha lasciato alcuna traccia, visto che la "tempesta di fuoco" non solo ha provocato altissime temperature, ma anche venti fortissimi che attiravano quel che restava al centro dell'incendio per poi scagliarlo a migliaia di metri d'altezza. Non so se hai letto "Mattatoio N. 5" di Vonnegut, basato sull'esperienza personale dello scrittore. Comunque anche a Cassino, seppure in scala molto ridotta, non è che sia stato uno scherzo, senza contare il gravissimo danno al patrimonio artistico rappresentato dalla distruzione dell'abbazia. Gli abitanti delle zone circostanti poi ebbero a patire anche la violenze dei "goumier". |
| inviato il 28 Maggio 2019 ore 13:15
La distruzione di Dresda entra in tangenza con la storia degli apparecchi fotografici. In quella città c'era uno dei principali laboratori di ricerca e progettazione e uno dei più importante centri produttivi della Zeiss. Andò tutto letteramente disintegrato e incenerito e gran parte del personale perì nel bombardamento. Fin dai tardi anni '30 lì stavano realizzando una Contax reflex 35mm, ma non rimase nulla dei né dei progetti né dei prototipi. I supersiti del personale finirono a lavorare per la Zeiss statale della DDR (con sede principale a Jena) oppure, quelli che erano riusciti a raggiungere la zona di occupazione americana o britannica, per la Zeiss privata nella Germania Fedrale (con sedi a Obertochen, Stoccarda e in altre località). Entrambi cominciarono a sviluppare delle reflex 35mm sulla base di ricordi personali ed eventualmente su disegni e appunti che erano scampati al bombardamento e all'incendio perchè fuori dai laboratori di Dresda. Da ciò nacquero, nel dopoguerra, la Contax S nella DDR e La Contaflex prima e la Contarex poi nella Germania Federale. La fonte di queste notizie: www.nadir.it/libri/GHISETTI_ZEISS/zeiss.htm |
| inviato il 28 Maggio 2019 ore 13:52
Sono dell'idea che la Giulia ci vada nella versione"veloce" da 280 cv e 4x4 Io comunque dopo anni di europee (auto e moto) mi sono fermato a una vecchia auto jappa, zero elettronica e tutta meccanica, quelle che fanno girare i bambini per strada |
| inviato il 28 Maggio 2019 ore 13:56
Togli quell'apostrofo, grazie. |
| inviato il 28 Maggio 2019 ore 14:30
Uhm Roberto, vedo che sei molto bene informato. Per Dresda la stima ufficiale dei morti è semplicemente ridicola, come ridicola è la posizione della città nell'elenco delle più danneggiate della Seconda Guerra Mondiale dove quasi non viene citata (di fatto è ignorata) dal momento che la percentuale di distruzione ufficiale non supera il 50% del territorio cittadino ma dove, ovviamente, tutti dimenticano il piccolo particolare che meno del 50% fu l'area della città sottoposta al bombardamente, e al successivo feuersturm ... la tempesta di fuoco appunto, che provocò un vento al suolo che sfiorava i 400 km/h e una temperatura, stimata, di circa 1400° C che, letteralmente, incenerì tutto ciò che trovò sul suo cammino provocando, tra le altre cose, la morte per asfissia di tutti quei poveri disgraziati che avevano cercato rifugio nelle cantine del centro storico! A proposito: a parte il fatto che la città era letteralmente gremita di profughi che fuggivano davanti all'avanzata dell'Armata Rossa da est, bisogna anche considerare che oltre 45.000 appartamenti andarono completamente distrutti, letteralmente disintegrati anzi, per effetto della tempesta di fuoco; è chiaro allora che solo uno che vuol negare l'evidenza dei fatti può sostenere che, in una città sovraffollata, del tutto priva di difesa antiaerea tralaltro, in 45.000 appartamenti i quali, ripeto, finirono letteralmente sbriciolati , potesse esserci presente, al momento dell'attacco (che ovviamente avvenne a notte fonda), solo mezzo abitante per appartamento ! Per quanto infine riguarda le violenze commesse dai nordafricani inquadrati in quella farsa di esercito francese che combattè in Italia, perché ovviamente solo su un fronte praticamente sguarnito (come quello Italiano appunto) poteva combattere un simile esercito che definire raccogliticcio è rendergli merito, questi fatti mettono in luce il comportamento vile e codardo degli eserciti sia francese che inglese i quali, non appena si trovavano davanti una pur minima resistenza, come appunto accadde intorno a Cassino, mandavano avanti, a farsi massacrare, le proprie truppe coloniali , quindi i nordafricani per i Francesi e gli Indiani per gli Inglesi, e con gli Americani i quali, non avendo truppe del genere da schierare, trasferivano l'onere del mattatoio sui Polacchi ... come nello specifico accadde intorno all'abbazia di Montecassino P.S. - ovviamente sui libri di Storia queste considerazioni non si trovano da alcuna parte |
| inviato il 28 Maggio 2019 ore 15:47
Si, conosco la stima di mezzo morto per appartamento in una città già densamente popolata e per giunta sovraffollata dall'afflusso dei profughi da Est, oltretutto in un'area di parecchi chilometri quadrati in cui le probbilità di sopravvivenza erano nulle. Mi chiedo il motivo per cui dei rispettabili storici accademici della Germania contemporanea abbiano avallato quella stima al ribasso. Un'ipotesi in mente l'avrei. Tra il febbraio e l'aprile del '45 era ancora operativo l'ufficio propaganda di Goebbels, che ripeteva alla popolazione tedesca una stima di centinaia di migliaia di morti. Nel dopoguerra pure gli storici di regime della DDR calcavano molto la mano su questo bombardamento in quanto opera di inglesi e americani, pure loro con una stima di centinaia di migliaia di vittime, forse anche per far passare in secondo piano il comportamento con la popolazione civile tedesca delle truppe dell'Armata Rossa (penso che non ci sia bisogno di specificare di cosa parlo). Ho la sensazione che questi rispettabili professori l'abbiano fatto per "political correctness", per non essere neppure lontanamente sospettati di revanscismo nazionalsocialista o stalinista... Mi pare poi che la stima di 25.000 morti sia basata sulla conta dei cadaveri seppelliti ma, come abbiamo constatato, viste le altissime temperature e l'uragano che aspirava al centro dell'incendio dove una colonna di fuoco proietteva il tutto a chilometri di altezza, di moltissime vittime non è rimasta traccia alcuna. Riguardo al comportamento delle truppe coloniali francesi in Ciociaria, varie fonti narrano del discorso che un alto ufficiale francese, di cui non ho memorizzato il nome e neppure se era colonnello o generale (tu magari te lo ricordi), fece ai suoi "goumier". Tale discorso può essere riassunto così: "nelle terre davanti a voi c'è bottino, vino e donne in abbondanza, per X giorni potete farne quel che volete". |
| inviato il 28 Maggio 2019 ore 15:52
“ ... del tutto priva di difesa antiaerea tralaltro... „ Questo perché i "Flak 88" della contraerea di Dresda erano stati tolti dalle loro postazioni per schierarli ad est, a sparare ad alzo-zero contro i T34 e gli IS dell'Armata Rossa che avanzavano verso la città. |
| inviato il 28 Maggio 2019 ore 16:05
“ Sono dell'idea che la Giulia ci vada nella versione"veloce" da 280 cv e 4x4 „ Purtroppo paga il superbollo. Non capisco perché non fanno una versione 4x4 da 250cv, in modo da stare giusto entro la soglia di chi ne è esentato. La stessa BMW ha in listino, per le serie 3 e 4, un 2.0 turbo a benzina da 245cv, che sembra pensato apposta per il mercato italiano. |
| inviato il 28 Maggio 2019 ore 18:04
Roberto P. È possibile che Zen non possa consegnare personalmente il premio, forse manderà una sua modella come sostituta. |
| inviato il 28 Maggio 2019 ore 18:09
Non conoscevo tutti i dettagli su Dresda, pero' so' che la storia la scrivono i vincitori. Dresda e' stata annientata, tuttavia mi vengono in mente un altro paio di citta' Giapponesi piene di civili indifesi che hanno subito un destino peggiore. |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 251000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |