| inviato il 21 Maggio 2018 ore 9:55
Sebastiao Salgado per molte delle foto del progetto Genesi ha usato la macchina qui descritta, ovvero una EOS 1DS MarkIII, da 21 Mpx personalizzata da Canon secondo le sue richieste e le fotografie sono state stampate secondo una procedura molto sofisticata e professionale, anche questa qui descritta: www.fotopadova.org/post/74722319257 Ho vistato la mostra Genesi al Forte di Bard e, come si può qui vedere, alcune foto erano in grande formato: www.fortedibard.it/en/gallery/genesi-sebastiao-salgado/ Per quanto mi riguarda non ho avuto la sensazione che nessuna di queste fosse sgranata. Non so se fossero classificabili come fine art, però il loro standard era evidentemente giudicato sufficiente da Salgado. P.S.: NON ho l'intenzione di emettere la Sentenza Definitiva e Inapellabile sull'Eterno Interrogativo che assilla l'Umanità fin dalla Notte dei Tempi, ovvero "le megapizze non sono mai abbastanza / troppe megapizze sono inutili anzi controproducenti" *; magari attualmente Salgado usa macchine megapixellate. * www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&show=15&t=1726913#8116420 |
| inviato il 21 Maggio 2018 ore 10:12
Questa discussione ha preso proprio una bella piega... Sarebbe interessante se qualcuno di buona volontà avesse il tempo di aprire un topic dove si descrive il rapporto tra il numero di mpx e le stampe che si possono realizzare... |
| inviato il 21 Maggio 2018 ore 10:19
“ Sarebbe interessante se qualcuno di buona volontà avesse il tempo di aprire un topic dove si descrive il rapporto tra il numero di mpx e le stampe che si possono realizzare... „ Non è un argomento semplice, anche considerato che i megapixel delle fotocamere non sempre contengono molto dettaglio - dipende dall'ottica e dalle impostazioni usate in fase di scatto. Tecnicamente puoi stampare in qualsiasi formato, con qualsiasi risoluzione. La resa dipende molto dall'immagine di partenza, ovviamente: un panorama particolareggiato potrebbe richiedere una definizione superiore a una foto street con mosso creativo. Considera poi che una da 8 megapixel può essere stampata a 300 dpi su un 20x30. Passando a formati superiori, le immagini si osservano da distanze superiori, per cui i dpi possono essere meno. Ma se vuoi il massimo della definizione, perché magari ti piace osservare da vicino la foto, più megapixel (e soprattutto, dettaglio) ci sono, meglio è. |
| inviato il 21 Maggio 2018 ore 10:26
Grazie Perbo...praticamente io non stampo quasi mai, qualcun altro cmq stampa i miei lavori, destinati più che altro a volantini/riviste/web Ho qualche manuale...ma la pigrizia è davvero tanta? |
| inviato il 21 Maggio 2018 ore 10:31
Una regola non scritta prevede 300 ppi per Fine Art. Se non sbaglio una 5DS ha 8688 px lato lungo, quindi 28.96" o pollici, pari a 73.56 cm. Quindi 50x75 cm. Usando lo stesso criterio Phase One parlava di 70x100 cm. www.ultrasony.com , da sempre guidato dalla passione per la stampa a colori. Il fatto di essere un ingegnere chimico PoliMI gli impedisce di scrivere fregnacce. |
| inviato il 21 Maggio 2018 ore 10:36
“ Considera poi che una da 8 megapixel può essere stampata a 300 dpi su un 20x30. Passando a formati superiori, le immagini si osservano da distanze superiori, per cui i dpi possono essere meno. Ma se vuoi il massimo della definizione, perché magari ti piace osservare da vicino la foto, più megapixel (e soprattutto, dettaglio) ci sono, meglio è. „ In genere, più o meno, l'equivalente della diagonale della foto è la distanza a cui ci si tende istintivamente a porsi per avere un'agevole visione d'insieme e nel contempo una sufficiente percezione dei dettagli. È questo un principio ben noto da millenni ai pittori. Se lo stesso artista dipingeva un piccolo quadretto ad olio o un grandissimo affresco sul presbiterio di una cattedrale ovviamente curava i dettagli in una scala ben diversa. Ma a volte grandi stampe capita di guardarle anche a distanza più ravvicinata: Nella mostra "Gabriele Basilico - Ascolta il tuo cuore, città", che si è tenuta all'Unicredit Pavillon di Piazza Gae Aulenti a Milano un paio d'anni fa, erano esposte due stampe di altissima qualità di "Le Treport", realizzata con un banco ottico Linhof e un obiettivo Schneider-Kreuznach Super-Angulon 90mm: www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&show=3&t=2451024#12642387 www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&show=4&t=1674540#9945868 Qui, dopo averla guardata alla "giusta" distanza, io (e non solo io) mi sono avvicinato per osservare meglio i dettagli. |
| inviato il 21 Maggio 2018 ore 10:56
Comunque il dare maggiore o minore importanza alla resa dei dettagli è legato anche alle personali opzioni dei fotografi. Qui, nel post del 1° Aprile 2018 ore 9:17, Andrea.taiana riferisce quel che Luigi Ghirri nelle sue Lezioni di fotografia pensava di quelli che, qualche decennio più tardi, sarebbero diventati i miti di gran parte dei frequentatori dei forum di fotografia, ovvero il "magico sfocato" e la "super-nitidezza": www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=2730767&show=14 Su quest'ultimo punto Ghirri scriveva (faccio un copia-incolla): " Per questo sono importanti anche le scelte del formato di ripresa. Perché lavoro prevalentemente con il medio formato? Il grande formato, per intenderci quello della lastra, quello nel quale si vede tutto, anche i dettagli che dopo si devono ritoccare, non lo uso proprio perché, secondo me, causa un eccesso di rivelazione. Si vedono troppe cose. Il fascino dell'immagine sta anche nel trovare un equilibrio tra quello che si deve vedere e quello che non si deve vedere. Non deve essere una fotocopia della realtà. Il problema è sempre quello. C'è anche un'importante corrente di fotografia di ricerca che fa di questa estrema definizione e precisione, del fatto di vedere tutto in modo omogeneo, tutto ben equilibrato, tutto ben graduato, una sua poetica e una sua linea di lavoro. Io preferisco questa interrogazione continua su quello che si deve e quello che non si deve vedere. Mostrare come ci sia sempre nella realtà una zona di mistero, una zona insondabile che secondo me determina anche l'interesse dell'immagine fotografica. Non mi piace questo vedere tutto come sinonimo di profondità della visione, [...] " Però neanche le sue opzioni hanno valore assoluto e universale. Come abbiamo constatato, un altro grande fotografo italiano, Gabriele Basilico, non a caso usava un attrezzatura con maggior resa dei dettagli del medio formato scelto da Ghirri. Ricordo una "filippica" di HCB, negli anni '60, contro l'ossessione per la nitidezza che vedeva prendere piede nel modo della fotografia. Ciò era anche legato al genere fotografico che lui praticava; e da ciò conseguiva la sua scelta della Leica. Però un altro grandissimo del '900, che praticava un genere completamente differente di fotografia, ovvero Ansel Adams, usava un'Hasselbad quando doveva stare leggero e un ordigno come questo quando voleva il massimo dettaglio e la miglior resa tonale: www.google.it/search?q=Ansel+adams&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ved=0ahUK Qui l'opinione di un altro grandissimo del '900 sulla scelta tra i vari formati: www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&show=3&t=2055378#9960000 |
| inviato il 21 Maggio 2018 ore 11:41
Anche se ho iniziato il primo thread ammetto che mi sto perdendo io stesso dietro tutti i post... inoltre ho passato 2 mezze giornate a scattare con la mia D700 di fianco ad una phase one medio formato da 100mpx... sostanzialmente questa mattina in totale crisi esistenziale Ad ogni modo dal mio modesto punto di vista l'importante è considerare il sistema che si va a costruire nel suo insieme dati tecnici a parte... le mie esigenze non sono esagerate quindi una vecchia D700 e qualche lente serie D (compatte ed economiche) di fatti al momento vanno bene... questa mattina sono uscito con tutto il corredo FX che al momento ho, cioè 24 2.8, un 50 1.4 e un 105 sigma, quindi la D700 tutto nella borsa più piccola che avevo, portando dietro circa 1300€ dietro (a pensarci nemmeno tanto)... ok il corpo macchina pesa un pò, ma i 2 nikon non pesano nulla alla fine e sui 12 mpx si comportano perfettamente, al momento bastano e avanzano come pixel. |
| inviato il 21 Maggio 2018 ore 11:56
Roberto P questo tuo intervento riassume parecchio bene quello che deve essere l'approccio al tema risoluzione... E cioè "dipende". Ed è inutile incapponirsi con percentuali di utilità o assolutismi... L'unica cosa da scoraggiare è l'acquisto dettato dalla mera smania, l'acquisto non consapevole....Soprattutto se implica un sacrificio economico.... |
user65671 | inviato il 21 Maggio 2018 ore 11:58
Io chiederei @Valgrassi cosa è la risoluzione e da cosa dipende, visto che lui lo sà insieme ad altri pochissimi. Grazie. |
user86191 | inviato il 21 Maggio 2018 ore 12:15
HCB e Adams facevano due generi opposti, l'uno giocava tutto sul contrapporsi tra bianco e nero, l'altro usava tutte le scale dei grigi, non sorprende che avessero due approcci differenti alla risolvenza |
user86191 | inviato il 21 Maggio 2018 ore 12:25
Tornando alla domanda iniziale, bastano 12 mpx, per ora a monitor sì, in stampa fine art fino A3+ ma se sai post produrre aggiungendo massicce dosi di nitidezza altrimenti ti fermi prima, se uno non si pone il problema del fine art puoi stampare grande quanto vuoi |
| inviato il 21 Maggio 2018 ore 12:27
“ HCB e Adams facevano due generi opposti, l'uno giocava tutto sul contrapporsi tra bianco e nero, l'altro usava tutte le scale dei grigi, non sorprende che avessero due approcci differenti alla risolvenza „ Giusto, e oltretutto per i reportage (non era in già in uso il termine "street") in giro per Parigi che effettuava HCB, ho la sensazione che questo catafalco sarebbe stato un pelino troppo ingombrante: www.google.it/search?q=Ansel+adams&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ved=0ahUK |
| inviato il 21 Maggio 2018 ore 12:29
Non dico niente di nuovo, la risoluzione di una stampa dipende dal utilizzo, dal contenuto, dalla distanza di visualizzazione, da quanto si vuole spendere etc. Dire servono tot punti per pollice o tot megapixel lascia il tempo che trova. Possono essere adeguati 4 DPI come nei grandi tabelloni pubblicitari come Nmila DPI per riprese e stampe di uso specifico ad esempio foto di archivio. Quindi la risposta al quesito può semplicemente essere Si bastano 12 Mpixel a meno di avere esigenze particolari sia in fase di ripresa che di stampa. Sarà banale, ma altrimenti non se ne esce. |
| inviato il 21 Maggio 2018 ore 12:31
Abgus: "L'unica cosa da scoraggiare è l'acquisto dettato dalla mera smania, l'acquisto non consapevole....Soprattutto se implica un sacrificio economico...." quindi una D700 o una EOS-5D1 potrebbero essere ancora considerate un valido acquisto per un principiante? |
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