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Vulture
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Recensioni di fotocamere, obiettivi, treppiedi, teste e altri accessori pubblicate da Vulture


gitzo_traveler_gt1555tGitzo Traveler GT1555T

Pro: Leggero, compatto, granitico, fluido nei movimenti, se acquistato in kit con la testa GH1382TQD si ha un risparmio notevole

Contro: Molto costoso, mancanza di una sacca da viaggio.

Opinione: Negli anni ho maturato la convinzione che spendendo migliaia di euro per avere il top in fatto di attrezzatura fotografica, non avesse senso cercare il risparmio sul treppiede, l'elemento che poi di fatto può risultare decisivo a) per portare a casa la foto b) per preservare l'integrità dell'attrezzatura. Gitzo è da sempre sinonimo di altissima qualità, con la fama, talvolta immeritata, di costare troppo in relazione a ciò che offre. Ma la differenza tra un Gitzo e un pur ottimo Benro sta tutta nel fatto che nel primo caso si ha per le mani un monolite, fatto con i migliori materiali e per resistere negli anni. Di solito quando si acquista un Gitzo, la questione treppiede viene accantonata per lungo tempo perchè si trova “la pace dei sensi” :D Questo non vuol dire che gli altri siano scarsi, ma che, semplicemente, tante volte una spesa a prima vista eccessiva, può trovare una giustificazione più che valida. Ho acquistato questo treppiede in kit con l'ottima testa GH1382TQD su amazon.de (con un notevole risparmio, se si capisce), in modo che potesse accompagnarmi nei viaggi in cui non avessi la possibilità di portare qualcosa di più grosso e dalla maggior portata.. beh alla fine si è rivelato essere il mio principale treppiede, per lo meno per le foto di paesaggio. Pesa appena un kg (più la testa) e ha una lunghezza, richiuso, di appena 35 cm, che peraltro non cambia anche con la testa montata, chiudendosi “alla rovescia”. Questo tra l'altro consente anche di ridurre notevolmente l'altezza minima di scatto, potendo montare la fotocamera sottosopra. Il movimento delle gambe “out of the box” è perfetto, e anche dopo diversi utilizzi non ha necessitato di alcuna regolazione. La testa in dotazione è fluida, monolitica quanto il treppiede e un autentico piacere da manovrare. La portata massima di 10kg è sufficiente a sopportare il carico che una fotocamera professionale con obiettivi di grande apertura richiede. Io l'ho usato con serie 1 o 5 e 16-35, sia f4 che f2.8. Chiaramente con questi pesi non si arriva nemmeno alla metà della portata massima, e del resto un treppiede di questo tipo difficilmente verrà impiegato per altri scopi. Rimane comunque il fatto che su prodotti di questo tipo è sempre preferibile restare larghi e non avvicinarsi mai troppo al carico massimo. L'altezza massima è di poco meno di 140 cm: qualche cm in più sarebbe stato gradito, ma era impossibile mantenendo poi compatto il prodotto richiuso. A questo proposito la scelta di avere 5 sezioni è di fatto obbligata, ma in piena tradizione Gitzo questo non è un limite. Vista anche la sezione delle gambe, è sorprendente come questo treppiede sia graniticamente ancorato al terreno. Per la già citata trasportabilità, le dimensioni e la leggerezza lo renderebbero idoneo a includerlo nel bagaglio a mano, ma è sempre bene informarsi accuratamente, perchè un funzionario troppo solerte potrebbe rifiutare di imbarcarlo, facendolo finire in stiva senza alcuna protezione. E' un rischio, ma quando viaggio in aereo, preferisco metterlo direttamente in valigia, adeguatamente protetto. In definitiva si tratta di un prodotto eccezionale, la cui pecca maggiore è la mancanza di una sacca da viaggio (presente invece una cinghia per portarlo a tracolla o a braccio). Il prezzo è una questione molto soggettiva. Di sicuro non potrà mai essere annoverato tra i “pro”, ma tornando al mio discorso iniziale, tante volte spendiamo migliaia di euro per avere il top in fatto di fotocamere e obiettivi. Se il treppiede è un elemento che utilizziamo spesso, trovo abbia senso entrare nell'ordine di idee di pretendere il top anche in questo ambito, e Gitzo da questo punto di vista non delude mai.

inviato il 09 Dicembre 2017


canon_100-400iiCanon EF 100-400mm f/4.5-5.6 L IS USM II

Pro: nitidezza, stabilizzatore, velocità af, ottima resa con il moltiplicatore 1.4x, minima distanza di maf

Contro: forse per qualcuno il prezzo

Opinione: Dopo aver avuto, in passato, 100-400 (I serie), 400 5.6, tamron 150-600, l'anno scorso mi sono deciso ad acquistare un 500 I serie usato. Tuttavia mi sono reso conto quasi subito del fatto che mi mancasse qualcosa di leggero per l'uso in pista (e per la caccia itinerante). Quindi appena presentato il nuovo 100-400 ho deciso di acquistarlo senza nemmeno aspettare una recensione (come ho fatto con il 16-35 f4). Come ho avuto modo di ripetere fino allo sfinimento, Canon non ha fallito una singola lente negli ultimi 4-5 anni. Ha puntato tutto sulla correzione ottica, presentando in serie obiettivi pro cosi come obiettivi di fascia più bassa, che avessero sempre e comunque una straordinaria qualità ottica già a TA. Questo nuovo 100-400 non fa altro che confermare il trend, andando, forse, a toccare nuove vette per quanto riguarda la qualità senza compromessi, con una nitidezza che a parità di parametri avvicina e a volte supera il 70-200 2.8 II, un af incredibilmente veloce e silenzioso, corredato da un IS molto efficace. A sentire Canon si parla di 4 stop, ma non saprei dire se ciò corrisponde al vero. Il peso un po' più alto rispetto al predecessore, ma rimane comunque una soluzione molto comoda per la caccia itinerante e in generale per usi che impongano uscite leggere. Per fare un confronto apparentemente impietoso, il nuovo 100-400 ha davvero poco da invidiare al 500 fisso, che chiaramente rimane su un altro livello, anche e soprattutto per lo stop in più di luce. Per quanto riguarda il moltiplicatore, uso l'1.4x III, che toglie davvero poca nitidezza e rende l'af solo leggermente più lento. Rimane comunque una solluzione di emergenza. Nonostante l'incipit, ritengo che questo obiettivo sia confrontabile esclusivamente con il predecessore e in parte con il 400 fisso. Il 150-600 rimane un obiettivo sostanzialmente diverso, in primis per il peso e soprattutto perchè si tratta in ogni caso di due fasce diverse. il fatto di avere delle focali in comune, non significa che due obiettivi siano in diretta concorrenza. Il 150-600 lo vedo come un buon modo per avere delle focali siderali senza svenarsi. Il 100-400 II è ottimo come "complemento" e comunque non nasce necessariamente per un uso faunistico. Personalmente in pista con il 150-600 (non usando il monopiede), mi devastavo le braccia dopo poche ore. Il 100-400 rende decisamente meno arduo il compito. In più un diametro filtri da 77 mm mi consente di usare il set di filtri nd che ho già, quando voglio fare panning estremo. Capitolo prezzo.. non costa poco, ma si tratta di eccellenza pura. Credo che Canon con questo obiettivo abbia superato se stessa, realizzando un oggetto perfetto sotto tutti i punti di vista. Attualmente si trova sotto ai 2000 euro senza troppa fatica, ma si tratta comunque di un prodotto facilmente rivendibile.

inviato il 05 Marzo 2015


fujifilm_x30Fujifilm X30

Pro: Buon grip e peso che, seppur elevato, rendeno ben bilanciata la fotocamera. Viefinder elettronico di grandissima qualità e con un frame rate accettabile. Comandi ben distribuiti, ampiamente personalizzabie. Offre tante possibilità creative, in primis la macro, una piacevole sorpresa. Buona escursione focale e ghiera meccanica particolarmente piacevole da utilizzare (ma non pratica). Qualità di immagine molto buona, lente con qualche limite solo alla minima focale. I colori hanno un fascino particolare.

Contro: Generale impressione di lentezza operativa. performance ad alti iso (per alti intendo >800). Sistema di accensione e spegnimento assolutamente contrario a qualsiasi idea di praticità. La ghiera meccanica la rende meno "compatta" come utilizzo.

Opinione: PREMESSA MOLTO IMPORTANTE: è la prima compatta che uso dopo svariati anni. A parte qualche foto fatta con l'iphone e una breve parentesi con una Panasonic G2 qualche anno fa, negli ultimi 7 anni ho fatto foto solo con la reflex. Ho acquistato questa fotocamera per poter avere con me sempre uno strumento piccolo e pratico in caso non potessi (o non volessi) avere con me pesi e ingombri da reflex. Il primo impatto, quello riguardante praticità e compattezza, è stato molto molto positivo, ma questa è una peculiarità che contraddistingue tutte le compatte. Questa fotocamera, rispetto ad altre della sua classe, risulta essere un filo più ingombrante e pesante, ma questo rappresenta a mio avviso un problema relativo, dato che nell'utilizzo risulta molto ben bilanciata. Per chi utilizza abitualmente una reflex, la ghiera dello zoom è uno strumento interessante e piacevole, ma dopo l'iniziale compiacimento, l'allegria passa quando ci si rende conto che uno zoom "da compatta" posto vicino al pulsante di scatto, la renderebbe utilizzabile, all'occorrenza, con una mano sola. Al di là dei dettagli e delle funzioni, quello che mi interessava era però la qualità di immagine. Ero un po' dubbioso viste le dimensioni del sensore, ma le tante recensioni positive, anche della x20, mi hanno convinto a provare. Beh, da questo punto di vista, devo aver preso un abbaglio clamoroso perché ieri sera le foto che parevano pietose, oggi sembrano super. Per questo motivo ho deciso di lasciare in sospeso la recensione che, comunque, dopo aver rivisto le foto posso dire che sarà sicuramente molto positiva.

inviato il 26 Novembre 2014


tamron_150-600vcTamron SP 150-600mm f/5-6.3 Di VC USD

Pro: 600 mm, qualità d'immagine da urlo fino a 400 mm, comunque superba fino a 600, stabilizzatore efficace, rapporto qualità/prezzo ineguagliabile

Contro: AF non molto performante con alcuni corpi macchina, limitatore quasi inutile

Opinione: Ho acquistato il Tamron per sostituire il 400 5.6 che utilizzavo quasi costantemente con il moltiplicatore Canon 1.4 mk III. Ci ho pensato a lungo perchè il canon è un obiettivo in se e per se superbo. Tuttavia mi sono convinto ingolosito dai 600 mm. Utilizzato su 5d mk III non sono stato contento del comportamento dell'af, per lo meno nei miei primi esperimenti in avifauna. In circuito, a dire il vero si è comportato benissimo. Su 70d invece mi ha stupito per la velocità, la precisione e la facilità di aggancio. Detto questo, la qualità di immagine è a tratti imbarazzante da quanto è elevata, per lo meno considerato che si tratta di uno zoom con un'ampia escursione focale. Non mi fa rimpiangere per nulla il canon, anzi, non potrei essere più soddisfatto.

inviato il 20 Giugno 2014




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