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Fortemente interessato ai problemi ecologici, alla conservazione della natura e soprattutto sostenitore di un nuovo modello di sviluppo sostenibile del Pianeta, che tenga conto della limitatezza delle risorse naturali da conservare, dei cambiamenti climatici forse ormai inarrestabili, dello stop all'aumento dei consumi incontrollabili della società globalizzata, etc etc l'artista ha cercato di catturare nelle sue opere ( trattasi quasi eslusivamente di animali selvaggi africani ) l'attenzione di chi osserva , cogliendone la dignità sacrale e la magia totemica dei loro sguardi e delle loro sagome che emergono da un fondo a mosaico "pseudo bizantino".
Tale rappresentazione svela forme, colori e atteggiamenti imprevedibili ; quasi delle caricature al contrario, che portano all'ammirazione ed al rispetto.
Figure animali ripetute in modo quasi ossessivo, come un mantra che ci porta a riconoscere forme spesso familiari, sagome vere e colori di fantasia, rendendoci partecipi e responsabili di quello che stiamo perdendo, senza appello.
Schili esprime nelle sue ultime opere un amore sconfinato per l'Africa e gli animali selvaggi, sognando una dimensione idealizzata di " WILD" e anelando ad una sorta di sentimento religioso nei confronti della Natura.