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| sent on March 25, 2024 (21:29) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Very nice photos and toning, congratulations. Hello. mark Foto e viraggio molto belli, complimenti. Ciao. Marco |
| sent on March 25, 2024 (21:49) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Thanks Marco! Grazie Marco! |
| sent on March 26, 2024 (15:54) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
A forecast that, apparently, does not seem to bode well... Well seen Purple :-) This is an excellent part, highlighted by your compositional research ;-) Una previsione che all'apparenza, non sembra far sperar nulla di buono... Ben vista Viola ottimo questo particalore evidenziato dalla tua ricerca a livello compositivo |
| sent on March 26, 2024 (17:35) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Thank you very much Simone. Yes, I don't foresee anything good, in fact I believe that we are approaching a point of no return. I think a bit like Giulietto Chiesa on the geopolitical issue. He had already foreseen everything Ti ringrazio molto Simone. Sì, non prevedo nulla di buono, anzi credo che ci stiamo avvicinando ad un punto di non ritorno. Io la penso un po' come Giulietto Chiesa sulla questione geopolitica. Aveva già previsto tutto |
| sent on March 26, 2024 (21:41) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Beautiful image, excellent toning. congratulations! Bellissima immagine, ottimo il viraggio. Complimenti! |
| sent on March 26, 2024 (23:12) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Viola, the photograph is very beautiful, graphically, chromatically and for the message conveyed! Surely this image is part of a larger research and deserves a dedicated 'gallery'. The message is "loud and direct", the glimmer leaves a feeling of uneasiness, while a gloomy omen pervades the soul of the observer! Allow me a 'criticism': personally, I would not have included this image in the "Landscapes" gallery! If I were pessimistic, I would have created a new gallery: "Near Future", or: "Omens". But I'm not pessimistic, despite everything!! See you soon Viola ! Hello! frank Viola, la fotografia è molto bella, graficamente, cromaticamente e per il messaggio veicolato! Sicuramente questa immagine fa parte di una ricerca più estesa e meriterebbe una 'galleria' dedicata. Il messaggio è "forte e diretto", lo spiraglio lascia un sentimento di inquietudine, mentre un fosco presagio pervade l'animo dell'osservatore ! Mi permetto una 'critica': personalmente, non avrei inserito questa immagine nella galleria "Paesaggi"! Se fossi pessimista, avrei creato una nuova galleria: "Futuro prossimo", oppure: "Presagi". Ma non sono pessimista, nonostante tutto !! A presto Viola ! Ciao ! Franco |
| sent on March 26, 2024 (23:27) | This comment has been translated
Good work! |
| sent on March 27, 2024 (7:46) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
@Diodato and Claudio Thank you very much @ Franco No, no new gallery... For now, I don't think I'll publish anything else. I'm following the international events a bit and I'm very worried. Of course, it's not a photograph/gallery that changes the situation... After all, I don't think we even need to be aware, because we could do very little. Those who have decision-making responsibility at high levels should think less arrogantly and more intelligently. Those who deal with information should be as objective as possible. I'm not very optimistic, but I really hope I'm wrong @Diodato e Claudio Vi ringrazio molto @ Franco No, nessuna nuova galleria... Per ora non penso di pubblicare altro. Sto seguendo un po' le vicende internazionali e sono molto preoccupata. Certo, non è una fotografia/galleria a cambiare la situazione... in fondo credo non serva neanche avere consapevolezza, perché tanto potremmo fare ben poco. Chi ha la responsabilità decisionale ad alti livelli dovrebbe ragionare in modo meno arrogante e più intelligente. Chi si occupa di informazione dovrebbe essere il più obiettivo possibile. Io non sono molto ottimista, ma spero davvero di sbagliare |
| sent on March 27, 2024 (8:20) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
@Viola " Sto seguendo un po' le vicende internazionali e sono molto preoccupata. " In effetti, c'è davvero da essere preoccupati ! " Chi ha la responsabilità decisionale ad alti livelli dovrebbe ragionare in modo meno arrogante e più intelligente. " In merito a questo argomento, ci sarebbe molto da disquisire; tuttavia non è questo lo spazio adeguato per poterlo fare. " Chi si occupa di informazione dovrebbe essere il più obiettivo possibile. " Purtroppo la maggior parte dei mezzi di informazione sono 'controllati' dal potere finanziario, che ha interessi diversi dalla 'corretta informazione'; in più ci sono 'fonti improvvisate (giornalistiche e foto-giornalistiche)' che aggiungono confusione alle notizie incomplete e manipolate che vengono diffuse dai 'media'. " Io non sono molto ottimista, ma spero davvero di sbagliare " Non c'è da essere ottimisti ! Occorre, tuttavia, restare vigili per evitare di essere 'strumentalizzati'. Per quanto è lecito dire, circa questi argomenti [O.T.] , su questa piattaforma, ho già detto troppo. Continuiamo a fotografare 'onestamente' senza manipolare la realtà ! Ciao Franco |
| sent on March 27, 2024 (8:54) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
brava. l'immagine colpisce perché rappresenta la verità che non ci vogliono raccontare. Stiamo semplicemente assistendo allo shift of power (ce ne sono stati molti nella storia, come la fine dell'impero britannico in favore di quello americano solo per ricordarne uno). E' iniziato nel lontano '89 ne vediamo molto più concretamente gli effetti oggi, con la rovinosa caduta dell'europa, ma dell'occidente in generale, che, come altri imperi morenti in passato, cerca di rifugiarsi nelle commesse militari, con la speranza di mantenere la propria sfera di interessi sotto il peso della minaccia. Ma non funzionerà come non ha funzionato nei secoli, perché non ci sono le risorse da cui drenare per sostenerne i costi. Finirà solo per indebolire ancor più chi è già debole e rafforzare il nuovo impero. E a sacrificare qualche vita in nome di una classe politica che si è consegnata al giudizio della storia (cioé appartiene al passato). Occorre rassegnarsi e accettare che il mondo è cambiato e che l'area dominante è altrove, combatterla nelle condizioni in cui siamo non può portare a nulla. E la panregione che stanno creando in europa contiene troppe disuguaglianze per reggere l'unità. Lo sviluppo diseguale è la principale causa delle tensioni geopolitiche; fenomeno formalmente noto come trappola di tucidide. Chi comanda dovrebbe conoscerlo. Ricadere in vecchi errori è diabolico. Oltre che pericoloso. |
| sent on March 27, 2024 (13:46) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
@Franco
“ However, we must remain vigilant to avoid being 'exploited'.[ /QUOTE] Sure, that's true, but do we still have a say? In the Constitution we read that sovereignty belongs to the people (art. 1) and that Italy repudiates war (art. 11), yet we are gradually ending up in it, also driven by a narrative/propaganda that leads us to prepare ourselves psychologically for such an eventuality. Are we free or will NATO/the US decide for us? What are the consequences? It is now clear that there is no intention to resolve the conflict in a political-diplomatic way, so what should we expect?
@Fabio You've summed up the situation perfectly. I ask myself, and I ask you, at this point, what are the motivations that lead our European leaders to behave like "suicide bombers" „ @Franco " Occorre, tuttavia, restare vigili per evitare di essere 'strumentalizzati'." Certo, è vero, ma abbiamo ancora voce in capitolo? Nella Costituzione leggiamo che la sovranità appartiene al popolo (art. 1) e che l'Italia ripudia la guerra (art. 11), eppure gradualmente ci stiamo finendo dentro, spinti anche da una narrazione/propaganda che ci porta a prepararci psicologicamente a tale evenienza. Siamo liberi o deciderà la Nato/USA per noi? Con quali conseguenze? E' ormai chiaro che non ci sia nessuna intenzione di risolvere il conflitto in modo politico-diplomatico, dunque cosa dobbiamo aspettarci? @Fabio Hai sintetizzato perfettamente la situazione. Mi chiedo, e ti chiedo, a questo punto, quali siano le motivazioni che spingano i nostri leader europei a comportarsi come "kamikaze" |
| sent on March 27, 2024 (16:04) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
La domanda non banale ha una risposta nella storia: "il geografo politico Spykman proponendo fin dal 1943 che, nel dopoguerra, gli Stati Uniti controllassero un anello di territori, chiamato rimland , attorno alla Russia, è talvolta accreditato come il padrino del containment , che sarà formulato quattro anni dopo la sua morte da Kennan. C'è tuttavia una differenza non di dettaglio: per Spykman il ruolo principale del rimland era si di isolare la Russia, ma per impedire ogni possibile tentativo di abboccamento reciproco con Germania, Giappone ed eventualmente, un giorno, Cina. Solo così gli Stati Uniti avrebbero potuto conservare il loro ruolo egemonico nel mondo anche dopo esser entrati nella fase del loro declino relativo." E' più che probabile che quella dottrina oggi sia tardiva. Anzi lo è senza dubbio e se ne erano accorti anche negli USA prima delle elezioni quando si stava affermando con convinzione la più moderata regola della "bilancia commerciale" piuttosto che "dell'interventismo", tuttavia non c'è stato il tempo, quella linea politica era in scadenza elettorale. E non è un caso che la propaganda sia stata così pesantemente all'opera per far eleggere un presidente di "guerra". Anche noi abbiamo visto il solito racconto al contrario con tutto lo spiegamento di media a fare il tifo per la presunta (da chi non conosce gli usa) 'sinistra'. Con un minimo di occhio critico è possibile capire che la mappa della spartizione dello "spazio vitale" (iraq prima, ucraina poi, in futuro chi sa) sia anche la vera spiegazione del corale consenso europeo all'ennesimo conflitto fallimentare. Ostaggi della finanza che ha speso ed investito molto in 'giusti' uomini politici, qui come oltre oceano, per aprire o alimentare quegli stessi conflitti. Non occorre ricordare che gli USA sono usciti formalmente vincitori dall'Iraq ma economicamente sconfitti. E li abbiamo seguiti anche nelle primavere arabe ove a ben vedere siamo andati contro i nostri stessi interessi in favore dei loro. Chi comanda veramente in europa? A me appare chiaro |
| sent on March 27, 2024 (21:57) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Of course, it's clear to me too In essence you are saying that the West, now deeply in crisis, is trying everything for everything, but for whom? For the Western peoples or for a small group of European/US oligarchs? Because if war were to break out, with the current weapons, it would be mass destruction... Certo, è chiaro anche per me In sostanza stai dicendo che l'Occidente, ormai profondamente in crisi, sta tentando il tutto per tutto, ma per chi? Per i popoli occidentali o per un ristretto gruppo di oligarchi europei/statunitensi? Perché se dovesse scoppiare la guerra, con le armi attuali, sarebbe una distruzione di massa... |
| sent on March 27, 2024 (22:13) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
@Fabio F77
“ And we followed them even in the Arab Spring, where we went against our own interests in favor of theirs. Who is really in charge in Europe? To me it seems clear „
@Viola81
“ Of course, it's clear to me too In essence you are saying that the West, now deeply in crisis, is trying everything for everything, but for whom? For the Western peoples or for a small group of European/US oligarchs? „
Unfortunately, evidently, everything is decided exclusively in favour of a small group of oligarchs from overseas, who leave a few crumbs to their 'European accomplices' who offer themselves as 'foolish servants' to the master in exchange for almost nothing! All to the detriment of all humanity!! @Fabio F77 " E li abbiamo seguiti anche nelle primavere arabe ove a ben vedere siamo andati contro i nostri stessi interessi in favore dei loro. Chi comanda veramente in europa? A me appare chiaro" @Viola81 " Certo, è chiaro anche per me In sostanza stai dicendo che l'Occidente, ormai profondamente in crisi, sta tentando il tutto per tutto, ma per chi? Per i popoli occidentali o per un ristretto gruppo di oligarchi europei/statunitensi? " Purtroppo, evidentemente, tutto viene deciso esclusivamente a favore di un ristretto gruppo di oligarchi d'oltreoceano, che lasciano poche briciole ai loro 'complici europei' che si offrono come 'servi sciocchi' al padrone in cambio di quasi nulla! Il tutto a danno di tutta l'umanità !! |
| sent on March 28, 2024 (8:25) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Viola a mio avviso non bisogna mai sottovalutare l'avidità e l'accentramento di potere decisionale . Se ad es. perfino A.Hamilton (che fa bella figura sul biglietto da 10 dollari) ebbe più di qualche perplessità sulla federal reserve e l'immenso potere che ha, cosa possiamo pensare noi oggi delle istituzioni europee? Per non parlare del livello modestissimo dei nostri odierni governi? "C'è un'enorme prospettiva che li trascende: anche se si tratta del miserabile formicolio di uomini antropologicamente inferiori che proclamano il loro diritto alla storia offrendo il ricatto in cambio del loro servilismo: e provengono dalle parti in tutti sensi più basse della nazione." qualche spunto. Quella sequenza (guerra di annientamento del nemico -> resa incondizionata -> nuovo ordine politico) si è ripetuta regolarmente, seppure in forme diverse. Non per caso, ma perché l'unico modo attraverso cui una potenza può costringerne un'altra a rinunciare ai propri interessi è la forza. Non esiste, nel corso della storia dell'umanità, un «ordine mondiale» nato dalla decisione di una o tutte le parti di rinunciare volontariamente a quelli che, nel linguaggio politico, vengono chiamati gli «interessi vitali». Solo quando la polvere delle «guerre di sterminio» si posa sul «grande cimitero del genere umano» (secondo la definizione di Kant), allora, e solo allora, si dettano le «regole» dell'ordine mondiale e, ovviamente, sono i vincitori a dettarle ai vinti. Ogni periodo di stabilità relativa ha sempre cominciato a vacillare per effetto di una fase prolungata di sviluppo ineguale, cioè di crescita – economica, politica e militare – dei diversi paesi a velocità differenti nell'arco di più anni. I rapporti di forza tra i vari attori politici sono sempre in movimento perché i ritmi di crescita degli uni e degli altri sono sempre ineguali Il fenomeno a cui ci riferiremo spesso con la formula di shift of power – dislocamento dei rapporti di forza tra le potenze – è permanente; ma solo col tempo è possibile rendersi conto che le relazioni politiche tra i vari paesi ne sono condizionate, e che l'ascesa degli uni comporta il declino di altri, seppure relativo; e solo col tempo le potenze che in precedenza erano state in grado di dettare le regole perdono via via la loro capacità di farle rispettare, cioè perdono progressivamente la loro egemonia. A questo punto – anche se la stabilità porta sempre in sé elementi d'instabilità e l'instabilità porta sempre in sé elementi di stabilità – si entra in una fase di transizione da un'epoca storica in cui la stabilità (seppur relativa) era dominante a un'altra in cui è l'instabilità (seppur relativa) a divenire dominante; inizia cioè un periodo storico caratterizzato da una sorta di acefalia politica , in cui nessuno riesce più a tenere le crescenti tensioni sotto controllo, che si conclude inevitabilmente con la caduta rovinosa della vecchia potenza egemonica e del suo sistema di potere . Il potere per il potere genera una sorta di autismo politico, cioè la difficoltà per il leader di guardare al di là del soddisfacimento del proprio interesse personale, col risultato di perdere di vista l'interesse sociale o nazionale che avrebbe dovuto promuovere e difendere. Più il disordine mondiale si amplifica e si aggrava, più i leader forti e saggi si fanno rari, e nei posti di responsabilità proliferano invece personaggi sempre più grotteschi e incapaci. |
| sent on March 28, 2024 (19:09) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
" Più il disordine mondiale si amplifica e si aggrava, più i leader forti e saggi si fanno rari, e nei posti di responsabilità proliferano invece personaggi sempre più grotteschi e incapaci." Sì, direi soprattutto corrotti e soggetti a ricatto. Una situazione che già Pareto aveva definito "decandenza delle élite per mancanza di circolazione degli elementi migliori presenti nella società", cioè mancanza di ricambio reale nelle stanze del potere. Quello che noto, e che mi spaventa, è che ultimamente c'è proprio un tentativo da parte del blocco occidentale di accelerare una possibile e sconsiderata entrata in guerra. Non lo so, non so cosa succederà a breve e non so come ne usciremo, ma vedo l'Europa come il futuro terreno di scontro tra due potenze pronte a sacrificare tante vite umane. Potrebbe sembrare una visione assurda, ma non la escluderei a priori. Spero sempre nel buonsenso e nello spirito di autoconservazione di fronte alla follia, tuttavia siamo in una situazione davvero vulnerabile. |
| sent on March 29, 2024 (8:28) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
" Quello che noto, e che mi spaventa, è che ultimamente c'è proprio un tentativo da parte del blocco occidentale di accelerare una possibile e sconsiderata entrata in guerra" sono moderatamente pessimista anche io. Ci sono troppi conflitti di interessi sia in casa nostra che a bruxelles. E non esistono autorità di controllo sul loro operato. Poi la qualità delle persone, l'asticella morale, è modesta rispetto ad un tempo. Occorreva con gli usa applicare, consapevoli o meno, la stessa condotta adottata negli anni '80. Ma non siamo più liberi di farlo. Per colpe interne ed ingerenze esterne. Ma soprattutto mi preoccupa l'ulteriore indebitamento strutturale che causerà un probabile riassetto molto più "conservatore" a breve (alimentato dalla paura del conflitto e dalla scarsezza di proposta alternativa). Naturalmente non stiamo parlando di soggetti specifici ma di linee politiche. Dal che, se accadesse, un osservatore attento potrebbe intuirne un nonsenso nei riguardi dell'esistenza stessa di unione, nata (almeno nei suoi principi fondatori) per dare stabilità, economica sociale e culturale. (vedi crescita diseguale - l'esempio concreto da seguire era la riunificazione della germania, non la salvaguardia di interessi locali,paradisi fiscali o espansione ad est alla ricerca di manodopera low cost). Non è stato così, ognuno ha guardato al proprio orticello pensando fosse tutto il mondo. La prima cricca è stata la brexit. Le cricche sono invisibli, ma provocano alla lunga il fallimento del sistema. E chi pensi salveranno? (il sistema finanziario è ovviamente più importante della democrazia) "Il declino della produzione della ricchezza provocherà presto o tardi un declino più generale del paese, molto banalmente perché scarseggera la materia prima per farlo funzionare come in precedenza; il sistema di protezione sociale sarà meno efficiente e l'avvenire degli individui più incerto e, quindi lo stato perderà via via parte della credibilità agli occhi dei suoi cittadini; la coesione sociale si frammenterà in gilde intese a preservare i privilegi di questa o quella corporazione a discapito delle altre; la classe politica si adeguerà a questa lotta di egoismi contrapposti, lottando essa stessa per la propria sopravvivenza, indebolendo così la solidità delle istituzioni. A quel punto, i competitori internazionali non mancheranno di soffiare sul fuoco, alimentando le divisioni e approfittando di tutte le debolezze possibili dell'avversario in difficoltà." (occhio che un competitor è quasi sempre un amico , come chi acquisisce le aziende in difficoltà per chiuderle, eliminando così un concorrente) mi fa piacere scambiare opinioni (non si può parlare solo del sigma 50 1.2), ma ho scritto anche troppo e scusa se ho occupato il tuo spazio. Ti lascio con Huxley, il riferimento per capire il mondo moderno. "All things considered it looks as though Utopia were far closer to us than anyone, only fifteen years ago, could have imagined. Then, I projected it six hundred years into the future. Today it seems quite possible that the Horror may be upon us within a single century. That is, if we refrain from blowing ourselves to smithereens in the interval. Indeed, unless we choose to decentralize and to use applied science, not as the end to which human beings are to be made the means, but as the means to producing a race of free individuals , we have only two alternatives to choose from, either a number of national militarized totalitarianism, having as their root the terror of the atomic bomb and as their consequence the destruction of Civilization (or, if the warfare is limited, the perpetuation of militarism) or else one Supranational totalitarianism called into existence by the social chaos resulting from rapid technological progress in general and the atomic revolution in particular, and developing, under the need for efficiency and stability, Into the welfare-tyranny of Utopia" un saluto f |
| sent on March 30, 2024 (7:48) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Hi Fabio, sorry for the delay. I also like to exchange opinions and thank you very much for participating in the discussion by arguing in such an in-depth way. I share your views and admit that I have never believed in a truly united Europe: too many economic interests and too many different cultures. Unlike Russia, the United States and China, we are not a people, and I believe that this is our real weakness. See... Thanks again! I greet you and wish you and family a Happy Easter. Hello! Ciao Fabio, scusa il ritardo. Anche a me piace scambiare opinioni e ti ringrazio molto per aver partecipato al confronto argomentando in modo così approfondito. Condivido il tuo pensiero e ammetto di non aver mai creduto in un'Europa veramente unita: troppi interessi economici e troppe culture diverse. A differenza di Russia, Stati Uniti e Cina non siamo un popolo e credo che questa sia la nostra vera debolezza. Vedremo... Grazie ancora! Ti saluto e auguro a te e famiglia Buona Pasqua. Ciao! |
| sent on March 30, 2024 (17:48) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Another hypothesis that I think is perhaps even more likely is this: Ukraine, now destroyed, will be left to its own devices; Europe will emerge even more divided, impoverished and indebted (not our leaders who will receive important recognition for having obeyed overseas commands), while the United States will find itself even richer and stronger thanks to the North American war industries that in recent years have increased production and exports.
Un'altra ipotesi in effetti ancora più probabile è questa: l'Ucraina, ormai distrutta, sarà lasciata a se stessa (già l'attenzione mediatica si sta spostando verso la guerra in Medio Oriente); l'Europa ne uscirà ancora più divisa, impoverita e indebitata (non i nostri leader che riceveranno importanti riconoscimenti per aver obbedito ai comandi d'oltreoceano), mentre gli USA si ritroveranno ancora più ricchi e forti grazie alle industrie belliche nordamericane che in questi anni hanno incrementato la produzione e le esportazioni. In fondo, senza perdere un uomo, sfruttando i poveri ucraini, avranno raggiunto il loro scopo. |
| sent on March 30, 2024 (19:27) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Una pre-visione, in questo sabato di silenzio, dove non c'è spazio per un anticipo della consolazione domenicale. Ho letto le vostre considerazioni e vi ritrovo una buona dose di realismo. Volendo andare all'osso della questione, penso si possa dire che tutte le interazioni tra esseri viventi si regolano sui rapporti di forza e, nei casi in cui si confrontano diverse f(n)azioni, si passa a un livello di mobilitazione organizzata che a volte chiamiamo con il suo nome, altre volte con appellativi o contorsioni verbali che sono una delizia per l'intelletto e un balsamo per la coscienza. Così è sempre stato, così sempre sarà. Non so come finirà, non lo sa nessuno, ma un paio di punti fermi credo che possiamo metterli: chi ha sperato nell'aiuto incondizionato dell'Occidente avrà un amaro risveglio se ancora sta dormendo, e l'Europa ne uscirà ancora più frammentata, con buona pace di chi vede un'occasione per emanciparsi dagli Stati Uniti e prendere in mano il proprio destino; chi vaneggia di difesa comune, o è stolto o è in malafede, basti guardare quanto è durata l'ipotesi degli Eurobond. Azzardo una previsione: un prelievo fiscale straordinario per finanziare il non più differibile riarmo. Chi mai potrebbe opporsi di fronte a esigenze di tutela della sicurezza nazionale? Che poi questa imposizione non diventi ordinaria e il gettito non prenda anche strade diverse, beh, questa sarebbe una pretesa davvero ingenua, non degna di una cittadinanza consapevole. Ciao Viola Michele |
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