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The Mating of the Mantis, 11...

L'accoppiamento della mantide

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The Mating of the Mantis, 11 sent on March 19, 2024 (18:37) by MarcoCoppola. 10 comments, 109 views. [retina]

, 1/20 f/16.0, ISO 100, tripod.

La Mantis religiosa è un insetto appartenente all'ordine Mantodea, è stato descritto per la prima volta nel 1758 dal naturalista svedese Linné. Il suo nome deriva dal greco Mantis, che significa profeta, viene chiamata religiosa per la forma delle sue zampe anteriori che ricordano una posizione di preghiera. Il suo ciclo vitale inizia in autunno, il periodo degli accoppiamenti. Spesso durante l'accoppiamento, che dura fino a 4 o 5 ore, le femmine mangiano i maschi mordendoli sulla testa. Questo comportamento, che può sembrare aggressivo o dannoso per la specie, è in realtà il segreto per la sua sopravvivenza. Le femmine hanno bisogno di molta energia e nutrimento per poter deporre le uova e i maschi, che in quel momento sono distratti, rappresentano una facile e grossa preda. In rarissimi casi, se le femmine sono sazie gli risparmiano la vita, i maschi possono accoppiarsi di nuovo; perché la durata della loro vita è breve, circa 8 mesi rispetto ai 12 delle femmine. Anche se vengono lentamente mangiati, i maschi riescono ad accoppiarsi grazie ad una particolare caratteristica di questa specie. Le mantidi hanno all'interno del loro corpo diversi cervelli, formati da gruppi di neuroni, chiamati gangli. Ogni ganglio attiva i movimenti muscolari della zona in cui si trova. Tutti i movimenti, compreso quello dell'accoppiamento, sono regolati dal ganglio cerebrale, che a sua volta stimola gli altri lungo il corpo. Per l'accoppiamento vengono stimolati i gangli nell'addome, appena i maschi si avvicinano alle femmine. Senza la testa quindi loro non possono cambiare comportamento e smettere di accoppiarsi, sono le femmine che decidono quando allontanarsi, non prima di averli completamente mangiati. Dopo circa 15 o 20 giorni le femmine costruiscono un resistente involucro, chiamato ooteca, e vi depongono fino a 200 uova. L'ooteca ha l'importantissimo compito di proteggere le uova dal freddo e dalle intemperie dei mesi invernali, è formata da una sostanza fluida che le femmine secernono dalle ghiandole colleteriche, poi la sbattono con l'ovopositore rendendola schiumosa e le danno una forma ovale prima che si solidifichi all'aria. Le femmine muoiono qualche ora dopo aver deposto le uova e le piccole mantidi nascono la primavera successiva, tra maggio e giugno. Sono tutte verdi, hanno abitudini solitarie e dopo qualche ora iniziano subito a disperdersi tra la vegetazione. Vengono chiamate neanidi perché sono molto simili agli adulti, ma si distinguono per le dimensioni minori, per la mancanza delle ali e degli organi riproduttivi. Nei mesi estivi effettuano diverse mute, durante le quali sviluppano queste caratteristiche; quando sul dorso iniziano a crescere le quattro paia di ali possono essere chiamate ninfe. Le femmine essendo più grandi dei maschi effettuano più mute. Possono cambiare colore diventando marrone per mimetizzarsi meglio con l'ambiente in cui vivono, soprattutto in estate quando si trovano in ambienti secchi e aridi. La scelta del colore è molto importante perché non potranno più cambiarlo fino alla prossima muta, oppure negli adulti, rimane fino alla morte. Il mimetismo è una caratteristica essenziale per la caccia, le mantidi si nascondono tra la vegetazione e aspettano con molta pazienza restando aggrappate con le 3 paia di zampe. Grazie alla loro testa triangolare capace di ruotare velocemente fino a 180°, riescono ad osservare ogni movimento circostante. Possiedono due grandi occhi composti formati da centinaia di piccole celle chiamate ommatidi, che catturano porzioni di immagini creando poi una visione unica. Tra i due occhi composti ci sono tre piccoli ocelli, chiamati anche occhi semplici, che non catturano le immagini ma hanno la funzione di percepire l'intensità e la variazione della luce. Questa caratteristica è importantissima per l'orientamento in natura perché consente loro di individuare la posizione del sole e delle stelle. Quando si avvicina una preda, la catturano con le robuste zampe anteriori dotate di tanti piccoli artigli appuntiti e subito iniziano a mangiarla con le forti mandibole, in grado triturare anche esoscheletri molto duri. Mangiano mosche, api, ragni, grilli e falene; le neanidi essendo ancora piccole mangiano afidi e ditteri, prede più piccole e facili da catturare. Il dimorfismo sessuale degli adulti è molto evidente: la femmina è facilmente riconoscibile per le dimensioni più grandi del maschio e dall'addome più gonfio, soprattutto prima di deporre le uova. Tuttavia per distinguere le ninfe si osservano altre caratteristiche, valide anche per gli esemplari adulti: le femmine hanno una macchia nera sul lato interno delle zampe anteriori, è essenziale contare i segmenti dell'addome, le femmine ne hanno 6 e i maschi 8; le dimensioni e la colorazione non vanno considerate. Con l'ultima muta, le ali crescono fino a coprire tutto il dorso ma non sono adatte al volo. Le mantidi si muovono camminando con piccoli salti e se vengono disturbate o avvertono un pericolo, agitano le ali che, sfregando sull'addome, producono un sibilo simile a quello dei serpenti per spaventare i predatori. Le femmine aprono anche le zampe anteriori mostrando le due macchie nere, simili a falsi occhi. Nonostante le loro abilità di predatori, la vita delle mantidi è molto più pericolosa di quanto si crede, sono infatti prede delle numerose specie di uccelli insettivori, dei serpenti e dei ricci. Tuttavia il nemico peggiore è sempre l'uomo, che sta avvelenando sempre di più l'ambiente con l'inquinamento e i pesticidi, causando la scomparsa di questa specie in alcune zone. Essendo molto delicate soffrono molto per questi danni, ed è possibile trovarle solo nelle zone di campagna prive di trattamenti chimici. Ad inizio settembre durante una delle mie solite esplorazioni notturne ho incontrato, nell'erba alta poco distante da casa, una bellissima femmina. Aveva l'addome gonfio ed era pronta per accoppiarsi, l'ho delicatamente fatta salire sulla mia mano e posizionata all'interno di un contenitore per allevarla, nutrendola con varie specie di insetti e ragni. Ogni notte l'ho portata con me per cercare un maschio, non avevo mai fotografato l'accoppiamento e speravo di poter documentare quella scena. Tante notti non hanno portato a niente, ho fotografato altre bellissime specie ma non ho trovato quello che cercavo. Poi all'improvviso, durante un umida notte di metà settembre, tra la vegetazione del prato, ho incontrato un esemplare maschio. L'ho subito posizionato insieme alla femmina su un rametto e lei, con un attacco fulmineo, l'ha stretto con le sue zampe e ha iniziato a mangiare la testa. Questa scena è stata velocissima, subito dopo la femmina si è spostata lungo il rametto trascinando con se il maschio e dopo qualche minuto sono riuscito a posizionare l'attrezzatura per fotografare. Poi lentamente l'addome del maschio si è avvicinato a quello della femmina ed è iniziato l'accoppiamento, che è durato più di 4 ore. Sono rimasto ad osservare per tutto il tempo, lei mangiava il maschio lentamente, pezzo per pezzo senza tralasciare niente, stando attenta a non mangiarlo troppo in fretta prima di aver finito l'accoppiamento. In questa foto, scattata alle 4, la femmina ha mangiato completamente le ali del maschio; manca poco ormai alla fine di questa fase. Erano le 5 quando ha staccato il suo addome dal maschio e ha finito di mangiare quel poco di lui che rimaneva. L'ho lasciata riposare sul rametto per altri 10 minuti, prima di posizionarla nel contenitore in attesa dell'ooteca...



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avatarsupporter
sent on March 19, 2024 (19:20) | This comment has been translated

Super!

avatarsupporter
sent on March 19, 2024 (19:26) | This comment has been automatically translated (show/hide original)

Super macro!
Congratulations ;-)

avatarsenior
sent on March 19, 2024 (19:52) | This comment has been automatically translated (show/hide original)

... and congratulations on your passion and perseverance.
Good evening.

avatarsenior
sent on March 19, 2024 (21:05) | This comment has been automatically translated (show/hide original)

Thank you Werner, Diodato and Lucio, always very kind.
Hello

avatarsupporter
sent on March 19, 2024 (21:31) | This comment has been automatically translated (show/hide original)

beautiful nature photo... As always

avatarsenior
sent on March 19, 2024 (23:39) | This comment has been automatically translated (show/hide original)

Thank you so much Fulvio!

avatarsupporter
sent on March 21, 2024 (14:40) | This comment has been automatically translated (show/hide original)

Beautiful macro, then she eats the guy, the merry widow you can say,, Nature is bestial, beautiful and bad!
Hello

avatarsenior
sent on March 22, 2024 (21:12) | This comment has been automatically translated (show/hide original)

Thank you Bepi, you do everything to survive :-)
Hello

avatarsupporter
sent on March 23, 2024 (18:02) | This comment has been automatically translated (show/hide original)

Congratulations Marco for another of your very original macros.
The setting "collaborates".
congratulations.
Hello.
Mauri

avatarsenior
sent on March 24, 2024 (21:24) | This comment has been automatically translated (show/hide original)

Hi Mauri, thanks again I really appreciated your comments.
Hello


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