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Il Doppelganger riporta l'Esploratore nelle strade di Suburbia, dove il loro viaggio era iniziato. Tra poco il sole sorgerà su un pianeta rinato dalla forza vitale della Fenice. Dove ora sorgono strade silenti ed oscuri impianti abbandonati, nasceranno piante ed animali che porteranno questo mondo spento ad una nuova fase di vita incontaminata. ILLUMINAZIONE: Tavolo luminoso con 4 tubi da 18w a luce calda. SET: Tavolo luminoso, 7 cassette C-60, 7 relative custodie di cui le parti trasparenti allineate in semicurva e quelle opache ritte in fila sulla destra a simulare i piloni di una highway, 3 obiettivi coricati con le baionette verso est, il Nikkor 43-86 f 3,5 terza versione, il 35-70 f 3,3-4,5 prima versione, il 55 Micro f 3,5 con il PK-13 ben visibile appena difianco l'esploratore, dietro di loro il Tokina 70-210 f 3,5 AI poggiato su una delle carte index interne delle cassette per diminuirne la luce riflessa e meglio integrarlo con la luminosità media dell'ambientazione, e sullo sfondo il Nikkor 50-300 f 4,5, in quarantena perchè ahimè aggredito dai funghi. OBIETTIVO: Il bel Nikkor AF 75-300 f 4,5-5,6 @ 300mm e diaframma tutto aperto, obiettivo robusto e tutto in ferro, ha tonalità più calde rispetto al 50-300 degli anni '60, possiede una bella ghiera di messa a fuoco dal movimento insolitamente fluido per essere un AF che mi ha consentito di focheggiare e comporre in libertà servendomi solo dello splendido, ampio mirino della D700. SETTAGGI MACCHINA: WB auto, iso 25600 per la bella grana, il tempo manuale di 1/8000 è conseguenza della coppia diaframma-iso e della luminosità che ho scelto di ottenere nella mia scena, e mi ha permesso di scattare tranquillamente a mano libera. NOTE: ho usato la focale massima ed un punto di vista alzato rispetto alle solite mie inquadrature radenti per ottenere un effetto di ripresa da lontano di un contesto urbano immerso nell'oscurità; ho inoltre eseguito numerose prove per ottenere il bilanciamento voluto tra la forte luminosità proveniente dal suolo e la minima luce necessaria a rivelare il 50-300 in lontananza. A mio parere la grana della D200 ad lati iso risulta imbattibile anche dalla più blasonata sorella maggiore, per contro il suo mirino più piccolo aumenta parecchio le difficoltà nella messa a fuoco manuale rispetto alla rotonda vetrina stile impero della D700. Al solito, e' consigliata la visione tramite un buon monitor con tecnologia AMVA per godersi il nero profondo e l'alto contrasto, pena la quasi totale sparizione del 50-300 di sfondo.....
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12.1 MEGAPIXEL
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