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Isola di Sulawesi - Altopiano dei Toraja dove resiste ancora un'antica tradizione legata al "culto della morte". Quando una persona muore non viene immediatamente inumata ma il suo corpo viene trattato con formalina e accudito nella casa di famiglia fino al momento in cui verrà decisa la data del funerale. Solo in questo momento la persona sarà ufficialmente morta. Prima egli e considerato un malato da assistere e piangere. Il giorno del funerale, o meglio della cerimonia, si dovrà solo gioire per allontanare gli spiriti maligni e garantire l'accesso al paradiso al caro mancato. Possono passare diversi giorni, mesi se non anni dalla morte alla cerimonia. Questo perché, in base anche alla casta di appartenenza (oro - argento - legno - schiavi (abolita con la colonizzazione olandese da cui Sulawesi ottenne l'indipendenza nel 1949), che dipende dalla linea di sangue e non dal benessere economico, la famiglia dovrà organizzare una cerimonia degna, quindi abbondante. Arriveranno molte persone a rendere omaggio, anche rappresentanze importanti del villaggio. Che porteranno doni. Come soldi. O come maiali. Che verranno sacrificati durante i giorni del funerale. I giorni dipenderanno da quanta gente arriverà. Insieme ai maiali verranno sacrificati dei bufali. Quelli pezzati, con occhi trasparenti sono i più pregiati e i più cari. Fa un certo effetto assistere a questo rituale. Da rispettare se si decide di conoscere questa realtà. Contestabile se si pensa allo strazio di poveri animali sacrificati per un "credo" antico.
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