JuzaPhoto uses technical cookies and third-part cookies to provide the service and to make possible login, choice of background color and other settings (click here for more info).
By continuing to browse the site you confirm that you have read your options regarding cookies and that you have read and accepted the Terms of service and Privacy.
You can change in every moment your cookies preferences from the page Cookie Preferences, that can be reached from every page of the website with the link that you find at the bottom of the page; you can also set your preferences directly here
I Ragazzi del '99
“Durante la prima guerra mondiale, ragazzi del '99 era la denominazione data ai coscritti negli elenchi di leva che nel 1917 compivano diciotto anni e che pertanto potevano essere impiegati sul campo di battaglia.
Furono precettati quando non avevano ancora compiuto diciotto anni. I primi contingenti italiani, 80 000 circa, furono chiamati nei primi quattro mesi del 1917, e frettolosamente istruiti, vennero inquadrati in battaglioni di milizia territoriale. Alla fine di maggio furono chiamati altri 180 000 ed altri ancora, nel mese di luglio. I primi ragazzi del 1899 furono inviati al fronte nel novembre del 1917, nei giorni successivi alla battaglia di Caporetto. Il loro apporto, si dimostrò fondamentale per gli esiti della guerra.
Le giovanissime reclute appena diciottenni del 1899 sono da ricordare in quanto nella prima guerra mondiale, dopo la battaglia di Caporetto (24 ottobre 1917), in un momento di gravissima crisi per l'Italia e per il Regio Esercito, rinsaldarono le file sul Piave, del Grappa e del Montello, permettendo al Regno la controffensiva nel 1918 a un anno esatto da Caporetto con la battaglia di Vittorio Veneto e quindi la firma dell'armistizio di Villa Giusti da parte dell'Austria-Ungheria.
Scendendo nel dettaglio e parlando della mia regione, la Prima Guerra Mondiale costò alla Sardegna lutti e desolazione di maggior portata rispetto alle altre regioni italiane. Su 800.000 abitanti circa 100.000 uomini (quasi tutta la popolazione maschile adulta) partirono per la guerra, un'intera “leva” fu precettata quella del 1899 e fu spazzata via in buona parte.
Die Roten Teufel, I diavoli rossi, chiamavano gli austriaci i soldati sardi. “Diavoli” per la loro fama di coraggio e anche di ferocia: in gran parte pastori, andavano all'assalto urlando e molti al posto della baionetta sul fucile montavano i coltelli per sgozzare le pecore, avevano fama di non fare prigionieri da pastori uccidevano il nemico facendo quello che sapevano fare come fossero le loro pecore. E li chiamavano “Rossi” per le mostrine bianche e rosse, e anche per il terriccio del Carso che aveva impregnato le loro divise.
Diavoli crudeli, ma erano solo ragazzi terrorizzati imbottiti di acquavite mandati come fiere all'assalto per conquistare pochi centimetri di terra alla loro patria, ma quale patria erano pastori e contadini che non sapevano una parola d'italiano e che il continente non l'avevano mai visto in vita loro ma ci morirono.
Molti soldati sardi erano inquadrati, nella brigata “Sassari” che caso unico in Italia era costituita da soldati provenienti dalla stessa regione.
La Brigata Sassari durante la Grande Guerra ottenne il record di decorazioni nel Regio esercito. ma perse più di 13.000 uomini e visto che una brigata inquadrava circa 6 mila soldati, venne ricostituita due volte.
Mio nonno ne faceva parte fu ferito gravemente e fu l'unico superstite di un assalto ove morirono tutti i 350 suoi commilitoni, fu ritrovato sotto montagne di cadaveri agonizzante, ma si salvò e portò nella spalla la pallottola tutta la vita, comunque fu decorato con croce di guerra, in seguito nella seconda guerra mondiale perse un figlio radiotelegrafista in un cacciatorpediniere.
La foto è ricavata da una Lastra a Gelatina Bromuro d'Argento del 1917 molto rovinata.
Do you have questions or curiosities about this image? Do you want to ask something to the author, give him suggestions for improvement, or congratulate for a photo that you really like?
There is more: by registering you can create your personal page, publish photos, receive comments and you can use all the features of JuzaPhoto. With more than 251000 members, there is space for everyone, from the beginner to the professional.
sent on November 04, 2020 (0:20) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Honor to those who gave their lives to defend their homeland. Nice historical document. Very good Giuseppe to have presented it, accompanied by a very compelling descriptive caption. So many compliments. A hug and always fortza paris. ;-) Onore a chi ha dato la vita per difendere la patria. Bel documento storico. Bravissimo Giuseppe ad averla presentata, corredata da didascalia descrittiva molto avvincente. Tanti Complimenti. Un abbraccio e sempre fortza paris.
sent on November 04, 2020 (0:26) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Very good Giuseppe, excellent and precise your caption. My grandfather was born in 1899 and participated in the war, I keep his medals as Knight of Vittorio Veneto. Congratulations ;-) Bravissimo Giuseppe, ottima e precisa la tua didascalia. Mio nonno era proprio nato nel 1899 e partecipò alla guerra, conservo le sue medaglie di Cavaliere di Vittorio Veneto. Complimenti
sent on November 04, 2020 (1:01) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
A sad tale, they believed in a better world.... if they see :-( Thane Joseph for this document Un racconto triste , loro credevano in un mondo migliore....se vedessero Grazie Giuseppe per questo documento
sent on November 04, 2020 (1:07) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Thank you Giuseppe for sharing this beautiful document, accompanied by an eye-catching and historic caption, greetings Justin. Grazie Giuseppe per aver condiviso questo splendido documento, accompagnato da una accattivante e storica didascalia, saluti Giustino.
sent on November 04, 2020 (1:08) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Beautiful photo with a story that goes beyond history. I do not want to advertise, the author does not need it, but this summer I read Caporetto by A.Barbero, it should be made to read to young people. How much Italy spent on human lives in that cursed war (there are certainly no blessed wars). P.s.: if you try to ask the next 10 people you meet where Caporetto is, 9 will be wrong.... I hope I didn't go OT Bellissima fotografica con una storia che va oltre la storia. Non voglio fare pubblicità, non ne ha bisogno l'autore, ma questa estate mi sono letto Caporetto di A.Barbero, andrebbe fatto leggere ai giovani. Quanto ha speso l'Italia in vite umane in quella maledetta guerra (non esistono certo guerre benedette). P.s.: se provate a chiedere alle prossime 10 persone che incontrate dove sia Caporetto, 9 sbaglieranno.... Spero non essere andato OT
sent on November 04, 2020 (1:13) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Right now the emotion overwhelms the words. I don't get easy and to think right now about how they reduced us, I'm not lucid. to those who have contributed to this country. Ore to those who sacrificed youth for freedom. to all those who observe the current defeat from above. to you, we didn't deserve it. A big hug dear Giuseppe and thank you. Franc In questo momento l'emozione sopraffa le parole. Non mi viene semplice in questo momento osservando questo EROE e di come ci hanno ridotto, non sono lucido. ONORE a chi ha dato il contributo per questo Paese. ONORE a chi ha sacrificato la giovinezza per la libertà. ONORE a tutti coloro che dall'alto osservano l'attuale disfatta. ONORE a voi, non lo abbiamo meritato. Un grande abbraccio caro Giuseppe e grazie. Franco
sent on November 04, 2020 (1:16) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
“ if you try to ask the next 10 people you meet where Caporetto is, 9 will be wrong.... [/QUOTAS] Caporetto or the defeat of the Isonzo. today it no longer belongs to us. A greeting Franco „
" se provate a chiedere alle prossime 10 persone che incontrate dove sia Caporetto, 9 sbaglieranno.... " Caporetto o la disfatta dell'Isonzo. Oggi non ci appartiene più. Un saluto Franco
sent on November 04, 2020 (1:30) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Congratulations Giuseppe, I read your story all in one breath and I thank you for the testimony you have brought to us all of the young "Boys of 99" catapulted from all over Italy into the mountains bordering the Austro-Hungarian Empire to fight a war that they did not understand and did not know, 100,000 Sardinian boys and few of them return home, testimony hard that of your grandfather. My grandfather was taken prisoner and it was his salvation, he returned home after the signing of the armistice. Cyo Loris Complimenti Giuseppe, ho letto tutto d'un fiato il tuo racconto e ti ringrazio per la testimonianza che hai portato a noi tutti dei "Ragazzi del 99" giovani catapultati da ogni parte d'Italia nelle montagne ai confini con l'impero austro- ungarico a combattere una guerra che loro non capivano e non conoscevano e non volevano combattere, 100.000 ragazzi Sardi e pochi di loro ritornarono a casa, testimonianza dura quella di tuo nonno. Mio nonno fu preso prigioniero e fu la sua salvezza, tornò a casa dopo la firma dell'armistizio. Ciao Loris
sent on November 04, 2020 (1:37) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
First of all I want to thank you for the beautiful caption.... I am passionate about the First and Second World War My grandparents were at the front, one in the 1st and one in the 2nd and respectively Vittorio Veneto and Africa I fully share your reflection ....... beautiful portrait and historical document Compliments Giuseppe Ciao Stefano Innanzi tutto voglio ringraziarti per la bellissima didascalia....io sono appassionato della prima e seconda guerra mondiale I miei nonni furono al fronte ,uno nella 1° e uno nella 2° e rispettivamente Vittorio Veneto e Africa Condivido pienamente la tua riflessione.......bel ritratto e documento storico Complimenti Giuseppe Ciao Stefano
sent on November 04, 2020 (7:28) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
My grandfather was also from 1899... he was also engaged in war... returned safely! You have made a beautiful and sad testimony... Thank you!!! Buona day Gaet. Anche mio nonno era del 1899...fu impegnato anche lui in guerra...ritornò salvo! Hai fatto una bella e triste testimonianza...grazie!!! Buona giornata Gaet.
sent on November 04, 2020 (8:18) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Harrowing truths in a perfect caption. Uncle Angiolino (17.3.1899 - 31.3.1999) was among those of the first contingent... Piave, Carso etc...., his grandfather, on the other hand, did everything. [ODDS] ......... they were just terrified boys stuffed with brandy sent as fairs to the assault to conquer a few centimeters of land to their homeland, but what homeland were shepherds and peasants who did not know a word of Italian ...... [/QUOTAS] 's heartbreaking. Strazianti verità in una didascalia perfetta. Lo zio Angiolino (17.3.1899 - 31.3.1999) fu tra quelli del primo contingente... Piave, Carso etc...., il nonno, invece, se la fece tutta.
" .........erano solo ragazzi terrorizzati imbottiti di acquavite mandati come fiere all'assalto per conquistare pochi centimetri di terra alla loro patria, ma quale patria erano pastori e contadini che non sapevano una parola d'italiano......" Verità strazianti.
sent on November 04, 2020 (9:44) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
If they could see how we let our poor Italy shrink... A hug. Robert Se potessero vedere come abbiamo lasciato che si riducesse la nostra povera Italia... Un abbraccio. Roberto
sent on November 04, 2020 (14:14) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
A caption that moves and at the same time leaves a bitter taste in the mouth. I already know that my reflection may seem populist and simplistic, but if I think you hear that, in addition to all the other friezes, that today's children will remain marked by the restrictions for covid, I no longer know what to think. Thane Joseph you can always make me think with images and words. Compliments and a dear greeting Marisa Una didascalia che commuove e nello stesso tempo lascia l'amaro in bocca. So già che la mia riflessione potrà sembrare populista e semplicistica, ma se penso che si sente dire, oltre a tutte le altre fregnacce, che i ragazzi di oggi rimarrano segnati dalle restrizioni per il covid, non so più che pensare. Grazie Giuseppe riesci sempre con immagini e parole a farmi riflettere. Complimenti e un caro saluto Marisa
My relatives fought on the other side. Absolutely pointless. They didn't know a word of German. A relative of mine survived. He became crippled. His name was Sándor Papp He served at Piave. Delphinus
sent on November 04, 2020 (21:08) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Oggi è la Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate è una giornata celebrativa nazionale italiana. Fu istituita nel 1919 per commemorare la vittoria italiana nella prima guerra mondiale, evento bellico considerato completamento del processo di unificazione risorgimentale. La festa è il 4 novembre perché è la data dell'entrata in vigore dell'armistizio di Villa Giusti (firmato il 3 novembre 1918) e della resa dell'Impero austro-ungarico. A parte gli amici che sono passati che ammiro per la loro sensibilità pochi se ne sono accorti ed è difficile trovare riferimento anche sui giornali Vorrei salutare tutti con un grande abbraccio e soprattutto l'amico Delphinus per le sue sagge e laconiche parole, le guerre sono assolutamente inutili, i suoi parenti combattevano gli italiani e non sapevano una parola di tedesco mandati al macello come i nostri nonni. In proposito mio nonno mi raccontava che le trincee erano vicinissime l'una all'altra e si sentiva anche il respiro del "nemico" e che erano ragazzi giovani come loro che avrebbero voluto starsene a casa. A Natale per un giorno fraternizzavano e si scambiavano piccole cose e un po' di cibo, l'indomani si scannavano per conquistare per conto dei potenti un centimetro di terra, questo è l'uomo.
user212663
sent on November 04, 2020 (21:50) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Have all these tragic events taught us anything? :-| Ciao Nassiu Tutti questi fatti tragici ci hanno insegnato qualcosa ? Ciao Nassiu