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| sent on June 29, 2018 (23:25) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
info dal sito istituzionale del comune per gli amanti dei dettagli storici/architettonici/sociali LA CHIESA La chiesa, completamente sventrata, è, con il suo campanile, il simbolo di Ponti. Dal piazzale antistante, a cui si può accedere anche passando per la vecchia strada che portava al castello (oggi praticabile grazie ai lavori della PRO LOCO) si domina la vallata. In effetti non offre grande interesse dal punto di vista artistico, mentre ha molta importanza dal punto di vista storico. Si tratta dell'abside dell'antico tempio con tre altari (uno dedicato alla Beata Vergine del Rosario) uno nello sfondo di mezzo e due laterali di stile barocco, davanti ai quali si allungava la costruzione a tre navate. Pare che contenesse più di 1000 persone; il che significa che il paese ebbe notevole sviluppo e fu centro religioso di rilievo. Sembra infatti che sia stato coinvolto nelle lotte contro il paganesimo, l'arianesimo e i musulmani, come si può dedurre da un'iscrizione che era sull'architrave della porta maggiore (così testimonia il Casalis), riportava le parole "Ecclesia persecutione felicior" ( la chiesa è più felice con la persecuzione). La costruzione è in stile barocco (periodo della restaurazione e del rinvigorimento del culto religioso, coincidente con la controriforma e con il periodo spagnolo) ma probabilmente è stata più volte restaurata e rifatta. La sua prima costruzione pare risalire ai secoli XI - XII (secondo la "Storia illustrata de i castelli italiani", ed Centro studi storici, Genova; la chiesa fu eretta dai Del Carretto quale dipendenza del castello) come l'annesso campanile. Secondo il Laguzzi si può stabilire una relazione tra la notizia dell'esistenza a Ponti del tempio dedicato a Diana e il sorgere della chiesa dell'Assunta, che rappresenterebbe la, sostituzione , la continuità e la tradizione di quel Tempio e di quel culto. Il culto dell'Assunta data solamente dal IV secolo in poi ed era elevato e sentito come quello di Diana, attorno a cui si sosteneva e si stringeva tutta la vita; però la Vergine riassumeva e superava tutte le virtù e le attribuzioni della deità latina. Lo studioso rileva inoltre che la festa dell'assunta cade proprio alla metà di Agosto come quella di Diana (idi di Agosto) e inoltre che la mezzaluna, emblema della dea, compare nelle raffigurazioni dell'assunta nelle quali la Vergine appare sollevata da un grappolo di candide nubi, illuminate da uno spicchio di luna. Nel 1911 la chiesa vecchia, essendo stata abbandonata per la costruzione della nuova, diroccò in parte. In seguito (1919- 1923) venne ricostruita ad opera di privati, abitanti della regione Chiesa Vecchia che si avvalsero dell'aiuto di tutta la popolazione pontese; purtroppo però l'opera di restauro ridusse di molto le proporzioni dell'antica parrocchiale. Durante la seconda guerra mondiale venne usata come deposito di materiale dall'ospedale della Chiappella di Genova ed in seguito venne occupata da forze naziste e repubblichine che la danneggiarono rompendone la porta e un banco di noce. In seguito al decreto del 27/06/1946 e alla domanda fatta dall'Arciprete, don Testa, per risarcimento danni, venne approvata la perizia del Genio civile di Alessandria dal Provveditorato Regionale alle opere Pubbliche per il Piemonte con decreto in data 29/01/1947, ed autorizzata l' esecuzione dei lavori; essi peraltro, ammessa la loro attuazione, furono di scarsissimo rilievo. Prima di venire parte del Beneficio Parrocchiale, che se ne assume gli oneri, la Chiesa era appartenuta alla Compagnia del Santo Rosario che possedeva qui dei beni. IL CAMPANILE Per la sua forma ed alcune delle sue caratteristiche: come quella di essere affiancato all'abside della chiesa e quella di essere chiuso nei due ripiani inferiori e munito di feritoie, ebbe probabilmente origine intorno al 1000, risalendo al tempo in cui esso serviva anche a scopo di difesa, essendo usato come una torre, da cui deriva. La torre del campanile, di forma quadrangolare, è divisa in quattro ripiani, distinti l'uno dall'altro da cornicioni adorni di archettature in rilievo, con la cella campanaria e la stanza dell'orologio (che era sia meccanico che solare) rischiarate da piccole bifore, con feritoie nelle altre parti e finte bifore e trifore di efficace effetto. La rocca del campanile è sormontata da una cuspide a piramide ottagonale, di mattone rosso, che si alza in mezzo a quattro pinnacoli, dello stesso materiale; cuspide e pinnacoli terminavano con una croce. La costruzione è di una bellezza singolare; il Monferrato era allora ricco di "maestri tagliapietre lombardi" ai quali si deve, oltre che questa costruzione, anche la cattedrale romanica di San Guido in Acqui Terme. A causa di una frana il campanile venne danneggiato tanto che si rese necessario alleggerirlo delle campane che ora sono nella torre campanaria nella chiesa dell'Assunta (in paese). Più recentemente un fulmine squarciò la cuspide ottagonale asportandone la croce. |
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