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Immagine scannerizzata da analogico. Obiettivo Canon FD 35-105 f 3,5, pellicola Kodacolor 100 ASA. Il tempo di scatto ed il diaframma indicati a fianco della fotocamera utilizzata, nella riga precedente, non sono quelli reali utilizzati all'epoca dello scatto.
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Bella anche questa, lo sguardo da dentro il casco con la visiera alzata la scalda dal punto di vista emozionale.. Bel colpo, ciao.
Also this beautiful, the look from inside the helmet with the visor raised the warming by the emotional point of view .. Nice shot, hello. :-P Bella anche questa, lo sguardo da dentro il casco con la visiera alzata la scalda dal punto di vista emozionale.. Bel colpo, ciao.
Grazie a tutti e due per i bei commenti. All'epoca era abbastanza complicato ottenere dettagli chiari dentro alle visiere perché le fotocamere per il formato 135 avevano dei tempi di sincro flash molto bassi e l'utilizzare il lampeggiatore in pieno sole, per schiarire, poteva comportare una specie di doppia esposizione quindi non si rischiava... e questo fino all'uscita della Canon T 90 che aveva il sincro flash a 1/250. Poi... a differenza di adesso, con l'avvento delle fotocamere digitali, non vi era mezzo di vedere la foto scattata fin dopo lo sviluppo della pellicola e per andare più sul sicuro le esposizioni venivano fatte con gli esposimetri a mano in modalità "luce incidente" perché anche gli esposimetri per "luce riflessa" contenuti nelle fotocamere professionali di quell'epoca... non sempre davano risultati soddisfacenti. Tutt'ora... in determinate situazioni che ritengo molto critiche... io continuo ancora ad utilizzare l'esposimetro "a mano"... per evitare di dover lavorare poi in post ritocco.
26quot Hand; "... Grazie a tutti e due per i bei commenti. All'epoca era abbastanza complicato ottenere dettagli chiari dentro alle visiere perché le fotocamere per il formato 135 avevano dei tempi di sincro flash molto bassi e l'utilizzare il lampeggiatore in pieno sole, per schiarire, poteva comportare una specie di doppia esposizione quindi non si rischiava... e questo fino all'uscita della Canon T 90 che aveva il sincro flash a 1/250. Poi... a differenza di adesso, con l'avvento delle fotocamere digitali, non vi era mezzo di vedere la foto scattata fin dopo lo sviluppo della pellicola e per andare più sul sicuro le esposizioni venivano fatte con gli esposimetri a mano in modalità "luce incidente" perché anche gli esposimetri per "luce riflessa" contenuti nelle fotocamere professionali di quell'epoca... non sempre davano risultati soddisfacenti. Tutt'ora... in determinate situazioni che ritengo molto critiche... io continuo ancora ad utilizzare l'esposimetro "a mano"... per evitare di dover lavorare poi in post ritocco.