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| sent on January 01, 2016 (12:15) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Hello, brave and modern Marco Polo, you are right to travel, the whole experience is to put in your backpack. At 5000 meters in shirt sleeve! Strong! Greetings, wishes 2016- Ciao moderno e ardimentoso Marco Polo, fai bene a viaggiare, è tutta esperienza da mettere nel tuo zaino. A 5000 metri in manica di camicia! Forte! Cari saluti, auguri 2016- |
| sent on January 01, 2016 (21:46) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
thanks a lot Franco. Yes, despite the altitude the temperature was pleasant though not quite summer by the middle of August when I went; but after hours and hours of buses under the sun of the high mountains, with turns, stops for fords streams and various holes, there was desire for fresh air. auguroni to you grazie mille Franco. Sì, nonostante la quota la temperatura era gradevole anche se non proprio estiva da pieno agosto quando andai; ma dopo ore ed ore di autobus sotto al sole dell'alta montagna, con tornanti, soste per guadi di ruscelli e forature varie, c'era voglia di aria fresca. auguroni anche a te |
| sent on July 08, 2016 (14:33) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
These are examples of fotoracconto and reportage! Nice explanation and congratulations (and envy ;-)) for this trip! Questi sono esempi di fotoracconto e reportage! Bella spiegazione e complimenti (ed invidia ) per questo viaggio! |
| sent on July 08, 2016 (14:39) | This comment has been translated
Nice shot! |
| sent on July 08, 2016 (15:21) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Alemt09, travel in general, but especially in those countries, has always meant, at least in those days, see something in constant and rapid change, almost impossible to repeat; that has always been my philosophy of travel (not that it would be less interesting to repeat it today). Sometimes the experiences were very hard and definitely not for everyone, but some discomfort, if so we would like to call, surely repaid, at least me, the result then brought into memory. Thanks go of appreciation. Thanks also to you Andrea, fond admirer ;-) Alemt09, viaggiare in generale, ma in quei paesi specialmente, ha sempre significato, almeno in quei tempi, vedere un qualcosa in costante e rapido mutamento, di pressochè impossibile ripetizione; quella da sempre è stata la mia filosofia di viaggio (non che sarebbe meno interessante ripeterla oggi). A volte le esperienze erano molto dure e sicuramente non per tutti, ma qualche scomodità, se così la volessimo chiamare, sicuramente ripagava, almeno me, del risultato portato poi nella memoria. Grazie dunque dell'apprezzamento. Grazie anche a te Andrea, affezionato estimatore |
| sent on January 02, 2018 (19:17) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
What a show!! Mamma mia, must have been wonderful experiences, I envy you so much! Che spettacolo!! Mamma mia, devono essere state esperienze meravigliose, te le invidio tanto! |
| sent on January 02, 2018 (19:55) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
quello che più è speciale è il ricordo abbastanza nitido di tanti particolari, anche non fotografati (all'epoca ero ancora quasi un principiante). Ho visto di recente sul canale 222 quel videoracconto documentario a puntate che si chiama se non sbaglio "cercando Shangri la", in cui ho riconosciuto tanti luoghi che ho toccato, non solo in questo viaggio, ma anche in altri (come per esempio l'Uzbekistan, Kazakhstan e Turkmenistan) e, pur in un lasso di tempo così relativamente breve (circa 25 anni tra il mio ed il loro viaggio e comunque loro non sono passati da questo passo, ma da quello che arriva dal Kirghisistan) se ho rivisto abbastanza intatti i monumenti e le fogge della gente del posto, ho invece notato modificatissime in stile cinese centrale (quello della razza Han di Pechino) tutte le cittadine. D'altronde, negli anni avevo sentito più volte parlare di subbugli, specie nella regione dello Uhigur Xinjang (da noi anche detto Sinkiang) e delle correlative dure repressioni contro i popoli originari, ormai superati numericamente dai colonizzatori pechinesi. Penso sia successa la stessa cosa, a suo tempo, anche in Tibet, ma ancora non ho avuto la fortuna di andarci. Potrei raccontarti mille cose su quella straordinaria avventura; una su tutte: entrando in Cina dal Pakistan il mio gruppetto fu accolto dalla guida pechinese che non capiva la lingua locale (dialetto dello Xinjang) e l'orario del posto, pur così ad ovest rispetto a Pechino da cui dista migliaia di kilometri, era già impostato (meglio dire imposto) ugualmente su quello della capitale cinese, sicchè la notte arrivava tardissimo (oltre le 23) e correlativamente dovevamo alzarci ben tardi per avere la luce, partivamo dall'hotel in genere mai prima delle 10 del mattino |
| sent on January 02, 2018 (19:58) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Fantastic stories, what a beauty! Storie fantastiche, che bellezza! |
| sent on January 02, 2018 (20:23) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Ci accolse quella guida pechinese dicevo, perchè all'epoca potevi entrare in Cina solo su permesso ed itinerario prestabilito con l'unica agenzia di stato per il turismo: la Luxinshe. Quel giovanotto (avrà avuto meno di 30 anni) di nome Fu, non ci mollò fino a Pechino e non ci consentiva di girare praticamente mai da soli; unica eccezione accadde nella cittadina oasi (in mezzo al deserto del Taklamakan, sezione del Gobi) di Hotan, di cui alla foto qui sotto, dove l'aereo che avrebbe dovuto portarci alla cittadina, base per le grotte buddiste di Aksu, fu purtroppo cancellato e dovemmo perdere la giornata ad Hotan, per poi proseguire col volo del giorno successivo direttamente alla tappa successiva, Urumqi. www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=1636390 Altra curiosità: in quei luoghi sperduti nell'estremo ovest cinese, all'epoca non avevano acqua minerale e si finiva col bere birra leggera (non io che ne sono intollerante) o thè verde, tipica loro bevanda da pasto, in tazze piene di foglie. C'era veramente una terza ipotesi: una specie di aranciata in bottiglietta, con due dita di fondo arancione da agitare per rendere il liquido dello stesso colore, ma dopo un giorno di quella roba ho avuto disturbi intestinali che me ne hanno fatto passare la voglia ... Cibo che definire monotono era un eufemismo: malloppone di riso bianco a grumi insapore, stracotto ed appallottolato, bacinella, tipo pirofila trasparente, piena di soya in consistenza gelatinosa, che chiamavamo "tremarella" per l'effetto che faceva ad agitare il contenitore e dulcis in fundo anguria mai al punto giusto di maturazione, per lo più strafatta e per niente invogliante. Forse la colpa era del fatto che, effettivamente, in quei luoghi desertici non avessero praticamente altro Nei 20 giorni cinesi ho perso 5 kili |
user197788 | sent on January 23, 2020 (5:33) | This comment has been translated
Wonderful! |
| sent on September 02, 2023 (6:26) | This comment has been translated
Thanks a lot! |
| sent on September 03, 2023 (18:44) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
1987 that you remember!! (and lots of headaches) congratulations Hello Maurizio https://i.postimg.cc/RVY3n3nQ/55-in-viaggio.jpg 1987 che ricordi!! (e tanto mal di testa) complimenti Ciao Maurizio i.postimg.cc/RVY3n3nQ/55-in-viaggio.jpg |
| sent on September 04, 2023 (4:17) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Also to you Maurizio, certainly a complex transit. I recently read that the Karakorum Highway is no longer recommendable due to the presence of fundamentalist pockets. It seems that Bin Laden himself and his followers had settled there. Then, unforgettable the vision of Rakaposhi and Nanga Parbat, two of the great 8000 meters :-P Anche a te Maurizio, sicuramente un transito complesso. Ho letto di recente che la Karakorum Highway non sia più raccomandabile per la presenza di sacche integraliste. Pare che lo stesso Bin Laden coi suoi seguaci vi si fosse insediato. Poi, indimenticabile la visione del Rakaposhi e del Nanga Parbat, due dei grandi 8000 metri |
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