RCE Foto

(i) On JuzaPhoto, please disable adblockers (let's see why!)






Login LogoutJoin JuzaPhoto!
JuzaPhoto uses technical cookies and third-part cookies to provide the service and to make possible login, choice of background color and other settings (click here for more info).

By continuing to browse the site you confirm that you have read your options regarding cookies and that you have read and accepted the Terms of service and Privacy.


OK, I confirm


You can change in every moment your cookies preferences from the page Cookie Preferences, that can be reached from every page of the website with the link that you find at the bottom of the page; you can also set your preferences directly here

Accept CookiesCustomizeRefuse Cookies


  1. Galleries
  2. »
  3. Journalism/Street
  4. » The bread of the shepherds

 
The bread of the shepherds ...

La Sardegna

View gallery (30 photos)

The bread of the shepherds sent on November 05, 2022 (0:27) by Emmegiu. 41 comments, 1091 views. [retina]

, 1/40 f/8.0, ISO 800, hand held.

Nelle montagne più alte è già caduta la neve, il sole è quasi tramontato e l'aria è fredda quando Franzischeddu si ferma vicino a un ruscello, lega l'asinello e scarica le povere masserizie per farlo riposare, mentre il suo cane tiene a bada il piccolo gregge, si concede una piccola sosta per rifocillarsi, ha camminato tutto il giorno e non ha mangiato niente, bisogna fare in fretta prima che nevichi e stare attenti perché i ladri di bestiame sono sempre in agguato. Franzischeddu è partito da due giorni per la transumanza, è la prima volta che parte da solo, lui prima accompagnava il padre che ormai vecchio non ce la fa più ad attraversare montagne e colline per svernare in pianura, apre sa taschedda e ne toglie fuori un pezzo di lardo per il suo cane, per lui un pezzo di formaggio e due piccoli fogli di pane carasau che immerge per un istante nel ruscello per ammorbidirlo, questo è il suo pranzo e la sua cena, intanto la notte cala sul piccolo gregge e il vento freddo del maestrale avvolge tutto, Franzischeddu non dormirà bisogna vegliare, la famiglia conta su di lui e i banditi sono sempre in agguato, la vita è dura nelle montagne del nuorese. ------------------------------------------ Su pane carasau è un tipo di pane molto sottile e croccante originario della Sardegna, in particolare della provincia di Nuoro, la zona più interna e montuosa della regione. Il nome carasau deriva dal verbo carasare, che nel dialetto sardo significa tostare. Secondo gli archeologi, il pane carasau era mangiato sull'isola già prima del 1000 a.C., durante l'età del bronzo, così come testimoniano resti di forni e attrezzi nei nuraghi. Testimonianze più recenti, invece, vedono il pane carasau un simbolo della cultura pastorizia tipica della Sardegna. I pastori, infatti, durante i lunghi periodi di transumanza, avevano bisogno di portare con sè del pane che si conservasse a lungo e su pane carasau era perfetto per questo scopo potendosi mantenere anche fino ad un anno, se mantenuto asciutto. Al momento di consumarlo i pastori non dovevano far altro che bagnarlo un po', con acqua, vino od olio, per fargli riprendere la sua originale croccantezza, abitudine mantenuta tutt'oggi. Secondo il disciplinare il pane carasau deve essere ottenuto con soli 4 ingredienti: semola di grano duro rimacinata e proveniente esclusivamente dalle coltivazioni in Sardegna, acqua, sale marino sardo e lievito naturale (non è ammesso lievito chimico). Le fasi di produzione sono 4, racchiuse in un ciclo che viene detto Sa cotta (o Sa hotta). 1. S'inthurta: è la fase in cui gli ingredienti vengono impastati, il lievito sciolto in acqua e poi mescolato alla farina setacciata dentro un contenitore di legno o di terracotta, quindi lavorato energicamente e molto a lungo; 2. Pesare: è la fase della lievitazione, la prima dura circa mezz'ora, poi l'impasto viene suddiviso in tanti panetti che vengono stesi a formare dei dischi circolari, coperti da un telo e lasciati a lievitare per altre 2 ore; 3. Kokere: la cottura in forno, ad una temperatura altissima di circa 500°C, durante la quale i dischi subito si gonfiano e vengono divisi in due sfoglie; 4. Carasatura: è la tostatura finale di tutti i dischi di carasau che, una volta dorati a punto giusto, vengono impilati uno sull'altro. ------- VI INVITO A GUARDARE IL MURALES CHE HO POSTATO NEL PRIMO COMMENTO CHE A ME PIACE MOLTO PERCHE' RENDE L'IDEA DELLA PARTENZA PER LA TRANSUMANZA DEI PASTORI DI FONNI IL PAESE PIU' MONTANO DELLA SARDEGNA, saludos a tottus



View High Resolution 5.4 MP  



PAGE: « PREVIOUS PAGE | ALL PAGES |


What do you think about this photo?


Do you have questions or curiosities about this image? Do you want to ask something to the author, give him suggestions for improvement, or congratulate for a photo that you really like?


You can do it by joining JuzaPhoto, it is easy and free!

There is more: by registering you can create your personal page, publish photos, receive comments and you can use all the features of JuzaPhoto. With more than 242000 members, there is space for everyone, from the beginner to the professional.




avatarsenior
sent on January 20, 2023 (19:27) | This comment has been automatically translated (show/hide original)

Beautiful scene and composition. Congratulations


RCE Foto

Publish your advertisement on JuzaPhoto (info)
PAGE: « PREVIOUS PAGE | ALL PAGES |



Some comments may have been automatically translated with Microsoft Translator.  Microsoft Translator



 ^

JuzaPhoto contains affiliate links from Amazon and Ebay and JuzaPhoto earn a commission in case of purchase through affiliate links.

Mobile Version - juza.ea@gmail.com - Terms of use and Privacy - Cookie Preferences - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

May Beauty Be Everywhere Around Me