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sent on November 28, 2020 (10:01) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Tiber, you say well. Ma being able to build a project and 'see' the possible stories that surround us - in our environment - is not easy and requires great sensitivity. And the beauty of photography is also this :-) Tiber, dici bene. Ma riuscire a costruire un progetto e 'vedere' le possibili storie che ci circondano - nel nostro ambiente - non è facile e richiede grande sensibilità. E il bello della fotografia è anche questo :-)
sent on November 28, 2020 (11:43) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
One of the most beautiful photos I've seen in recent times. Very well deserved EP. Congratulations. Clara Una delle più belle foto che ho visto negli ultimi tempi. EP meritatissimo. Complimenti. Clara
sent on November 28, 2020 (11:45) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Simone, thank you very much indeed. You know how hard it is to find stories of the places that are dear to us, but how much joy they can give. , beautiful words for which I am grateful. Giovanni, Wells, Kleric, thank you very much. Simone, grazie mille davvero. Tu sai quanto sia difficile scovare storie dei luoghi che ci sono cari, ma quanta gioia possono regalare. Soriana, parole bellissime di cui ti sono grato. Giovanni, Wells, Kleric, grazie davvero.
sent on November 28, 2020 (12:49) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Scatto raffinato per composizione, scena colta e bianco e nero nonché per il valore di "reportage". Complimenti.
Si tratta di una tecnica antica in disuso, a me molto cara, che richiede una certa perizia; ho impiegato diverso tempo a padroneggiarla soprattutto se la rete è realizzata come anticamente in cotone (ormai viene fatta in nylon) e risulta bagnata e pesante dopo il primo lancio. Richiede equilibrio sia a terra che sulla barca nella fase di torsione. La rete viene divisa in due tranche, appoggiandone una metà sulla spalla e tenendo l'altra metà in mano. La rotazione impressa e l'estensione del braccio, consentono di "aprire" il cerchio. Il gesto deve essere calmo, progressivo, così da non spaventare i pesci per coglierli sorpresa. Un video rende il tutto più chiaro:
Necessita di fondi sabbiosi perchè la rete dopo il lancio deve poggiarsi sul fondo senza lasciare spazi di fuga; il lago è perfetto, il mare a volte meno a causa di scogli sul fondo. Tecnica spettacolare da vedere in esecuzione e dal sapore antico. Conservo gelosamente uacchio in cotone, fatto a mano da mio nonno che ora non c'è più. Questa "rete da lancio" ha diversi nomi dialettali a seconda delle regioni: uacchio, giacchio, rizzaio, jaccio, sparviero, lazzo, risaccho, risacchio, viacco, falcone, diavola... in italiano si chiama rezzaglio ( rif. www.cirspe.it/pubblicazioni/1414077873.pdf )
sent on November 28, 2020 (14:03) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Thank you Centauro, also for having illustrated the tradition of this type of fishing, which in fact at Trasimeno is called "giacchio". Robert, Donna, very kind indeed. A dear and sincere greeting. Pierre Grazie Centauro, anche per aver illustrato la tradizione di questo tipo di pesca, che infatti al Trasimeno si chiama "giacchio". Roberto, Donna, molto gentili davvero. Un caro e sincero saluto. Pierre
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21.3 MEGAPIXEL
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