| sent on October 21, 2015 (19:17) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
To see it better, click on the wheel in the bottom right of the video and set the quality 1080p HD and enjoy! If you enjoyed share it and subscribe to our YouTube channel and do not miss the next video;) www.youtube.com/channel/UCMJjpJ969EaJXo_M4yQ8zFg?sub_confirmation=1 - “ The Lanner falcon (Falco biarmicus) live in Africa, the Arabian Peninsula, in Asia Minor, in Italy and the Balkans. The subspecies F. b. Feldeggii deals with Italy and its "fortress" is Sicily. typical species of open environments, the Lanner prefers pseudo-steppe territories but is able to attend a wide variety of habitats ranging from deserts to0AI newborns remain in the surrounding areas for a couple of months and the achievement of the third year of age begin to look for their own territory and a partner. I is two years now that I am fond of birdwatching and animal that fascinates me most is just the Lanner that has won my heart because it is as beautiful as rare and threatened. It is the apex of the food chain as it feeds mainly on birds of medium-small size, although it may preying birds like the Jackdaw and the pigeon, I saw myself sticking together with Cappellacce, corn buntings etc. The Lanner is a species with a certain biodiversity value because of Afro-tropical origin that lives in a peripheral context of its distribution area. Environments that occupies instead have a banaturalness index ss (such as pseudo-cereal steppes) and unfortunately this means that couples are almost never protected by environmental constraints. The Lanner is very rare, the causes of its decline are manifold. Among these it is certainly the poaching although it is not known exactly which entity has on local populations precisely because there is no numeric data published at the scientific level. These bloodhound-falconers, who often pretend to "love nature" really only have economic interests. Exploit this illegal economic niche plundering the nests of rare birds of prey and then sell them to the highest bidder (falconers, collectors etc ..). The latter in turn exploit these poor unfortunates to squalid medieval little show that to make matters worse they are often funded by the municipalities. Because of all these and many more, the Lanner, in recent decades seems in big trouble, and this becomes more and more important every year fledglings as many chicks. The good fortune of seeing stolen them young people pays me makes up for all the efforts made to protect them. In my small way I try to contribute to the preservation of this species, monitoring the closest sites and I plan to continue in the future, contributing more and more as soon as I'm older and independent. Text by: Cristian Panarisi scientific supervision: Giovanni Leonardi „ PhotoBusters adhere to the "Code of Ethics of the photographers Naturalist" All pictures were taken in nature from a safe distance via huts or camouflage nets and with the help of professional photographic equipment that allows to admire and portrayed the wildlife even at great distance thus minimizing human disturbance. © PhotoBusters - All rights reserved It prohibited the use of the images contained in this audiovisual. Contents may not be reproduced, copied, published, transferred or loaded by any means, either wholly or partially, without the prior consent of the author. Per visualizzarlo al meglio cliccate sulla rotellina nell'angolo in basso a destra del video ed impostate la qualità su 1080p HD e buona visione! Se vi è piaciuto condividetelo ed iscrivetevi al nostro canale YouTube per non perdervi i prossimi video ;) www.youtube.com/channel/UCMJjpJ969EaJXo_M4yQ8zFg?sub_confirmation=1 - " Il Lanario (Falco biarmicus) vive in Africa, nella penisola arabica, in Asia minore, in Italia e nei Balcani. La sottospecie F. b. Feldeggii occupa l'Italia e la sua "roccaforte" è la Sicilia. Specie tipica di ambienti aperti, il Lanario predilige territori pseudo-steppici ma è in grado di frequentare una notevole varietà di habitat che vanno dai deserti alle praterie montano appenniniche. In Sicilia gli adulti durante il periodo riproduttivo utilizzano come territori di foraggiamento aree a vegetazione rada o anche arbustiva anche se ho riscontrato coppie in territori alquanto boscosi. Tuttavia non è facile incontrare un Lanario nel territorio Siciliano, data la sua indole apparentemente elusiva e riservata di conseguenza è molto difficile stimare la consistenza della sua popolazione. Questo falco in Sicilia nidifica in pareti rocciose anche di modeste dimensioni e di solito il suo nido è ricavato in una cengia, un terrazzino o all'interno di una cavità naturale. In genere, le prime deposizioni avvengono a Febbraio per poi protrarsi fino ai primi di marzo mentre, le schiuse avvengono tra la terza settimana di Marzo e la metà di Aprile. I giovani iniziano ad involarsi alla fine di aprile ma la maggior parte degli individui abbandona il nido a maggio. I nuovi nati resteranno nei territori circostanti per un paio di mesi ed al raggiungimento del terzo anno di età cominceranno a cercare un proprio territorio e un partner. Io è da due anni a questa parte che mi sono appassionato al birdwatching e l'animale che più mi affascina è proprio il Lanario che ha conquistato il mio cuore perché è tanto bello quanto raro e minacciato. È all'apice della catena alimentare poiché si nutre prevalentemente di uccelli di medie-piccole dimensioni, anche se può predare uccelli come la Taccola e il Piccione, che ho visto attaccare anch'io insieme alle Cappellacce, Strillozzi ecc. Il Lanario è un specie con un certo valore di biodiversità in quanto di origine afro-tropicale che vive in un contesto periferico del suo areale di distribuzione. Gli ambienti che occupa hanno invece un basso indice di naturalità (come le pseudo-steppe cerealicole) e purtroppo ciò fa sì che le coppie non siano quasi mai protette da vincoli di tutela ambientale. Il Lanario è molto raro, le cause del suo declino sono molteplici. Tra queste vi è sicuramente il bracconaggio anche se non si sa esattamente quale entità abbia sulle popolazioni locali dato che appunto non esiste alcun dato numerico pubblicato a livello scientifico. Questi bracco-falconieri, che spesso si fingono "Amanti della natura" in realtà hanno solo interessi economici. Sfruttano questa illecita nicchia economica depredando i nidi dei rapaci più rari per poi venderli al migliore offerente (falconieri, collezionisti ecc..). Questi ultimi sfruttano a loro volta questi poveri malcapitati per squallidi spettacolini medievali che come se non bastasse sono spesso finanziati dai Comuni. Altre importanti cause sono sicuramente le infezioni batteriche o virali e l'utilizzo di sostanze tossiche in agricoltura le quali hanno un effetto devastante sulla schiusa delle uova. Per colpa di tutte queste e molte altre, il Lanario, negli ultimi decenni sembra in grossa difficoltà e per questo diventa sempre più importante che ogni anno si involi il maggior numero di pulli. La fortuna di veder involare i giovani mi ripaga mi ripaga di tutti gli sforzi fatti per proteggerli. Nel mio piccolo cerco di contribuire alla salvaguardia di questa specie, monitorando i siti più vicini e mi riprometto di continuare anche in futuro, contribuendo sempre più non appena sarò più grande ed autonomo. Testo di: Cristian Panarisi Supervisione scientifica: Giovanni Leonardi" PhotoBusters aderisce al "Codice Etico del Fotografo Naturalista" Tutte le immagini sono state realizzate in natura da distanza di sicurezza tramite capanni o reti mimetiche e con l'ausilio di attrezzatura fotografica professionale che consente di poter ammirare e ritrarre la fauna selvatica anche ad elevata distanza riducendo così al minimo il disturbo antropico. © PhotoBusters - All rights reserved Vietato l'utilizzo delle immagini contenute in questo audiovisivo. I contenuti non possono essere riprodotti, copiati, pubblicati, trasferiti o caricati, con nessun mezzo, nè interamente nè parzialmente, se non previa autorizzazione degli autori. |
| sent on October 21, 2015 (22:04) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Compliments. To the difficulties to access to places inaccessible in taking the birds at different times of giornata.Unico fact it is that these few scenes for information and documentary at the end say little. He says most of the writing. I imagine the hours spent waiting for the subject (subjects) are used to it and accept the human presence (photographer) almost to be a friend. I share the clarification to the "Code of Ethics of the Wildlife Photographer". Domenico NB. Registered yutube Complimenti. Per le difficoltà per accedere in posti impervi nel riprendere gli uccelli nei vari momenti della giornata.Unico appunto è che queste poche scene a titolo informativo e documentario alla fine dicono poco. Dice di più lo scritto. Immagino le ore passate ad aspettare che il soggetto (soggetti) si abituano e accettano la presenza umana (fotografo)quasi ad essere un amico. Condivido la puntualizzazione al "Codice Etico del Fotografo Naturalista" . Domenico NB. Iscritto su yutube |
| sent on October 22, 2015 (16:30) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Hello “ Domenicoc54 „ , we agree on the fact your initial. We have many videos of this kind, but we decided to use only these short clips to ensure the safety of the sites themselves. This is because many of the videos we made, are carried out by such a distance that, despite adequate professional equipment, would emphasize the surrounding environment and thus could provide guidance for the recognition sites. So these are species at enormous risk we had to take this precaution at the expense of the video itself. Another important precaution for the realization of the video in this species, was to study, in the weeks prior to the brood, perches regulars of individuals followed and finally lurk in favor of these points before dawn, with the help of a shed camouflage, withoutnever come out (even for physiological needs) until sunset. This is because the variety is particularly elusive and wary of man, not used to it and do not accept the human and even see it as a disorder. The distance from which we made all the movies in this species has been even greater than that which can be achieved through the telescope in digiscoping since we used a 600mm and a camera with a crop factor of 2,7X, in addition to one or more multipliers focal mounted cascade depending on the circumstances. 2 nesting pairs from us followed continued normally and our presence has not affected in the least about the care of the chicks. In both cases, all the chicks have fledged successfully from the two nesting sites. For the reasons so far listed riteniamo that human disturbance made by us has been practically nil, and also, in our small way, we have secured an anti-poaching, no small feat for a species as threatened. I hope I have been exhaustive, thanks for your contribution and welcome on our youtube channel ;-) www.youtube.com/channel/UCMJjpJ969EaJXo_M4yQ8zFg/videos Ciao " Domenicoc54" , concordiamo sul tuo appunto iniziale. Abbiamo molti altri video di questa specie ma abbiamo deciso di utilizzare solo questi brevi spezzoni per garantire la sicurezza dei siti stessi. Questo perchè molti dei video da noi realizzati, sono effettuati da una tale distanza che, nonostante un'adeguata attrezzatura professionale, metterebbe in evidenza l'ambiente circostante e quindi potrebbe dare indicazioni per il riconoscimento dei siti. Dunque trattandosi di specie ad enorme rischio abbiamo dovuto prendere questa precauzione a discapito del video stesso. Altra importante precauzione per la realizzazione dei video a questa specie, è stata quella di studiare, nelle settimane precedenti alla covata, i posatoi abituali degli individui seguiti ed infine appostarsi a favore di tali punti prima dell'alba, mediante l'ausilio di un capanno mimetico, senza mai uscire allo scoperto (neppure per bisogni fisiologici) sino al tramonto. Ciò perchè si tratta di specie particolarmente evasive e diffidenti nei confronti dell'uomo, non si abituano e non accettano la presenza umana ed anzi la vedono come un disturbo. La distanza dalla quale abbiamo realizzato tutti i filmati a questa specie è stata addirittura superiore a quella che si può ottenere tramite cannocchiale in digiscoping dato che abbiamo usato un 600mm ed una fotocamera con fattore di crop di 2,7X, oltre ad uno o più moltiplicatori di focale montati a cascata a seconda delle circostanze. La nidificazione delle 2 coppie da noi seguite è proseguita normalmente e la nostra presenza non ha inciso minimamente sulla cura dei pulli. In entrambi i casi tutti i pulli si sono involati con successo dai due siti di nidificazione. Per le ragioni sin qui elencate riteniamo che il disturbo antropico da noi apportato sia stato praticamente nullo ed inoltre, nel nostro piccolo, abbiamo garantito un'attività di anti-bracconaggio, cosa non da poco per una specie così minacciata. Spero di essere stato esaustivo, grazie per il tuo contributo e benvenuto sul nostro canale youtube www.youtube.com/channel/UCMJjpJ969EaJXo_M4yQ8zFg/videos |
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