| inviato il 09 Maggio 2025 ore 9:03
buongiorno, nel tentativo di svecchiare la mia attrezzatura sto considerando il passaggio da full frame al micro 4/3 (provengo da canon eos 5dmkIV con ottiche orami datate) È un sistema che mi affascina particolarmente; chiedo a chi magari ha avuto la stessa esperienza di indicarmi cosa si perde e cosa effettivamente si guadagna. Grazie |
| inviato il 09 Maggio 2025 ore 9:56
Per i generi che pratichi il m43 (in particolare Om System) sarebbe perfetto, vista la stabilizzazione top, la tropicalizzazione e gli ingombri/pesi inferiori, avendo un file meno malleabile e che ad alti iso soffre un po'. Se prendi una Om-1 guadagni il prescatto, il sensore stacked con raffica, e un corpo professionale che si compra a meno di 1000 euro usato. In primis però devi valutare quali ottiche comprare. Per paesaggistica 12-40 2.8, 12-45 f4, 8-25 f4, ma anche altri. Per avifauna il 300f4, il 150-450, il 100-400 II o il 150-600, e i panaleica eventualmente. |
| inviato il 09 Maggio 2025 ore 10:27
Io sono tornato dalla Nikon D600 ai formati ridotti, tra i quali il m4/3, per me in particolare è stata una scelta corretta, non so se lo sarà per te, non solo dal punto di vista tecnico, anche da quello pratico. Dipende da molti fattori: generi fotografici, se scatti per hobby o per lavoro, aspettative personali ecc... Ci sono opinioni contrastanti su questo passaggio, quello che si può dire per certo lo ha scritto Zeiss sulla sua rivista elettronica Camera Lens News, riguardo alla questione, spinosa, di quelle che vengono erroneamente chiamate focali equivalenti, provo a sintetizzarlo. Usando un obiettivo progettato per formato 24x36 su formati ridotti si avrà un ritaglio dell'immagine, che provocherà due effetti principali: 1. una riduzione del campo inquadrato proporzionale alla riduzione delle dimensioni del formato 2. una riduzione della quantità di sfocato Per farsi un'idea di come questi effetti agiranno sull'immagine possiamo pensare che stiamo scattando con un obiettivo che inquadra il campo di uno con lunghezza focale moltiplicato per il fov del sensore e con diaframma più chiuso, quindi, nel caso del m4/3 e di un obiettivo 50mm f/2 usato a tutta apertura otterremo una fotografia che, in relazione al 24x36, sembrerà scattata con un 100mm a f/4. Rovesciando il discorso, se in formato 24x36 il normale è circa 42-43mm, in m4/3 sarà da 20mm, quello che ha lunghezza focale inferiore sarà grandangolo, quello che ce l'ha superiore sarà tele. Altri effetti collaterali, da analizzare obiettivo per obiettivo, sono: - diminuzione della vignettatura - probabile diminuzione della distorsione geometrica - probabile degrado del dettaglio reso/percepito perché il formato inferiore ingrandisce di più i dettagli e potrebbe mettere in crisi il potere risolvente dell'obiettivo - incremento della grana alle alte sensibilità - molti percepiscono una minore tridimensionalità/plasticità dell'immagine (questo è un punto molto controverso) A mio modo di vedere, i formati inferiori hanno senso quando si cerca una maggiore portabilità (vacanze, trekking, ma anche fotografia sportiva, avifauna, street ecc...), mentre in studio, o quando si ha l'opportunità di portare materiale ingombrante o molta attrezzatura, allora va meglio il full frame. Purtroppo sia Olympus che Panasonic sembrano non puntare più al m4/3 come soluzione ultracompatta, preferendo fare fotocamere ed obiettivi grossi e pesanti come quelli per formato Leica, quindi parte del discorso portabilità si perde (certo, un 300mm pro è sempre più piccolo di un 600mm altrettanto pro). Io conservo ancora la mia Lumix GM-5, per dire. Sperando di non scatenare flames, vorrei anche sottolineare come un cambio di brand radicale si risolva, dal punto di vista economico, solitamente in un bagno di sangue, inoltre non penso che la tua attrezzatura, sebbene non ultramoderna, necessiti davvero di essere sostituita, almeno non in toto. Nei tuoi panni sarei molto indeciso, io alcune ottiche Nikon le ho conservate e le uso tramite adattatore, ma non avevo niente di davvero costoso, se tu lavori nel ramo allora proverei ad affiancare i corredi. Le reflex hanno ancora un senso, quando tieni l'occhio nel mirino molto a lungo, me ne sono accorto scattando in teatro per una notte intera. |
| inviato il 09 Maggio 2025 ore 10:37
_Alex_, tutto corretto. Inoltre come dici "- molti percepiscono una minore tridimensionalità/plasticità dell'immagine (questo è un punto molto controverso)", ma in realtà molti detrattori del sistema ad esempio non hanno mai provato ottiche eccellenti come il 25mm 1.2, col quale le immagini prodotte sono quanto di più lontano dal "piatto e bidimensionale". |
| inviato il 09 Maggio 2025 ore 10:56
Eh, ma la psicologia conta molto... Io ho un caro amico, ottimo fotografo, che prima della pandemia vinse un contest Leica e che di quando in quando fa dei matrimoni. A suo parere l'85mm f/1,4 Nikon per reflex ha una resa, da quel punto di vista, decisamente superiore al 56mm Fuji, eppure il sistema Fuji gli è sempre piaciuto molto. Io avrei serie difficoltà a riconoscere due foto, una fatta con il 56mm su Fuji e l'altra fatta con l'85mm su D850, se stampate alle stesse dimensioni. Con ogni probabilità, con le foto accanto, ne riconoscerei poco più del 50% e più per i colori particolari Fuji (ma una buona postproduzione mi manderebbe in crisi facilmente), così come mi chiedo perché la gente continui a chiedere i caffè in tazza grande/di vetro ecc... Ciascuno è fatto a modo proprio, questo genere di cose scatenano sempre scontri di religione. |
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