| inviato il 02 Aprile 2022 ore 13:08
“ “ Scusate, ma nella formula di calcolo della profondità di campo (reperibile ovunque) il formato del sensore non è tra le variabili che entrano nel calcolo. E' ininfluente. ? E' quello che cerco di dire da un po.. auguri. „ Mirko questa volta ti sbagli! ... controlla le varie App e vedi che quando imposti la fotocamera, automaticamente stai impostando il sensore. |
| inviato il 02 Aprile 2022 ore 13:57
“ Quindi mettiamoci l'anima in pace e stabiliamo una volta per tutte che qualsiasi sensore si usi, impostando lo stesso diaframma, l'intensità luminosa (non mi fate sentire più densità luminosa) che arriva sul sensore (a parità di soggetto) è la stessa e di conseguenza si determina il tempo di esposizione, che sarà identico nei due formati se l'Iso impostato è lo stesso. „ Ma proprio no. Posto che l'inquadratura sia uguale, e i parametri di tempo e diaframma uguali, il sensore piccolo raccoglie meno segnale proprio perché più piccolo. I parametri di scatto anche se uguali si riferiscono a due sistemi lente-sensore diversi. |
| inviato il 02 Aprile 2022 ore 13:59
“ il sensore piccolo raccoglie meno segnale proprio perché più piccolo. „ ok ma la triade di esposizione è lo stesso sennò raccoglierebbe lo stesso segnale |
| inviato il 02 Aprile 2022 ore 14:05
Alzare gli ISO non fa arrivare più segnale al sensore, non sarebbe ora di finirla di chiamarla 'triade di esposizione'? |
| inviato il 02 Aprile 2022 ore 14:13
“ Se prendi un 200 apsc a f 8 sono 333 metri. Un 300 ff a f 11 sono 314 metri. 19 metri Possono essere pochi o tanti ma non è la stessa. „ Per forza che non torna esattamente: stai usando un rapporto fra focali di 1.5, un rapporto di aperture di 1.375 (e fin qui l'approssimazione sarebbe anche abbastanza buona, ed è comodo ragionare a salti di uno stop e non a frazioni), ma delle tabelle fatte con CoC con un rapporto di 1.733. Tanto per farti capire che la cosa tornerebbe perfettamente se i rapporti fra le grandezze fossero gli stessi: l'errore che si sta facendo, per il fatto che i rapporti non sono 1.5 ma diversi, è (1.375 * 1.733) / (1.5 * 1.5) = 1.059 che è proprio uguale all'errore delle distanze iperfocali 333m / 314m = 1.060 Ha smesso di piovere, buona continuazione a tutti. |
| inviato il 02 Aprile 2022 ore 14:15
“ Alzare gli ISO non fa arrivare più segnale al sensore, non sarebbe ora di finirla di chiamarla 'triade di esposizione'? „ Nei sensori ISO-Variance non arriva più luce, ma c'è un amplificazione del segnale e quindi arriva un segnale migliore e c'è un guadagno. La triade però è importante per avere la corretta esposizione ed azzerare il nostro esposimetro che ci guida nella costruzione della foto "corretta". Non si può non parlare di ISO e delle sue variazioni, li dove Apertura e Tempo non sono per noi modificabili. Con i sensori ISO-Invariance il discorso sarebbe diverso, ma scattare al "buio" non è cosi adatto all'arte fotografica. |
| inviato il 02 Aprile 2022 ore 15:38
“ “ Quindi mettiamoci l'anima in pace e stabiliamo una volta per tutte che qualsiasi sensore si usi, impostando lo stesso diaframma, l'intensità luminosa (non mi fate sentire più densità luminosa) che arriva sul sensore (a parità di soggetto) è la stessa e di conseguenza si determina il tempo di esposizione, che sarà identico nei due formati se l'Iso impostato è lo stesso. ? Ma proprio no. Posto che l'inquadratura sia uguale, e i parametri di tempo e diaframma uguali, il sensore piccolo raccoglie meno segnale proprio perché più piccolo. „ ma proprio sì! .... secondo te cosa significa "a parità di soggetto" ? poi quella del sensore piccolo ... lasciamo stare va .. solo una domanda: secondo te, se potessi schermare con del nastro nero un sensore FF rimanendo l'altra metà scoperta, quindi renderlo più piccolo, i singoli foto sensori della metà scoperta raccoglierebbero meno luce? |
| inviato il 02 Aprile 2022 ore 15:46
@Simone Rota “ Nelle formule per la pdc e l'iperfocale non compare la dimensione del sensore, ma la focale si'.. (!) „ ti sbagli, controlla una qualsiasi App per determinare la pdc e vedrai che ti richiede il tipo di fotocamera. Perché te lo chiederebbe, per sapere che corredo hai? ... chiedendoti la fotocamera automaticamente ricava le dimensioni del sensore e il circolo di confusione |
| inviato il 02 Aprile 2022 ore 16:20
La profondità di campo di una foto, in geometria ottica, é sempre zero. Il "piano di fuoco" é appunto un piano, bidimensionale. Ha senso parlare di PdC quando si materializza la foto in una stampa e si vanno a definire dei limiti fisici come la risoluzione (della stampa) e la distanza di osservazione (risoluzione dell'occhio). In quel momento, la sfocatura avanti e dietro al piano di messa a fuoco potrebbe diventare minore dei limiti suddetti e ci ritroviamo con un volume avanti e dietro il piano di messa a fuoco in cui la risoluzione é comunque maggiore del massimo percepibile. Anche in questo caso dimensione e risoluzione del sensore non influiscono molto, a meno che 1.la risoluzione del sensore sia talmente bassa da costituire il limite ancora prima della risoluzione di stampa 2.si goda dell'immagine ingrandita al 100% su di un monitor con risoluzione sufficientemente bassa |
| inviato il 02 Aprile 2022 ore 16:31
Riporto ancora una volta un esempio che spero sia dirimente... Immaginate i sensori come due secchi cilindrici, alti uguali ma con diametri della bocca diversi, uno il doppio dell'altro. Un sensore m4/3 ed uno FF, grossomodo. Se li mettete sotto la pioggia dopo un'ora l'altezza dell'acqua sarà la stessa in entrambi. Quella è l'esposizione. Il volume di acqua raccolta sarà diverso. Quella è la luce totale raccolta dal sensore. “ Per avere la stessa PdC a parità di focale, sulla APS-C devo chiudere di circa uno stop, a secondo del brand, e chiaramente aumentare il tempo di esposizione. „ Non puoi escludere da questo discorso la variabile ingrandimento, ossia quanto stamperai grande. Se con una 5DSr stampassi una foto grande circa 1,6 volte lungo quella che hai ottenuto con una 7D2 (sensori dalla medesima densità), la pdc sarebbe identica. |
user231747 | inviato il 02 Aprile 2022 ore 17:22
Mi son letto quasi tutto, mi sorge una domanda, ma allora per ottenere la stessa pdc con una gfx rispetto al FF dovrò chiudere di più il diaframma e quindi più probabilità di diffrazione? |
| inviato il 02 Aprile 2022 ore 17:41
La pdc dipende da apertura, distanza di messa a fuoco, focale e ingrandimento. Per ingrandimento si intende quanto grande è l'immagine creata dall'obiettivo, cioè la proiezione sul sensore (insomma per una marca, dipenderà molto dal tiraggio che usa). Il limite fisico del circolo di confusione è la dimensione dei pixel: un circolo più piccolo sarà comunque identificato dal sensore come ''un pixel''. Si trovano diverse formule, tutte approssimazioni di questi che sono i principi. A questi va aggiunto l'effetto delle aberrazioni, che aumentano le dimensioni del circolo di confusione, perché diversi colori sono messi a fuoco a distanze diverse, e la diffrazione, evidente solo a diaframmi molto chiusi. L'effetto del sensore è legato solo alla dimensione dei pixel, o ''pitch'' come si dice in gergo, non a quanto è grande il sensore. Ad esempio nelle mie, d850 e d500, le dimensioni sono 4.3 e 4.2 micron, quindi una differenza sostanzialmente invisibile, che vuol dire che passare da FF ad APSC non influenza la pdc...a parità di tutti gli altri parametri. Quindi la stessa focale, alla stessa distanza di messa a fuoco e allo stesso diaframma dà esattamente la stessa pdc a parità di dimensione del pixel. In queste condizioni peró otteniamo due immagini diverse, cosa che di solito non vogliamo: a parità di lente, la stessa immagine implica, nell'APS-C, allontanarsi dal soggetto, quindi mettere a fuoco più lontano, quindi più profondità di campo. Per quanto riguarda l'esposizione, dipende dalla quantità di luce _per unità di superficie_, quindi stessa apertura e stesso tempo di esposizione forniscono la stessa quantità di luce ai singoli pixel, e allo stesso settaggio di ISO si ottiene la stessa esposizione, ovviamente se c'è un chip che decide che iso impostare dipende dalla taratura, cioè dalla scelta del costruttore. W la fisica :) |
| inviato il 02 Aprile 2022 ore 17:43
“ Mi son letto quasi tutto, mi sorge una domanda, ma allora per ottenere la stessa pdc con una gfx rispetto al FF dovrò chiudere di più il diaframma? „ Sì “ e quindi più probabilità di diffrazione? „ No perchè dovrai ingrandire di meno. Cioè se hai un sensore 1.4 volte più grande (in dimensioni lineari) di un FF, devi chiudere di uno stop per avere la stessa PdC, avrai un disco di Airy (cioè diffrazione) di diametro 1.4 volte più grande sul sensore, ma devi ingrandire 1.4 volte di meno per arrivare alla stessa dimensione finale (di stampa o di visualizzazione in genere), quindi le due cose si annullano e la diffrazione sarà uguale. |
| inviato il 02 Aprile 2022 ore 17:50
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